Hunter, Simon Moore

Carattere: Non credo in ciò che non vedo. Questo è il mio motto. Ho bisogno di dimostrazioni e se questo significa averle sulla mia stessa pelle beh, va bene se il gioco vale la candela,altrimenti preferisco lasciar stare. Ergo, sono una persona estremamente razionale forse perché ciò che è troppo irrazionale mi mette in difficoltà, va fuori dalla mia comprensione e dal mio controllo. E non mi piace. La perdita di controllo va bene solo se sono io a cercarmela e se è, quindi, controllata. Mi piacciono le persone di spirito, ironiche e credo di esserlo a mia volta. Solo che la mia ironia talvolta è difficile da cogliere. Diciamocelo, di fronte al black humour spesso sono l'unico a riderè, perchè evidentemente oso spingermi troppo oltre o perché magari faccio dei riferimenti che non vengono colti. Credo di essere destinato a rimanere un incompreso, mi sto quasi abituando a questa sensazione.
Sono un maledetto overthinker in incognito, ed è per questo che spesso necessito di mezzi alternativi per zittire il cervello che altrimenti andrebbe in sovraccarico. Mi fa schifo esserlo, è una cosa contro cui sono in continua lotta perché mi rende difettoso, vulnerabile, non l'ho di certo scelta io.
Ora, potrà sembrare che io sia piuttosto apatico e a volte è anche vero perchè, a seconda dell'occasione, ho la capacità di distaccarmi dagli eventi che mi capitano intorno. Ma... non è così, non è come sembra. A volte viene il dubbio persino a me e mi domando "sto provando qualcosa o sono già morto?" ma in fondo, io lo so benissimo che non sono indifferente al mondo perchè altrimenti dentro di me non regnerebbe lo stesso caos che regna nei cassetti dei calzini; il mio problema è che non sempre comprendo o riesco subito a riconoscere le emozioni che provo o che provano gli altri ed ecco perché, in quanto ad empatia, sono piuttosto scarso. Diciamo che se penso che devi smetterla di frignare, te lo dico senza curarmi della ragione per cui lo stai facendo, piuttosto ti esibisco la soluzione più ragionata che riesco a partorire. Sono però bravissimo a rendermi interessante, a vendermi, è una dote di famiglia, alla fine riesco sempre a portarmi a casa qualche consenso nonostante sia uno di poche parole ed un soggetto, a detta di molti, pragmatico. La gente mi dice spesso che non si capisce a cosa sto pensando: mi piace, mi permette di avere un piccolo vantaggio sull'altro che così ha molte più difficoltà nello studiare la mia personalità, la mia intimità è bella al sicuro il che è fondamentale se sei così chiuso in te stesso come lo sono io.
Per quanto possa essere razionale però, nulla può estirparmi un'idea dalla testa quando questa decide di installarsi nel mio cervello e non importa se è improvviso, io devo metterla in atto. È un secondo, un momento, una piccola scarica elettrica che mi percorre il corpo e fa scattare un'interruttore nascosto, da qualche parte, forse nel cervelletto. È come se dentro di me abitasse questa persona stranamente istintiva che coglie solo le occasioni giuste per emergere, si aggrappa al primo stimolo giusto che trova e fa anche dei casini se lo sente, nel bene o nel male. Fa la sua cazzata e poi ritorna nell'antro da cui è emerso, lasciandomi addosso una sensazione di confusione misto ad adrenalina quando ormai sta finendo di fare effetto. Ne ho bisogno, ho bisogno di questo fugace momento di follia, mi serve come prova del fatto che qualcosa riesce ancora a farmi sentire davvero vivo di tanto in tanto.
Formulo più pensieri che parole, ho un'opinione praticamente su tutto, ma non per questo mi sento obbligato ad esporla sempre, talvolta il silenzio è preferibile. Non ho un grande istinto di protezione ma difendo sempre ciò che è mio. Chiamiamola pure possessività, perchè per la maggiore tendo ad essere individualista. I branchi non fanno per me.
Sono orgoglioso, morirei piuttosto che mostrare una fragilità e credo che questa sia la mia debolezza più grande.
In poche parole sono un tipo moderatamente ironico, taciturno ma con picchi di energia casuali e anche severo con sè stesso.
E soffro d'ansia, che è sempre un valore aggiunto. Anche questa, è una cosa che evito di mostrare persino al mio cane.




Cosa ama: Guardare da lontano il corso degli eventi, osservare, capire quando il momento è più propizio per agire o parlare. Mi piace dire la cosa giusta al momento giusto. Ah beh, poi mi piacciono i film e devo dire che ne capisco abbastanza. Mi piace, o forse è più corretto dire piaceva, suonare il basso che adesso non strimpello da un po', credo che ne uscirebbero solo note stonate. Anche lo spazio mi affascina molto, oltre al basso di interessi ne ho in quantità industriale e tutti probabilmente mal coltivati, questo perché sono una persona molto curiosa alla continua ricerca di info particolari e talvolta inutili. Ho profonda stima delle persone combattive, come mia sorella per dire, di chi prova e riprova per fare meglio non scegliendo la soluzione più semplice. Diciamo pure che apprezzo la lealtà, è una bella dote, mi piace potermi fidare anche se accade di raro. Mi piace avere i miei spazi e di conseguenza mi piace chi li rispetta nonostante questi siano molto, molto larghi. La montagna mi rilassa... Oh, quasi dimenticavo che amo quando riesco a mettere in soggezione le persone anche non volontariamente, a quanto pare è così che, talvolta, si sente chi mi circonda. Questo è il mio piccolo guilty pleasure segreto.
La sigaretta prima di andare a dormire. QUELLA è sacra.

Cosa odia: I creduloni ed i venditori di bugie, come quelli che fanno i video spam in cui ti promettono che ti faranno diventare ricco e qualche coglione ci clicca pure sopra, lo so perchè sono stato in un internet cafè un paio di volte. Non usano la testa e poi si fanno prendere dal panico, altra cosa che mal tollero, i problemi si risolvono solo se ti calmi dopo aver preso un respiro sennò stai tranquillo che prenderai solo scelte del cazzo. Parlo per esperienza, anche perché non mi piace chi pretende di capirti senza essere passato per ciò che provi, chi pretende di conoscere quel che non sa. Ci vuole onestà intellettuale nella vita. Non mi piacciono le "scienze" troppo astratte e basate sul nulla e di conseguenza non mi piace neanche la religione. Non giudico chi ci crede perché teoricamente dovrebbe essere una roba profonda... però sì, per me resti sempre un po' credulone. Non mi piace essere raggirato e non credo che piaccia a nessuno, ma io contro chi mi prende per il culo sviluppo proprio un rancore che potrebbe durare per sempre. Non amo non capire cosa accade intorno a me e non parlo di quando sei ubriaco e hai il cervello offuscato, parlo di quando si mettono in moto dei meccanismi fuori dalla tua comprensione, i pensieri si accavallano e fatichi a starci dietro. Non mi piace sentirmi studiato dagli altri, generalmente sono io quello che studia. Psicologia sarebbe stato il mio indirizzo all'università babbana.
Odio essere un overthinker, l'ho già detto ma lo ribadisco per stare sicuri.