Diamond Rain Scamander

«Every journey into the past is complicated by delusions, false memories, false namings of real events.»♕ ♕ ♕ ♕ ♕ ♕ ♕

NOME: Diamond SECONDO NOME: Rain.COGNOME: Scamander DATA DI NASCITA: 25 ottobre 2003. Diciotto anni. SEGNO ZODIACALE: Scorpione, ascendente Scorpione. STATO DI SANGUE: Purosangue. SEGNI PARTICOLARI: Ha una grande affinità con la natura. POTERI MAGICI: Elementalista della Terra ma non è ancora in grado di gestire il suo dono.

ASPETTO FISICO: Si presenta come una ragazza di bell’aspetto. Il tipico visino d’angelo, caratteristico di chi non vuole mostrare al mondo ciò che porta dentro.
Capelli rossi, occhi castani, espressivi e dannatamente magnetici. Il suo sguardo trarrebbe in inganno anche il più attento essere umano. Molti la potrebbero trovare assai enigmatica. Riesce a gestire le sue espressioni facciali, mostrando solo freddezza e lontananza nei confronti degli altri. Per questo motivo si tende a evitare i suoi sguardi glaciali. La realtà, però, sarebbe un tantino diversa. Sulle sue labbra rosse e carnose al punto giusto, raramente si ha la fortuna di veder spuntare un sorriso. In mezzo alla folla, però, non passa mai inosservata. Chissà, forse per via del suo fisico slanciato e snello? Bisogna anche aggiungere che, la giovane Scamander, non fa della sua fisicità una questione di vita o di morte, questo è assolutamente appurato ma, per alcuni versi, sfrutta questa dote per ottenere ciò che vuole e quando vuole. Questo non significa che sia una ragazza facile, al contrario, non oltrepassa mai i limiti imposti dalla sua forte morale. CARATTERE: In poche parole? Ha un carattere difficile. Risultato delle sofferenze che, in passato, hanno costellato la sua esistenza. In ogni caso, Diamond è semplicemente la cinica Diamond di sempre. Il più delle volte appare ambigua. In pochissimi possono vantare il privilegio di cogliere la sua vera essenza proprio per via del suo modo di fare glaciale ed inavvicinabile. Predilige la comodità, l’eleganza e la raffinatezza ma, soprattutto il successo. Si reputa una vera e propria vincente. Non è dotata minimamente di tatto e la sua testardaggine, spesso, la proietta in una realtà poco piacevole, fatta di scontri e turbolenze. Ha lo scazzo facile e, per un niente, perde la staffe se convinta di essere nella ragione [ossia, praticamente sempre]. La sua permalosità, sfocia –nella maggior parte dei casi- in una ricerca di vendetta. Tutto ciò, seppur, per un certo verso, possa sembrare negativo e colmo di presunzione, permette a Diamond di vivere indipendentemente dal mondo che la circonda. Per riassumere: con lei ogni cosa potrebbe essere possibile, anche l’impossibile. Intelligente e calcolatrice. Le sue giornate sono programmate nel minimo dettaglio, quasi a farla sembrare una pazza psicotica… o forse non è solo apparenza Ogni volta che si trova in situazioni a lei non gradite, tende a trovarsi in difficoltà e a entrare in una sorta di limbo interiore, isolandosi dal mondo. Si fida di poche persone. Anzi, se vogliano dirla tutta, l’unico amico, al quale darebbe la sua vita in mano, è proprio Artemis, il suo migliore amico dall’alba dei tempi, L’unico che non si è mai azzardato a farle la predica o a giudicarla .ma troppo lontano per soddisfare il suo spiccato bisogno di affetto. Questo per dire che, una volta entrati nelle sue grazie, risulta essere una ragazza affidabile e una buona amica. Peccato che si tratta di un evento più unico che raro. Insomma, non ha un carattere facile da gestire, né per lei, né per gli altri. Eppure ha un qualche cosa di affascinante, come se stesse cercando qualcuno con il quale aprirsi del tutto, senza timori. ALLINEAMENTO: Caotico Neutrale: il Cinico, l'individualista definitivo, colui che si scaglia contro le tradizioni e le leggi solo perché limitano la sua libertà personale. Non si può mai dire cosa farà, né quali danni causerà, poiché le sue azioni sono regolate solo dall'umore del momento. Un esempio classico è l'attaccabrighe fine a se stesso, assolutamente privo del rispetto della legge e della società. Spesso da un suo piccolo gesto possono generarsi numerose sofferenze o inaspettati (ed apparentemente irragionevoli) aiuti. Ligio al principio che, nelle scelte, bene e male siano praticamente ininfluenti, questo allineamento è forse la personificazione più concreta ed instabile del caos.



♕ INFO SCOLASTICHE ♕

BACCHETTA: Legno Pioppo Bianco [Il legno di pioppo bianco di qualità per bacchette è appunto di colore bianco e a grana fine, ed è molto apprezzato da tutti i fabbricanti per la sua elegante somiglianza con l'avorio e per gli incantesimi eccezionali che è in grado di produrre. Il proprietario ideale di questa bacchetta è spesso un abile duellante, o lo diventerà, perché il pioppo bianco si addice in modo particolare alla magia da combattimento. Si narra che possedere una bacchetta di pioppo bianco fosse un requisito indispensabile per entrare a far parte di un famigerato club clandestino di duellanti del XVIII secolo, chiamato dai suoi membri 'Le Lance d'Argento'. Secondo la mia esperienza, il proprietario di una bacchetta di pioppo bianco di solito è una persona forte e determinata, più facilmente attratta, rispetto agli altri, dalle imprese di ricerca e dai nuovi ordinamenti. Questa è una bacchetta per maghi rivoluzionari. Cit.]; anima di Capelli di Veela; 10 pollici; flessibile. CASATA DI APPARTENZENZA: Serpeverde. ANNO FREQUENTATO: Terzo Anno. MATERIE AMATE: Incantesimi; Cura delle Creature Magiche; Pozioni ed Erbologia. MATERIE ODIATE: Antiche Rune; Divinazione e Astronomia.

BACKGROUND:
__________ IN THE MIDDLE OF THE NIGHT

"Corri, Diamond. Corri."

Il cuore le martellava, prepotentemente, nel petto. Il respiro affannato le impediva di emettere qualsiasi suono. La voce era morta, lì, in gola. La testa doleva così forte da farle perdere l’orientamento. Un labirinto. Lo riconosceva. Quello strano ornamento apparteneva alla sua villa situata a Tobermory, una tranquilla cittadina costiera della Scozia nord-occidentale, conosciuta per via delle sue pittoresche case, affacciate sul mare.
Perché? Si osservava dall’alto con i suoi stessi occhi. La propria figura spaventata, attonita. La scena in bianco e nero. Un cattivo presagio. Un presagio di morte. Ricordava a malapena quel luogo sperduto eppure, la Scamander, sapeva che quello sarebbe stato il punto in cui, tutto, avrebbe ripreso un senso. Ma a quale costo?
Una lacrima si sprigionò, rigandole la guancia sinistra. Iniziò a nevicare. Leggera e soffice. Arrestò la sua corsa e si voltò, assicurandosi che nessuno la stesse seguendo. No. Non era sola e ne era quasi certa. Cercò di celare il segno delle sue impronte lasciate sul terreno, così da depistare chiunque stesse tentando di raggiungerla. I piccoli fiocchi candidi, iniziarono ad infittirsi, dando vita a una vera e propria bufera di neve. Che senso aveva? All’orizzonte il mare. Che stava accadendo davanti ai suoi occhi affranti? Un groviglio di sensazioni miste alla grande paura di essere sopraffatta da quello scenario ambiguo e tetro.
Sentiva le gambe stanche. Le forze la stavano abbandonando e, di lì a poco, sarebbe crollata a terra, arrendendosi all’infausto destino. Non poteva. Permettere ciò avrebbe significato sancire la fine della sua esistenza.
Alzò lo sguardo e sopra la sua testa, al posto dei fiocchi di neve, iniziarono a scendere i petali di rosa. Tutto prese colore. Il contrasto fu subito evidente. Subito alla mente, balenò l’idea del sangue che scorreva su quel candore. Un solo istante. Gli occhi si sbarrarono.


a new day ... I pugni serrati, così che le unghie –curate alla perfezione- scalfissero, quasi, la pelle. Lo sguardo indagò sul luogo nel quale aveva avuto la fortuna di ritrovare la stabilità. «Cazzo. Ancora?» Non poteva credere che quegli incubi avrebbero caratterizzato la sua attività onirica per mesi e mesi. Si alzò e raggiunse l’ampia vetrata della sua camera. Il labirinto era davanti a lei, immobile, come sempre. Disabitato.

Scese le scale e, tra i lineamenti duri della sorella della madre, trovò qualche cosa di strano. «Zia.» Si limitò a dire, prima di sparire al di là della pesante porta di ingresso.

Era nata in una famiglia di criminali potenzialmente molto pericolosi [assassini]. La sue infanzia era stata caratterizzata da viaggi di lunga durata, lunghe tappe a casa dei nonni e abbandoni vari a tate che di lei avevano capito mai un cazzo di niente.
E oralla fine? Il padre era stato spedito ad Azkaban e la madre naturale si trovava in un luogo sconosciuto. Diamond, lasciata a sé stessa, vagabondò da un parente all'altro, finendo per essere l'ombra di sé stessa.
Un giorno, decise di fuggire da casa di sua zia Margaret e, dopo giorni passati in alloggi di fortuna, giunse davanti a un maniero nel centro di Whitechapel. Rimase a fissare quella costruzione maestosa e, allo stesso tempo, familiare. Ne uscì una donna bellissima e la vide. Da quel momento, quella donna, divenne quella che per lei la madre biologica non era mai stata. Ossia: una madre. La adottò, prendendone addirittura il nome e da lì, la vita di Diamond prese la piega che aveva sempre desiderato