Grifondoro VS Corvonero

Finale

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    ★★★

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    Professore
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    ARBITRO
    Seth W.A. Lennox - 33 anni - Professore di Volo
    Il giorno del giudizio era giunto. Alzò lo sguardo, volgendolo verso gli spalti gremiti di ragazzi in palese ansia di conoscere chi, tra Grifondoro e Corvonero, sarebbe divenuto il legittimo detentore della coppa quell’anno. Un bel dilemma. Entrambe le squadre si erano dimostrate meritevoli e, per quanto il suo cuore propendesse dalla parte dei leoni, era certo che si sarebbero dati battaglia a suon di azioni. Fece qualche passo in avanti e, sopra la sua testa, i giocatori presero a sfrecciare, alle prese con il giro di ricognizione utile per testare le condizioni climatiche. Nonostante l’estate fosse arrivata a pieno regime, una leggera brezza soffiava in quel i Hogwarts, rendendo l’aria respirabile e, forse, più facile la vita ai ragazzi impegnati in quel gioco che, già di per sé, si presentava pesante per via dell’atmosfera. Si portò al centro del campo, trascinandosi appresso il baule, attendendo il momento giusto per liberare le sfere. Braccia conserte. Espressione seria. Quell’incontro sarebbe si sarebbe dovuto disputare nella più completa correttezza –almeno, era ciò che si augurava-. Attese con pazienza che tutti fossero in postazione e richiamò a sé, come di consueto, i due capitani accanto a sé, per le dovuto raccomandazioni che, puntualmente, sarebbero state ignorate. “Wheeler.” Dall’espressione della battitrice rosso oro, Lennox, si rese conto che perdersi in chiacchiere inutili, sarebbe stato superfluo. Quella ragazza gli faceva paura, così determinata e così tirannica quando si trattava di quidditch. Si voltò verso il Corvonero. “Schmidt!” Regalandogli un sorrisetto, così, per smorzare la tensione che, inevitabilmente, avrebbe preso piede di lì a poco, senza farsi attendere. “Mi raccomando. Siamo alla fine. Esigo un gioco pulito.” Che poteva dire? Lui in primis non amava sentirsi impartire la lezioncina su quanto fosse scorretto porre in essere condotte discutibili ma, in fin dei conti, era pur sempre il suo dovere quello di salvaguardare la loro incolumità, anche quando si trovavano lassù, in balia di quell’adrenalina che li avrebbe esortati a dare il meglio anche facendo ricorso a qualche stratagemma non propriamente consono al contesto. Si abbassò mentre i capitani andarono a prendere il loro posto. Fece scattare il lucchetto e il prezioso contenitore fu aperto. “Pronti?” Posò il fischietto tra le labbra e, con forza, scaraventò la pluffa verso l’alto. I bolidi impazziti, iniziarono ad invadere l’area di gioco e la pallina alata color oro, sfuggi quasi immediatamente dai radar. Che vinca il migliore, ragazzi! Sospirò mentre si alzava in volo con lo scopo di controllare che la situazione non sfuggisse di mano.
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    Benvenuti, ragazzi! Siamo qui riuniti per affrontare la FINALE del campionato di Quidditch.
    Vi invito, a rileggere ATTENTAMENTE il Regolamento aggiornato.

    Onde evitare incomprensioni, riporto un estratto del regolamento che recita ciò: L'Arbitro è il master della partita ed è impersonato dal professore di Volo in carica ad Hogwarts. È lui a decretare e stabilire i falli ed essendo un professore della scuola ha la facoltà di punire con una decurtazione sul punteggio della casa. Falli e decurtazione punti sono a sua discrezione.

    IL DADO:
    Il tiro dei dadi consisterà in un parametro che deciderà se le azioni del vostro pg andranno o meno a buon fine. Es: Il tuo pg cercherà di avvicinarsi agli anelli per poter segnare. Dovrai tirare un D10 (dado a dieci facce) dove l'uscita di un numero da 2 a 5 comporterà la non riuscita del tiro, quella di un numero compreso fra 6 e 10 la riuscita e quella ad esempio del numero 1, un evento inaspettato. Come ad esempio la caduta dalla scopa con annessa frattura del braccio e uscita dalla partita.

    PER I CERCATORI:
    Ad ogni giro (partendo dal secondo giro), inoltre, verrà lanciato dal master un dado a 100 facce (D100) per i cercatori. Questo lancio decreterà il movimento del boccino ed un'eventuale presa da parte di uno dei cercatori che verrà anch'esso sorteggiato in un secondo lancio del dado.

    PARAMETRI:
    Ogni giocatore, ad ogni turno, dovrà tirare un D10 (dado a dieci facce). L'uscita di un numero compreso tra 2 e 5 comporterà la NON riuscita dell'azione, mentre l'uscita di un numero compreso tra 6 e 9 comporterà la riuscita dell'azione. Se uscisse il numero 1, il vostro personaggio sarà vittima di un evento inaspettato NEGATIVO (caduta dalla scopa, rottura di un braccio, folata che vi fa volare via o peggio). Se, invece, ad uscire fosse il numero 10, in questo caso, sarete fortunati e riceverete dal fato un bel regalino (parata mega per il portiere; gol da metà campo per i cacciatori; bolidi colpiti in rovesciata per i battitori ecc...)

    Per evitare fraintendimenti: sarà vittima dell'azione precedente chiunque postasse per primo. ESEMPIO: un battitore cerca di colpire un cacciatore, senza specificare di chi si tratta, il cacciatore della squadra avversaria che per primo posterà, sarà colui che subirà l'azione in caso il dado decreti che la stesse sia andata a buon fine.

    Lo scenario spero sia chiaro dal post. Il professore ha liberato il Boccino e i boldi e ha lanciato in aria la Pluffa. In off, sarà tirato il dado a due facce per decretare a chi andrà la pluffa: il numero 1 corrisponderà a Grifondoro e il numero 2 a Corvonero.
    Le condizioni meteo sono buone. Una leggera brezza smorza il caldo. Niente dsa segnalare.

    Mi raccomondo, ai fini di rendere più chiare le azioni di non superare le 500 parole e concentrarsi sulle mere azioni. Inoltre QUI troverete le Scheme Role OBBLIGATORIE. Vi chiedo di inserire SEMPRE lo spoiler, grazie. Vi osservo molto attentamente.

    Avete tempo per postare fino alle 23 e 59 del giorno 16 luglio.
    Buon divertimento.

    A chi va la Pluffa?: 1
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    • Inviato il
      8/7/2023, 18:16
      bel culo.
     
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    Grifondoro
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    cacciatrice grifondoro
    grace johnson - 16 - ii anno
    La finale. La. Finale. Era il gran giorno. Lo stramaledetto giorno dei giorni e, se tutti erano tesi come corde di violino, lo stesso non poteva dirsi della piccola Johnson. Forse era proprio la tensione in vista del gran giorno ma la Grifondoro saltava come una molla, totalmente euforica per ciò che le sarebbe spettato. «E dai Hal! Cos’è quel muso?» Tormentò ancora una volta l’amica puntellando l’indice contro il suo avambraccio ma l’altra sembrava presa da altro. «Andiamo, puoi finalmente picchiare gente. Di solito ti piace!» Okay, ora cominciava ad essere un po’ preoccupata. Di solito, l’altra, acquisiva entusiasmo quando poteva scagliare bolidi contro il prossimo ma Halley aveva qualcosa e quel qualcosa, cominciò ad ipotizzare, doveva per forza c’entrare con quell’idiota patentato di David. Sbuffò, quell’idiota doveva averne combinata un’altra della sue anche se personalmente, Grace trovava che al ragazzo bastasse respirare per infastidire il prossimo. Roteò gli occhi al cielo e, prendendosi una confidenza che non era sicura di avere infilò il braccio ad intrecciare quello di Kynthia. «Non sei anche tu euforica?» Perché lei lo era di certo nel caso non si fosse capito. Ridacchiando lasciando andare la presa dal braccio dell’amica e lasciandosi in una breve corsetta si slanciò piombando alle spalle di Nathan e Roy che vennero avvolti ciascuno dal braccio della ragazza. «Miseria e quanto siete alti!» Protestò brevemente prima di sporsi prima ad uno: «Sei nervoso Nate? Andrai benissimo vedrai, ci siamo allenati per questo!» Poggiò la guancia contro la spalla dell’amico prima di risollevarsi per dedicarsi all’altro Grifondoro. «Grazie grazie grazie Roy per aver accettato! Ti sono debitrice» Fece scoccandogli un rapido bacio sulla guancia e, con un nuovo slancio, si portò in avanti colmando la distanza con lo spogliatoio. Si preparò rapidamente indossando la divisa rosso-oro e tirò in una stretta coda alta i capelli indecisa se bloccarli in una sorta di chignon che le avrebbe evitato le frustate al viso in volo. Una volta pronta uscì dallo spogliatoio ma una mano le agguantò il polso ed in men che non si dica si trovò tra due salde braccia calde. «Hei», un ampio sorriso le si aprì sulle labbra quando incontrò un paio di familiari occhi di ghiaccio. «Sei venuto» cinguettò, il sorriso che andò ad allargarsi ulteriormente per poi stringersi imbarazzato alla replica di lui. Le guance s’arrossarono vistosamente ed il cuore accelerò i suoi battiti salvo saltare un colpo quando il Serpeverde si sporse per posarle un bacio delicato sulla guancia. Grace rimase senza parole e, ancora intontita, lo osservò allontanarsi per prendere posto sugli spalti.
    «OKAY RAGAZZI SIETE PRONTI? ANDIAMO A SPACCARE IL CULO A QUEGLI UCCELLACCI!» Era carichissima ma non fece i conti con il fatto che il professore si trovasse a portata d’orecchio e lei non era stata proprio una principessa nel linguaggio. «Buongiorno anche a lei p-professore», si nascose dietro Nathan per poi sollevarsi insieme al cacciatore in cielo, lì dove anche i Corvonero avevano preso posizione. Wow. I corvi dovevano aver rinnovato le fila poiché Grace era abbastanza certa di non averlo mai visto quello schianto in prima fila. Scosse il capo, doveva concentrarsi. Al fischio d’inizio scattò immediatamente in cielo e con una schiacciata della mano cercò d’indirizzare la pluffa verso il compagno avvitandosi indietro per smarcarsi nuovamente dal Corvo.
    Saettò lateralmente e riappropriandosi della pluffa si mosse più veloce che poté dando del filo da torcere all’altro fino a che non fu in vista degli anelli. Avrebbe voluto avvicinarsi ulteriormente ma quello gli era praticamente addosso così tentò un tiro conscia non fosse il suo colpo migliore.
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    Interagito con TUTTA la squadra + Michael, il prof e il Corvo con la faccia di Daddario (poi imparo il nome zì)

    - Importuna tutta la squadra spandendo allegria a destra e a manca anche a quei due musi lunghi di Halley e Kynthia
    - Si prepara e poi, uscendo, ha un breve attimo con Michael che le da la carica per andare a spaccare culi (forse, dado permettendo)
    - Si appropria del primo tocco andato a Grifondoro e tenta un passaggio a Nathan
    - Si smarca a fatica e recupera la pluffa. Tenta di avvicinarsi alla porta, sempre a fatica per colpa del Daddario e tenta un tiro in extremis

    PARAMETRI:
    1: evento inaspettato negativo
    2 a 5: esito negativo del tiro
    6 a 9: esito positivo del tiro
    10: tiro scenico con esito positivo



    Cacciatore: riuscita passaggio a Nathan?: 10
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      9/7/2023, 03:42
      yourgrace.
    Cacciatore: riuscita tentativo di goal?: 8
    • 1d10
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    • Inviato il
      9/7/2023, 03:42
      yourgrace.
     
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    Grifondoro
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    battitore grifondoro
    Halley Wheeler - 18 anni - IV anno
    Il giorno della finale era giunto. Inesorabile, trascinando appresso non poche perplessità. Si era allenata parecchio ma, come ogni giorno, nel profondo covava un malumore difficile da arginare. Un perenne stato di ansia. Una sensazione che non l’abbandonava mai, nemmeno in quel momento in cui necessitava di tutta la concentrazione possibile per affrontare quella partita che avrebbe sancito il vincitore del campionato. Era stata, letteralmente, pugnalata alle spalle da colei sulla quale aveva punto tutto quanto. La sua ancora di salvezza. La stessa stronza che aveva pensato bene di spifferare ogni cosa a sua madre. E ora? Si era scatenato l’inferno in terra, almeno per quanto la riguardava. “Va tutto bene!” Mentì spudoratamente all’amica, senza permettere che i suoi problemi sconfinassero in quell’ambito a lei tanto caro, da volerlo illibato. “Non c’è nulla di meglio!” Dissimulò una finta frenesia che, sicuramente, non avrebbe raggirato nessuno, tantomeno l’occhio attento della Johnson. Rimase in disparte per qualche istante, in silenzio a osservare i compagni in preda all’agitazione ma, alla fine, si rese conto di essere pur sempre il capitano in carica e il suo dovere stava proprio nel motivare coloro che avrebbero giocato fianco a fianco con lei, per la vittoria. “Andrete benissimo, ragazzi!” Sfoggiò un sorriso rassicurante o, almeno, ci provò e si portò in testa allo schieramento e dopo essersi legata i capelli in una coda abbastanza alta da permetterle di non intralciare la visuale, montò sul manico di scopa, diretta verso il giro di ricognizione che rappresentava una specie di modus operandi pre fischio di iniziò. Sorvolò con attenzione ogni centimetro del perimetro entro il quale si sarebbe tenuto quello scontro all’ultimo sangue. Rallentò davanti agli spalti di Grifondoro, annuendo in segno di gratitudine per il sostegno della scatenata tifoserie e, alla fine, scese in picchiata, decisa, raddrizzando il manico solo alla fine, in tempo per posare i piedi a terra. Tranquillamente scese dal manico, tenendolo saldamente nella mano destra e raggiungendo il centro dove, ad aspettarli, vi era già il Professor Lennox, con il suo solito sorrisetto, pronto ad impartire le solite raccomandazioni che era tenuto a dare per prassi. Certo, non ci avrebbe messo la mano sul fuoco sul fatto che nessuno si sarebbe fatto male per mano sua ma, ehi, era pur sempre il suo ruolo se poi fosse riuscito ad utilizzarlo come diversivo per sfogare le sue frustrazioni, meglio ancora. Annuì, senza particolare interesse e strinse la mano a Schmidt. Non rimaneva che prendere posizione ma, prima di farlo, si trovò accanto al battitore di Corvonero, nonché amico di vecchia data: “Buona fortuna, Stone!” Gli posò la mano libera sulla spalla, regalandogli una strizzata d’occhio, così per risultare simpatica. “Ne avrai bisogno!” Ironizzò, prima di salire nuovamente sul suo mezzo di trasporto e sistemandosi nel punto, secondo lei, consono per avere un chiaro panorama della situazione. “Un ottimo giorno per spaccare quei culi piumati!” La pluffa fu liberata e subito fu tra le mani di Grace. Sì, cazzo! Eppure qualcuno disturbava la scena. Insomma. Un rompi coglioni, potenzialmente letale. Strinse la mazza, forte, facendola divenire l’estensione del suo braccio e con decisione colpì il bolide, disegnando mentalmente la traiettoria che avrebbe dovuto compiere per giungere dritto sul bel faccino di Cunningham. “Scusami, tesoro!” O anche no. Che le importava?
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    Interagito con Grace. In seguito con Nathan e Roy. Entra in campo e dopo aver ascolato Seth, interagise con Oliver con il quale scambia due battute v.v e alla fine prende il volo e si concentra ad ostacolare il cacciatore di Corvonero (Cunningham, perchè se non faccio la stronza con i miei pg non sono contenta) al quale lancia un bolide. Fine lol.

    Colpisce Alex?: 9
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    • Inviato il
      11/7/2023, 03:23
      Halley.
     
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    Serpeverde
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    (Battitore) Corvonero
    Oliver Stone - 19 - VI
    Nuovo giorno, nuova sfida, e quale sfida! Mica pizza e fichi, da quell'incontro dipendeva la vittoria di tutto il campionato e non solo, visti i punti delle clessidre, era probabile che da questo sarebbe dipeso anche chi avrebbe vinto la Coppa delle Case. Due premi in ballo in un'unica volta, la pressione era parecchia ma, come sempre, Oliver l'affrontava con un sorriso sfrontato sulle labbra.
    Indossò rapidamente divisa e protezioni, indispensabili per uno sport violento come il Quidditch e si fiondò fuori dagli spogliatoi agguantando la sua adorata mazza, dove attese l'arrivo di tutti i membri della squadra
    -Pronti?- domandò ai compagni con ancora il sorriso stampato in faccia -Inutile dire che Corvonero dipenda da noi- giusto per alleggerire il carico. Ma non era un problema, non per lui almeno, che la pressione non la percepiva affatto e che, anzi, si sentiva solo più elettrizzato di cominciare lo scontro. Alla fine era ovvio che fosse interessato a vincere, ma quello sport era più un divertimento che altro per lui. Se mai, un giorno, avesse dovuto sentirne il peso, probabilmente avrebbe abbandonato il suo ruolo. Già le lezioni gli mettevano quella buona dose di ansia e di desiderio di buona riuscita, non aveva bisogno di altro che andasse ad appesantirgli le giornate. Inforcò la scopa e fece la sua entrata sorvolando il campo prima di atterrare nei pressi del luogo dove l'arbitro avrebbe dato il via ufficiale, senza considerare nessuna parola che avesse da dire, troppo concentrato ad osservare i volti dei suoi avversari.
    -Grazie, Halley, e salutami tua madre quando le scrivi!- quella donna aveva sempre avuto un certo ascendente su di lui. Sarebbe stata una partita divertente. Al via scattò in aria, senza prestare troppa attenzione alla pluffa ma cominciando subito a tenere sotto controllo i bolidi che, in quel momento si trovavano da tutt'altra parte rispetto a lui. Sarebbe dovuto andare al loro inseguimento, e lo avrebbe fatto, ma prima perché non provare a distrarre il cercatore avversario? Volò in tondo attorno a Kynthia un paio di volte cercando di oscurarle la visuale per non farle vedere in che direzione fosse sfrecciato il boccino
    -Tutto bene, Lloyd?- le domandò prima di strizzarle un occhio e tornare ad adempiere al suo ruolo. Si chinò sul manico per guadagnare velocità andando all'inseguimento di un bolide che volava rapido in direzione di uno dei suoi compagni. Non perse l'occasione, roteò la mazza e subito dopo colpì la sfera con violenza cercando di dirigerla proprio verso Halley, tanto per testare di quanta fortuna avrebbe avuto bisogno in partita. Meglio scoprirlo subito.
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    Si cambia, maneggia la sua mazza, e interagisce con tutti i compagni. Entrato in campo interagisce con Halley pensando alla sua sexy mama e poi vola ad infastidire Kynthia. Tenta un tiro contro Halley.

    Bolide contro Halley: 8
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    • Inviato il
      11/7/2023, 16:23
      -RedFlag-
     
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    Grifondoro
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    Portiere grifondoro
    Roy Hargraves - 16 anni - IV anno
    “Ma perché ho accettato di giocare a quidditch?” eccolo Roy, mentre si voleva sotterrare dalla vergogna “Perché in pratica mi ha quasi costretto Grace Johnson! Ecco perché, idiota” Davanti allo specchio del dormitorio, mentre si appoggiava la divisa da portiere Rosso e oro che avrebbe dovuto indossare tra poco “Non sarebbe meglio un paio di pantaloncini ed una maglietta leggera?” si disse, come se stesse parlando con qualcuno “Eh no, perché se cadi ti dovranno raccogliere col cucchiaino...almeno con queste protezioni non morirai male. L'ho sempre detto che è meglio il calcio. É più semplice! C'è solamente una palla da calciare. Non rischi di perderti o di morire!”
    Era quasi sul punto di ritirarsi ma...quegli occhietti maledetti della Johnson fluttuavano nella testa del grifondoro. Un gatto con gli stivali che fa gli occhietti dolci per ricevere una risposta positiva. Ottima tattica, che con Roy (e si malediva per questo) funzionava sempre.
    Ma ormai aveva accettato e quindi dovette andare.
    Quando arrivò, Roy si sentiva completamente fuori luogo. Tutti atletici, tutti in ansia per la finale. Anche lui era in ansia, ma più che per la finale era in ansia perché non aveva assolutamente voglia di cadere dalla scopa.
    E per evitare questo, in teoria, doveva concentrarsi...ma come poteva?! Quella era una cazzo di finale! Non aveva mai giocato in quattro anni di scuola..ed ora che debuttava, lo faceva in una finale.
    Il grifondoro stava torturando la sua divisa, che doveva ancora indossare e si era ritrovato accanto a Nathan “Ehilà” mormorò al compagno, senza troppo entusiasmo. Subito dopo si ritrovò un braccio attorno al collo. Si voltò e vide quegli occhi che lo avevano fregato. “Ehilà..” mormorò nuovamente rivolgendosi a Grace. Era assurdo, probabilmente non si era mai sentito così a disagio come in quel momento. Eppure lui era un ragazzo che amava chiacchierare con le ragazze, ma in quel momento l'unica parola che gli uscì fuori fu un semplice 'ehilà'.
    A peggiorare quella stranissima situazione fu il bacio sulla guancia della compagna grifondoro con gli occhi da 'gatto con gli stivali'.
    Socchiuse leggermente le labbra, mentre la ragazza si allontanava da lui. “non c'è di che”.
    Wow, questa volta è riuscito a dire più di una parola. Solo che Grace era già andata a cambiarsi.
    Scosse la testa Roy. 'Smettila, coglione. Cerca di giocare bene o ti finisce male.' si diede uno schiaffo mentale(?) e si incamminò dritto verso gli spogliatoi per sistemarsi.
    Dopo essersi sistemato si preparò coi compagni per entrare in campo.
    Eccolo lì. Davanti ai tre cerchi, in attesa di qualche avversario pronto a scagliargli la pluffa. Per il momento, però, la pluffa era nelle mani di Grace che l'aveva presa per prima, appena il prof fischiò l'inizio della partita.
    Hargraves seguì con attenzione, per quanto i suoi occhi umani potevano, ogni movimento dei compagni e, soprattutto degli avversari. Ormai c'era dentro. Doveva mettercela tutta per giocare al meglio. Dopotutto era come il calcio: Doveva solamente parare una palla, con l'unica differenza che si trovava sulla scopa a molti metri da terra.
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    Bene. Ecco il mio post. Non fa niente di particolare per il momento. Interagisce (Si fa per dire) con Grace e con Nathan. E si prepara agli attacchi degli avversari, osservando attentamente i compagni e i corvi.
     
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    (cercatore) corvonero
    Noah Schmidt - 18 - VII
    Il giorno della partita finale dell'anno, ma soprattutto per lui, era finalmente arrivato. Sarebbe infatti salito per l'ultima volta su quella scopa nei panni del cercatore corvonero prima degli esami e di una vita da "adulto" al di fuori delle mura di Hogwarts, ormai divenute la sua comfort zone, che pareva aspettarlo impaziente alle porte. Uscito dagli spogliatoi con un codino basso si era avvicinato al resto della squadra notando Stone, il loro battitore, alle prese con un breve discorsino generale. - Certo, ma ricordate anche di divertirvi! - Aveva aggiunto lasciandogli una pacca sulla spalla, provando a tranquillizzare tutti aggiungendo un sorriso. Altrimenti che gusto c'è? - Eh sì, oggi me la voglio proprio spassare con i nostri cari grifondorini. Voi no? - Aveva piena fiducia nella squadra, ciò che serviva in quel momento era più che altro un momento per smorzare quella pressione che incombeva sulle loro spalle. - Nessuno ci incolperà se oggi non avremo successo. Io per primo so che, anche se dovesse accadere, avremmo comunque fatto del nostro meglio andando in campo e dando il massimo. E non mettetelo mai in dubbio. Dimenticatevi della coppa delle case, dimenticatevi del punteggio. Oggi vi voglio vedere carichi e concentrati a giocare una bella partita. PRONTI? - Un tentativo di incoraggiare tutti prima di mettersi il casco e salire sulla scopa, per fare la sua entrata in campo e sfrecciare sulla curva dei corvonero a tendere una mano a tutti coloro che si sarebbero protesi verso di lui. E per fomentare ancor di più la tifoseria si era cimentato in qualche acrobazia, come tenere la scopa con una mano e facendo leva con il resto corpo, che aveva portato sospeso a mezz'aria per poi lasciarsi andare in avanti con una capriola portando con sé la scopa in quell'ultimo movimento, sulla quale era completamente tornato con il tutto il corpo, sfrecciando a qualche metro dagli spalti.
    Infine aveva preso velocemente posto, pronto ad iniziare quella sua ultima partita.
    Una volta in posizione aveva fatto cenno al professore sentendolo pronunciare il suo cognome, e gli aveva restituito subito quel sorrisetto per spezzare la tensione. - Sì professore! - Gli aveva risposto con un tono sicuro di sé, stringendo poi la mano alla Wheeler. Al fischio d'inizio si era lanciato nella presunta direzione in cui era sfrecciato il boccino, che però sembrava essere proprio sparito nel nulla. Mentre i compagni si prodigavano a giocare una bella partita, lui decise di continuare a guardarsi con attenzione attorno, sorvolando quella zona del campo senza però alcun risultato. Nel suo campo visivo però ci entrò Kynthia, la cercatrice della squadra avversaria, alla quale decise di avvicinarsi facendole dono di un bel sorriso. - Heeey Llyod, che si dice? - Si era proprio affiancato a lei, per poi superarla nel tentativo di mettersi davanti e pararle la strada. - Stavo pensando. Sai che sei proprio sexy con la divisa da quidditch? Tu, io, spogliatoi dopo la partita. Che ne dici? - E il tutto condito da un occhiolino ammiccante.
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    - interagisce con i membri della squadra
    - entra in campo dando spettacolo alla tifoseria, specialmente si avvicina ai corvonero, saluta il prof e stringe la mano alla Wheeler
    - prova a capire dov'è andato il boccino
    - si avvicina a Kynthia, tenta di bloccarle la strada e avanza una proposta
     
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    Serpeverde
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    cacciatore corvonero
    valentina pirojoshik - 16 anni- V anno
    Finale.
    Questa parola aleggia negli spogliatoi del Corvonero come una specie di bomba a orologeria. Il nostro capitano, Métis, ha mollato proprio a un passo dalla fine del campionato - scelta discutibile, cosa ci può essere mai di più importante della finale della coppa del Quidditch (oltre agli esami)? - e la squadra ha dovuto con urgenza immediata eleggere un sostituto: Schmidt. Schmidt che mette davanti al concetto di vittoria quello del divertimento, quello che non farebbe una tragedia del secondo posto. Dimenticarsi del punteggio? Assurdo. Non solo, abbiamo anche dovuto rimpiazzare portiere, battitore e cercatore. Se per gli altri due ruoli era stato scioccante dover ricorrere ad alternative in extremis, per il cercatore non mi sono mostrata chissà quanto sorpresa. Lo sapevo io che la Anderson non era affidabile. La parte peggiore in tutta questa storia è che non c'è stato tempo di indire delle selezioni, oggi giochiamo praticamente con le riserve.
    "Inutile dire che Corvonero dipenda da noi" interviene Stone, rompendo il silenzio rituale che precede ogni partita. Alzo gli occhi mentre sistemo gli strappi dei guanti in pelle. Ho un diavolo per capello, si può dire.
    - Tenete a mente le strategie studiate ieri sera e battitori, se potete, tirate giù il portiere. Con gli anelli scoperti non avranno chance. - l'accento russo è piuttosto marcato e da sé funge come minatorio. Quando sono particolarmente emozionata viene fuori, incontrollato. Incontro gli occhi di Schmidt e tiro su il mento, fiera.
    - Pardon, capitano - beh, nulla togliere a Schmidt ma la fascia spettava a me. Compagni ingrati. Non riesco proprio a farmi andare giù questi cambi dell'ultimo minuto, che mandano all'aria tutti i piani di vittoria e le meccaniche messe a punto fin dall'inizio dell'anno. Noi Corvonero abbiamo sempre un asso nella manica, riusciamo a cavarcela nelle avversità facendo uso dell'ingegno, ma francamente sono una a cui cambiare piace davvero poco. Soprattutto quando in un momento decisivo devi fare affidamento su persone che in campo hai visto giocare poco o niente.
    Divisa e scope tirate a lucido, chioma fiammante lasciata libera fino a poco prima di varcare la soglia del campo. Li lego in una coda alta e comoda, poi monto sul manico di scopa e mi libro in volo. A Schmidt il piacere di stare al centro campo di fronte all'altro capitano. Dopo il fischio d'inizio, non c'è spazio per le distrazioni.

    Il possesso di pluffa per i Grifondoro è immediato. La Johnson - sempre lei - fa dei passaggi senza che nessuno riesca a intercettarla e in pochi minuti arriva in porta e segna. Mi si annebbia la vista quasi subito e, protesa in avanti per acquisire velocità, subito dopo il gol marco la Grifondoro col maggior numero di possessi di pluffa conquistati in campionato e la spintono. Le nostre scope si sfiorano, come le nostre ginocchia e le spalle: la affianco e la spingo finché con un colpo secco della mano destra riesco a sottrarle la pluffa. Stoppo e inverto subito la marcia, diretta verso gli anelli avversari.
    - Boze* - davanti a me un piccolo muro formato dai giocatori avversari che mi costa un'imprecazione in lingua madre. Con una deviazione tecnica e scenica,che prevede una pirouette con la scopa, arrivo davanti agli anelli e provo un tiro in quello alto. Un piccolo smacco per il piccoletto che hanno messo in porta.
    Png | ©


    *Boze significa accidenti

    Rode il giusto per non essere stata eletta capitano e i cambi in squadra, ma siccome è tarata si comporta un po' come tale dando indicazioni ai suoi compagni. Chiede scusa a Schmidt - niente di personale, giuro - con marcato accento russo.

    Marca Grace in possesso di pluffa dopo il suo goal, se ne impossessa e prova a segnare.

    parametri dado:
    1: evento inaspettato negativo
    2 a 5: esito negativo del tiro
    6 a 9: esito positivo del tiro
    10: tiro scenico con esito positivo
    cacciatore corvonero, tiro all'anello alto: 6
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    • Inviato il
      12/7/2023, 10:38
      aquamärine
     
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    Grifondoro
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    (Cacciatore) Grifondoro
    Nathan Louis Nox - 18 - III anno
    Ok, concentrazione. E se prendo solo pali? Era chiaro che se l'ottimismo era il profumo della vita, lui la sua la stava passando in una discarica. No, scrollò la testa mentre si incamminava verso gli spogliatoi, non doveva iniziare pensando già al peggio, ma come non farlo? Quella era la finale, qualcosa per cui gli altri membri della squadra avevano faticato e lottato, lui si sentiva di essere li per puro caso, oltre al fatto che quella era la sua prima partita ufficiale! Dannazione, lo sport gli piaceva, volare anche, ma la pressione e la paura di mandare tutto in vacca erano predominanti nella sua mente
    -Ehi- salutò l'unico altro membro maschile del team -Non credo di farcela- ammise abbassando appena il tono per non farsi sentire dalle ragazze che, di certo, se lo sarebbero mangiato vivo. C'era comunque del coraggio nell'ammettere di essere un fifone (?). Ed ecco che, come attirata dalla sua strizza, sentì arrivare proprio la ragazza che l'aveva convinto ad unirsi a loro, quella che aveva creduto nel dargli una possibilità, e quella a cui non avrebbe potuto e dovuto far fare brutta figura con la sua inadeguatezza. Si abbassò per lasciare che lei circondasse le sue spalle e, nel farlo, avvolse il suo alla vita di lei, per poi rialzarsi e portare la ragazza alla sua stessa altezza
    -Se volevi un passaggio bastava chiedere- sorrise voltando il capo verso di lei, avanzando ancora di qualche passo prima di rimetterla a terra
    -Non saprei, ora mi sembra di essermi allenato troppo poco- si sentiva troppo nuovo per quel gioco così combattivo, e vi era anche troppo in palio. Annuì e sorrise ad Halley, facendosi vedere convinto di quello che la ragazza diceva, intanto piangendo dentro.
    Entrò in campo a cavallo della scopa, volare al momento era l'unica cosa in cui si sentisse all'altezza di fare, atterrando in prossimità dell'arbitro a cui annuì convinto, ridacchiando nel vedere Grace nascondersi dietro di lui.
    La partita iniziò facendogli subito capire quanto tutti ci tenessero a portare la propria Casa alla vittoria e, certamente, non voleva essere da meno. Esultò al primo gol di Grace, cercando di assimilarne la determinazione e, soprattutto, la mira, buttandosi in mezzo alla mischia per cercare di fare la sua parte. Si ritrovò la pluffa tra le mani senza nemmeno sapere come, grazie ad un incredibile passaggio di Grace che gli fece domandare se fosse umana e, non volendo sprecare l'opportunità, si lanciò in direzione degli anelli scambiandosi un paio di passaggi con le compagne e, quando arrivò a portata di tiro, cercò di mirare all'anello più a destra, lanciando la pluffa con forza in quella direzione, già pronto a chiedere scusa in caso di parata. Non c'era tempo da perdere. Il Quidditch, aveva capito, era un gioco veloce. Quando la palla fu di nuovo tra le sue mani, tentò un passaggio lungo a Grace per permetterle un nuovo attacco, puntando tutto sulle abilità della compagna, no pressione.
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    Paranoie varie, interagisce con Roy. Prende più o meno in braccio Grace interagendo con lei stando viscini viscini (ciao Mike), sorride e annuisce ad Halley. Passaggi a caso con cacciatori a caso, tenta il primo fallimento gol e, subito dopo, un passaggio a Graziella.

    Parametri dado:
    1: evento inaspettato negativo
    2 a 5: esito negativo del tiro
    6 a 9: esito positivo del tiro
    10: tiro scenico con esito positivo


    Tiro in porta: 10
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      12/7/2023, 12:07
      -Nox-
    Passaggio a Grace: 7
    • 1d10
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    • Inviato il
      12/7/2023, 12:07
      -Nox-
     
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    Serpeverde
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    Michael Harris - 18 anni - II anno - Serpeverde - TIFO Grifondoro
    Camminava distrattamente. Al suo fianco, inaspettatamente, David. Erano passate, circa, due settimane dal suo rientro a scuola ma il dolore non dava segno di volersi affievolire. Corpo ed anima dilaniati. Nulla poteva considerarsi come era stato in principio. La redenzione di Michael aveva subito un brusco arresto, voluto da quel padre padrone che, ancora una volta, non aveva mostrato la benché minima pietà nei riguardi di coloro che, disgraziatamente, condividevano gran parte di quel DNA maledetto. Tuffò la mano in tasca, bruscamente, estraendo quella fonte di nicotina che riusciva, quantomeno, a tenerlo calmo per qualche minuto. Un tiro e poi subito l’altro, freneticamente, come fosse un’urgenza impossibile da ignorare. Sospirò e continuò sulla sua strada, senza aprire bocca, convinto che facendolo sarebbero finiti per tornare su quell’argomento che si era ripromesso di non toccare più fino a quando le circostanze non l’avessero richiesto. Giunsero, presto, nei pressi dello stadio pronto ad accogliere la finale che avrebbe visto schiarati i Grifondoro contro i Corvonero. Indugiò quando notò il trambusto provenire dagli spogliatoi dei rosso-oro dove, ovviamente, Grace si trovava in compagnia dell’intero schieramento. Posò lo sguardo sul fratello, lasciando intendere la sua volontà e si allontanò in direzione di quel caotico luogo, ricolmo di quell’entusiasmo che a lui mancava. Spense la sigaretta e, dopo aver varcato la soglia, infilò le mani in tasca, rimanendo in disparte in attesa che lei si accorgesse della sua presenza –forse disturbante-. Piegò la testa di lato e si focalizzò sulle movenze euforiche della Johnson che, in preda foga del momento, dispensava gesti calorosi ai compagni riuscendo ad infastidirlo. Impassibile. I suoi occhi di ghiaccio mascheravano alla perfezione il suo stato emotivo che non era dei migliori al momento. Quando si accorse di essere passato inosservato si decise ad avanzare verso la giovane donna, afferrandole il polso all’improvviso, attirandola a sé, prestando attenzione a non fare ricorso ad una forza eccessiva. Sul suo volto comparve un sorriso sincero. “Non potevo mancare!” Rispose, cercando di esporre la sua versione migliore. Detto ciò, si sporse in avanti per posarle, delicatamente, un bacio sulla guancia, mentre la sua mano destra andò a sfiorarle la base del collo. “Buona fortuna, Grace!” Fece un passo indietro, sorridendole flebilmente e, dopo una breve panoramica sul resto del gruppo si accorse che qualche cosa nella Wheeler non andava. Non era la stessa, combattiva, ragazza che aveva incontrato la sera di Natale. Le fece un cenno e si congedò definitivamente, tornando all’esterno dove lo aspettava un David impaziente. “Sarebbe meglio che tu entrassi lì dentro.” Suggerì lapidario. “C’è qualche cosa che non va nella Wheeler!” Certo, si trattava solo di un consiglio fraterno ma, in fondo, sarebbero stati affari suoi.

    Sedette sugli spalti, in attesa. Pronto a godersi l’ultimo match dell’anno in corso.
    Quando Lennox fischiò l’inizio, Mike, si alzò e raggiunse il parapetto, così da poter vantare una visuale migliore sul campo e sulle azioni. Grace sfrecciò, dritta verso gli anelli, marcata stretta da Cunningham che, però, venne colpito prontamente da un bolide proveniente dal capitano dei leoni. “Non male le ragazze.” Biasciò in modo che potesse udirlo solamente colui che se ne stava accanto. Il tutto accadde in un breve lasso di tempo e, finalmente, Grace andò a segno. Un sorriso comparve sul volto del giovane Harris ma non si scompose. Una gioia di breve durata. “Porca troia!” Un bolide andò a colpire in pieno Halley. L’impatto fu duro ma da lì non riuscì a comprendere l’entità del danno. Il quidditch? Un gioco duro.
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    Ebbene per la gioia di grandi e piccini, Harris Jr è qui.
    Arriva al campo con David e fa tappa dai Grifondoro. Osserva in silenzio Grace mentre dispensa baci e abbracci (li mortacci tua) e alla fine intreagisce con lei. Nota Halley e le fa un cenno del capo (sì, sono un clown) ed esce tornando dal fratello con il quale interagisce. Ve se ama. <3
     
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    La Strega MangiaMaranza
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    Rhysand Harkness- 15 anni - V anno - Corvonero- TIFO Grifondoro
    Lo sguardo rivolto verso il campo, Rhysand attendeva l'inizio della partita con una insolita trepidazione.
    Trovava che il Quidditch fosse uno sport piuttosto barbaro, un'attività altamente sacrificabile e, nel complesso, anche piuttosto banale. Riconosceva in questo sport solo la sua utilità pratica agli atti di favorire lo sviluppo del gioco di squadra e, volendo, come passatempo ricreativo o valvola di sfogo, ma fosse dipeso da lui, il tempo e le energie investite nel Quidditch sarebbero state tutte impiegate nell'approfondire il programma didattico.
    E allora che ci faceva lì?
    Intanto serviva un bel ripasso del regolamento. Aveva studiato e ristudiato il libro di testo "Quidditch attraverso i Secoli" di Kennilworthy Whisp, ma nulla aiutava la teoria come vederla in atto con la pratica.
    E poi in campo ci sarebbe stato Roy e non poteva dire di non essersi affezionato a quel ragazzino spigliato, tutto sommato.
    Quindi sì, Rhysand era seduto tra i Grifondoro, unica macchia nera e blu notte, con i capelli albini che risaltavano nel completo scuro, pronto a portarsi il binocolo da teatro agli occhi per studiare attentamente le mosse attuate dai giocatori, sì da capire in anticipo se ci fossero dei falli o qualche mossa particolarmente straordinaria. Sarebbe stato l'arbitro a dargli conferma se le sue supposizioni fossero corrette o meno.
    Come dire: non si smette mai di andare a lezione, con Rhysand Harkness.
    Le squadre si schierarono sul campo e il professor Lennox diede il via alla partita. Rhysand vide subito le palle coinvolte nel gioco venire scagliate in aria e subito si chiese come facessero, nei tempi più antichi, a giocare con una Pluffa fatta di pezze di cuoio tenute assieme da un laccio. Con le mine che usavano tirarci Battitori e Cacciatori, era un miracolo se non gli si sfaldavano in faccia.
    Parlando di Pluffe, adocchio l'azione della Cacciatrice Johnson, di Grifondoro, seguendola con il binocolo. La vide passare la pluffa a Nox in un'azione degna di nota, tentando poi di segnare.
    « Che azione rimarchevole » fu il commento monocorde di Rhysand, che si perse nella tediosa baraonda della tifoseria attorno a lui. Annuì interessato anche al colpo assestato dalla signorina Wheeler, inclinando il capo di lato quando vide il bolide scagliato da Stone contro di lei.
    « Uh, quello farebbe male se gli scappasse un brutto Bumphing » commentò, continuando a seguire Stone.
    Era il pensiero che contava, no?
    Anche i Corvonero se la stavano cavando piuttosto bene, anche se per il momento sembravano i Grifondoro ad avere la meglio. Ma la partita era appena cominciata e tutto poteva accadere, nel Quidditch.
    Scorse Roy in attesa del suo momento per agire, poi Nox si prodigò in un significativo slancio atletico diretto verso la porta e a quel punto Rhysand si prese il lusso di sventolare leggermente una bandierina rossa e oro, come se l'amico potesse vederlo in quella calca di persone.
    Rhysand sospirò, abbassando la bandierina. Si era pentito di non essersi portato dietro il libro di Antiche Rune per fare un po' di ripasso, cominciava proprio ad annoiarsi.
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    Fa il secchione facendo riferimenti al libro "Quidditch attraverso i secoli", segue principalmente le azioni dei Grifondoro, osservando i movimenti di Grace, Halley e Nathan. Poi commenta su Stone e sulla squadra Corvonero in generale.
    Web
     
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    cacciatore corvonero
    Alexander Cunningham - 19 anni - VI
    Una notte in bianco. Una delle tante. La stanchezza, però, quel giorno sarebbe potuta risultare pericolosa sia dal punto di vista fisico, sia perché avrebbe potuto minare l’andamento della finale contro i Grifondoro. Una vera e propria disdetta, visto e considerato il fatto che si trattava della sua primissima partita con la casacca appartenente ai Corvonero. Il peso delle responsabilità, insomma. Aveva preso il posto della Hale, la giovane moretta totalmente priva di talento. Certo, un punto di vista soggettivo ma, nonostante la vittoria ottenuto contro le Serpi, l’aveva vista in seria difficoltà ogni qualvolta si era ritrovata davanti a quei maestosi anelli, desiderosi di essere profanati malamente. Beh, non era sua abitudine pensare male della gente, certo, ma i dati vertevano tutti da un lato: quello del fortuito ritiro della ex cacciatrice. La squadra, da quel momento, aveva subito un radicale cambiamento in seguito, anche, del ritiro della battitrice e della cercatrice. Una mossa infame, visto il poco preavviso ma che si può dire? Donne. Chi le capisce è bravo.
    Se ne stava lì, in piedi, senza proferire parola. Ricercava intensamente la concentrazione necessaria per affrontare al meglio gli avversari che, da quel che aveva sentito dire, apparivano più agguerriti che mai. Meglio così. Alex non era di certo il tipo capace di sottrarsi ad una sfida. Mai. Era pronto. I duri allenamenti avevano dato i loro frutti o, almeno, ci sperava ed il coraggio di mettersi alla prova non gli mancava di certo. La sua solennità, mista al suo livello scarso di instaurare rapporti umani, lo facevano sembrare più antipatico del dovuto ed, ecco perché si decise di avvicinarsi ai suoi compagni, sfoggiando uno sorriso accondiscendente. Scendere dal piedistallo, Cunningham, essù. “Stone.” Gli appoggiò la mano destra sulla spalla, mentre la mancina –la predominante- si trovava ancorata al suo manico di scopa. “Dacci dentro, amico!” Dacci dentro? Ma che cazzo? Si pentì immediatamente di aver azzardato quell’approccio. Mai, ehi, seppur sulle sue, si reputava una creatura simpatica e alla mano e sentiva il bisogno di dimostrarlo al mondo. Certo, forse prima un po’ di esperienza sul campo se la sarebbe dovuta fare. Ma tempo al tempo. Forse.
    Uscì alla luce del sole, dopo aver ascoltato attentamente le parole del loro capitano e, con fare apatico –non volutamente, sia chiaro-. Senza farselo ripetere si fiondo a sincerarsi delle condizioni atmosferiche, attraverso il giro di ricognizione di rito.
    Tutto stava al proprio posto, mancava solo il fischio d’inizio ma, anche quello, non si fece attendere. Lennox liberò la pluffa la quale, sfortunatamente, finì tra le braccia della Johnson. Si avvicinò alla giovane, tuffandosi in una specie di piacevole corpo a corpo. Una sensazione di breve durata perché, pochi istanti dopo, la capitana dei grifondoro si scagliò brutalmente su un bolide che, senza fatica, lo raggiunse. Una smorfia di dolore accompagnò i secondi seguenti ma, con caparbietà strinse i denti e, dopo il gol della squadra avversaria, si trovò la pluffa tra le mani, in seguito a un passaggio errato. Senza troppe cerimonie si lanciò in una sfrenata corso verso gli anelli difesi dal piccoletto di cui non ricordava il cognome. Prese la mira e caricò, disponendosi per quello che sarebbe dovuto essere un lancio accurato ma, si sa, la sfiga non è mai troppo poca.
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    Interagisce con Oliver e prova a segnare.

    Riuscirà a segnare?: 9
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      9
    • Inviato il
      13/7/2023, 18:04
      bel culo.
     
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    portiere corvonero
    Marcus Crane - VI anno - png
    Quei dannati Grifondoro avevano sempre una fortuna sfacciata al gioco, e Marcus trovava che fossero davvero insopportabili: un po' di sano disprezzo non aveva mai fatto male a nessuno, benchè meno nei momenti che precedevano uno scontro epocale come quello che stava per giocare.
    Epocale era un parolone, certamente, ma con lui a coprire gli anelli di Corvonero certamente vi si addiceva. Assolutamente e-p-o-c-a-l-e, sperava. Aveva strizzato il sedere della sua fidanzatina Alexandra, serpeverde del quarto anno, chiedendole un bacio portafortuna che lei gli aveva dato con la stessa espressione allegra di un carlino. Ed era entrato in campo insieme ai suoi compagni.
    Aveva fatto silenziosamente gli auguri ai compagni di squadra e meno silenziosamente scongiuri e gestacci ai carissimi Gifondoro. Zitto e carismatico, aveva sentito inneggiare il suo nome da stridii femminili che lo avevano fatto ghignare beffardo, mentre si librava in aria con la scopa.
    Sapeva di essere affascinante, ma sopratutto sapeva di essere bravo. Nel suo gioco, nello studio, strepitoso nella vita.
    Sospirò, mentre raggiungeva i dannati anelli da difendere.
    Ovviamente la pluffa non toccò loro, ovviamente!, e si vide bene dal protestare già assai incollerito: aveva un fuoco dentro che divampava e bruciava, mentre la mente fervida andava già a domandarsi quali tecniche di gioco avrebbero usato gli avversari. Probabilmente nessuna, probabilmente avrebbero giocato ampiamente a casaccio.
    Scosse la testa, alcuni riccioli scuri si liberarono del caschetto e ricaddero sul viso abbronzato. Gridolini si sollevarono dalle tribune e lui sorrise soltanto per un attimo.
    Fu un movimento repentino quello che vide, che lo mise immediatamente sull'attenti.Te la spacco in testa quella mazza! Urlò affilato nei confronti di una delle battitrici di Grifondoro, malefica di una gattaccia qual era. Lo gridò più forte del soffiare del vento ad alta quota, perchè lei sentisse bene.
    Dall'altra parte dell'ovale di gioco, Roy Hargraves stava appollaiato sulla scopa come una specie di animaletto, e si vide salutarlo con la mano.
    Ma ci fu poco di cui essere allegri, dopo ben pochi di quelli che a lui sembrarono attimi, perchè i primi possessori della pluffa non ebbero alcun timore e come leoni attaccarono. Non avevano ancora capito niente. Sospirò, ed ogni fibra del suo corpo si tese una prima volta, ed una seconda susseguì quella azione.
    Marcus Crane non aveva alcuna voglia, quel giorno, di farsi mordere il culo da un gruppetto di perdigiorno in rosso.
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    Salve, post un po' fine a se stesso. Appena capirò il giusto prestavolto per questo sciocchino lo aggiungerò come immagine.
    Intanto: Marcus praticamente non considera nessuno, fa ciao ciao con la mano a Roy e maledice Halley per il bolide che ha indirizzato al suo compagno di squadra, poi prova a prare i due tentativi di tiro negli anelli.


    Parametri dado:
    1: evento inaspettato negativo
    2 a 5: esito negativo del tiro
    6 a 9: esito positivo del tiro
    10: tiro scenico con esito positivo


    Para il tiro in porta di Nathan: 8
    • 1d10
      8
    • Inviato il
      13/7/2023, 21:06
      courage‚ dear heart
    para il tiro di Grace?: 4
    • 1d10
      4
    • Inviato il
      13/7/2023, 21:06
      courage‚ dear heart
     
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    Grifondoro
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    Cercatore grifondoro
    Kynthia Lloyd - 19 - III anno
    tumblr_ad59230db27e9f88d339382d39885022_83d469b6_400-16895436070673
    È arrivata, l'ultima partita di quidditch dell'anno. L'ho sempre vista come un puntino lontano, guardavo distrattamente la data sul calendario e mi ripetevo "c'è tempo". Adesso col cazzo, restano cinque minuti prima dell'inizio della partita. Prima di lanciarmi in volo sul campo e vedere se sarà un totale fiasco come l'ultima volta o se l'allenamento di questi tempi ha finalmente dato i suoi frutti. Oh, nel dubbio io so di essermi davvero impegnata in questa cosa, perchè fondamentalmente cercare quella palletta dorata svolazzante ha rappresentato fino ad adesso una valvola di sfogo non indifferente. Specie dopo aver ricevuto l'ennesima lettera da mio padre, lettera che questa volta ho letto particolarmente bene. Me ne occuperò dopo "euforica? Certo, ovvio!" no, non esattamente, euforica è una parola che non avrei affatto scelto nel vasto vocabolario a cui posso attingere. Ma Grace sembra esserlo eccome, questo entusiasmo le servirà in partita, quindi chi sono per smozzarlo. Infatti la congedo con una pacchetta di incoraggiamento sulla spalla, termino di prepararmi legando i capelli e assicurando ogni parte della divisa. Insomma, dopo essermi armata a dovere mi unisco silenziosamente al coro generale. Un bel respiro e vediamo di spennare i corvi.
    L'entrata in campo sa sempre di solenne, ha un che di speciale ogni volta. È incredibile quanto il quidditch sia seguito da tutta Hogwarts. Vabbè comunque non è il momento di guardare il panorama, abbiamo una partita da mandare avanti. Via, la palla è nostra il che è un ottimo inizio. Mi do la mia solita spinta, la routine è sempre la medesima: prendo quota e inizio a fare il falco in volo che cerca la sua preda, ovvero prendo a girare sul campo cercando di non farmi colpire in piena faccia dai bolidi che volano impazziti. Ovviamente il tutto senza privarmi di un piccolo gesto di vittoria ogni volta che l'esultanza del pubblico mi suggerisce che Grifondoro ha fatto una buona cosa. Assottiglio lo sguardo verso l'orizzonte, cerco la mia palletta dorata fino a quando... Stone "tutto bene Stone?" rispondo sarcastica facendo copia e incolla della sua domanda ironica "attento a non ronzarmi troppo intorno, potrebbe girarti la testa" insomma, sei carino ma vola un po' più in là, no? Ed è anche quello che faccio io, mi piego verso destra e faccio marcia indietro alzandomi ancora di qualche metro. Prendo a fare un rettilineo, mi sembra di aver visto qualcosa. Ho davvero visto qualcosa? O è tipo un'allucinazione? Che ne so. Vabbè, nel dubbio seguo l'unico riferimento che riesco a trovare. E mi allontano ancora un po' prima che il mio collega Cercatore mi si affianchi. Sembra che oggi i Corvonero si siano svegliati particolarmente simpatici. Il corvonero in questione poi, mi supera e mi riserva una bella faccia da culo con annessa frase da faccia di culo a cui rispondo "Oddio" questo lo bisbiglio più che altro a me stessa, dubito mi abbia sentito. Poi però alzo la voce apposta per farmi sentire, non riesco a trattenere una risata "per fare cosa, hai bisogno di un aiuto per spogliarti? Ti chiamo una babysitter?" altra brusca inclinazione a sinistra e mi riprendo la mia posizione davanti a Schmidt. A forza di parlare per aria, mi farò una specie di seconda colazione a base di moscerini.
    Adesso, dove cazzo è quel boccino?

    Eccoci qua, signore e signori. Interagito con Grace negli spogliatoi.
    Si alza in volo e inizia a fare dei giri di ricognizione sul campo salendo man mano di quota.
    Interagito simpaticamente sia con Stone che con Schmidt. Ve se ama.
    Ovviamente è pronta alla guerra.

    Scheda [x] - Posta [x] - Pensatoio [x] | ©
     
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    Ed eccoci alla fine di questo giro.
    Un breve riepilogo del punteggio on gdr: Grifondoro va a segno per ben tre volte (Johnson, Knox e di nuovo Johnson per un totale di 60 punti), per Corvonero, vanno a segno Valentina Pirojoshik e Cunningham (40 punti in totale).
    IL TABELLONE SEGNA, QUINDI:

    GRIFONDORO 60
    CORVONERO 40



    Alexander Cunningham viene colpito dal bolide scagliato da Halley Wheeler, per questo motivo:
    1- Il bolide colpisce il manico di scopa del cacciatore, facendolo girare su sé stesso.
    2- Il bolide colpisce il manico di scopa, costringedolo a reggersi con la forza su quest'ultimo.
    3- Il bolide colpisce un piede del cacciatore, procurandogli un danno.
    4- Il bolide colpisce la mano della cacciatore, procurandogli un danno.
    5- Il cacciatore si scontra contro quello della squadra avversaria.

    Halley Wheeler viene colpita dal bolide scagliato da Oliver Stone, per questo motivo:
    1- Il bolide colpisce il manico di scopa del battitore, facendola girare su sé stesso.
    2- Il bolide colpisce il manico di scopa, costringedola a reggersi con la forza su quest'ultimo.
    3- Il bolide colpisce un piede del battitore, procurandole un danno.
    4- Il bolide colpisce la mano del battitore, procurandole un danno.
    5- Il battitore si scontra con un giocatore della squadra avversaria.

    CERCATORI: le condizioni meteo rimangono invariate, fatta eccezione per qualche folata di vento sporadica.
    Ricordo i parametri per il lancio del dado (Regolamento):
    - 1: un cercatore della squadra X cade dalla scopa a causa di un evento avverso
    - da 2 a 20: un cercatore della squadra X si avvicina
    - da 21 a 31: una folata di vento allontana il boccino
    - da 32 a 50: un bolide vagante colpisce il boccino facendolo schizzare fuori dalla visuale dei cercatori
    - da 51 a 55: un cercatore della squadra X lo sfiora ma lo manca
    - da 56 a 70: il boccino sparisce nascosto dalle nuvole in alta quota
    - da 71 a 91: un cercatore della squadra X si avvicina riuscendolo a sfiorare
    - da 92 a 99: un bolide vagante colpisce il cercatore della squadra X
    - 100: il cercatore della squadra X afferra il boccino
    _________________

    Lancio del dado su chi avvista il boccino per primo:
    1- Kynthia Lloyd
    2- Noah Schmidt

    A CAUSA DELLA MANCANZA DI GIOCATORI, IN QUESTA PARTITA NON SI POTRANNO EFFETTUARE CAMBI. PER QUESTO MOTIVO I DANNI SUBITI DAI GIOCATORI NON SARANNO IRREVERSIBILI.

    RICORDO CHE I DANNI VENGONO DECRETATI DAL TIRO DEI DADI DEL MASTER.

    LE AZIONI EFFETTUTE DOPO LA SCADENZA SARANNO INVALIDATE.




    Avrete tempo per postare fino alle 23 e 59 di lunedì 24 luglio.





    Quale danno subirà Alex?: 4
    • 1d5
      4
    • Inviato il
      17/7/2023, 00:27
      bel culo.
    Quale danno subirà Halley?: 1
    • 1d5
      1
    • Inviato il
      17/7/2023, 00:27
      bel culo.
    Lancio per i Cercatori: 64
    • 1d100
      64
    • Inviato il
      17/7/2023, 00:27
      bel culo.
    Chi vede per primo il boccino?: 2
    • 1d2
      2
    • Inviato il
      17/7/2023, 00:27
      bel culo.
     
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  15.  
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    Halley Wheeler - 18 anni - IV anno
    Stretta di mano tra i capitani, una smorfia al limite con lo schifata, seguita da un sospiro totalmente rassegnato nella direzione di Stone e la partita prese il via. Si rese conto immediatamente che sarebbe stato molto difficile trovare la concentrazione adatta per rendere al massimo ma, allo stesso tempo, la consapevolezza di dover portare a termine quella che era diventata un’ossessione la smosse quel poco che bastava per riprendere il filo. Le azioni si susseguirono ad una velocità impressionante. Nessuna delle squadre sembrava aver preso in considerazione la possibilità di essere sconfitta e, con estrema convinzione, si gettavano in quelle imprese ardue al limite con il pericoloso. Un mezzo sorriso le si disegnò in volto quando, dopo attenti calcoli, riuscì ad indirizzare il bolide su un Cunningham ora dolorante. Niente di meglio. La sua azione era andata a buon fine ma, a quanto pareva, non a tutti aveva provocato una reazione gioiosa. ”Te la spacco in testa quella mazza!” Un urlo ruppe l’aria, facendola voltare di scatto in direzione di quella fonte di disturbo azzardato. Oh si. Azzardato perché non aveva la benché minima idea del casino appena autoinflittosi. Halley abbandonò la sua postazione, invertendo la rotta che fino a quel momento aveva tenuto. Occhiate di fuoco a quello sconsiderato Corvo e si lasciò, letteralmente, verso quella figura che –da quel momento- sarebbe diventata uno dei suoi obiettivi principali. Con il petto toccò il manico di scopa, fino a raggiungere il massimo della velocità. Un proiettile. Si staccò solo nel momento in cui ebbe la visuale libera. “Cosa volevi fare, idiota?” Lo sfidò, senza perdere quel contatto visivo. Alzò la mano destra, quella munita di mazza, e con tutta la forza in corpo sferrò un colpo secco al bolide, senza dare troppa importanza alla traiettoria. In fondo se non lo avesse colpito, ci sarebbe stata un’altra occasione ma di certo non avrebbe desistito.
    Tralasciò per un attimo Crane e ebbe giusto il tempo di congratularsi con i cacciatori –schiaffando un cinque a testa- per i gol effettuati che un inquietante spostamento d’aria la mise in allerta. Troppo tardi. L’impatto fu duro. Strinse la mano sinistra al manico, facendo attenzione a non sbilanciarsi. Porca troia! Sbatté le palpebre ma il bolide, scontrandosi con il mezzo di trasporto, gli assegnò un movimento a centrifuga. La Grifondoro perse il controllo e prese a perdere quota ad una sostenuta velocità, quasi impossibile da gestire. Fece leva con entrambe le mani e, prima di sfiorare il manto erboso, riuscì a riprendere quota. Scampato il pericolo, riprese la sua postazione e, dopo una rapida panoramica, con la coda dell’occhio, notò Noah dirigersi verso un cumulo di nubi, probabilmente per via della posizione del boccino. Ostacolarlo divenne, così, una priorità. Con un movimento repentino della mano, si trovò a replicare lo stesso gesto compiuto nei confronti del malcapitato portiere, colpevole meramente di averla infastidita a livello morale. Mai mettersi contro una Grifondoro incazzata, una legge implicita ma letale se non rispettata. Le basi.
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    Umore nero. Nerissimo. Si rivolge a Crane, cercando di zopparlo (sks è in un periodo no <3), schiaffa il cinque a Graziella e a Nathan. Alla fine cerca di dare una mano a Kynthia (ce se prova) tentando di ralentare Noah.


    Riuscita azione del Bolide contro Marcus?: 6
    • 1d10
      6
    • Inviato il
      18/7/2023, 11:09
      Halley.
    Riuscita azione del Bolide contro Noah?: 1
    • 1d10
      1
    • Inviato il
      18/7/2023, 11:09
      Halley.
     
    .
42 replies since 8/7/2023, 17:16   912 views
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