Lezione di Trasfigurazione A.S. 2023/2024Studenti ammessi dal V anno in su

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    Roy Hargraves | V anno | Grifondoro


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    Con sua grande sorpresa (ed una grande fortuna a quanto pare) l'incantesimo gli riuscì perfettamente. La sua compagna, Daphne è diventata un carinissimo furetto che dalla paura si andò a nascondere sotto una sedia e cominciò ad osservarlo da lì. Roy si accovacciò per osservarla meglio “Uuuuh sembra a tutti gli effetti un furetto!” si prese con piacere i complimenti della professoressa, senza riuscire a nascondere un leggero rossore del viso e la vide ritrasformare la compagna in forma umana. Stava per avvicinarsi a lei per aiutarla, ma la professoressa lo anticipò. La osservò mentre si metteva seduta e beveva dell'acqua e decise di parlarle. “Ehy, tutto bene?” le chiese, sinceramente preoccupato. “Spero non ti abbia scombussolato troppo!”
    Toccava a lui, tra poco, quindi era piuttosto interessato a capire cosa avrebbe provato dopo essere tornato umano. E ascoltare la professoressa lo preoccupò ulteriormente. “Non potevo aspettare il pranzo in sala grande? Certo che no, idiota di un Hargraves, dovevo mangiarmi la mela per forza!”
    Appena la compagna si rialzò, Roy fece un respiro profondo e si preparò alla trasformazione.
    Sorrise alla compagna. “Sono pronto alla metamorfosi, come nel libro di Kafka! Spero solo di non vomitare subito dopo. Il mio stomaco non ama stare a digiuno ed ho avuto la brillante idea di mangiare una mela prima dell'inizio della lezione.” Non era sicuro che qualcuno avrebbe colto quel piccolo accenno ad un libro babbano, ma non ci badò molto.
    Si sistemò di fronte a Daphne e si preparò ad essere colpito dall'incantesimo. Un bagliore lo avvolse, chiuse gli occhi di scatto e sentì alcune parti del suo corpo trasformarsi.
    'eccoci...ci siamo, sto per diventare come Kafka...' Poi il bagliore cessò, aprì gli occhi, cercando di capire se era diventato uno scarafaggio oppure no. Notando però il fatto che la sua mente continuava a funzionare come un umano, capì che l'incantesimo della compagna non era riuscito nel migliore dei modi. Stava per portare una mano tra i capelli, quando si rese conto di trovarsi a pancia in giù e due paia di grosse zampe nere al posto delle braccia e delle gambe.
    Era la scena più grottesca a cui aveva fatto parte, adesso che ci pensava, e la cosa lo fece ridere perché quell'essere metà umano metà scarafaggio era proprio lui. “Bene Daphne, sono un nuovo supereroe...oppure potevo diventare un nuovo membro dei beatles?” le battute su quella situazione potevano essere davvero tante. “ok basta dire cavolate.” Guardò incuriosito la zampa anteriore sinistra “Beatleman. Se mi schiacci, puzzo” Niente, non riusciva a restare serio in quella situazione.
    “Ok prof, posso riavere i miei arti, adesso?” chiese, infine, alla professoressa, guardandola con un sorriso divertito sulle labbra. Si divertiva con poco
    «Parlato»



    Roy Hargraves V anno Grifondoro.
    Si gode i complimenti della professoressa, si accerta della situazione di daphne e si prepara alla sua trasfigurazione.
    A semi-trasformazione avvenuta comincia a sparare un pugno di minchiate perché la situazione è troppo bella per rimanere seri, su.
    fiocco bianco, ma tanto non dovrebbe servire più, no?
     
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    Halley Wheeler | quinto anno | prefetto grifondoro


    Non lo aveva notato. Che grande mancanza. Quella mattina gli elfi domestici dovevano, per forza di cose, aver servito pane e aceto a sua insaputa. Quell’atteggiamento ne era senz’altro la prova. Le battute di Freya sarebbero potute essere accolte con maggior simpatia, considerando il suo totale disinteresse nell’apparire sgarbata. Un modo come un altro per rompere il ghiaccio che, a quanto sembrava, doveva essere più spesso di quanto si potesse mai immaginare. Non aveva nulla contro il ragazzo. O, almeno, non fino a quel momento. La risposta acida, però, non la predispose ad un contatto di chissà quale livello. Senza contare il disappunto dovuto alla simbiosi tra lui e Daphne. Niente di più tossico. Lo sapeva bene. Lei che aveva passato mesi a destreggiarsi tra modi di fare altamente malati che, fortunatamente con l’andare del tempo erano andati a scemare o, per lo meno, a migliorare gradualmente. Il tu e io non avrebbe funzionato per sempre. Prima o poi le cose si sarebbero raffreddate e la vita avrebbe sferrato il suo gancio destro, dritto in faccia ai due innamorati. Certo, non lo poteva augurare ma avere accanto gli amici, in quel caso, si sarebbe potuto rivelare di vitale importanza. Non sono problemi tuoi, Hall! Si ripeté mentalmente mentre, di riflesso, un sopracciglio schizzò all’insù e la speranza che la verde-argento rispondesse per le rime a quella risposta del cazzo, si accese. Insomma. Se lo sarebbe meritato. Ghignò maleficamente. “Come se lasciaste qualche cosa all’immaginazione!” Fu più forte di lei. Trattenere quel pensiero non avrebbe reso giustizia. Immaginazione. Davvero? Non si rendevano minimamente conto di quanto il loro flirt fosse sotto gli occhi di chiunque. Malelingue incluse. Impossibile. Il tempo trascorso insieme era infinito e, proprio in quel momento, la Riis confermò i suoi più profondi dubbi: persino la notte, momento estremamente intimo, veniva condivisa. Assurdo. Assurdo e atroce. Di lì a poco avrebbero perso la propria identità. Un solo corpo e un solo spirito. Un’infinita inquietudine per chi, come lei, aveva una maniera differente di vivere le relazioni e, per quanto le facesse piacere condividere il tempo con David, non avrebbe mai fatto a meno della propria persona. Singola. Distinta da quella del ragazzo con il quale stava. Con o senza il suo benestare. Perché questo le era stato inculcato da sua madre e, nonostante le frequenti faide interne, non poteva che essere d’accordo con lei, donna autonoma e decisamente lontana dal legame simbiotico con suo marito, tanto che spesso sembravano neanche sposati. Forse una via di mezzo sarebbe servita come strada azzeccata per non eccedere né da un senso, né dall’altro. Roteò gli occhi, decisa a scansare tutto il malumore che quell’improvvisato trio le aveva arrecato e si concentrò sul suo draghetto il quale, dopo essere comparso, si stiracchiava pigramente come per farle invidia. Sì. Avrebbe voluto essere da tutt’altra parte e le dispiaceva perché, in fondo, trovava l’argomento estremamente interessante e necessario per una preparazione corretta in vista di un roseo futuro. Non appena perse il contatto visivo con il simpatico animaletto alato, la sua figura si dissolse nel nulla, lasciando Halley ad osservare ciò che era accaduto tra Freya e Hunter, al quale era spuntata una simpatica coda. Poteva andarle meglio. Si accostò alla compagna e le posò una mano sulla spalla, nel tentativo di fornire il suo supporto anche se, probabilmente, le sarebbe servito a meno di un cazzo. “Sarai in buona compagnia!” Non sentendosi ferrata in materia, la Grifondoro, si trovava profondamente convinta del risultato misero che avrebbe ottenuto, una volta giunto il suo turno. “Non siamo tutti perfetti!” Anche se, in quella classe, in molti si atteggiavano a maghi già belli che arrivati. “Anche se qualcuno è convinto di esserlo!” Lasciò che la mora raggiungesse lo spazio che solo pochi attimi prima aveva occupato lei e, con aria scocciata, si portò in fronte al Corvonero, pronto a sferrare contro di lei il suo finto attacco. “Spero di non vomitarti sulle scarpe!” In fondo quella sarebbe stata la prima volta nella quale qualcuno si cimentava a cambiarle i connotati. Si, beh, sempre che “Sii delicato!” Come se dipendesse totalmente dal suo volere. Forse in quel caso l’avrebbe torturata del tutto. Fece un respiro profondo e si preparò ad incassare.
    ...




    Halley Mia Wheeler - V anno - Grifondoro
    In gruppo con Freya e Hunter.
    Interagito con Freya e Hunter. Aspettato il proprio turno.
    Il post è incompleto. Ho aspettato il più possibile ma fino a domani, poi, non potrò postare. Modifico dopo il lancio del dado da parte di Hunter. Sorry.
    Ps: Nastrino Viola <3
     
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    Corvonero
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    Daphne sapeva essere anche apprensiva quando voleva esserlo, me lo aveva dimostrato svariate volte nei momenti in cui le ho mostrato il peggio di me; la sua preoccupazione, quell'ansia di non sapere cosa fare per farmi stare meglio, l'avevo avvertita forte come un'improvvisa fitta al petto, quasi fastidiosa, scomoda, inquieta. E io continuo a farla preoccupare, nonostante i miei sforzi sembra sempre esserci qualcosa che non fa che creare fastidi sia in me che, di conseguenza, in lei. Sospiro, consapevole di non poter vincere questa battaglia - se ti può tranquillizzare... va bene, passeremo dall'infermeria. Ma vedrai che sarà un viaggio a vuoto - le passo una rassicurante mano fra i capelli prendendo alla leggera quel problema che, ne sono sicuro, è solo dovuto alla mia testa incapace di prendersi un vero attimo di pausa.
    Ora devo recuperare tutta la concentrazione necessaria per superare la lezione, trasfigurazione ne ha davvero bisogno. In realtà non è neanche un male che io venga trasfigurato per primo, così posso prendermi ancora un attimo di tempo per prepararmi a quando sarò io a dover sperimentare con l'incanto. Intanto la Riis sembra prendere le mie parole alla leggera e non manca di rispondere con ironia. Quella che però sembra prenderla male in realtà è la grifondoro, Halley, l'amica con cui Daphne aveva passato il capodanno e che fino a quel momento non aveva aperto bocca. Evidentemente qualcosa deve averle fatto venire la voglia di intervenire, anche se ignoravo completamente cosa. Aggrotto le sopracciglia non vedendoci un gran senso nelle sue parole - non mi sembra che io e Daphne andiamo in giro a commettere atti osceni, non siamo neanche le persone più giuste per farlo - quindi, a cosa si riferiva la ragazza? Ai baci, alle carezze o al fatto che ci teniamo per mano mentre attraversiamo i corridoi? Cosa c'è di tanto diverso da quello che farebbe qualsiasi coppia? Mi è sembrato di vedere anche lei impegnata con un suo interesse romantico, quindi non capisco da dove viene l'acidità di questo commento. Comunque mi aspettavo un po' di più da lei, pensavo che conoscesse Daphne e che sapesse che lei non è quel genere di persona che darebbe spettacolo in giro... non penso ne sarebbe molto contenta. Comunque decido di non approfondire, non è nè il luogo nè il momento migliore per farlo. Mi metto in posizione pronto a subire la trasformazione che, dopo un po' di prurito e fastidio generale, avviene in misura decisamente ridotta: la serpeverde è riuscita ad ottenere solo una coda, beh, sempre meglio che una strana trasfigurazione deforme dico io. L'intervento dell'insegnante riporta tutto con facilità alla condizione iniziale, afferro il bicchiere d'acqua che mi viene offerto con un tacito segno di ringraziamento. Quel formicolio fastidioso è ancora presente, scuoto un po' braccia e gambe come a volermelo scrollare di dosso ma non credo che la cosa stia effettivamente funzionando granchè. Una situazione temporanea comunque, qualche attimo dopo la sensazione si attenua fino a svanire; rafforzo la presa sulla bacchetta e ripeto il movimento dell'incanto un paio di volte in rapida successione mentre prendo posizione di fronte ad Halley. Le si legge in faccia quanto non stia saltando di gioia per questa infausta - secondo lei - accoppiata. Quanto a me, siccome non ho potuto lavorare in coppia con Daphne, poco importa il gruppo di cui faccio parte fin tanto che posso portare a casa un risultato quantomeno buono. In questo caso non sarà facilissimo, non lo è mai quando si tratta di trasfigurazioni - non preoccuparti se dovesse succedere, posso sempre lavarle - rispondo alle parole della grifondoro e mi concentro sulla sua figura, perchè ritengo che questo possa aiutarmi nella riuscita dell'incantesimo - farò del mio meglio - sorrido a pena consapevole del fatto che dico il vero. Mi impegno sempre quando si tratta di lezioni, non amo sbagliare, quindi anche se la ragazza non può saperlo può contare sul fatto che metterò tutta la mia buona volontà nell'esercizio.
    - Vado - alzo la bacchetta, sguardo fisso sull'obiettivo e
    - furitum! - un fascio di luce investe la grifondoro ostruendomi la vista. Pochi secondi, e sarà il momento della verità.

    Hunter Moore, corvonero, VI anno.
    Interagito con Freya, la professoressa e Halley. Avverte ancora il formicolio dovuto alla trasfigurazione quindi si prende un attimo per essere nel pieno delle forze. Dopo un simpatico scambio di battute con la sua amica del cuore Halley, si posizione e lancia il Furitum su di lei (nastrino bianco)


    – – – – – –

    scheda | mailbox


    Riuscita del Furitum: 2
    • 1d6
      2
    • Inviato il
      21/2/2024, 19:07
      .Moore.
     
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    Tassorosso
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    Cordelia Lynch | Professoressa di Trasfigurazione

    gal-gadot-gif-9-17086382701477 01 Febbraio 2024


    Lo scambio avvenne e gli studenti iniziarono nuovamente la trasfigurazione. Sorridevo mentre ripresi a camminare tra di loro tenendo d'occhio ogni coppia. Erano così pronti e pieni di voglia di provare, che trasmettevano allegria e spirito combattivo anche a me e mi rendevano felice. "Bravi ragazzi, non arrendetevi mai", pensai mentre i miei occhi vagavano sulle loro figure. Mi avvicinai alla signorina Riis che era pronta a trasfigurare la sua matita e ci riuscì alla perfezione. Le sorrisi e aggiunsi Molto bene! Ottimo lavoro Signorina! Un altro sorriso compiaciuto e mi rimisi a girovagare. Ero orgogliosa di quello che vedevo. Gli studenti si stavano impegnando e ce la stavano mettendo tutta e questo era fondamentale. Con la pratica e qualche accortezza avrebbero appreso quegli incanti facilmente portando a casa ottimi risultati.
    Mentre camminavo e dispensavo qualche consiglio vidi la coppia formata dalla Signorina Andersen e dal Signorino Hargraves nuovamente pronti, così mi avvicinai con lentezza e in silenzio cercando di non distrarre nessuno ed osservando. L'incanto non andò proprio a buon fine ma io non avevo uno sguardo deluso ma era orgoglioso. Mi rivolsi alla serpeverde Non si preoccupi, con un po' di esercizio vedrà che la trasfigurazione sarà perfetta! Nel mentre il grifondoro si rivolse a me con fare simpatico, l'osservai ed aggiunsi E' molto a suo agio, vedo! Va bene, va bene, mi sento buona oggi Signorino! e con un colpo di bacchetta riportai alla sua forma umana completa il ragazzo. Mi spostai nuovamente ritornando al trio vedendo che il signorino Moore era pronto a trasfigurare la Signorina Wheeler. Rimasi in attesa osservando il tutto e quando la trasfigurazione fu lanciata dal corvonero fissai la ragazza grifondoro non prendere la forma completa dell'animale. Prontamente ritrasformai la ragazza aggiungendo subito dopo Va bene, signorino! Andrà meglio la prossima volta! Mi spostai nuovamente verso la cattedra controllando tutti i miei studenti man mano che passavo tra di loro.
    Benissimo ragazzi! Sono molto contenta per l'impegno che tutti avete messo in questi incanti. Vi avevo anticipato che questo ramo della materia è complicato, ma con esercizio e studio vedrete che darete ottimi risultati. I miei occhi brillavano, ero veramente orgogliosa della mia classe. I ragazzi trasfigurati se hanno bisogno di acqua posso benissimo alzare la mano e arriverà il bicchiere. Osservai e diedi da bere agli assetati, nel mentre aggiunsi. Ragazze! Signorina Riis e Signorina Wheeler, prima di procedete con la trasfigurazione. vorrei che ascoltasse un attimo la mia spiegazione! Tornai seria e sulla lavagna, feci scrivere al gessetto "Reparifarge" e disegnare al suo fianco il movimento dell'incantesimo e continuai Reparifarge! E' l'incanto che ho usato per riportarvi alla normale figura umana. Adesso, mentre le vostre compagne terminano l'esercizio, voi vi eserciterete con esso!. Movimento secco preciso disegnate una U leggermente più larga e pronunciate in modo chiaro l'incanto. Massima concentrazione e visualizzate bene l'immagine del corpo umano completo. Anche una minima distrazione porterà a non ritrasformare il soggetto in forma completa come era un tempo. Signorine... dissi rivolgendomi alla Signorina Riis e alla Signorina Wheeler Procedete pure! E dopo vi eserciterete anche voi!
    Nel mentre con un colpo di bacchetta feci fluttuare vicino a ogni studente un piccolo coniglietto a cui la trasfigurazione era avvenuta incompleta. Dovrete provare a riportarlo alla normalità. Avrei potuto spiegarvelo prima ma ho preferito non mettervi in condizioni di avere seri problemi con la trasfigurazione, perchè sono certa che qualcuno di voi avrebbe tentato e avrebbe potuto fallire. Ero sicura che qualcuno abbastanza spavaldo e preso dall'enfasi della situazione avrebbe ben pensato di farlo e avremmo poi dovuto spiegare ai familiari il perchè il loro figlio fosse rimasto con e orecchie da furetto o con la testa da scarafaggio. Meglio evitare certi inconvenienti che di problemi al momento, nella scuola, ve ne erano abbastanza. Ma di certo non avrei lasciato i ragazzi senza spiegargli un "controincantesimo". Bene Iniziate pure! dissi mettendomi a girare fra loro. I due coniglietti delle ragazze che stavano terminando l'altro esercizio erano nella gabbietta, appena pronte avrei dato anche a loro i piccoli amici.


    Quarto e ultimo giro della lezione di Trasfigurazione per gli studenti.
    La Professoressa nuovamente è tra di voi, si complimenta per il vostro impegno e ritrasfigura chi ha subito la trasfigurazione. Da i bicchieri d'acqua a chi ne ha bisogno e poi, prima di far completare l'esercizio al Trio, passa a spiegarvi l'incanto "Reparifarge".
    Dice alla Signorina Riis e alla Signorina Wheeler di completare l'esercizio e nel mentre distribuisce Coniglietti con trasfigurazione avvenuta male agli altri studenti, con cui dovranno esercitarsi.

    Andersen : Coniglietto con zampette anteriori trasfigurate in chele di granchio.
    Hargraves : Coniglietto con testa trasfigurata in paralume.
    Moore : Coniglietto con la zampa sinistra posteriore trasformata in pedale di bicicletta
    Wheeler : Coniglietto con solo il corpo trasfigurato in serpente . (zampe, coda e testa sono di coniglietto)
    Riis : Coniglietto con coda trasfigurata in manico di scopa.

    *-Freya Riis - Halley Wheeler : completate l'esercizio della trasfigurazione e una volta terminato e che la prof avrà ritrasformato la studentessa potrete avere il coniglietto ed esercitarvi anche voi all'incanto appena spiegato.
    Ogni studente che casterà l'incanto dovrà lanciare un dado a 6 facce per decretare l'uscita della trasfigurazione sul compagno.
    Risultati:
    1-2 = Solo una parte del corpo viene trasfigurata (ad esempio solo un arto)
    3-4 = La metà del corpo viene trasfigurata (a vostra scelta se il sopra o il sotto)
    5-6 = Riuscita completa della trasfigurazione.
    ( questo è valido solo per le due studentesse)*


    Regole fondamentali:
    -Lo Spoiler è obbligatorio per tutti. In esso andrete ad indicare

    Nome, Cognome, la casa di appartenenza, l'anno frequentato, un velocissimo riassunto delle vostre azioni e/o interazioni con altri PG

    Esempio:

    Tizio Caio

    V anno, Dittorosa

    entrato in classe e risposto ad una delle domande, interagito con Pinco Pallo?
    Il dado solo per le due studentesse che devono terminare la trasfigurazione.


    <strong>Attenzione
    Per ogni spoiler dimenticato verranno sottratti 10 punti alla casa d'appartenenza del pg.

    Scadenza il 28 Febbraio alle 23:00.
    Per ogni dubbio ecco qui il Regolamento
    Chi risponderà oltre la scadenza andrà incontro a un Malus (come specificato nel regolamento)

    Buon proseguimento a Tutti! :jump:
     
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    Roy Hargraves | V anno | Grifondoro


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    “Sono a mio agio, dice?” si rivolse alla professoressa con un sorriso ironico “Ha ragione, prof, ho sempre desiderato avere delle zampe di scarafaggio al posto dei miei arti umani” aggiunse sarcastico, ma poi le fece un sorriso appena lei ritrasfigurò gambe e braccia nella loro forma originale. “Molto gentile, professoressa!” Mentre ritornava nella sua forma originale, Roy sentì qualcosa salire dal suo stomaco “Oh no, la mela...” rimase fermo qualche secondo, tenendo la bocca chiusa nella speranza che quella piccola nausea possa calmarsi...e per fortuna ci riuscì, fece un respiro profondo, prese al volo un bicchiere di acqua e lo mandò subito giù, calmando la nausea ed evitando di imbrattare il pavimento dell'aula. Poi sarebbe toccato a lui, pulire! Dopo quel piccolo giramento di stomaco, andò verso la compagna. “Non ti preoccupare, Daphne. Tanto so già che te la cavi con questo incantesimo...un po' di sfiga può capitare. E te lo dice uno che con la sfiga ci va a braccetto.” fece l'occhiolino alla compagna e, dopo essersi congratulato con lei si andò a sistemare al proprio posto.
    Finita quella parte della lezione, la professoressa riprese con la spiegazione. Il prossimo incantesimo che spiegò fu quello che aveva utilizzato per riportare lui ed i suoi compagni alla condizione originale, dopo la trasfigurazione. Roy la ascoltò con attenzione ed eseguì il movimento della bacchetta come aveva dimostrato la prof.
    Tentò un paio di volte, prima di porre lo sguardo sul povero coniglio trasfigurato a metà. Fece un sorrisetto divertito, osservandolo. “Quasi quasi lo terrei così e lo metterei sul comodino del mio dormitorio. Come Abat-jour. Potrebbe essere un mobile di design, come quelli che usano i ricchi, che spendono soldi per delle cazzate, solo perché si sentono moderni”.
    Per una volta mandò una piccola frecciatina alla “cara” famiglia del suo “amatissimo” padre. Un piccolo pensiero di odio, non poteva mancare.
    Comunque, quel piccolo riferimento ai suoi parenti di cui non parlava mai durò pochissimo, perché doveva concentrarsi per la seconda parte pratica di quella lezione. Doveva riuscire a riportare allo stato originale quel coniglio, con l'incantesimo Reparifarge.
    Il grifondoro si sistemò di fronte al coniglio/paralume, puntò la bacchetta verso di lui e mormorò, con decisione “Reparifarge!” muovendo decisa la bacchetta formando una U in aria.
    La prima parte pratica gli era andata alla grande, non ci credeva nemmeno lui. Ora sperava che anche quell'incantesimo possa andare a buon fine. E con sua grande sorpresa, anche quell'incantesimo gli riuscì alla perfezione. La testolina del coniglio, da paralume ritornò ad essere esattamente quella di un coniglio a tutti gli effetti. Il grifondoro sorrise soddisfatto del suo lavoro e avvicinò la mano alla testolina dell'animale per accarezzarlo. Quello, tutto contento, si godette le carezze "se fosse un gatto faresti le fusa, eh?" fece un sorrisetto divertito e poi guardò la professoressa "non è che potrei tenerlo? Non ho un animale domestico, adesso che ci penso, dopo cinque...anzi sei anni, visto che ho ripetuto il quarto due volte. Una piccola eccezione alla regola si può fare, no?" Dopotutto, anche lui poteva definirsi orfano e cresciuto da parenti che lo odiavano, come un certo personaggio molto conosciuto in quella scuola, no? Con l'unica differenza che non era un prescelto, un bambino sopravvissuto o con una cicatrice strana sulla fronte. E non c'era nessun cattivone che lo perseguitava.
    «Parlato»





    Si congratula comunque con Daphne, nonostante l'incantesimo andato male, consapevole che si trattava solo di sfortuna. Quindi segue il continuo della lezione e prosegue con la seconda parte dell'esercizio, l'incantesimo reparifarge, concludendo anche questo in modo perfetto. Infine prova a chiedere se può tenere il coniglio come animale domestico. Vuole sempre qualcosa, nelle lezioni. Per ricordo... no?
     
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    Halley Wheeler | quinto anno | prefetto grifondoro


    Osservò il giovane Corvonero accigliarsi. Stranito. Come se quanto proferito si discostasse dalla realtà dei fatti che, sfortunatamente per lui, erano sotto gli occhi di tutti. O quasi. Certo non se ne faceva un cruccio. Non le importava delle effusioni in pubblico ma, in quella particolare occasione, si risentì di quanto fosse stata ingiusta Daphne nei suoi confronti. Il ragazzo? Neanche aveva poi colpa. Fece spallucce, lasciando scivolare nel nulla quella sterile discussione, terminandola con un mentale: contenti voi… Lei di certo ci avrebbe dormito la notte, senza particolari problemi. Il fatto che avesse risposto in maniera poco simpatica a Freya, però, la lasciò alquanto stranita. Si era rivolta a lui con un tono giocoso, privo di alcun rimprovero. Una semplice battuta recepita malamente dal tipo che, in tutta probabilità si trovava sprovvisto del benamato senso dell’umorismo. Tornò a fissare la verde-argento, visibilmente sconcertata per poi ammutolirsi ancora una volta, come se reputasse le parole superflue quel giorno. Forse per colpa del suo umore altalenante, Halley, sentì il bisogno di rifugiarsi nel silenzio, solo per trovare la giusta concentrazione per affrontare ciò che la professoressa richiedeva ai suoi studenti. Che non fosse un asso nella materia, non era affatto un segreto ma il desiderio di applicarsi, forse, contava più dell’innato talento e, come sempre, quando si trovava la di fuori della sua comfort zone, l’impegno sarebbe stato doppio. Proprio per quel motivo, il suo primo passo fu un successo. Il piccolo draghetto sortì più vivo che mai, anche se pigro e, una volta uscito dal suo campo visivo, tornò ad essere il nulla. Così come doveva essere. Poco male. Sarebbe stato solo un imbroglio, visto l’esercizio successivo che l’avrebbe vista come potenziale vittima. Essere trasfigurati da un principiante non era certo ciò a cui aspirava ma, d’altra parte, a vegliare su di loro vi era la docente, pronta ad intervenire se qualche cosa fosse andato nel verso sbagliato. Con un po’ di timore prese il posto di Freya, la quale si era cimentata nell’esercizio, uscendone sconfitta a metà. Meglio di niente. Una coda, soffice all’apparenza, comparve al ricciolino che presto fu portato alla normalità. Interessante. Quel tipo di esperimento sarebbe servito, forse, un giorno. Andiamo bene. Se questo era il livello di conoscenza, forse non si sarebbe trasformata del tutto in uno stupido furetto. Beh, almeno lo sperava. Si portò di fronte al suo aguzzino che, dopo aver incassato le sue speranze, si rivelò indulgente. Meglio, comunque, prevenire che curare. Avvertirlo le sembrava il minimo sindacale, soprattutto contando che si trattava della sua prima volta. Hunter si concentrò. Puntò gli occhi verso la sua figura, studiandola nel dettaglio, così come doveva avvenire. Annuì alla sua promessa. Rimase immobile, preoccupata ma fino a un certo punto. Sapeva bene quanto fosse importante gestire le emozioni, soprattutto durante l’esecuzione di alcuni incantesimi. La stoccata fu decisa e la formula risuonò chiara tra quelle quattro mura. Per un attimo si sentì svuotata da qualsiasi pensiero e, subito dopo, un fascio di luce la investì in pieno petto, provocandole un senso di nausea –forse dovuta all’agitazione-. Quando si destò osservò con aria stranita la sua persona. Tutto sembrava al proprio posto. Alzò le iridi smeraldine verso colui che le aveva inferto quell’angoscia. Niente. Si tastò, palpeggiandosi il didietro alla ricerca di qualche escrescenza strana che segnalasse la riuscita, almeno in parte del tentativo ma non la trovò o, almeno, non in quel punto. Salì e, una volta raggiunta la testa, si trovò un bel paio di orecchie posizionate nel punto in cui sarebbero dovute, effettivamente essere. “Carine!” Esclamò. Al tatto risultavano morbide, alla fine. Se da un lato le dispiaceva che avesse fallito, dall’altro ne era grata a Merlino e a Morgana. Il fatto di finire in infermeria alle prese con violenti conati di vomito, non l’allettava affatto. “Andrà meglio la prossima volta!” Certo, l’arte del consolare non faceva parte del suo corredo genetico. L’avrebbe perdonata. Forse. I suoi occhi si illuminarono quando, da poco distante, la raggiunse la Signorina Lynch, pronta a riparare il “danno” subito. Pochi attimi e il contro-incantesimo si scagliò su di lei, lasciando che quelle cose si dileguassero nel nulla, esattamente come erano finite sulla sua testa. “La ringrazio, Professoressa!” Disse con tanta riconoscenza da sembrare disperata. Bevve avidamente un bicchiere d’acqua e, finalmente, i suoi nervi si distesero. La sua mente ritrovò quel minimo di equilibrio e, con un po’ di riluttanza, si diede la spinta ad avanzare, per provare in prima persona l’ebbrezza di fallire miseramente nel suo personalissimo lancio dell’incantesimo a lei assegnato dalla sorte, al momento della scelta del fottutissimo nastrino. Uno scarafaggio. Stentava a immaginare la compagna, così gnocca, prendere le sembianze di un insulso coso ripugnante. Dissentì con il capo e, malvolentieri, si portò proprio davanti agli occhietti vispi della Riis, reduce dal suo esercizio con il piccolo drago. “Te la sei cavata bene?” Prese tempo, convinta che potesse servire a rilassarla un attimo, prima di compiere ciò che le era stato intimato. Una brevissima pausa per ascoltare la spiegazione della docente e, dopo aver maledetto la sua scelta, si addentrò nei meandri di quel silenzio amico che, da solo, l’avrebbe indotta ad una concentrazione adeguata per adoperarsi in virtù di quanto richiesto. Calò le palpebre, sincronizzando il respiro al battito del suo cuore, leggermente accelerato e quando ritenne opportuno tornò vigile, puntando la sguardo –ora serio e privo di alcuna espressione- verso la figura longilinea davanti a sé, pronta a ricevere la sua punizione (?). La mano destra avvolgeva saldamente la bacchetta in legno di Corniolo -famosa per la sua vivacità nel farsi i cazzi suoi- e con decisione, Halley, alzò il braccio, compiendo con il polso due movimenti circolari in senso orario mentre, allo stesso momento, la sua voce andò ad annunciare: “Entomorphis!” La punta della sua arma si illuminò e la luce si sprigionò libra nell’aria, andando a mirare proprio la sua “avversaria” Mi dispiace. Sapeva di non avere colpe e che si trattava solo di un innocua esercitazione ma le dispiaceva in ogni caso, da brava altruista del cazzo.

    ***

    Quando tutto fu riportato alla normalità, la Wheeler si precipitò verso la compagna, al solo scopo di sincerarsi delle sue condizioni. Rendere Dragonov vedovo prima del dovuto, non rientrava nelle sue priorità e, sì, un po’ ci teneva a quella Serpe strana. “Se vuoi vomitare, fallo sui suoi piedi!” Indicò le scarpe immacolate di Hunter. “Scherzo, ovviamente!” Meglio le tue che le mie, che vuoi?. L’allegra compagnia si divise e ognuno tornò al proprio posto, pronto a svolgere, questa volta, un esercizio in solitaria –ciò che a lei andava più a genio-. Ognuno avrebbe giocato per sé. Niente di più entusiasmante. Forse. Piegò la testa di lato e la sua lunga coda di cavallo si posò poco delicatamente sulla sua spalla. “Ma…” Uno spettacolo raccapricciante. Davanti ai suoi increduli occhi apparve una povero coniglio con il corpo trasfigurato in un serpente. Poteva giurare di aver visto nei suoi piccoli occhietti un’ombra di terrore. E come dargli torto, si trovava ad essere un completo mostro. Cercò di non perdere tempo, così da poter ridurre al minimo quello strazio.
    Si posizionò, ancora una volta davanti al suo bersaglio, pronta a mettere in atto le direttive impartite dalla Lynch pochi attimi prima. Ripercorse mentalmente il procedimento, sperando di ricordare bene ogni particolare e, come per l’esercizio precedente, ricercò la concentrazione così come era solita fare. Socchiuse gli occhi, ricercando la calma interiore che trovò senza particolare difficoltà e, una volta ridestatasi, si trovò davanti la presa inerme in attesa del suo piccolo miracolo se fosse riuscito, ovviamente. Sfoderò la bacchetta e, un volta puntata contro la bestiola, il polso deciso compì un movimento che formava una U leggermente più ampia del solito. Stoccò senza troppi indugi e recitò la formula, con tono risoluto: “Reparifarge!” Tornò a respirare mentre cercava di individuare, tra la luce abbagliante, il risultato ottenuto.




    Halley Mia Wheeler - V anno - Grifondoro
    In gruppo con Freya e Hunter.
    Interagito con Hunter e poi, dopo aver subito la trasformazione (le sono cresciute le orecchie u.u) lancia l'incantesimo su Freya. Sarà riuscito? Lo scopriremo solo vivendo (?) Ringrazia la prof per averla riportata alla normalità. Alla fine intergaisce con Freya di nuovo e alla fine lancia il Reparifarge sul povero coniglio macabro. Che dire? Pronta a fare 1 -.-
    Ps: Nastrino Viola <3
    Entomorphis su Freya: 1
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      27/2/2024, 01:02
      Halley.
     
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    Freya Estrid Riis | V | Serpeverde


    Pensatoio
    -Grazie- rivolse un sorriso tirato alla professoressa, passata ad osservare il draghetto che, appena avvertì la concentrazione della Serpeverde spostarsi, tornò alla sua forma originale di matita. Un vero peccato, quel piccoletto dal carattere complicato le faceva un'inspiegabile simpatia ma, così come era venuto, se ne era andato. L'unica cosa che poté fare, a quel punto, fu osservare gli altri due membri del suo gruppo mentre si cimentavano con l'incantesimo che lei non era riuscita a far funzionare. Lo doveva ammettere, almeno a se stessa, vedere la Wheeler tastarsi le orecchie pelose, unica parte del suo corpo ad aver risposto bene all'incanto, le procurò un minimo di sollievo. Non era l'unica nel fallimento, una magra consolazione a cui si aggrappò per farsi tornare un mezzo sorriso
    -Belle orecchie- commentò quando, in realtà, il primo pensiero che le venne fu quello di farle notare come ora sembrasse un incastro perfetto con il suo ragazzo: lei, mezzo animale fuori, lui, mezzo animale dentro. Una combinazione perfetta! Eppure non disse niente, non le andava di iniziare un'altra discussione con quel permaloso di Harris nel mezzo di una lezione.
    Ascoltò la spiegazione della Lynch e annuì per dimostrare che avesse capito. Tutto molto bello e interessante, ma ci avrebbe pensato quando fosse stato il momento. Avanzò posizionandosi davanti alla Grifondoro tornata ormai al suo aspetto originale -Direi di si, quello era più semplice. Tu ti senti pronta?- Freya non era estranea ai cambiamenti fisici, da anni il suo corpo cambiava per tre notti al mese, le sue ossa si spezzavano, la sua pelle si dilaniava e, nonostante fosse una ricorrenza fissa, mai si sarebbe potuta abituare a quel dolore insopportabile. Niente che avrebbe potuto fare Alina con la sua bacchetta sarebbe mai potuto andare vicino a quello che provava in quelle notti, era tranquilla e sicura di poter sopportare quello a cui stava andando in contro ma, nonostante questo, l'idea di venire trasformata in uno scarafaggio gigante proprio non le piaceva. Uno scarafaggio! Tra tutte le creature possibili, proprio una delle più disgustose e inutili. Corpo tozzo, zampe corte, brutto colore. Nulla a che vedere con il suo alterego dal pelo vaporoso, sensi sviluppati e lunghe zampe agili. Bella merda. Non disse comunque nulla, limitandosi a rimanere in posizione attendendo che la compagna facesse la sua magia, respirando profondamente e rilassando i muscoli per non opporsi a quello che stava per accadere. Fu un attimo, vide il fascio di luce lasciare la punta della bacchetta e colpirla in pieno e, subito dopo, serrò gli occhi, pronta a riaprirli quando tutto fosse terminato ed osservando tutti dal basso ma, quando riaprì gli occhi smeraldini, tutto sembrò come sempre. Niente appariva diverso, persino Alina continuava ad essere la solita nanerottola di sempre, quindi abbassò lo sguardo sulle proprie mani constatando che nulla pareva differente da come era sempre stato. Si portò immediatamente le mani alle guance, temendo di trovarsi con un'enorme testa di insetto ma, continuando ad ispezionarsi, arrivata alla fronte si scontrò con due protuberanze sottili e lunghe: le erano spuntate le antenne
    -Fantastico- commentò sarcastica mentre un'espressione di disgusto le si dipingeva in faccia. Per fortuna arrivò la professoressa in suo soccorso, facendola tornare al suo aspetto originale
    -Tranquilla, va tutto bene- ghignò alla morettina che sembrava preoccupata. Che stranezza. Il suo stomaco stava in una botte di ferro, ci sarebbe voluto molto più di un paio di antenne per suscitarle qualche reazione fisica -Beh, direi che siamo andati tutti molto bene- nessuno, del suo gruppo, era riuscito a svolgere l'esercizio in maniera adeguata e, la cosa, la rincuorava un minimo. Sarebbe stato molto peggio se fosse stata l'unica della sua classe a non riuscire nell'incanto, anche se questa era una ben magra consolazione. Doveva rifarsi durante il resto della lezione e, per sua fortuna, la Lynch diede loro la possibilità di tentare di nuovo la sorte con un altro incantesimo. Tutti avevano già terminato, le uniche a mancare all'appello erano proprio la Serpeverde e la Grifondoro che l'aveva trasformata in un mutante con le antenne e, finalmente, anche loro ricevettero il loro animaletto da riportare alla forma originaria. La bocca si schiuse quando vide quello che le era capitato: un coniglio con una scopa nel di dietro. In realtà era solo la sua codina a batuffolo ad essere stata trasformare nel bastone legnoso della scopa ma, a guardarlo, l'impressione era proprio quella. Non sapeva se ridere o piangere per la povera creatura che, di sicuro, era stata oggetto di vessazioni da parte degli altri conigli bulli e non poté fare a meno di dispiacersi per lui. O lei. Che ne sapeva.
    -Povero cucciolo!- accarezzò la testolina del coniglietto ma, a trovarselo così vicino, non riuscì ad evitare che il ricordo del coniglietto che aveva sbranato nella foresta vicino alla sua casa in Norvegia le tornasse alla mente. Un nuovo senso di colpa la pervase, la colpa di aver trovato la caccia divertente e di averne apprezzato anche il sapore, così si fece in dietro, intenzionata ad usare quell'occasione per fare ammenda per i suoi crimini (?).
    Sguainò di nuovo la bacchetta e chiuse gli occhi, liberò la mente da ogni pensiero superfluo concentrandosi solo sulla forma che il coniglietto avrebbe dovuto riprendere. La mezza scopa sarebbe dovuta sparire dal suo di dietro e una vaporosa coda a batuffolo avrebbe dovuto prendere il suo posto. Si concentrò sulla lunghezza del pelo e sul colore del manto e, quando l'immagine fu chiara nella sua mente si apprestò a lanciare l'incantesimo. Con i piedi ben piantati a terra ma le spalle rilassate, allungò il braccio davanti a sé muovendo il polso nel modo in cui era stato mostrato dall'insegnante, lasciando che il catalizzatore disegnasse un semicerchio, una U morbida, mentre con voce ferma e decisa enunciò il controincantesimo necessario -Reparifarge!- lo disse subito dopo aver riaperto gli occhi chiari per essere sicura di centrare l'obiettivo e, osservando il fascio di luce abbandonare la punta della bacchetta, poté solo sperare che tutto andasse a buon fine.



    Freya Estrid Riis, V anno, Serpeverde

    Gruppo: Riis – Wheeler – Moore
    Incantesimo: Reparifarge

    Interagito con Halley, lascia che la ragazza provi a trasfigurarla e rimane schifata nello scoprire che le sono spuntate le antenne. Attende che la prof la faccia tornare normale e non beve il bicchiere d'acqua, essendo abituata a sentire il corpo che cambia non lo trova un problema. Può solo constatare abbiamo fatto tutti mezzo schifo, rivolgendosi ad Halley e Hunter. Quindi cerca di riportare alla normalità il povero coniglio con la scopa nel di dietro. Lascio alla proffe la decisione se ci riesce o meno! Baciotti!
     
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    Oslo, Norvegia

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    Lasciò che Hunter le accarezzasse i capelli per lenire la sua preoccupazione, ma Daphne era decisa a portarlo in infermeria dopo la fine della lezione. Non si fidava di quella stanchezza improvvisa e anche se l'infermiera non avesse trovato nulla di preoccupante, la serpeverde era determinata ad andare in fondo alla questione. Era davvero una coincidenza che entrambi avessero dimenticato un periodo della loro vita? Oppure le due cose erano, in qualche modo, collegate? Erano sempre di più le domande a cui avrebbe dovuto rispondere. Tutto questo era a causa della sua disfunzionale famiglia che l' aveva imprigionata in una rete di menzogne e di inganni che soffocava ogni barlume di normalità e di quella del suo ragazzo che, a quanto pareva, aveva fatto lo stesso. Prima di entrare in classe lo guardò. Era il suo confidente, la sua anima gemella, lo amava al punto tale da esserne quasi ossessionata. Ma stare con lei non l'avrebbe condotto verso una fine certa? Sua madre era una donna pericolosa. Una strega potente e senza scrupoli, che non esitava a sacrificare chiunque per ottenere ciò che voleva. E Daphne sapeva che il corvonero sarebbe stato tra i primi. Perché voleva la sua sottomissione. Odio quella donna tanto quanto amo Hunter. Chiuse gli occhi e strinse le labbra in una linea sottile. Un giorno avrebbe dovuto fare una scelta.
    «Sì, solo un leggero giramento di testa per la trasfigurazione.» Sorrise cordialmente al grifondoro e dopo aver bevuto un sorso d'acqua fresca che le rinfrescò la gola, si accinse a svolgere l'esercizio con rinnovata determinazione. Si concentrò intensamente, pronunciando poi l'incantesimo con voce decisa. Un bagliore avvolse Roy e, quando la luce si dissipò, l'esito della trasfigurazione fu svelato: il grifondoro giaceva a pancia in giù, con delle zampe nere e pelose al posto dei suoi arti umani. In un primo momento, il disgusto per quelle zampe la fece indietreggiare di un passo. Un brivido di repulsione le percorse la schiena, facendole arricciare il naso. Odiava gli insetti, con il loro corpo viscido e le zampe pelose. L'idea di averne uno così vicino a sé le provocava un senso di nausea. Era una fobia che la tormentava fin da bambina. E ora, questa stessa fobia stava ostacolando il suo percorso da strega. Si rese conto, infatti, che non era riuscita a castare perfettamente l'incantesimo e per questo si risentì. Sapeva che la trasfigurazione umana era un campo difficile, pieno di insidie e imprevisti. Ma la sua ambizione di voler essere perfetta in tutto, in particolare nell'ambito scolastico, la rendeva intollerante al fallimento. Eppure sul suo volto nessun segno di turbamento era visibile. Non era da Daphne cedere alle emozioni in pubblico, a meno che una pianta velenosa non avesse offuscato il suo giudizio. «Meglio un membro dei Beatles, meno responsabilità.» Conosceva quel famoso gruppo babbano grazie a sua nonna che, di tanto in tanto, metteva la loro musica. La donna, che possedeva un gusto musicale raffinato, amava far ascoltare alla nipote le loro canzoni durante i pomeriggi trascorsi insieme. Le melodie accattivanti e i testi profondi avevano subito conquistato il cuore di Ginvera, che da allora aveva sviluppato una vera e propria passione per la musica. Forse era proprio per questo che possedeva una cultura musicale così ampia. Aveva ascoltato di tutto, dai classici ai moderni, dai generi più disparati, nutrendo il suo animo con le vibrazioni di ogni nota. E proprio questa passione, sua nonna gliel'aveva trasmessa. Era stata lei a farle scoprire la bellezza del pianoforte e del violino, due strumenti che Daphne ora suonava con maestria. Le venne quasi da ridere. Era davvero un paradosso: sua nonna, che aveva contribuito alla caccia ai babbani, ascoltava con passione la loro musica. Patetica.
    La professoressa si avvicinò, rivolgendole il suo solito sorriso rassicurante. Daphne rispose con un sorriso di circostanza, trattenendo a stento la frustrazione che le serrava il petto. Stringere i pugni sarebbe stato un tradimento del suo impeccabile contegno. Uno sguardo fugace attorno alla sala le confermò che la sua disavventura non era un caso isolato: la maggior parte delle trasfigurazioni era andata a buon fine. Con la seconda prova, però, Daphne avrebbe avuto la certezza di non fallire. Ascoltò attentamente la spiegazione della Lynch prima di prendere tra le mani il coniglietto bianco quest'ultima le porse. Lo posò delicatamente sulla sedia dove si era seduta e lo osservò con attenzione: al posto delle delicate zampette, due chele di granchio sporgevano goffamente, con le loro pinze arrugginite che si aprivano e chiudevano nervosamente. Era un po' buffo, su questo non vi era alcun dubbio. Con rinnovata fiducia, Daphne si concentrò a fondo, chiudendo gli occhi per meglio visualizzare l'obiettivo. Al posto delle chele di granchio che deturpavano le delicate zampe del coniglietto, immaginò due morbide zampette ricoperte di un folto pelo bianco. Ripercorse mentalmente il movimento che avrebbe dovuto fare per scagliare l'incantesimo Reparifarge: un gesto fluido e preciso, dalla spalla al polso, accompagnato dalla giusta concentrazione e dalla pronuncia impeccabile delle parole magiche. Tutto doveva essere perfetto, non c'era spazio per errori. Inspirò profondamente e aprì gli occhi. Il coniglietto la fissava con i suoi occhi rosa, quasi implorando il suo aiuto. A quel punto, Daphne allungò il braccio davanti a sé, la bacchetta stretta saldamente nella mano. Con un movimento fluido, tracciò un semicerchio nell'aria, una U morbida e con voce ferma e decisa, pronunciò il controincantesimo: «Reparifarge!» La luce avvolse il coniglietto come un mantello caldo e rassicurante, illuminando la stanza di un bagliore soffuso. Un sorriso di soddisfazione illuminò il viso di Daphne quando la luce si dissolse. Le zampette del coniglietto erano tornate alla loro naturale bellezza, e lei si sentiva finalmente orgogliosa di sé. Con un pizzico di ambizione negli occhi, Daphne pensò agli incantesimi appresi a lezione. Sapeva che con un po' di esercizio sarebbe riuscita a controllarli alla perfezione.



    Daphne Andersen, V anno, serpeverde

    Citato Hunter e interagito con Roy.
    Si rende conto che l'incanto non è andato a buon fine e se ne risente. Non lo mostra e passa avanti, mostrandosi serena. Prede tra le mani il coniglietto, lo poggia su una sedia e dopo essersi concetrata scaglia l'incatesimo. Questa volta riesce.
    Il nasto che avevo era viola e.e


    Edited by Daphne. - 28/2/2024, 21:27
     
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    Il fascio di luce inizia pian piano a dissiparsi per lasciare il posto alla figura della mia compagna... di cui l'altezza ad occhio e croce mi sembra la stessa, i contorni al cento per cento umani... insomma, un fallimento. Tranne per un piccolo dettaglio: anche io come chi prima di me, sono riuscito a trasfigurare solo una parte del suo corpo, ovvero le orecchie. Storco il naso per l'evidente errore nel lanciare l'incanto, ma per fortuna quantomeno non si e trasformata in qualche ibrido strano non meglio definito. Posso reputarla una vittoria? Non credo, mi attribuisco un generoso (almeno dal mio punto di vista) venti per cento di successo - tutto bene? - faccio per avvicinarmi alla grifondoro, giusto per valutare che davvero non ci siano altri ripercussioni. Sembra di no, così la Lynch arriva anche questa volta a riportare tutto in ordine insieme ai suoi bicchieri d'acqua. Andrà meglio la prossima volta dice Halley ma io, che da sempre sono stato un perfezionista eccessivamente severo con me stesso, non riesco molto a consolarmi con questa prospettiva. Magari è la stanchezza, magari la ragazza ha ragione e davvero andrà meglio la prossima volta. Intanto, mi guardo intorno come a voler concentrare la mia attenzione su altro che, come sempre, ricade sulla bionda di serpeverde che non sembra neanche lei molto soddisfatta del suo risultato. Le rivolgo un lieve sorriso con un'altrettanto leggera alzata di spalle, un "poteva andare meglio" velato che però non riesco ad esprimere a parole a causa dell'intervento dell'insegnante. Procede infatti nel dirlo cosa dobbiamo fare, ancora un'incantesimo prima che la lezione finisca, questa volta su un animale da riportare al suo stato originale. È un coniglio su ruote, letteralmente, una delle sue zampe è stata trasfigurata in una ruota di bicicletta incredibilmente sproporzionata alla sua figura. Insomma, è molto goffo, non sembra neanche riuscire a muoversi - non deve essere molto piacevole... - mi fa un po' pena vederlo in questo stato, motivo per cui mi posiziono subito davanti all'animale per cercare di rimetterlo a posto il prima possibile. Prima ovviamente faccio i miei soliti tentativi a vuoto per allenare il movimento, poi tocca al momento della concentrazione che almeno all'inizio fatico a trovare. Il precedente fallimento mi ha alquanto indisposto, ma devo sfruttare l'occasione per riuscire almeno in questo - reparifarge! - un flebile fascio di luce viene emanato dalla bacchetta, flebile inizialmente, poi più convinto, graduale, fino a quando in velocità non colpisce l'animale. Non ha più una ruota di bicicletta al posto della zampa, e anche lui sembra essere stupito quanto me dell'accaduto perché pensavo che non avrebbe funzionato. Sembra che alla fine qualcosa di buono sia riuscita a farla. Devo davvero passare dall'infermeria? Non lo so, ma preferirei di no. Ma Daphne non se ne dimenticherà mai. Però... potrei sempre provarci; tenenendo gli occhi sul coniglio affinché non salti via, mi allontano di qualche passo per avvicinarmi invece alla serpeverde a cui annuncio la mia presenza sfiorandole una spalla - mi accompagni da Whisky dopo? - tengo la mano poggiata sulla sua spalla e la guardo con gli occhi di chi spera che assecondi la mia proposta. Chissà se ci riuscirò davvero a distrarla.

    Hunter Moore, V anno, corvonero.

    Gli rode abbastanza per aver sbagliato l'incanto e si avvicina ad Halley per assicurarsi che non abbia altri effetti collaterali.
    Ascolta la spiegazione per il prossimo incantesimo e poi lo prova sul coniglio: l'oncanto è riuscito ma con un po' di fatica, probabilmente a causa della stanchezza di Hunter? Non lo so, maybe?
    Interagito con Daphne a fine post rivolgendole l'espressione più ruffianache riesce a tirar fuori.




    – – – – – –

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    Cordelia Lynch | Professoressa di Trasfigurazione

    01 Febbraio 2024

    Ero davvero soddisfatta dei miei ragazzi! Alcuni di loro sembravano affranti dai risultati "bassi" che stavano ottenendo con gli incantesimi ma avevo avvertito che questo ramo della materia sarebbe stato complicato e loro in tutta risposta si stavano davvero impegnando. Ero certa che presto avrebbero ottenuto dei buoni risultati con la determinazione, l'impegno e lo studio.
    Mentre ritrasformavo i ragazzi che avevano subito l'incanto non perdevo il senso dell'umorismo così come dimostrato al Signorino Hargraves.
    Mentre avevo distribuito i diversi "coniglietti" ai miei studenti per far si che potevano imparare l'unico controincantesimo per le trasfigurazioni andate male, mi avvicinai ai ragazzi che erano in gruppo in tre. Mancavano loro come ultima prova. In silenzio e con sguardo tranquillo mi misi ad osservare il tutto, sia come si muoveva la Signorina Wheeler sia il suo viso concentrato sull'incantesimo. Quando, però, dalla sua bacchetta fuoriuscì l'incanto non fu proprio perfetto. Sorrisi dolcemente mentre osservavo le antenne spuntare sulla compagna serpeverde e il suo viso non sembrava contento. Intervenni con voce calma Signorina Wheeler, sono molto soddisfatta. Vedrà che andrà meglio la prossima volta. Signorina Riis non faccia così... aggiunsi mentre con la bacchetta andai a sistemare la situazione Ecco qua! Tornata alla normalità! Mi avvicinai un altro pochino alle due ragazze ed aggiunsi Se qualcuno vuol bere può benissimo prendere il bicchiare. La Signorina Riss non bevve e quindi continuai senza indugio Adesso esercitatevi sul controincantesimo. ecco i vosti Coniglietti! E così anche a loro fu dato il coniglietto. Mi allontanai lasciando spazio alle ragazze e mi rimisi vicino alla cattedra osservando tutti con tranquillità. Man mano ognuno di loro si stava applicando e i risultati furono molto buoni. Anche la signorina Wheeler e la signorina Riis erano riuscite a riportare il coniglietto alla normale forma e non solo, la mia attenzione si posò anche sul Signorino Moore lo vidi prepararsi e poi scagliare l'incanto. Quando tutti, chi più chi meno, ebbero finito e dopo aver aiutato chi non era riuscito nel suo intento mi riportai davanti alla classe. Ragazzi, sono molto orgogliosa di voi! Niente facce tristi perchè oggi nessuno di voi ha fallito! Sorridevo mentre andavo ad illustrare alcune puntualizzazioni Vi suggerisco e vi ricordo di visualizzare molto bene il soggetto e come vorrete che diventi. In più ricordatevi che l'energia che sprigionate non verrà solo da una parte del corpo ma da tutto, la vostra bacchetta ne aumenterà gli effetti se usata nel modo corretto. Piccolo dettaglio per il controincantesimo e non solo, non siate rigidi come tronchi di legno e nemmeno troppo rilassati, una via di mezzo. Mi avvicinai del tutto alla cattedra, spostando la sedia che vi era davanti e presi in mano il foglio con gli appunti che avevo preso durante la lezione e ripresi a parlare. Oggi il mio giudizio sarà clemente e vi voglio premiare. Continuate a studiare, a provare e a ripassare. Non arrendentevi. La prossima lezione sarà nuovamente su questo argomento ma non sarò "buona" come oggi. Voglio dei risultati. Piegai il foglio e lo misi in tasca, poi spostandomi leggermente di qualche passo presi la mia bacchetta e con un colpo ben preciso di essa tutti i coniglietti planarono in una gabbietta grande abbastanza. Poi mi rivolsi al Signorino Hargraves Mi spiace, non è possibile! Ma se vuole accudirli può rivolgersi al professore di cura delle creature magiche, sono certa che sarà felice di ricevere una mano nei recinti. Nuovamente feci muovere il gessetto verso la lavagna, dove scrissi in sintesi i compiti da fare Bene ragazzi! Oggi la lezione è terminata, ma vorrei per la prossima volta una relazione su tutto quello che è stato detto oggi . Esercitatevi nei movimenti, ma... ATTENZIONE! Scandì bene le parole che stavo per pronunciare e divenni seria, cercando di guardare man mano tutti loro negli occhiNon voglio sentire o venire a sapere che qualcuno di voi ha trasfigurato un compagno in furetto o in scarafaggio oppure in qualsiasi altra cosa possibile. Sarò molto severa. Vi propongo qualcosa di diverso... Mi spostai nuovamente più vicino ai ragazzi e aggiunsi Se qualcuno vuole allenarsi può venire a chiedere a me un animaletto oppure se siete in coppia o più di due e volete un aiuto, io sono qui! Solo e solamente con me presente! Lasciai che il silenzio prendesse il sopravvento per qualche secondo e poi conclusi. Siete liberi! Buon pranzo a tutti! Tornai sorridente mentre vidi i ragazzi uscire dall'aula. Appena fu deserta iniziai a rimettere in ordine la stanza soddisfatta dei miei ragazzi e del loro impegno. Ero sicura che mi avrebbero sorpreso la prossima lezione, soprattutto alcuni di loro.


    LEZIONE TERMINATA!
    La professoressa è soddisfatta di voi e come primo approccio a questo ramo della trasfigurazione è stata buona con tutti!
    In ON vi ha assegnato dei compiti, che non dovete fare veramente in off.

    Grazie a tutti!
     
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    Registro Voti Trasfigurazione


    Dal V al VII anno

    Metratura punteggi:
    Casa
    Nome studente
    Presenza: ON/OFF (0 o 10)
    Partecipazione: fino a 20
    Esercizio: fino a 20
    Voto ON GDR: E, O, A, S, D, T →
    (indipendente dal player, si attiene alle azioni del pg ON ed eventuali preferenze del prof)

    Grifondoro


    Roy Hargraves
    Presenza: 10
    Partecipazione: 17
    Esercizio: 17
    Voto ON GDR: O+
    Halley Wheeler
    Presenza: 10
    Partecipazione: 19
    Esercizio: 19
    Voto ON GDR: O


    Serpeverde


    Freya Estrid Riis
    Presenza: 10
    Partecipazione: 19
    Esercizio: 19
    Voto ON GDR: O
    Daphne Andersen
    Presenza: 10
    Partecipazione: 18
    Esercizio: 18
    Voto ON GDR: O


    Corvonero


    Hunter Moore
    Presenza: 10
    Partecipazione: 17
    Esercizio: 17
    Voto ON GDR: O-


    Totale per casa:
    Corvonero 142 - Grifondoro 145 - Serpeverde 147 - Tassorosso NC
    (Il totale dei punti è una media di quelli ottenuti da ogni studente di una determinata casa, moltiplicati poi per dieci, così da non penalizzare quelle con pochi membri)

     
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