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.Trovarsi finalmente faccia a faccia con il proprio accompagnatore aveva sicuramente contribuito a rendere Mackenzie più rilassata e a farla entrare in uno status più festaiolo. In compenso, successivamente, la professoressa Vane ruppe il ghiaccio rendendo il clima ancora più calmo e cordiale. Aver ricevuto un simile complimento dalla professoressa per cui nutriva più ammirazione, era un successo non indifferente e per questo non riusciva a smettere di sorridere. Ovviamente senza sembrare inquietante o strana. «Professoressa, la ringrazio. Lei è impeccabile, come sempre.» Mackenzie ammirava la professoressa Vane, era sempre composta, mai con un capello fuori posto e sapeva essere sicura e severa ma senza sbilanciarsi troppo e la Rosier era così che mirava ad essere da grande. L'aveva presa come suo punto di riferimento fin dalla prima lezione in cui l'aveva vista, dove ad aver spiccato era l'autorevolezza e l'attenzione che riusciva a suscitare negli studenti. Il punto fondamentale era dato dal suo fascino ma per Mackenzie, la professoressa Vane non era solo quello. «Buona serata professoressa.» Le sorrise cordialmente prima di ritornare a guardare il suo accompagnatore. «Secondo la Vane, lo sei anche tu.» E con le mani andò ad accarezzargli delicatamente le spalle, sia per sistemargli la giacca sia perché nei film aveva visto numerose protagoniste femminili svolgere quell'azione per interagire in maniera più profonda con il proprio partner. Chiaramente Mackenzie per quella sera non aveva l'intenzione di provarci con Will ma doveva ammettere che l'idea non era poi così brutta. Il tassorosso aveva sicuramente fascino e la sua personalità - quel poco che aveva potuto conoscere - lasciava che il ragazzo non passasse del tutto inosservato. Proprio per questo aveva deciso di giocarsi la mossa del gioiello che, chiaramente, sarebbe riuscita ad indossare anche senza l'aiuto di un'altra persona. «Secondo mia madre i gioielli completano ogni vestito, anche se a notarli non c'è nessuno.» Disse cercando di imitare il tono suadente di sua madre. «Però devo darti ragione, questo vestito parla da sé.» Effettivamente dentro quell'abito si sentiva un po' una pallina da discoteca, di quelle tipo anni '70 che le noti anche se la tua attenzione non è riposta su di loro. Scrollò le spalle prima di sentire la risposta del ragazzo alla sua domanda senza riuscire a trattenere un piccolo sorriso che non voleva essere un ghigno o una presa in giro, semplicemente trovava molto carino il suo modo di porsi nei suoi confronti. «Tu non hai niente che non va, Will e non sei inferiore a me o a nessun altro.» Era ciò che pensava e voleva che anche lui si rispecchiasse nelle sue parole e iniziasse a considerare il suo valore. «Che tu ci creda o meno, nessuno mi ha chiesto di venire al ballo. I nuovi arrivati qui non sono visti di buon occhio, forse?» Non ci era rimasta male, non era nemmeno turbata o frustrata al riguardo perché sapeva che difficilmente i gruppetti già formati lasciano spazio a qualcuno di nuovo per inserirsi. Tra quelle mura c'erano già amicizie e relazioni consolidate, lei non era una di quelle e probabilmente mai lo sarebbe stata. Parliamoci chiaro chi lascerebbe qualcuno con cui è abituato a stare, per passare a qualcuno di cui non sai niente se non il nome e forse il cognome? Nessuno. L'abitudine genera stabilità mentre l'ignoto genera inquietudine ed evidentemente Mackenzie era l'ignoto di cui tutti avevano paura oppure più semplicemente, era qualcuno di cui nessuno si preoccupava. Una miss nessuno. Il ballo, però, era un evento allegro perciò smise di fare quei pensieri tristi, malinconici ma si concentrò sul passare una bella serata con Will. Prese il braccio del tassorosso e fece il suo ingresso nella Sala Grande, notando quanto maestosa fosse e rimanendo letteralmente sbalordita da tutte quelle decorazione. A stento riusciva a riconoscerla, sembrava quasi un altro posto. «Hai fatto un lavoro straordinario è...è tutto perfetto!» Degno di una festa firmata Rosier. Casa sua, durante le feste, era simile alla Sala Grande in quel momento perché a suo padre piaceva fare le cose in grande. Una qualità che a volte disprezzava perché secondo lei l'eleganza e lo sfarzo, non sempre sono sinonimo di cordialità o ospitalità. Ma cosa ne poteva sapere lei, una ragazzina di appena diciassette anni? «Non vedo l'ora di ascoltarlo e magari, chissà, potremmo anche ballare un po'.» Che razza di festa era altrimenti? La giovane Rosier amava ballare e quella era l'occasione perfetta per mettere in mostra tutti i suoi allenamenti di quegli anni. «No, non sono di qui.» Era così evidente? «Prima studiavo ad Ilvermony, poi per alcune faccende personali mi sono dovuta trasferire qui.» Tutta colpa del suo fratellastro Seth che se non avesse sporto denuncia verso il padre della giovane Rosier, probabilmente avrebbe continuato a vivere la sua vita semiperfetta ad Ilvermony. Si guardò intonro, chissà cosa stava facendo in quel momento quel pezzo di merda. Se solo l'avesse intercettato, gli avrebbe potuto servire un bel bicchiere di qualsiasi drink proprio sulla sua splendida facciaccia. «Oh, certo.» Rispose confusa per quell'insolita richiesta. «Hai una sorella?» Gli domandò poi con il semplice intento di fare conversazione mentre si serviva da bere. «Ci facciamo una foto ricordo? E' la mia prima festa qui e vorrei immortalare il momento.» Sorrise nella speranza di non essere troppo invadente. La serata stava passando tranquilla quando notò un po' di mormorio verso il centro della pista. «Che sta succedendo lì?» Domandò a Will mentre si sporgeva per cercare di captare qualcosa.SPOILER (clicca per visualizzare)Mackenzie Rosier, III anno, corvonero.
Interagito con la professoressa Vane e Will. Citato Seth ()
Si trova al tavolo delle bevande con Will.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Chloe arriva in ritardo alla festa, inizialmente non aveva voglia di venire poi dopo ha cambiato idea. Va alla festa con Lucas Knight un ragazzo che era rimasto senza accompagnatrice che ha sempre avuto un debole per lei. È un tassorosso piuttosto ‘sfigato’, infatti vederlo accanto a lei crea qualche sguardo curioso. Come d’accordo Chloe abbandona il suo accompagnatore all’entrata della sala grande e si avvicina a Halley, sua amica..
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Marshall Carter-Johnson, IV anno, Tassorosso.
- Premessa: scusate, ma non sono capace di interagire con tante persone nello stesso post e si vede lol
- Interagito e citato Grace, Mike, David ed Halley.
- Marshall si rende conto di aver fatto una cazzata, ma ciò che accade subito dopo il "piccolo incidente" e la reazione di Grace in difesa di Mike rendono il tasso nervoso. Geloso delle attenzioni che la Johnson rivolge al suo accompagnatore, Mars cerca di allontanarsi dai due e, nel farlo, provoca David - che Mars ritiene colpevole di quel teatrino - dandogli una spallata.
- PS. Mars è un'elementarista, il suo elemento è il fuoco, non lo ha ancora sbloccato, ma si sente particolarmente accaldato vista la rabbia che prova e la situazione di merda in cui si è messo da solo (spero vada bene!)
Edited by -mars - 8/1/2023, 18:40. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagito con Mackenzie e Marshall, citata Rain.
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.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagito con Mercel e quando Will si allontana da Mack, va a salutarla. Infine si getta sulla pista da ballo (ignorando il casino che sta succedendo con i pazzi degli Harris), spupazzandosi Marcel. OPS..
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.LOKI NORMAN – 16 ANNI – SERPEVERDE (IV)Sospira, sconfitto alle parole della biondissima Caposcuola. [Allora hai proprio sbagliato cavaliere. Ti faccio ombra, e preferirei non essere notato da nessuno] onesto fino al midollo, segna la fine del discorso con una scrollatina di spalle. E’ sorpreso dal sentirle dire, fra le righe, di non essere completamente contraria ad un sano pugno in faccia a chi se lo merita, o almeno questo è quello che ha inteso lui, e quindi allarga un gomito a colpirle piano il braccio più vicino, in segno di rispetto. Infondo, se così fosse, sarebbero sulla stessa lunghezza d’onda. E poi non gli dispiace proprio essere lì con lei, nonostante la sua faccia eternamente scazzata potrebbe far pensare il contrario. Ed è ancora più felice di sentirle dire che non ha intenzione di piantarlo in Nasso per andare a ballare con qualche damerino più interessante di lui. Che ce ne vuole pure poco, tra l’altro. Forse è un sentimento piuttosto egoista da parte sua, ma immagina che possa concederselo, tanto più che non fatica a dare un volto e un nome alla volontà dell’amica a restarsene nei margini assieme a un noioso figlio di puttana qual è lui. Axel. Non parlano molto, anzi quasi per nulla, nonostante siano coinquilini, ma ha intravisto la cura con cui si rivolge a SKYLEE e questo gli basta a farglielo andare abbastanza a genio. [Capito] le fa solo, percependo un debole sorriso dipingersi sul viso. Non dura moltissimo, però, perché a parte il venir spostato quasi di peso fino al banco delle bevande, la conversazione comincia a spostarsi su un terreno scivoloso. [Solo una stupida battuta fuori luogo] taglia corto, infatti. Non è pronto e nemmeno dell’umore adatto per affrontare un discorso lungo e periglioso sui problemi che lo assillavano in quel periodo e i cui strascichi fanno ancora parte della quotidianità. Allora sposta il focus su di lei, sperando che il depistaggio funzioni. [Che brava ragazza] ripete il concetto appena espresso anche da lei medesima, con un tono che sa da presa in giro. Però lo crede davvero. E crede anche a quello che lei gli ha detto. Non ha motivo di dubitarne, dopotutto. [Comunque mi sfugge anche un’altra cosa: perché hai chiesto proprio a me di accompagnarti? Per mesi ho pensato che fossi incazzata per quello che era successo…] anche se ormai sa che non è stato quello il motivo dei loro silenzi, trova strano che sia stato nuovamente selezionato come accompagnatore. Cioè, resta il fatto che il danno lo ha combinato già una volta, e non erano nemmeno stati molto insieme in quell’occasione. Vorrebbe anche aggiunge altro, che inizia con [...però ti ri…] ma sul palco si scatena la nuova band, con un MARS bello carico e intenzionato a coinvolgere al meglio il suo pubblico, e si ritrova con la voce soffocata dalle grida dei fan, rinunciando ad alzarla a sua volta. Si perde invece a osservare qualche volto fra la folla, e da lì naufraga completamente nelle proprie elucubrazioni mentali.
Il colpetto di Skylee riesce a destarlo dal garbuglio di pensieri, riportandolo alla realtà giusto in tempo per far sì che la voce del Bibliotecario lo spinga a voltarsi nella sua direzione. Le spalle si irrigidiscono, assieme ai lineamenti del viso, e per una frazione di secondo è possibile scorgere una nota di panico attraversargli lo sguardo. Quella persona sa qualcosa che lui stesso non vorrebbe ammettere mai neanche a sé stesso. Infatti, cosa dovrebbe mai sapere? Niente. Quella in biblioteca era tutta una cazzo di farsa. Probabilmente, “quelle” in biblioteca. Tutte e due. Stronzate che sono solo capitate e basta e che non hanno alcun significato. [Signore…] ricambia ossequioso, con un breve inchino della testa, mentre la mano libera va a sistemare il colletto della camicia, già perfettamente ordinato in partenza. A differenza della sua amica, poi, lui evita spontaneamente di prodigarsi nella pronuncia del nome dell’uomo, quasi fosse certo che se solo ci provasse finirebbe per scatenare l’ilarità dei presenti. Incredibile come il caso riesca sempre a colpirlo in pieno viso facendo comparire di lì a poco anche la Professoressa VANE, complice di fargli buttare giù una bella boccata di soda. Un cenno con il capo viene concesso ovviamente anche lei, ma capitelo, ha la bocca piena e non può dilungarsi in chissà quali argomentazioni. Anche gli occhi tornano per un momento al centro della sala, evitando così di sostare troppo sui due adulti, e vengono catturati nuovamente dal vestito di RAIN. E da MARCEL, ora ancor più vicino alla sua dama, quasi fossero ad un passo dal baciarsi. Scosta lo sguardo di nuovo. Non gli piace osservare le persone in intimità, gli sembra di invadere uno spazio a cui non appartiene. E poi è ancora segnato dal bacio cui ha assistito a giugno, che non gli ha di certo lasciato delle buone sensazioni addosso. Prima di abbandonare i due alle loro cose, però, si sorprende a pensare come quel ragazzo sappia sempre trovare il suo posto ovunque si trovi, al contrario di lui, che si sente sempre fuori luogo. Ed è affascinante. Sì, lo trova affascinante. Non è un crimine. Alcune persone sono fatte così, e altre no, semplicemente. Lui lo è, ma in fondo “affascinante” vuol dire un po’ tutto e un po’ niente, dunque non ha paura di questo giudizio che gli è apparso nella mente. Perché, affascinante o no, lui non ha ancora deciso se quel fascino gli piaccia oppure lo faccia solo incazzare. Comunque non sono neanche affari suoi, e gli dà fastidio assistere alle effusioni degli altri, come si diceva, quindi abbassa le iridi sul proprio bicchiere e cerca di deglutire, faticosamente, l’ultimo sorso di quel drink dal retrogusto schifosamente amaro. La sua espressione infastidita potrebbe dare adito a molti fraintendimenti, soprattutto considerando la succitata coppia di adulti che gli sta praticamente davanti. [Sì, merda, sembra che ci abbiano messo qualche essenza che li fa sembrare alcolici. Fanno schifo. Il mio lo fa parecchio.] commenta alla volta di SKYLEE, per quanto non la stia ancora guardando, concentrato invece su ROSE a cui appunto dedica una delle sue facce peggiori, a cui segue un moto di imbarazzo evidente. Si sta sentendo un vero idiota, e quel fottuto beverone gli sta pure bruciando la gola. Vorrebbe sputarlo, ma sarebbe proprio una pessima idea, quindi manda giù senza fiatare mentre le guance gli si colorano appena. E poi inizia a sentirsi confuso. Sarà la bellezza di Rose a fargli girare la testa? Forse. Però la testa gli gira davvero, non è un modo di dire. Si volta verso SKYLEE, rivolgendole un’espressione strana, disorientata. Ci mette un secondo a metterla a fuoco, e la cosa lo spaventa e un po’ lo innervosisce pure. La mano che si passa davanti è più leggera di quel che ricordava. Cazzo. C’è qualcosa che non va. Quando è così, la sua strategia è più o meno la stessa di un qualsiasi animale ferito: nascondersi e restare solo nel proprio dolore, fino alla morte o alla guarigione. Ma non vuole allontanarsi adesso, quindi si autoconvince che sia solo il cambio di luce. O la musica, di nuovo. Adesso ci sono pure dei ragazzini che si stanno mettendo a dare spettacolo seguendo il tizio vestito da BABBO NATALE. E c’è gente che litiga. [Sono io, o non ci si capisce un cazzo?]SPOILER (clicca per visualizzare)Risponde a SKYLEE tenendosi i suoi segreti un po’ come fa lei (bff anche nei comportamenti), e al saluto del BIBLIOTECARIO panicando un po’. Fa un cenno anche alla PROF. VANE, e dopo aver osservato RAIN e MARCEL in intimi atteggiamenti, si trova in difficoltà iniziando a sentire i primi segnali dell’alcol in corpo. Citati, oltre a quelli già detti anche: Rose, Carrie, Mars e il gruppetto litigioso.. -
.Vedere David avvicinarsi mi rincuorò almeno non ero stata piantata in asso. Stavo sorridendo senza rendermene conto e quando lui posò la sua mano sul mio fianco tirandomi a se barcollai un secondo «Chissà forse per te oppure per me stessa!» risposi con leggera spavalderia ridendoci su. «Grazie, era di mia madre, il vestito, l'ho adeguato a me... Tu stai benissimo, il rosso ti dona!» dissi concludendo con una mano sulla camicia per poi spostarmi leggermente. Loki da lontano mi salutò in una maniera alquanto particolare tanto da soffermarmi un secondo per capire di più se andasse tutto bene ma poi venni distratta da David che mi afferrò la mano e mi trascinò per la sala. «David! Piano che cado!» dissi cercando di alzare un lato del vestito con la mano libera, mentre stringevo con forza quella del serpeverde cercando di stare al suo passo. «David che succede...» Si fermò una volta arrivati vicino a un gruppetto e solo in quel momento mi fermai anche io barcollando e con un leggero affanno. Alzai lo sguardo e i miei occhi si spalancarono nel vedere David prendere per orecchio qualcuno. Ero li che con gli occhi facevo spola tra tutti i soggetti senza capirci molto. In un secondo la situazione sembrava degenerare ma la parola "Fratello" mi entrò nelle orecchie come uno spillo. «Si diamoci una calmata!» dissi seguendo l'eco della ragazza che era nel mezzo. Presi la mano di David e lo tirai forte «Dai! Calmiamoci!» David era molto alterato e questo non era un bel segno ma non volevo che il ballo venisse rovinato e stavo attingendo a tutta la mia pazienza. Anche il tassorosso stava provocando David così aggiunsi spostandomi davanti al serpeverde in modo che guardasse me, mettendomi in mezzo e parlando a bassa voce avvicinandomi al suo orecchio«David, ascoltami... La camicia si pulirà, quando la riavrai la smaccherò promesso! Anzi te ne comprerò un altra io!» Poi mi allontanai senza mai staccare gli occhi da lui per dei secondi quasi come ad implorarlo di smettere mentre le mie mani iniziarono ad essere fredde per la tenzione che avevo dentro di me. «Vi prego di smetterla o dovrò mettere i panni da Caposcuola e onestamente non mi va di rovinarmi la serata.» Il tono deciso ma non duro come ci si aspetta anzi abbastanza malinconico e scocciato. Guardai la ragazza e le sorrisi dolcemente quando vidi che cercava di allontanare l'altro serpeverde suo accompagnatore «Si sarebbe opportuno!» aggiunsi in tono dolce e calmo, era un modo per dirle che non volevo ci fossero problemi. Anch'io avrei voluto trascinare via David ma non mi sentivo così tanto in grado, provai ad afferrargli la mano e se lui avrebbe accettato avrebbe sentito le mie dita fredde che gli stringevano le sue calde. Nel mentre vidi la spalla di David spostarsi perchè urtata da Mars. Fu li che aggrappai con forza la sua mano volente o nolente del serpeverde e lo chiamai sperando di essere importante io in quel momento e non una camicia con dei ragazzi«David... Andiamo!». Speravo con tutta me stessa di non dover intervenire e che non andasse oltre la questione. I miei occhi erano diventati neri e dietro alla maschera si notava il cambiamento per chi conosceva la mia "peculiarità". Almeno quella serata, solo per qualche ora, volevo fosse un momento sereno. Mi voltai per un secondo e il mio sguardo si posò nuovamente nella direzione di Loki e scossi la testa come a dire "tutto bene?" Perchè quando incrociavo il suo viso mi guardava in modo strano? Glielo avrei chiesto ma non era il momento.
SPOILER (clicca per visualizzare). -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagisce con Mike, litigando come sempre anche se lo ha deluso per aver difeso Grace. pffff. Interagisce con lei e fa lo stronzo, lo stesso fa quando vede Halley, anche se fa pensieri sconci. Citato Kai. Torna a parlare con Rose che tiene stretta. Alla fine si allontana con lei, poi raggiunse Mars e gliene dice quattro, torna da Rose e sta per andare via. Riceve una lettera e cala il gelo, ops.
Edited by David_ - 3/1/2023, 01:11. -
.Troppo casino. Il suo sistema nervoso ne stava risentendo non poco. Era davvero tanta roba per chi, come lui, soffriva quando, senza volerlo, si ritrovava ad essere l’attrazione principale della serata e tutto per cosa? Per l’incapacità di David di mantenere una profilo basso. Assurdo. Le sue sparate erano una leggenda e, al contrario degli altri, Mike, era assolutamente abituato a quel teatrino da quattro soldi, messo in piedi solo per attirare l’attenzione e giocare a chi l’aveva più lungo. Non gli importava un cazzo. Doveva solo pensare a Grace e al fatto di tenerla lontana da colui che, per molti, versi, poteva diventare un bel problema. Marshall, era il minore dei mali. Conosceva il fratello più che bene e andarci contro non avrebbe fatto altro che peggiorare le situazione. Qualche cosa di impossibile, visto il comportamento da stronzo che aveva tenuto nei confronti di tutto il gruppo allegramente riunito. Smorzare gli animi. Beh, contava sul fatto che davanti al corpo docenti non facesse il completo pezzo di merda, senza cervello. Il rischio concreto c’era.
Tutta quella pressione, però, iniziava a urtare il piccolo embolo presente nel cervello, pronto ad esplodere, liberando la sua vera natura, rimasta confinata per troppo tempo. Aveva imparato a controllarsi, ad apparire. Così come gli era stato imposto per troppo tempo. Il ragazzino dai grandi occhi azzurri, però, era sbocciato, cadendo nelle cattive abitudini che, evidentemente, appartenevano all’intera stirpe degli Harris. Una bella merda. Fece un respiro profondo ma, improvvisamente, la vena sulla tempia iniziò a pompare più sangue e fece capolino. Ehilà. Stava per attaccare. Quelle provocazioni lo stavano davvero portando al limite. Addio al ragazzo posato di sempre. E invece no. Non accadde nulla perché, dal lato, arrivò la voce spaventata di Grace che, per un certo verso, lo fece trasalire e rendere conto che non poteva risolvere la questione come avrebbe voluto, non davanti a lei. Non era giusto. Rilassò i nervi e la mascella, tornando a ragionare in relazione al contesto. Si trovava lì per rimanere, non per fare il coglione e farsi cacciare. E poi, dove sarebbe andato?
“Abbassa la voce. Devi far sapere a tutti che sei pazzo?” Chiese, quasi in tono indifferente al fratello. Palese. Un pazzo conclamato. Chi se la sarebbe presa tanto per una stupida camicia? David. Ovviamente. Che domanda idiota. Era sempre stato possessivo in tutto e per tutto. Il bambino speciale della famiglia Harris. Le cose si stavano mettendo male. A dare una mano arrivò anche il Tassorosso strimpellatore, dando della testa di cazzo al maggiore dei fratelli. “Marshall. È tutto a posto. Per favore!” Era pur sempre suo fratello, sangue del suo sangue e anche se faticava ad ammetterlo, non avrebbe parteggiato per colui che gli andava contro, soprattutto considerato il modo eclatante in cui si stavano svolgendo i fatti. Imbarazzante. Tutto quanto. Parevano una banda di idioti e la cosa iniziava a infastidirlo. Le parole che uscivano dalla bocca di David erano date dalla foga del momento e, probabilmente, il giorno dopo se le sarebbe dimenticate, fingendo che nulla fosse successosempre che fosse arrivato al giorno dopo. Bla bla bla. Un turbinio di frasi messe a caso, anche inutili da sostenere. “Allora smettila di rubare ossigeno.” Lo rimbeccò. Sapeva che la calma mostrata non sarebbe stata vissuta benissimo ma, questo, era un punto a favore di Mike. La sua estrema calma era un’arma volta a sfinire il suo caro fratello.
Si rivolse a Grace. Tagliente più che mai, tentando di metterla in cattiva luce davanti a tutti i presenti. “DAVID!” Cazzo. Era così difficile smetterla di fare il coglione? Alzò di poco il tono della voce mentre, la ragazza accanto a lui tirava fuori gli artigli. La fece sfogare, pronto ad intervenire in caso di reazioni esagerate. Ed eccola a partire in quarta. Con un gesto veloce del braccio, Mike l’acchiappò, portandola verso di lui. Stringendola forte ma prestando estrema attenzione a non farle male. La Grifondoro si dimenava come una forsennata, recitando parole non troppo carine nei confronti dell’altro Serpeverde che sembrava incassare senza problemi quelle che per lui erano inutili parole. “Grace, non ne vale la pena.!” La voltò verso di lui, guardandola dritta negli occhi. “Credimi.” La decisione nel suo tono era indice della verità. Avrebbe aggiustato tutto, in separata sede, lontano da lei e dalla possibilità che potesse vederlo per quel che era: molto simile a David. Caratterialmente non si discostavano di molto, essendo cresciuti sotto lo stesso regime ma, al contrario del fratello, Mike si era difeso e costruito una corazza forgiata dai ripetuti abusi mentali inflitti da parte di coloro che l’avevano messo al mondo, per puro caso. “Fidati di me! Ok?” Le accarezzò, per la seconda volta, il viso. Dolcemente. Non meritava quel trattamento e, forse, neanche di essere esposta a pericoli, così come lo era con lui, inevitabilmente. Una triste realtà alla quale non poteva porre rimedio.
Improvvisamente si di loro piombò un qualche cosa di imbarazzante. Michael indietreggiò, trascinandosi dietro la ragazza. Il gruppetto si disperse e osservò David, mano nella mano con la Caposcuola di Tassorosso, allontanarsi. “Stai bene? Vado a prenderti qualche cosa da bere?” La rissa era stata sfiorata e scampata. Che fatica avere a che fare con una persona difficile come il moro degli Harris. “Mi dispiace. Davvero. Troverò il modo per farmi perdonare.” Senza pensarci su, si chinò e le baciò, delicatamente, la fronte. Aveva un buon profumo e la cosa lo inebriò. Stava per perdere la lucidità ma, dopo poco, la bomba ad orologeria, scoppiò di nuovo. Davidi si stava dirigendo verso Marshall. Porca troia. Non fece un passo. Convinto che la cosa migliore stesse nel farsi i cazzi suoi. “Davvero. Mi dispiace. Se potessi rimediare ai casini di David…” Non gli sarebbe bastata una vita intera. A volte si chiedeva il perché non aveva avuto il coraggio di infilargli quella lama più in profondità, lì nel punto del non ritorno. “Spero tu possa darmi una seconda possibilità!” Magari lontani da quelle persone, nell’intimità di qualche luogo a lei caro, così da poter raccontarsi meglio di quello che era apparso. “Niente male, comunque. Hai una grinta non indifferente. Ecco perché mi piaci!” Questa volta si aprì un sorriso sul suo volto, un evento unico. L’aveva detto. In fondo non che fosse un segreto anzi, credeva di essere stato chiaro per quel che riguardava le sue intenzioni.
La serata sarebbe potuta continuare, così, lontana da altri possibili ostacoli. E invece no. Stava per avanzare una richiesta alla sua dama quando, il suo sguardo fu catturato da un volatile che, elegantemente, planava sulle loro teste. Ci mancava solo il piccione. La bestiola non passò oltre ma, al contrario, recapitò una lettera proprio a lui. “Ma che…” Chi era tanto becero da consegnare della posta in un’occasione del genere. La risposta fu limpida come l’acqua. Non gli ci volle molto per comprendere di chi fosse quella calligrafia: Dean Harris. Li aveva trovati. Appoggiò un piede su una colonna, rileggendo più e più volte quel breve testo che li invitava a raggiungerlo. Sollevò lo sguardo artico e, nonostante l’affollamento, riuscì ad intercettare il viso impallidito di colui che aveva ricevuto l’altra lettera. Annuì, come gesto di intesa, il primo dopo tanti anni.
Il suo terrore non sarebbe passato inosservato ma, per quanto fu possibile, tentò di recitare il ruolo dell’indifferente. “Scusa. Questo non era previsto. Come tutto il resto, effettivamente.” La prese per mano e, come se fosse l’ultima volta, la tirò a sé, abbracciandola, quasi disperatamente.
Se solo Mars avesse avuto le palle di invitarla prima di lui, forse, non si sarebbe dovuta scontrare con la merda che circondava gli Harris:Welcome to my truth. La fissava come se fosse la sua ancora di salvezza. Probabilmente sarebbe stata l'ultima "cosa" bella prima di incotrare la sua fine e, per questo, se la voleva assaporare fino all'iltimo istante.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagito con Grce e David e trattenuto Grace per non rischiare che David scattasse (piyco che non sei altro) Interagito con Mars e alla fine ricevuto la lettera del daddy e, quindi, intercettato lo sguardo di David e annuito come gesto di intesa,. -
.Halley era proprio davanti a lui, più bella che mai e Kai per una manciata di minuti si sentì in difetto accanto a lei. La Wheeler in quelle vesti splendeva di luce propria mentre lui sembrava fuori luogo rispetto a quel contesto. Guardandola pensò che aveva fatto proprio bene ad invitarla, chissà con chi sarebbe potuta finire e chissà lui come avrebbe reagito davanti ad una scena simile. Lo sai meglio di me che non mi faccio troppi problemi nel fare le cose. Pronunciò con sicurezza quelle parole che, in realtà, celavano i suoi dubbi riguardo quell'invito. Non che non fosse sicuro di invitarla, il problema era cosa avrebbe portato quella serata alla loro relazione. Non stavano insieme e non erano nemmeno amici, quindi come si sarebbero dovuto comportare dopo quella serata? Allora andiamo. Kai non era il tipo da galanterie o formalità perciò non si preoccupò di offrire il suo braccio alla sua accompagnatrice ma si limitò semplicemente a camminarle più vicino. Questa sera sei diversa. Il giovane Parker non era nemmeno uno che con i complimenti ci sapeva fare, quindi questo suo commento poteva tradursi con un "questa sera sei bellissima." Semplice no? Ammettilo sapevi che c'ero io dietro quell'invito e ti sei tirata a lucido per fare colpo su di me. Stuzzicarla, invece, era ciò che gli riusciva meglio. Battibeccare gli sembrava l'opzione migliore per mascherare il suo sentirsi a disagio in un occasione formale come quella. Se si guardava il serpeverde, di certo la prima cosa a cui lo si paragonava non era una festa come quella. Quella sera, invece, si era messo alla prova solo per cercare di dare un tono alle cose di Halley. Ed evitare che andasse al ballo con qualcuno al di fuori di lui. Tu mancarmi? Nei tuoi sogni forse, Halley. Un sorriso comparve sul suo volto, tradendo quanto appena detto. Non era ancora arrivato ad essere così mieloso e sdolcinato da pensare ad Halley ogni istante della sua giornata e nemmeno nel sentire la sua mancanza. Ma puoi crederlo se ti fa piacere. Il solito arrogante. Aveva notato che la sua già persistente arroganza e insolenza aumentavano a dismisura quando si trattava di ammettere qualcosa di tipo sentimentale nei confronti della Wheeler. Finalmente la musica iniziò ad essere più forte, sovrastando quella conversazione alquanto strana. Da quando si erano baciati, le cose tra di loro non erano più le stesse. Era successo qualcosa e inevitabilmente era un qualcosa che non poteva essere ignorato ma sia Kai che Halley sembravano non volerci pensare più di tanto. Paura? Probabilmente. Ho ascoltato di meglio ma devo ammettere che non è così male. Nei locali che frequentava spesso c'erano gruppi emergenti che suonavano dal vivo e alcuni di quelli che aveva ascoltato erano davvero dei fuori classe. Sbaglio o sta dedicando una canzone a qualcuno? Un grande classico che però a Kai non piaceva, anzi lo trovava ridicolo. Che sfigato. Si lasciò sfuggire quel commento con un tono sprezzante forse perché lui non era tipo da dediche mentre invece la grifondoro poteva apprezzare qualcosa del genere. Una nuova consapevolezza che fece vacillare ancora di più il giovane Parker nei confronti di Halley, rendendosi conto che appartenevano a due mondi diversi e che forse lui non avrebbe mai potuto dargli ciò che lei voleva. Il contatto con la sua mano, lo fece risvegliare da quello stato di trance in cui si era ritrovato per mezzo della sua stessa testa. Si lasciò guidare dalla grifondoro e in men che non si dica si ritrovò in mezzo ad un bel gruppetto che a quanto pare stava dando spettacolo e quando vide di chi si trattava, non potette fare a meno di ridere. Chissà perché non avevo dubbi che si trattava dei miei meravigliosi compagni di stanza. Disse con una punta di ironia nella voce, rimanendo sorpreso poco dopo del fatto che Halley conosceva David. Per che cosa state litigando adesso? Continuò a parlare sempre con il suo solito tono di scherno, conscio del fatto che si sarebbe trovato con un bel gruzzolo da sbrogliare. Il suo cruccio si fece più marcato quando sentì le parole che il serpverde rivolse alla sua compagna. Istintivamente mosse qualche passo in avanti, mettendosi come scudo tra Halley e David. David datti una calmata, hai avuto i tuoi cinque minuti di gloria. Ora recupera quella povera anima che ha scelto di passare la serata con te e levati dai coglioni. Era infastidito dal fatto che i due si conoscevano e non sapeva come gestire la cosa, così aveva optato per scagliarsi sul suo compagno di stanza. All'improvviso sentì una strana forza farsi spazio dentro di lui che minacciava di uscire e Kai sentiva di non averne il pieno controllo. Che cazzo è successo tra te e David? E come mai lo conosci? Domandò successivamente ad Halley, dopo essersi assicurato che David era sparito.SPOILER (clicca per visualizzare)Kai Parker, III anno, Serpeverde.
Interagito con Halley e David.
Citato Mars.
Edited by dickhead - 9/1/2023, 09:36. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)- Interagito con Rain, Halley e Carrie;
- Ho immaginato che la canzone ""lenta"" potesse essere questa:
Edited by camden. - 4/1/2023, 00:02. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Rose Mia White - Tassorosso - IV anno
Interagito con David e interagito da lontano con Kai e Halley
Nominato Mars.
Vestito
Scarpe
Maschera
Uscita continuo qui
Grazie a tutti è stato divertente
Edited by Rose Mia White - 4/1/2023, 13:58. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Interagito direttamente con Marshall, David e Michael. Citate Rose e Carrie.
Supplica Marshall di non fare cose avventate ma poi è la prima che cede alla collera per le provocazioni di David (lol), fortunatamente Mike la porta via e questo scongiura la rissa (forse?). Nel mezzo si fa 714 paranoie e domande. Momento awwww con Mike... Faccio schifo a riassumere vè? Ops. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ha bevuto ventordici bicchierini e ha poi spedito Loki in missione di salvataggio per controllare che Rose stia bene visto che è troppo orgolgiosa per farlo da sola. Mentre usciva dal ballo un po' troppo allegra e su di giri rispetto ai suoi standard è andata a sbattere contro qualcuno, chi vuole può narrate di essere stato lo
Sfortunato travolto dall'uragano Sky, lei non si offenderà (è già troppo brilla per farlo).
Sky e Loki sono usciti dal ballo, proseguiremo in una role libera post ballo in vista della sua chiusura non troppo lontana (chi vorrà potrà unirsi a fare casino, basta che vi portiate l'alcol da voi perché quello che tengo in mano è tutto mio prrr (?)).
Traduzione: Ops, perdonami..