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.[Lezione ambientata nei pressi della foresta proibita, ore 06:00] Un suono metallico e gracchiante, giunse alle mie orecchie lanciando segnali al mio cervello per costringermi ad aprire gli occhi. Emisi un verso di disappunto, prima di aprire gli occhi e rendermi conto di che ore siano. Allungai il braccio per spegnere la sveglia che mi era stata gentilmente concessa dalla mia sorellastra Seira, un vecchio orologio che utilizzava durante il periodo scolastico per non fare tardi a nessuna lezione. Chissà quante cuscinate deve aver ricevuto dalle sue compagna di stanza, vittime di quel suono così fastidioso. Mi misi a sedere e allungai le braccia per sentire quel piacevole suono delle ossa che scricchiolano che mi conferivano una strana sensazione di rilassamento. A quel punto, misi i piedi giù dal letto e mi alzai dirigendomi verso il mio bagno privato. La stanza era illuminata da un timido raggio di sole che disegnava appena i profili dei vari sanitari presenti, permettendomi di non accendere nessun tipo di luce. Mi concessi il piacere di accendere soltanto una piccola candela al profumo di lavanda prima di entrare nella doccia e lasciare che il getto tiepido, risvegliasse il mio corpo dal torpore del sonno. Quella nuova routine, creata di proposito per quel lavoro, riusciva a darmi la carica giusta per affrontare una nuova giornata di lezioni e studenti in preda agli stupidi ormoni adolescenziali. Giunti a maggio, la mia pazienza stava pian piano decadendo e solo l'arrivo imminente delle vacanze estive mi dava la forza di andare avanti. Amavo avere davanti delle giovani menti a cui insegnare tutto quello che sapevo, non fraintendetemi, però vederli tutti i giorni stava diventando davvero estenuante. Ma forse, per quella mattina avevo trovato una soluzione per sentirli parlare di meno: circa una settimana fa, avevo mandato personalmente a ciascuno studente un bigliettino per avvisarli che lunedì la lezione si sarebbe tenuta nei pressi della foresta proibita nelle prime ore del giorno e che la loro presenza era obbligatoria. Infatti, qual ora non si fossero presentati, avevo pensato anche qualcosa per gli assenti o per i ritardatari. Non amavo particolarmente i ritardatari ed ero stata chiara con ciascuno studente fin dalla prima lezione: "chiunque di voi si presenterà in ritardo alle mie lezioni, si guadagnerà un voto in meno nella valutazione finale". Mi ero riscoperta un insegnante intransigente ma non troppo severa perché sapevo o provavo ad immaginare quali erano i problemi che doveva provare, vivere e sopportare un ragazzo o una ragazza della loro età. Anche io ero stata un adolescente e quell'età era davvero particolare, poiché era proprio in quel periodo che si forgiava il carattere di una persona. Proprio per questo cercavo di mostrarmi comprensiva nei loro confronti, non troppo però perché cercavo di educarli al mondo che li aspettava una volta usciti di qui. E il mondo lì fuori era crudele e per nulla intransigente. Dopo aver scelto dei vestiti comodi, mi affrettai a raggiungere la foresta proibita. Erano esattamente le sei del mattino, i ragazzi sarebbero iniziati ad arrivare a breve così da far iniziare la lezione alle seie mezza e non oltre. Avrei considerato dei nostri chi si sarebbe presentato lì con cinque minuti di ritardo, dopo di che avrei innalzato la barriera protettiva e nessuno più sarebbe potuto entrare. Sapevo a che genere di lezione miravo e così avevo organizzato una piccola sorpresa per loro, qualcosa che potesse dargli la carica giusta per affrontare l'argomento di quel giorno. Avevo allestito un vero e proprio banchetto per accogliere gli studenti e tenere le loro bocche occupate nel mentre che aspettavamo gli altri. C'era di tutto: due grosse teiere che versavano le bevande -bastava avvicinarsi e pronunciare il nome della bevanda scelta (té, cioccolata calda o cappuccino) per vedersela apparire nella propria tazza-, muffin al cioccolato con mirtilli, una chiffon cake ricoperta da panna e frutti di bosco, frutta varia e qualche altro dolcetto. Buongiorno ragazzi! Prego accomodatevi. Accolsi i primi arrivati e gli invitai ad avvicinarsi al tavolo per servirsi, io avevo già fatto così potevo monitorare al meglio la situazione e tenere d'occhio quelli che arrivavano. Attenti a non ingozzarvi troppo, ricordate che questa è pur sempre una lezione e ho bisogno della vostra massima attenzione. C'era il rischio che avrebbero dovuto correre durante quella mattinata perciò era meglio restare leggeri. C'era una piccola clessidra che pendeva dal ramo di un imponente quercia e segnava i minuti che mancavano all'inizio della lezione, quindi anche all'innalzamento della barriera protettiva. Iniziai a scrutare i volti degli studenti per prendere le loro presenze e segnare il loro orario d'arrivo, l'avevo detto che odiavo i ritardatari e avevo avvisato i vari studenti che la loro puntualità avrebbe influito sulle votazioni finali. Perfetto ragazzi, ci siamo. A quel punto il banchetto che avevo organizzato, scomparve e la barriera protettiva si innalzò rendendoci invisibili agli occhi dei presunti ritardatari. Questa barriera aveva una duplice funzione: reindirizzare i ritardatari ai loro dormitori e tracciare un limite entro il quale si sarebbe svolta la lezione, così da evitare plausibili incidenti. Ci tenevo alla loro incolumità e alle loro pelli ma anche, e soprattutto, non volevo avere a che fare con i loro genitori che sapevano essere davvero insopportabili quando i loro adorati figlioletti venivano appena appena scalpiti o feriti. Vi do il benvenuto ad una delle ultime lezioni di cura delle creature magiche. Annunciai, guardando uno ad uno i volti ancora assonnati dei vari presenti. A Durmstrang, spesso e volentieri, ci facevano svegliare prima dell'alba per far sviluppare la nostra mente ad essere sempre ligia e attenta agli imprevisti del mondo esterno che di certo non aspettavano che tu fossi sveglia per poterti colpire. Ci troviamo nei pressi della foresta proibita, qualcuno sa dirmi qualche informazione su questo luogo e sulle creature che ci vivono? Domandai, sicura di ricevere delle risposte esaustive visto e considerando che avevo accennato qualcosa durante la lezione precedente. Se non mi avessero risposto, avrebbero avuto dei grossi problemi durante quella lezione perché quello che avrebbero dovuto affrontare riguardava proprio le creature che abitavano quel luogo.SPOILER (clicca per visualizzare)Buongiorno e benvenuti a questa lezione di CDCM!
Questa è l'ambientazione: sono le sei del mattino e ci troviamo all'inizio della foresta proibita. Mikhalia nei giorni precedenti alla lezione, ha inviato a ciascuno di voi una lettera per avvisarvi che oggi la lezione si sarebbe tenuta a queste condizioni. Visto e considerando che ci troviamo alle prime ore del mattino, ha preparato per il vostro arrivo una bella colazione che potrete gustarvi all'arrivo dei vostri pg. [Non vi dirò che questo è solo un modo per trarvi in inganno per quello che affronterete in questa lezione. No, non ve lo dirò! *risata malefica*] Durante quest'anno avrete sicuramente imparato a conoscere la professoressa Dobrev perciò sapete che odia i ritardatari e conoscete le condizioni alle quali vi ha sottoposti per ricevere un buon voto in pagella.
Quello che dovrete fare in questo primo post è: giocarvi l'entrata e poi rispondere o no -questo a vostro rischio e pericolo- al quesito che vi è stato posto. Potete anche decidere di giocarvi di arrivare in ritardo e quindi essere rispediti nel vostro dormitorio per poi giocarvi una role con la professoressa per recuperare la lezione.
IMPORTANTE! Essendo una lezione, quindi una role di gruppo, ricordo di segnare in spoiler tutti i dati del vostro pg e un breve riassunto delle azioni che compie.
SCADENZA LEZIONE: DOMENICA 14 MAGGIO, ORE: 23:00
Edited by outsider. - 8/5/2023, 11:41. -
.Madoka Yamashita | 3° anno | CorvoneroQualche giorno fa, Madoka era andata in giro per il castello da sola.
Oddio... da sola... non proprio.
Camminava lungo il corridoio con i movimenti tipici dei personaggi dei cartoni animati che mettevano un piedino dopo l'altro, in punta di piedi, sperando di non farsi beccare.
Era però pieno giorno, e il comportamento agli occhi delle altre persone risultava bizzarro.
"Shhh non facciamoci sentire, Madokino"
Disse lei, rivolgendosi col viso verso il muro
"Oooh adoro quando mi chiami Madokina, Madokino"
Continuava a camminare in punta di piedi, questa volta rimanendo a fissare il muro mentre continuava a camminare.
Fissava il muro accanto a se, senza vedere realmente dove stava camminando
"Se vuoi quando sarà possibile andiamo da madama Piediburro, dopo averle messo i piedi in frigo ci potrebbe ballare sulla pasta per condircela"
Disse, baciando il muro con un bacino, immaginando un bacio a stampo.
Non si curava delle persone attorno a se, immaginava il suo bel fidanzatino che stava dall'altra parte del muro, come in una realtà parallela specchiata a quella reale, e lui stava facendo la stessa cosa
"Mannò! Piediburro se ha chiamato addirittura così il suo locale, non soffrirà per il fatto che le hanno trasfigurato i piedi, suppongo"
Si, per Madoka quel negozio era gestito da una signora con i piedi trasfigurati in panetti di burro.
Era un idea carina, una trovata di marketing niente male, infatti oltre che essere il luogo perfetto per gli innamorati, come Madokino e Madokina dopotutto, era anche un ottimo luogo per capire finalmente che mistero c'era dietro i piedi della commessa.
Tuttavia però Madoka camminava, e camminando scontrò contro un compagno, cadendo poi per terra.
Da quel giorno, Madoka non parlava più con Madokino, offesa per il fatto che non le aveva detto che rischiava di scontrare con qualcuno.
Beh... non era proprio offesa, faceva l'offesa, la verità era che già pensava ad altro.
Madoka Yamashita, quel giorno, aveva la lezione di cura delle creature magiche.
Essendo andata a dormire tardi il giorno prima, si svegliò con la testa stordita il giorno dopo.
Doveva presentarsi a cura delle creature magiche molto presto.
La settimana prima aveva ricevuto una lettera dalla professoressa che la avvisava che la lezione si sarebbee tenuta nei pressi della foresta proibita.
Madoka era stupita di ciò, ma forse avrebbero potuto imparare qualcosa di favoloso, di nuovo.
A quella lettera Madoka aveva pure risposto: "Madoka Yamashita detta Desu è felice e non vede l'ora di partecipare alla lezione. Evviva!" In risposta alla professoressa, ed essendo la sua materia preferita, si sarebbe presentata sicuramente prima degli altri tutta felice.
Di solito Madoka era una ragazza vivace e curiosa, disturbava le lezioni a volte, ma non smetteva mai di voler imparare. Questo in praticamente tutte le lezioni, specialmente cura delle creature magiche che le piaceva particolarmente.
Quella mattina Madoka andò li nei pressi della foresta proibita vestita con la divisa scolastica come sempre piena di spille di ogni tipo che si muovevano con scritte e smile che sembravano essere state comprate da qualche negozio di scherzi.
La professoressa oltretutto era stata davvero molto gentile, quella mattina Madoka non era riuscita a fare colazione in tempo, e quando andando sul luogo dell'incontro, vide quei dolci su graziosissimi tronchi, le venne uno sguardo felice, entusiasta.
"Oh grazie professoressa, che delizie meravigliose!"
Disse Madoka, prendendo subito in mano quattro cupcakes e mangiandoli tutta felice, esprimendo con la voce e i gesti quanto erano buoni.
Amava il dolce, lo amava alla follia, e non importava che tipo di dolce era, se sentiva dolce, le piaceva
"Popo bobo"
Disse, cercando di dire le parole "proprio buono" con la bocca piena
"Pendete tutti! Son pelipiofi"
Strillò, sempre con la bocca piena, cercando di dire ai compagni che quei dolci erano deliziosi e che potevano prenderli tutti.
Si avvicinò poi ad una teiera, era magica, e Madoka conosceva il meccanismo.
Prese la teiera, con ancora metà cupcake in bocca
"Cioccolata"
Disse, e dalla teiera fuoriuscì proprio la cioccolata che lei aveva chiesto, versandola sulla tazza che subito dopo prese in mano
"Che bello mangiare all'aria aperta ~Desu"
Commentò ancora Madoka, iniziando poi a bere la cioccolata, riuscendo a mandar giù quel metà cupcake che non sembrò proprio voler scendere.
La professoressa, dopo averli salutati, si raccomandò di non ingozzarsi troppo ma...
Troppo tardi
"Fcufi plofeffoleffa"
Disse ancora, con la bocca piena, mangiando a forza l'ultimo cup cake che le era rimasto in mano.
Quello sarebbe stato l'ultimo, nella sua mente lo rassicurava all'insegnante, niente più cibo, ora lezione.
Madoka sapeva che la professoressa odiava i ritardatari, la clessidra piccola appesa gli e lo ricordava.
All'inizio della lezione, il banchetto scomparve magicamente, Madoka avrebbe voluto mangiarne ancora di roba, ma accettava l'inizio delle lezioni.
Madoka vedeva cose magiche intorno a se, come una barriera, e si chiese a cosa serviva.
Quando poi, fece la domanda su quali creature ci vivevano nella foresta proibita, Madoka alzò la mano con un sorriso per rispondere
"Ci vivono unicorni, bicorni e tricorni, e anche le stelline oscure"
Sembrava quasi una frase per ridere, ma Madoka era seria, felice, ma seria, e la professoressa ormai lo sapeva. La realtà che Madoka si costruiva era spesso più convincente di quella realeSPOILER (click to view)Madoka Yamashita, terzo anno corvonero.
Entra li prima di tutti perchè non vede l'ora
Prontamente si abbuffa ed esprime con la bocca piena il fatto che le piace la lezione
Risponde alla domanda in modo strano 🤣
Ps: l'insegnante sarebbe a conoscenza, dai genitori adottivi come tutto lo staff, del passato traumatico di Madoka e del suo rifugiarsi in una realtà parallela per riuscire a vivere sfuggendo al suo forte trauma.
Andateci a parlare quando volete ^^. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Diamond Rain Scamander - III anno - Serpeverde.
Arrivata a lezione con Vic. Banchetta allegramente, ringraziando la professoressa. Interagisce con Madoka (sorry, non è simpy) e alla fine risponde alla domanda posta dalla proffa. Fine.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Grace Johnson - II anno - Grifondoro
Interagito direttamente con Phoebe, Nathan, Rain e la professoressa. Indirettamente con Michael.
TRIIIIIN! Suona la sveglia ma non si sveglia un cazzo di nessuno se non Phoebe che scatta come una molla e va a tediare una povera Grifondoro che non è buona di chiudere occhio poiché, ahiahiahi, i ricordi a luci rosse di quanto successo in una certa serra numero cinque hanno deciso di tediarla nei momenti meno opportuni. Cerca di darsi una svegliata ed una sistemata e mentre percorrono la strada per uscire di dormitori femminili incontrano un altro - sfigato - come loro diretto alla lezione, Nathan che viene chiamato ad unirsi al duetto per raggiungere la destinazione.
Breve momento di sconforto per la Sala Grande priva di cibo.
Momento di gioia quando si scopre che la prof gli ha allestito la colazione che presto svanisce quando avverte i commenti di Rain rivolti alla povera Madoka. Da brava e prode Grifondoro accorre in salvataggio della ragazzina rimbeccando la Serpeverde.
Successivamente tenta una risposta al quesito della professoressa.
Edited by Dragonov - 9/5/2023, 01:03. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Michael Harris, II anno, Serpeverde.
Arrivato a lezione con un PNG rifiutata la colazione e salutato Grace con un mezzo sorriso. Salutate Vic e Rain e osservato con molte riserve Madoka mentre diceva cose, rimanendo impassibile. Alla fine ha cercato di rispondere alla domanda, completando quella di Rain.
Edited by Harris Jr. - 9/5/2023, 11:19. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Phoebe Emily Smith, II anno, Grifondoro.
Interagito con: Grace, Nathan, Michael e la Professoressa.
Fissata Rein.
Buongiornoooo popolo di Hogwarts!
Phoebe si sveglia e salta sul letto di Grace per svegliarla.
Scendono dopo un po’ di tempo e incontrano Nathan che viene salutato con allegria.
Si dirige con i compagni verso il punto stabilito per la lezione e quando vede la colazione non può che fiondarsi insieme a gli altri per mangiarne. Saluta anche Michael e gli dice che è tutto buono su quel tavolo e poi fissa Rein mentre un pezzo di muffin le va quasi di traverso.
In fine prova a rispondere alla Professoressa con altre nozioni oltre a quelle dei suoi compagni.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Victoria Crain, secondo anno Serpeverde
Interagisce con Rain, la professoressa e Grace. Indirettamente con Astrid, Nathan, Mike e Phoebe. Guarda Madoka da lontano e se ne tiene a distanza per ora.
NB: prima che metta qualcosa sotto ai denti si esprime a monosillabi e guarda tutti come se volesse ucciderli.
Arriva a lezione in compagnia di Rain, saluta la Dobrev e si raddolcisce un po' dopo aver messo qualcosa sotto ai denti. A tavola, cerca e saluta Grace e scopre Nathan, che è nuovonon lavato con Perlanae molto carino per i suoi gusti. Phoebe invece la guarda in modo strano: ce l'ha con lei per via delle lumache nei capelli a pozioni.
Sorride alla battuta di Rain su Madoka e richiama Grace quando da il muffin alla concasata - più per paura che questo esploda e la sporchi, di nuovo.
Fa una domanda alla professoressa per pura curiosità. Poi chiede alla Scamader di andarci piano con Madoka, ricordando di essere stata anche lei la stramba per qualcuno. E di essere davvero stata in psichiatria.
Se ho scordato qualcosa o qualcuno mi scuso in anticipo, rimedierò al prossimo giro. -
.Sarebbe stato bello aprire gli occhi e prendersela nuovamente con uno dei compagni di stanza per averlo svegliato, prendersela con lui, sfogarsi, riservargli i migliori e più fantasiosi epiteti ed incolparlo per i mali del mondo, magari tirargli pure una scarpa in faccia. Invece no, la stupida sveglia dal suono fastidiosamente analogico aveva preso a tremare e fare casino, facendogli sbarrare gli occhi e causandogli un'improvvisa voglia di lanciarla contro il muro. Davvero sarebbe dovuto andare ad una lezione a quell'ora? Non era tutto uno scherzo? Cosa era reale, cosa non lo era? Ormai non lo sapeva più. Si alzò controvoglia aprendo finalmente le tende del baldacchino e scoprendo che nemmeno il sole aveva avuto ancora il coraggio di farsi vedere, com'era giusto che fosse. Eppure lo aveva voluto lui, perché sarebbe anche potuto rimanere a letto e scegliere di fare altro ma invece nooo! Andiamo a lezione di Cura delle Creature Magiche per capire come funzionano le lezioni, geniale! Il preside, oltre a dargli la possibilità di vivere al castello iniziando una sorta di orientamento per il cambio di scuola, gli aveva concesso di frequentare qualche lezione a sua scelta e lui, masochista inconsapevole, aveva optato per le materie che era convinto gli sarebbero piaciute di più. Perché perdere tempo a controllare gli orari quando poteva scoprirlo giusto la sera prima e morire dentro? Ma diciamocelo, forse non aveva controllato anche perché non credeva che i professori sarebbero stati tanto sadici. Gli studenti avevano fatto qualcosa di male durante l'anno e ora la professoressa Dobrev volesse farla loro pagare? Ormai non si sarebbe stupito più di niente.
Indossò la divisa con i colori di quella che ormai, a tutti gli effetti, era la sua Casa dopo essersi ovviamente lavato. Doveva ammettere che era piacevole alzarsi e non dover aspettare il proprio turno per il bagno, avere tutto a disposizione subito quasi come fosse tutto suo, da quel giorno avrebbe potuto mettere sempre la sveglia qualche minuto prima degli altri così da approfittare del vantaggio ed essere il primo in tutto. O magari no, ed ogni minuti per dormire era comunque sacro. Una volta pronto uscì dalla camerata, finalmente libero di non camminare più in punta di piedi per non rischiare di svegliare i belli addormentati, in fin dei conti solo perché questo supplizio toccava a lui non vedeva perché farlo pesare a tutti gli altri. Scese le scale quasi di corsa, ora che era in piedi era sinceramente curioso di svolgere la lezione e scoprire cosa avevano in serbo per quella mattina e, soprattutto, perché proprio a quell'ora del mattino, ma la sua avanzata si arrestò alla vista di altre rosso-oro che, attirate dai suoi modi di certo non aggraziati, si erano voltate verso la sua figura
-Non si nota dalle occhiaie?- scherzò lui verso la mora che per prima gli rivolse la parola. Finì di scendere le scale e si apprestò ai convenevoli, sempre la parte che più trovava strana ma, purtroppo, indispensabile
-Ciao, sono Nathan, sono qui da poco in effetti. Periodo di orientamento mi pare si dica- strinse le mani ad entrambe le ragazze sorridendo impacciato. Promemoria per una futura guida pratica su come entrare in un contesto sociale già avviato: cominciare dalla propria Sala Comune. Forse era il caso di farsi vedere un po' più spesso.
-Non sono sicuro ci sarà la colazione, ma almeno del caffè sarebbe gradito- purtroppo i sogni vennero prontamente distrutti alla vista della Sala Grande deserta e ancora poco illuminata, era eticamente accettabile iniziare la giornata così? Non era sicuro nemmeno che fosse legale!
-Immagino potremo fare colazione quando torneremo dopo la lezione, con tutti gli altri, freschi e riposati- e invece no. Nonostante il suo ottimismo e buonumore, la professoressa aveva preparato per loro un regalino inaspettato. Bastone e carota insomma!
-Buongiorno professoressa- fu con gli occhi a cuoricino che si avvicinò al banchetto preparato per loro, si versò una tazza di te e solo in quel momento i suoi occhi si posarono su una testa rossa di sua conoscenza, a cui rivolse un sorriso e che salutò con un cenno del capo dall'altra parte del tavolo imbandito. La voce di Grace lo distrasse, riportando l'attenzione sulla compagna appena conosciuta, al muffin che teneva in mano e, solo in seguito, seguì lo sguardo della mora per capire cosa fosse così squisito ai suoi occhi e, quando i suoi occhi azzurri si posarono su un biondino alto quanto lui, annuì comprensivo
-Già..- sollevò le sopracciglia prima di tornare a rivolgersi alla Johnson -Magari solo il muffin per me stamattina- le strizzò l'occhio divertito prima di afferrare un muffin ai mirtilli e fare un passo in dietro per lasciare alla ragazza campo libero. Ah, i giovani amori! Si vedeva che era Primavera! È con questo pensiero che notò una ragazza, non conosceva il suo nome ma dalla divisa era chiaro che fosse una Serpeverde. Non era sicuro che stesse davvero guardando lui, non era affatto pronto a lanciarsi in un saluto per poi scoprire che, la mora, stava guardando qualcuno alle sue spalle. Quindi le sorrise, con le punte delle orecchie che presero ad assumere una ormai familiare gradazione di rosa, sperando di non fare l'ennesima figura barbina.
La lezione cominciò, apparentemente tranquilla, con qualche semplice domanda. Una situazione tranquilla, cosa poteva andare storto? Presto detto, una strana ragazza rispose per prima alla domanda della Dobrev, e prima che avesse anche solo il tempo di capire che cosa avesse detto, che una voce familiare gli fece chinare il capo ed espirare pesantemente dal naso. Ma perché? Quella lingua velenosa lo aveva divertito, ma credeva che almeno a lezione l'avrebbe tenuta a freno, contro una povera ragazzina poi! Non sapeva se ridere o passarsi una mano sugli occhi, ma non fece nemmeno in tempo a porsi il quesito, che una delle due ragazze con cui era arrivato non si fece scappare l'occasione di riprendere Rain. Non conosceva la Scamander abbastanza da prevedere una sua reazione ma, per non saper né leggere né scrivere, svicolò veloce e silenzioso tra gli studenti, raggiungendola in soli pochi passi. In un attimo fu al suo fianco, facendo scivolare il braccio destro attorno alla sua vita nel caso avesse voluto raggiungere Grace. Non conosceva bene le sue reazioni, è vero, ma sempre meglio prevenire
-Ti ricordi cosa succede quando ti arrabbi? Non vorrai aprire una voragine e seppellirci tutti? Come tuo bodyguard è mio compito salvarti da questa fine nefasta- le sussurrò all'orecchio facendo attenzione a non essere udito da altri, mentre un ghigno appena accennato gli incurvò le labbra. Solo quando fu sicuro che le acque si fossero calmate mise di nuovo qualche passo di distanza tra lui e la verde-argento, rivolgendo poi le sue attenzioni alla più tranquilla -all'apparenza- Phoebe
-Sempre così tranquille le lezioni?- divertenti eh, per amor del cielo, ma impegnative.
Ascoltò le altre risposte alla domanda dell'insegnante e, alla fine, decise di unirsi anche lui
-Vista la presenza di alberi, è facile supporre che vi siano anche creature più piccole docili, come gli Asticelli, che fanno da guardiani principalmente agli alberi da cui si ricava legna per le bacchette, o le fate, che depositano le loro uova proprio sulle foglie- sulla foresta in generale non sapeva troppo a parte che fosse, appunto, proibita, ma le motivazioni erano per lui ancora un mistero.SPOILER (clicca per visualizzare)Nathan Knox, III anno, Grifondoro
Partecipa alla lezione come sorta di orientamento per capire come funzionano le cose ad Hogwarts. Si sveglia felice come un uomo al patibolo, sulla strada per la lezione incontra Grace e Phoebe con cui interagisce più volte. Salutata la proffe, fa colazione e sorride a Victoria imbarazzino, poi cerca di calmare Rain prima che possa strappare i capelli a Grace. Tenta anche una risposta alla domanda della professoré.. -
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Edited by bunnÿ - 16/5/2023, 01:43. -
.Puntai lo sguardo in lontananza, iniziando a scorgere i primi studenti giungere nei pressi della foresta proibita. La prima ad avvicinarsi fu la signorina Yamashita, una studentessa dei corvonero un po' sopra le righe e leggermente...ambigua. La osservai mentre si avvicinava, notando la sua innocenza e il suo modo di porsi rispetto alle cose che, a volte, mi lasciava un po' interdetta. Buongiorno Madoka! Le sorrisi cordiale mentre appuntavo sul mio registro la prima presenza di quella mattinata mentre continuavo a tenere d'occhio l'orizzonte, in attesa di vedere se qualche altro studente si accingeva a raggiungere il luogo stabilito per quella lezione. Apprezzavo l'entusiasmo della ragazza per la mia materia ed ero felice di notare che l'orario scelto non le avesse creato molti problemi, a differenza delle altre due studentesse che si apprestarono a raggiungerci: la signorina Scamander e la signorina Crain. Loro, come già premeditato in precedenza, non erano molto d'accordo per quella scelta. Buongiorno a voi, sono molto contenta di vedervi. Ma non vi darò quei venti punti, a meno che non mi avrebbero dimostrato di meritarseli per davvero. Rain mi lasciava sempre senza parole: come faceva ad avere quell'aspetto di prima mattina? E soprattutto come faceva a trovare il tempo e la voglia di sistemarsi? Se fossi stata una studentessa, avrei sicuramente preferito dormire quei cinque minuti in più piuttosto che riservare del tempo al trucco e parrucco che, ai miei tempi, risolvevo con una coda alta. Ah, beata gioventù! Si avvicinarono anche la signorina Johnson, accompagnata dalla signorina Smith e anche dal signor Nox. Ad essere sincera ero partita un po' prevenuta per quella lezione, credendo che non avrebbe riscosso così tanto successo. Invece mi dovetti ricredere. Chiaramente sapevo benissimo che volente o nolente, gli studenti dovevano partecipare per forza di cose alla lezione -a prescindere dall'orario o altre cose- ma a quell'età, la maturità non sempre aveva la meglio sulla mente di quei ragazzini. Persino io, una volta, avevo deliberatamente deciso di saltare una lezione programmata per le cinque del mattino perché non avevo ancora sviluppato il senso del dovere. Solo negli anni successivi, dopo essere stata scelta come prefetta e come capitana della squadra di quidditch, mi ero sentita in dovere di diventare un buon esempio per gli altri. Ricordiamoci che avevo comunque sedici anni e che avevo ben altri scopi oltre a quello di studiare. Guardai i vari studenti osservare con profonda ammirazione la colazione che avevo preparato per loro, o meglio, che gli elfi avevano preparato per loro. Ero sicura che avrebbero apprezzato e poi diciamocelo, non ero così crudele da fargli svegliare presto senza dargli una specie di ricompensa. A Durmstrang, non avevano mai avuto questa premura ma io non sarei mai stata come i miei vecchi insegnanti. Anche il signor Harris e la signorina Fairychild, fecero il loro ingresso: uno a capo chino come se avesse patito chissà quali pene dell'inferno e l'altra con un umore decisamente opposto al precedente. Gli salutai cordialmente, appuntando i loro nomi sul mio registro e rivolgendo uno sguardo alla clessidra che segnava lo scorrere del tempo. Ancora pochi minuti e poi, avremmo iniziato la lezione. La mia momentanea distrazione, portò un po' di scompiglio tra gli studenti che non passò inosservato al mio sguardo vigile. Che succede qui? Domandai seria, avvicinandomi a loro e interrompendo quello scambio di frecciatine varie. Serve che vi ricordi il contesto in cui ci troviamo? Sono qui in veste di insegnante e non vengo di certo pagata per farvi da badante, perciò comportatevi a modo e lasciate questi comportamenti infantili ad altri luoghi. Che la signorina Yamashita, avesse dei comportamenti non proprio "normali" era sotto lo sguardo di tutti, ma questo non doveva portare gli altri ad offenderla. Mi aspettavo delle scuse, da entrambe le parti. Vi voglio concentrati ragazzi e soprattutto non voglio dover perdere tempo nel dovervi richiamare per ogni singola sciocchezza, su questo non transigo. Posai il mio sguardo su tutti i presenti, in particolar modo sui responsabili di quella piccola parentesi che aveva interrotto la tranquillità di quella mattinata. Cercate di non deludermi ulteriormente. Alzai un sopracciglio e incrociai le braccia al petto, per poi dare il via alle danze. L'ultimo granello di sabbia scese e senza perdere altro tempo, feci sparire il banchetto e innalzai la barriera che ci avrebbe resi invisibili agli occhi dei ritardatari. Questi ultimi, mi sarei preoccupata di contattarli personalmente e li avrei invitati alla mia lezione di recupero che avrei svolto nei recinti delle creature magiche. Posi il mio quesito e ascoltai la risposta della corvonero, osservandola senza batter ciglio. Decisi di non interrompere quel flusso di coscienza ma mi preoccupai di ascoltare attentamente tutte le risposte degli studenti, per poi rispondere alla fine. Davvero molto bene ragazzi. Mi congratulai con loro prima di prendere nuovamente la parola: Come potrete notare, la Foresta Proibita circonda parte del castello di Hogwarts ed è famosa per la sua vasta estensione. Vista la sua generosa espansione, al suo interno ci sono diversi ecosistemi complessi: i villaggi dei centauri o le caverne delle acromantule, citati dalla signorina Scamander. La guardai con riguardo, apprezzando il fatto che avesse ricordato una delle varie cose che avevo già accennato nelle lezioni precedenti. Ci sono anche draghi e giganti ma non solo, abbiamo anche creature benefiche come gli unicorni... A quel punto rivolsi uno sguardo ai due studenti che avevano accennato queste nozioni, specialmente a Micheal che era stato il più esaustivo. ...un centinaio di Thestral e anche un branco di Ippogrifi. Ma non solo, infatti, ci sono animali non magici come cervi e lupi. Guardai anche Grace, complimentandomi mentalmente con lei per la sua intuizione. Come già ampiamente accennato dalla signorina Smith, la foresta presenta anche una flora molto consistente. Qui possiamo trovare svariate piante magiche come la centinodia che cresce in folti cespugli ed è, inoltre, un ingrediente della Pozione Polisucco. Così come per la fauna, anche la flora è composta da piante e fiori non magici come margherite, funghi comuni, pini e via dicendo. Alle mie spalle, una lavagna appuntava e disegnava in maniera meticolosa tutto ciò che veniva detto sia da me che dagli studenti, così da dare un quadro chiaro e decisamente preciso del luogo in cui avremmo svolto la lezione. E avrei voluto finalmente proseguire con la lezione e arrivare al suo fulcro ma la domanda della signorina Crain, meritava una risposta quanto meno esaustiva. Dopo la battaglia di Hogwarts, questa è diventata la terra dei centauri anche se resta ignota l'esatta posizione del loro luogo di ritrovo. La classificazione assegnata loro dall’Ufficio Regolazione e Controllo delle Creature Magiche è XXXX. Questo non non perché siano molto pericolosi o aggressivi, ma in base al fatto che devono essere trattati con estremo rispetto. In quanto a loro non c'era da preoccuparsi perché avevo delimitato io stesso la zona in cui gli studenti avrebbero affrontato la prova e non c'era nessun pericolo che centauri o altre creature magiche venissero ad attaccarli. Adesso che abbiamo un'idea più completa di quello che è il luogo che ci ospita, veniamo a quello che ci interessa veramente. Gli studenti non sapevano che avevo preparato un compito a sorpresa per loro, se così vogliamo definirlo. Qualche sera fa, come ben saprete, c'è stato un piccolo incidente che ha portato un po' di scompiglio all'interno della foresta proibita. C'era stato uno scontro tra centauri e troll, questi ultimi avevano sbagliato sentiero e si erano ritrovati ad invadere il terreno dei centauri, tutto ciò aveva spaventato a morte le varie creature che abitavano nelle vicinanze che si erano ritrovate costrette a fuggire prima di essere coinvolte in quella lotta. Il loro frastuono, era giunto fino al castello seppur in maniera ovattata e aveva attirato l'attenzione sia di insegnanti che di studenti. Da questo scontro né i centauri né i troll sono rimasti feriti -o almeno non gravemente- mentre le creature più piccole e indifese, sì. Alcune creature magiche sono dovute fuggire dall'epicentro di questo scontro per trasferirsi in luogo più sicuro, purtroppo non tutte le creature sono riuscite a trovare la loro nuova abitazione. Ed era proprio in quel momento che entravano in gioco loro. Mi sono occupata personalmente delle creature messe in condizioni più gravi che ora vivono tranquille e serene nel loro nuovo habitat. Alcune tra queste, però, le ho tenute sotto osservazione ma ora che si sono riprese sono pronte per ritornare dai loro simili ed è di questo che vi occuperete oggi. Nulla di troppo difficile ma che richiedeva comunque la loro massima attenzione e preparazione sull'argomento. Passerà un sacchetto e, a turno, estrarrete il modellino della creatura magica della quale vi dovrete occupare durante questa lezione. Con un movimento leggero della bacchetta, un sacchetto di juta iniziò a volteggiare in direzione dei vari studenti che sicuramente non si aspettavano di dover affrontare un compito così importante. Sono creature che abbiamo già studiato. Ci tenni a sottolineare la parola studiato. Perché loro le avevano studiate, vero? Il vostro modellino non ha solo il compito di illustrarvi la creatura con la quale vi confronterete ma vi indicherà la direzione verso cui potrete incontrarla. Iniziai a spiegare. Prima di andare, però, dovrete scrivere una relazione sulla vostra creatura e dopo che me l'avrete consegnata partirà il tempo: avrete un'ora per portare a termine il vostro compito. Facile, no? So che addentrarvi nella foresta può spaventarvi ma non dovete temere, la barriera che ho innalzato non ha solo lo scopo di tenere lontani i ritardatari ma delimitano anche una zona entro la quale potrete muovervi senza incontrare nessun tipo di pericolo. Non avrei mai messo in pericolo la loro vita perciò avevo progettato tutto affinché potessero concentrarsi sul loro compito ma anche esplorare una parte di foresta proibita in completa tranquillità. Io vi seguirò da lontano, così da potervi raggiungere nel caso in cui qualcosa vada per il verso sbagliato. Avevo chiesto alla professoressa di divinazione di prestarmi una delle sue sfere di cristallo, da esse avrei osservato i comportamenti che gli studenti avrebbero adottato verso le creature magiche. Ma non solo. Avrei saputo per filo e per segno anche se avessero deciso di imbrogliare, sancendo così la sottrazione di punti utili all'assegnazione del voto finale.SPOILER (clicca per visualizzare)SECONDO GIRO
Ebbene ci siamo, anche la lezione di cura prosegue con il secondo giro! Il post sarebbe dovuto arrivare prima ma internette ha smesso di funzionare questa mattina. Ovviamente!
Nella prima parte del post: Mikhalia interagisce con ciascuno studente e lo invita a presiedere al banchetto, dopo di che appunta le presenze sul suo registro. Si accorge di cosa accade tra Rain, Grace e Madoka, intervenendo per ristabilire l'ordine. Come primo "ammonimento", si ferma semplicemente al rimprovero ma nel caso in cui dovesse ricapitare durante la lezione, verranno tolti i punti alla casata dello studente interessato. Nella seconda parte del post: Mikhalia innalza la barriera protettiva e si presta ad ascoltare le risposte degli studenti al suo quesito, dopo di che, approfondisce l'argomento con delle precisazioni. A questo punto, introduce agli studenti ciò che dovranno fare in questa lezione, ovvero prendersi cura di alcune creature (sono tutte classificate xx o x, quindi sono innocue) rimaste ferite durante l'incidente avvenuto nelle sere precedenti all'interno della foresta proibita. Veniamo a voi, a questo punto:
- ho utilizzato questo sito per creare gli abbinamenti tra studenti-creature. I vostri pg sono stati inseriti in base all'ordine in cui avete postato (quindi: Madoka; Rain; Grace; Mike; Phoebe; Victoria; Nathan e Astrid) mentre le creature sono state inserite in ordine alfabetico (asticello; augurey; clabbert; fata; horklump; jorbeknoll; mooncalf e vermicolo), l'ordine in cui sono stati rimescolati è il seguente:
1 Astrid - Fata
2 Victoria - Augurey (è ancora un cucciolo, perciò è facile da trasportare)
3 Madoka - Mooncalf
4 Phoebe - Clabbert
5 Grace - Vermicolo
6 Rain - Asticello
7 Nathan - Jorbeknoll
8 Mike - Horklump
COMPITO: Dopo aver giocato il pescaggio della creatura magica dal sacchetto, i vostri pg riceveranno carta e penna e dovranno scrivere una relazione sull'animale con i quali sono stati abbinati. Essendo un compito in classe si presuppone che queste creature siano già state trattate, studiate e apprese nelle lezioni precedenti. A vostra discrezione, potrete scegliere se i vostri pg hanno effettivamente studiato oppure no. Terminata la prima prova, inizierete ad addentrarvi nella foresta fino a quando non vedrete vari sentieri: sinistra, centro, destra. Li percorrerete e ad un tratto, sul vostro sentiero, troverete la vostra creatura messa al sicuro in una specie di trasportino; dovrete cercare un modo di avvicinarvi a lei ed entrarci in confidenza. Esplorate pure la foresta e godetevi la natura che vi circonda, gioite fino a che potete!
PRECISAZIONE: fermatevi al recupero del trasportino con dentro la vostra creatura magica, citando solo la tecnica che volete utilizzare per "farvela amica" ed entrare in confidenza con lei. Io nel prossimo post, vi dirò se è la tecnica giusta oppure no. Solo al prossimo giro vi giocherete il tutto con le dovute conseguenze.
LEGGENDA ESTRAZIONE DIREZIONE: 1=sinistra; 2=centro; 3=destra
SCADENZA: 21 maggio alle 23:00
IMPORTANTE! Ricordo che essendo una lezione, quindi una role di gruppo, alla fine di ogni post dovete segnare in spoiler tutti i dati del vostro pg (+ direzione: sinistra, centro o destra) e un breve riassunto delle azioni che compie. Esempio:CITAZIONEAaron Schneider, V° anno, grifondoro.
DIREZIONE: destra
Aaron ha interagito con tizio, ha fatto questo e quell'altro e bla bla bla.
Buon divertimento e per qualsiasi cosa, non esitate a domandareAstrid: 1
- 1d3
- 1
- Inviato il
- 15/5/2023, 15:45
- outsider.
Victoria: 1
- 1d3
- 1
- Inviato il
- 15/5/2023, 15:45
- outsider.
Madoka: 2
- 1d3
- 2
- Inviato il
- 15/5/2023, 15:45
- outsider.
Phoebe: 2
- 1d3
- 2
- Inviato il
- 15/5/2023, 15:45
- outsider.
Grace: 1
- 1d3
- 1
- Inviato il
- 15/5/2023, 15:45
- outsider.
Rain: 1
- 1d3
- 1
- Inviato il
- 15/5/2023, 15:45
- outsider.
Nathan: 3
- 1d3
- 3
- Inviato il
- 15/5/2023, 15:45
- outsider.
Mike: 2
- 1d3
- 2
- Inviato il
- 15/5/2023, 15:45
- outsider.
Edited by outsider. - 15/5/2023, 17:05. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Grace Johnson - II anno - Grifondoro
Interagito con... tutti.
Nella prima parte non prende benissimo la frecciatina di Nathan che coglie fin troppo nel segno, tenta di negare ma figù, quello c'ha visto lungo. Guarda malissimo Rain e si scusa a nome di entrambe con la professoressa seppur non pensa di essere in torto poiché ha difeso quella povera anima di Madoka che protegge fisicamente facendo da muro affiancando Astrid. Successivamente si sposta ancora, quando le acqua si quietano, per ascoltare meglio e nel farlo affianca Victoria, che trova turbata e alla quale chiede cos'ha che non va.
Svolge la piccola relazione e dato che le è capitata una bestia semplice è tra le prime a finire. Si alza, consegna il compito e affianca Michael con la quale scambia qualche parola e alla quale, da piccola chioccia, appioppa del cibo perché sta sciupato a nonna.
Insieme a Victoria e Astrid, con la quale condivide la direzione, si incammina nel sentiero a sinistra dove troveranno i trasportini con le creature. Non sapendo cosa sta facendo decide anche lei di approcciare il bruco parlandogli tranquilla, sedendosi accanto alla gabbietta. Magari così facendo eviterà che V - nome dato al Vermicolo, suo nuovo BFF - le starnutisca addosso lo schifo, chissà? Lo scopriremo nella prossima puntata.
Edited by Dragonov - 16/5/2023, 00:38. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Michael Harris, II anno, Serpeverde.
Interagito con Phoebe e con Grace con un gioco di sguardi. Scritto quanto sapeva sula Creatura assegnata e poi interagisce direttamente con Grace prima e alla fine parte con Phoebe e Madoka. Cerca di corrompere i funghetti con il ciboH.
Edited by Harris Jr. - 18/5/2023, 12:14. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Phoebe Emily Smith, II anno, Grifondoro.
Direzione numero 2 CENTRO
Animale CLABBERT.
Interagito con: Grace, Michael, Astrid, Madoka e la Professoressa.
Interagito da lontano con Victoria e Nathan.
!
Phoebe ricambia lo sguardo di Victoria e si spaventa al boom con astrid e ci scherza su.
Guarda Nathan quando si sposta.
Interagisce con Mike e poi con la professoressa durante la spiegazione.
Fa la relazione e la consegna
Interagisce con Grace e poi si dirige (Centro) per la via con Mike e Madoka, dove interagisce con entrambi.
Prova un approccio socievole e calmo con il CLABBERT.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Diamond Rain Scamander - III anno - Serpeverde.
Interagito con Grace e con Nathan. Interagito indirettamente con Vic e Astrid. Scritto il compito e preso il sentiero verso destra, in compagnia di Nathan, con il quale intreagisce fino a poco prima di intercettare il trasportino appeso al ramo più basso di un albero con all'interno l'Asticello. Lo raggiunge e ci parla per cercare di creare un legame e gli offre del cibo. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Victoria Crain, secondo anno Serpeverde
Interagito direttamente con Grace, Astrid e l'Augurey. Indirettamente con la Dobrev, Rain, Phoebe. Citati Mike e Nathan.
Dopo essersi ritagliata dei momenti per sé, Vic risponde a Grace poco prima dell'estrazione. Scrive la sua relazione e si addentra nella foresta. Lascia Grace a parlare con Mike e Rain con Nathan - il feeling che hanno non le sfugge - lei s'intrattiene con Astrid. Teme per l'incolumità della sua fata - visto che l'Augurey se ne ciba - e per il trasporto delle creature senza danni.
Raggiunge da sola il trasportino del volatile, che scopre essere un tenero cucciolo - inquietante comunque perché un po' spennato - e cerca di farselo amico cercando sotto i sassi con una faccia super schifata degli insetti da proporgli come pegno. Spera che non canti: ci mancherebbe solo la pioggia a completare il quadro..