Posts written by Sky.

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    Come preferisci, c'è solo da dire che al momento il mondo degli studenti è molto più popolato ed è per questo più facile ruolare e trovare role, ma nessuno vieta di partire con un pg fuori scuola!! <3
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    5 a player in totale, però agli inizi consigliamo sempre di partire con uno per ambientarsi un po' e poi appena ci si è presa la mano dare il via libero alla creatività, però ovviamente sono scelte personali!!
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    Ma ciaooo!! Benvenuterrimo. Per ogni dubbio non esitare a chiedere e se ti fa piacere raggiungici pure su telegram dalla sezione adduco maxima così possiamo rispondere alle tue domande con ancora più facilità e del resto che dire... io pure sono team Corvonero e i corvetti non bastano mai, soprattutto al terzo e quarto anno che ne sono praticamente sprovvisti e vanno popolati in previsione delle lezioni del prossimo anno... così... te la butto lì piano piano ahahhahha 👀😝
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    cacciatore tassorosso
    Christopher Bass - 16 - II
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    Presi al volo il bacio di Astrid con fare divertito e mi obbligai a non fare contatto visivo con il Serpeverde al quale avevo appena colpito una mano con quello che forse era stato il colpo di fortuna più inaspettato di sempre, avevo quella strana sensazione che se solo lo avessi incrociato sarebbe stato in grado di disintegrarmi con lo sguardo ed io non ci tenevo poi molto a finire in polvere. Non feci in tempo a raggiungere l'altro capo del campo che sentii l'inconfondibile fischiare di un bolide in avvicinamento alle mie spalle. Imprecai fra me e me apiattendomi sul manico di scopa e pregai un dio al quale non credevo più da tempo di non fratturarmi il cranio e incredibile ma vero per chissà quale fortunato allineamento dei pianeti ci riuscii sul serio. Colsi tale fortuna sfacciata come un segno per darmi ancora un po' da fare, potevo segnare ancora, me lo sentivo e volevo portare la mia squadra alla vittoria per provare una volta tanto il piacere di farmi acclamare per le mie doti sportive e festeggiare assieme agli altri Tassorosso la nostra vincita. Dovevo tentare. Corsi alla ricerca della pluffa e sfruttando un passaggio un po' storto della squadra avversaria la intercettai e tirai con tutta la forza che avevo in corpo verso gli anelli. Non appena la palla si stacco dalle mie dita udii un boato minaccioso alle mie spalle e con orrore vidi un Astrid dolorante piegarsi su se stessa stringendosi una gamba. Cazzo. Mi domandai se, dopo il tiro fallimentare ai miei danni il Dragonov non avesse ben pensato di prendersela nuovamente con lei, ma speravo sinceramente non fosse così, altrimenti pur di vendicare la mia biondissima amica sapevo bene mi sarei fatto rompere quantomeno il naso per fare a pugni con quello stronzo. Attesi qualche secondo per capire se fosse ancora in grado di giocare, poi schizzai nuovamente alla rincorsa della pluffa per cercare di segnare ancora per agevolare la vincita della nostra squadra, tutto sommato se Assie continuava a giocare nonostante l'evidente danno subito, era mio preciso compito non mollare e dare il massimo fino alla fine. Presi la palla, la passai e poi la recuperai ancora avvicinandomi agli anelli e quando fui vicino a quello più favorevole al tiro tentai quella che sarebbe stata la mia ultima mossa. Ultima, sì, perché solo un minutino più tardi la nostra cercatrice dimostrò a tutti quanto cazzuta fosse afferrando il boccino. Esclamai e urlai con estremo entusiasmo alla volta della ragazza volando verso di lei per stringerla a me e congratularmi, ma quando fui a pochi metri da dove si trovava la vidi precipitare. Il cuore mi si fermò in gola e senza esitare, o pensare per un solo istante di troppo mi lanciai verso di lei piegandomi quanto più riuscivo sul manico di scopa per acquistare velocità e quando le fui a soli pochi centimetri allungai le mani per prenderla al volo prima che raggiungesse terra schiandandosi. Persi quota per essermi sbilanciato e il manico del mio mezzo magico cominciò a vibrare all'impazzata facendoci zigzagare in picchiata verso terra, riuscii a recuperare il controllo del mezzo solo all'ultimo, ma non ci riuscii del tutto e quando i nostri corpi toccarono terra finimmo per schiacciare sotto di noi la mia scopa riducendola in pezzi e cominciammo a rotolare di qualche metro sul terreno. Sentivo i gomiti pulsare per la botta presa e la schiena urlare in protesta a quanto appena obbligata a sopportare, ma stavamo abbastanza bene seppure un po' ammaccati e questo era l'importante. «Ricordami come mi hai convinto a giocare a Quidditch...» Scherzai un po' dolorante voltando il capo verso la Tassorosso. Almeno avevamo vinto?
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    Interagito direttamente con Astrid. Citato Axel. Ha schivato il bolide di Axel per poi tentare due tiri in porta e si è in fine improvvisato angelo custode dei poveri evitando alla compagna di squadra di schiantarsi a terra.


    Riuscirà a centrare gli anelli? 1: 6
    • 1d10
      6
    • Inviato il
      1/7/2023, 23:13
      Skylee.
    Riuscirà a centrare gli anelli? 2: 7
    • 1d10
      7
    • Inviato il
      1/7/2023, 23:13
      Skylee.
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    Skylee Metis

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    «Ragazzina?» Alzai divertita un sopracciglio prima di scoppiare un una fragorosa risata che non mi preoccupai di contenere rompendo il silenzio che proveniva dalla vicina foresta proibita. «Ti ricordi che sei tu quello più piccolo fra i due, vero?» Gli feci strizzandogli con fastidiosa gentilezza la guancia quasi fosse un bambino importunato dalla zia di turno. Effettivamente gli anni che ci dividevano non erano molti, anzi, a dire il vero era solo poco più di un anno se la memoria non mi ingannava riguardo la sua data di compleanno, ma era sempre meglio puntualizzare, detestavo mi si desse della mocciosa troppo piccola per capire o fare qualcosa, figuriamoci poi se a dirlo era una testa di mandragola come Harry. «Sto parlando di questo genere di stronzaggine... circa» Sibilai piccata quando il Serpeverde cominciò a brontolare per il mio braccio intrecciato al suo vedendomi bene dal rispondere alla frecciatina riguardante Axel. Non ne volevo parlare, non con lui almeno, sapevo bene che tutto ciò che avrei ottenuto sarebbero stati sguardi al cielo e lo stesso consiglio che poco tempo prima mi aveva dato: lascialo, ti fa solo stare male. Che poi... stavamo ancora assieme dopo quanto accaduto alla lezione? Non ne avevo idea... forse no, in fin dei conti il modo in cui mi aveva allontanato e schernito lasciava ben poco spazio all'immaginazione, che si trattasse di un motivo o di un altro, ma... ma la parte meno razionale di me non riusciva ad accettarlo, cazzo, non aveva il minimo senso, non era giusto e faceva troppo male per accettarlo. Mi continuavo a ripetere che doveva esserci una spiegazione dietro tale suo cambiamento, ma lui non mi aveva suggerito in alcun modo che quella potesse essere una recita, non mi aveva indirizzato alcuno sguardo fuggente mentre nessuno ci guardava, non aveva osato alcun tipo ti contatto e ben che meno mi era sembrato incerto o tentennante mentre mi ringhiava di lasciarlo in pace. Che fosse diventato così bravo a mentire e fingere? In fin dei conti lui come me aveva dovuto celare al mondo intero parti o verità di sé che non si poteva arrischiare a mostrare a chiunque, ma quel modo, quegli occhi tanto freddi e inespressivi, diamine, sembrava di avere davanti un'altra persona... come poteva quindi aver mentito con tata naturalezza, era impossibile. Pensavo pensavo e tutto ciò che ottenevo erano sempre nuove domande alle quali non vi avrei trovato risposta se a schiarire i miei dubbi non fosse stato Axel in persona. «Tu ti ecciti veramente per cose molto strane, lo sai mio... amichetto gay?» Conclusi la frase riducendo la voce a un sussurro e saltellai velocemente indietro di qualche passo tirando a me il suo braccio che ora penzolava a mezz'aria per sfuggire a un eventuale vendetta o gesto sgraziato in risposta a quella mia innocente battutina. «Suvvia suvvia, so che non lo sei, ma pensa positivo, con tale fama probabilmente qualche ragazza si arrischierebbe a cambiarsi davanti a te senza porsi alcun problema, guarda che ha i suoi vantaggi...» Sollevai le spalle facendogli un occhiolino di intesa. Quello era uno dei pochi modi che conoscevo per tentare di stemperare la gravità di alcune situazioni, cercare di minimizzare e riderci su mi era sempre sembrato un buon modo per evitare di fare i conti con la grandezza di alcuni problemi e in fin dei conti ridere faceva bene, no? Aveva senso, dai... o almeno per me lo aveva. «Pfff, pure con un sacco dell'immondizia addosso rimarrei più bella di te» Sorrisi beffarda assumendo una posizione stoica e non mi preoccupai di mostrare alla luce del sole, o beh, del tramonto, la grandezza del mio ego che spesso tendevo a nascondere con la maggior parte delle persone per evitare di apparire ancor più antipatica di quanto già non risultassi a una prima occhiata, ma con Harry non c'è ne era bisogno, in quanto a ego avrebbe potuto fare le scarpe a molti e quindi non c'era nulla da temere nel mostrarmi per quella che ero. Sapevo di essere una bella ragazza, avevo una vita sottile, un corpo tonico e un altezza invidiabile; per quanto riguardava il viso forse non rispettava gli standard di bellezza comuni, con tratti morbidi e fanciulleschi simili a quelli di una dolce bambolina, ma avevo sicuramente il mio perché e mi distinguevo dalla massa spiccando proprio per tali differenze che mi contraddistinguevano quali ad esempio, oltre i lineamenti più spigolosi e duri, la mia lunga chioma color platino e i miei occhi eterocromatici che da sempre avevano mosso nelle persone tanta curiosità e sorpresa. «Io sono una dura! Come osi?» Mi stava dando forse della mammoletta? Soffiai via dal viso d'alabastro una ciocca di ricci ribelli che proprio non voleva restare dietro all'orecchio e lo guardai di traverso cercabdo di assumere un espressione offesa. E perché mai non sarei dovuta essere una dura? Solo perché mi aveva visto piangere e ammettere in parte quanto spezzata fossi non significava che io non fossi forte, lo ero eccome, solo che alle volte i miei problemi erano così grandi da oscurare la mia forza d'animo, schiacciandola e sovrastandola giocando sporco. «Non vedo perché dovresti vedermi male, sto benissimo» Risposi forse un po' troppo in fretta con tono piatto e quasi robotico. Era una bugia? Sì, eccome se lo era, ma se il mio ego era di modeste dimensioni il mio orgoglio era la stella madre di un sistema solare alquanto precario e instabile. «Ho solo voglia di svagarmi» Continuai con la mia recita immagazzinando le ultime informazioni utili che il Serpeverde condivise. Non voleva andare ad Hogsmeade, soprattutto non al wonderland e mi sarei dovuta stringere forte a lui per smaterializzarci verso la sua città. Evitai di dire che forse sarebbe stato meglio se a smaterializzarci fossi stata io essendo probabilmente la più esperta fra i due nel compierla, amandola e utilizzandola forse più spesso del dovuto, non volevo ferire il suo orgoglio e immaginavo che pure lui, visto che si era proposto di utilizzarla con tanta tranquillità, non se la cavasse male.
    Il rumore della metropoli Londinese riempì subito le nostre orecchie e ci informò che ci eravamo lasciati il castello alle spalle senza alcuna rottura o incidente del caso. Tirai fra me e me un sospiro di sollievo e mi concessi di guardarmi attorno; dovevo ammettere che le grandi città mi avevano da sempre fatto uno strano effetto, non ero abituata a stare in mezzo a così tante persone e i rumori, le luci e i vari stimoli esterni erano in grado di confondere la mia mente facendomi sentire un pesce fuori d'acqua abituato ad una boccia troppo piccola. Storsi il naso all'udire di una melodia proveniente dallo strumento di qualche artista di strada nei paraggi, non mi piaceva affatto e se avessi dovuto dire la verità al cento per cento non era poi nemmeno troppo bravo a suonare, ma hey, queste erano le attrattive delle metropoli, del tutto contrastanti con quelle che ritenevo molto più uniche ed entusiasmanti che potevo trovare a contatto con la natura in qualche landa dispersa dimenticata da Dio. «Attento che ti viene il torcicollo...» Scherzai divertita passandomi una mano sul viso al notare il modo decisamente poco discreto con il quale il Serpeverde aveva deciso di studiare il fondoschiena della ragazza davanti a noi. «Sì, l'ho guardato» Ammisi onesta. «Ma con discrezione... cosa sei una scimmia che non sa controllare i suoi impulsi tu?» Risi sotto i baffi scuotendo la testa divertita, erano così scontati gli uomini che alle volte facevano quasi tenerezza nonostante il loro intrinseco modo di fare viscido, quasi. «Mh... non molta, ci sono stata poche volte e no, non ho mangiato ovviamente, chi mangia prima delle sette di sera?» Risposi tentando di nascondere il fatto che in realtà a Londra ci fossi stata già abbastanza volte da permettere a una normale persona di orientarsi, peccato però che io non ero una di quelle persone normali e che di orientarmi in giro per il mondo non vi era verso. Ero bravina a farlo nei boschi adiacenti a casa mia in Alaska, ma nelle città o nei posti grandi in generale ero veramente pessima, durante il mio primo anno a Hogwarts mi ero persa così tante volte per il castello che i fantasmi avevano cominciato ad avere pietà di me e a indicarmi la giusta via ogni volta che ne incrociavo uno, non lo sapeva praticamente nessuno di questa mia grave incapacità ed io mi vedevo bene dall'andare a raccontarlo in giro, troppo imbarazzante.
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    «Ma che cazz» Boccheggiai confusa sentendomi spingere verso il muro di un qualche edificio dietro di noi da Harry, che senza scomporsi minimamente si premette contro di me intimandomi di fare silenzio. «Che cavolo fai?» Chiesi strabuzzando gli occhi nel notare che si rigirava un portafogli fra le mani estraendone le banconote al suo interno prima di gettarlo per terra. «Sul serio, che cazzo fai?» Gli picchiai una spalla con la mancina per attirare la sua attenzione. «Lavoro? E da quando i figli di papà come te devono lavorare?» Ricordavo piuttosto bene il modo in cui si vantava sempre di appartenere a una prestigiosa famiglia benestante, perché mai allora avrebbe dovuto commettere certe azioni giustificandole con un banalissimo "questo è il mio nuovo lavoro", non aveva senso. «Sei per caso cleptomane? Perché se no sul serio, che diamine fai?» Non ero nessuno per giudicarlo, non dopo le attività illegali che io stessa avevo dovuto compiere assieme ad Axel ed Ethan, rubare dei soldi al confronto era quasi come rubare le caramelle a un bambino, ma non vi ci vedevo il senso e continuavo a non trovare una spiegazione a quanto diceva. «Ho i soldi per mangiare... quando ho detto che avresti dovuto sponsorizzare tutto te scherzavo... e comunque se non volevi spendere il tuo prezioso denaro bastava dirlo, non serviva prendere quello di qualcun'altro» Sussurrai sconcertata agrottando le sopracciglia mentre riprendevamo a camminare come se nulla fosse, nemmeno sapevo dove ci stesse portando, ma una cosa era certa, gli avrei dato il tormento finché non mi avesse spiegato perché aveva fatto ciò che aveva fatto.

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    Caposcuola Corvonero | Mailbox | Pensatoio
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    Buonsalvee, benvenuta qui con noi! Che dire, se già conosci Eli dubito riusciremo a spaventarti o turbati in qualche modo e quindi susu ti aspettiamo in on!! ✨️
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    Skylee Metis

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    Che esistenza del cazzo, pensai non appena mi svegliai ancor prima del solito. La verità era che quella notte non avevo dormito quasi per niente, mi ero rigirata nel letto insonne a pensare, a pormi domande e darmi deprimenti risposte in autonomia. Dentro sapevo con quasi assoluta certezza cosa poteva essere accaduto, cosa poteva aver spinto Axel a mutare in maniera tanto drastica e fredda i suoi modi di fare nei miei confronti, eppure mi zittivo, impedivo al mio subconscio di schiarire i miei opprimenti dubbi e continuavo a vagliare ipotesi -una meno realistica dell'altra-, pur di non accettare ciò che tanto temevo. Lo avevo perso, me lo sentivo, lo sentivo fin dentro alle ossa. Avevo visto il suo sguardo arido e astioso rivolto verso di me e non ci avevo letto altro che freddezza, il ragazzo che avevo fissato con tanta intensità non era Axel, non il mio Axel, bensì quello di Ethan, quello calcolatore e spietato con nulla da perdere e un caratteraccio così detestabile che in passato mi era stato estremamente facile odiarlo. Lo avevo guardato e nei suoi occhi ci avevo rivisto lo stesso Axel di quei tempi. Non poteva essere possibile, mi dicevo che non poteva essere accaduto realmente eppure la realtà dei fatti era così evidente da farmi male. Lo avevo amato, lo amavo ancora... ma nonostante tutto non ero stata in grado di vedere altro se non freddezza e apatia il giorno precedente a lezione, era tornato eppure si era lasciato alle spalle pezzi di sé per nulla trascurabili e mi chiedevo cosa ciò significasse per noi. Mi aveva spintonato, mi aveva rifiutato e mi aveva deriso persino schernendomi con indifferenza e non scherzava o fingeva mentre lo faceva, no, non fingeva affatto, quella che avevo visto era solo la mera e grezza realtà dei fatti, ma non mi piaceva affatto. Mi chiedevo cosa avrei potuto fare per rimediare a ciò, ma ancora più spesso mi domandavo se potevo realmente fare qualcosa per cambiare tale realtà tanto orribile quanto amara.
    Tergiversai per almeno un paio di ore nel letto prima di alzarmi davvero da quel baldacchino scuro e accogliente che mi schermava e separava dal mondo esterno e dallo schifo che tale mondo continuava a lanciarmi contro. Mi obbligai ad alzarmi solo per mettermi qualcosa sotto ai denti per non dover poi attendere l'ora di pranzo, così da poter impiegare le ore della mattina per studiare immergendomi come una pazza con la testa nei libri in previsione degli esami imminenti, per poi nel pomeriggio tentare di scovare quel Serpeverde tanto sfuggente che dopo lezione non ero riuscita a intercettare per tentare di farmi dare risposte direttamente da lui, piuttosto che rischiare l'esaurimento nervoso dandomene da sola, ma ciò che dopo pochi minuti cadde dal soffitto stregato della sala grande fu un fuori programma. Era un biglietto e riportava un invito da parte di Harry per unirmi a lui l'indomani sera. Sorrisi quasi impercettibilmente scoprendo che a quanto pareva il suo cattivo e detestabile umore del giorno precedente sembrava essere ormai storia vecchia e ripiegando la pergamena su se stessa me la infilai in tasca e una volta terminato il mio primo pasto della giornata proseguii con la tabella di marcia. Inutile dire che i tentativi ripetuti ed estenuanti del pomeriggio per intercettare il Bulgaro furono un vero e proprio buco nell'acqua e lo stesso accadde pure il giorno seguente. Era sfuggente, dannatamente sfuggente e ora cominciavo a capire quanto potesse essere frustrante per le altre persone quando a farlo ero io e cominciavo a biasimare di meno l'atteggiamento di Harry quando, esausto e incazzato, aveva deciso di braccarmi a tutti i costi una volta usciti dalla lezione di Divinazione. Se solo era stato frustrato un terzo di come lo ero io ora era del tutto giustificabile il suo gesto, per quanto dubitavo lo avrei mai ammesso ad alta voce perché se c'era qualcosa che mi piaceva ed era ancora in grado di darmi gusto era proprio infastidirlo e dargli contro a prescindere da ciò che faceva, e se lui diceva vestiti figa e arriva puntuale... beh... immagino non serva nemmeno dire cosa avrei fatto.
    La brezza serale mi scompigliò leggermente l'elegante chignon basso che con tanta pazienza mi ero arrotolata dietro la nuca per poi rifinirlo con una sottile treccia a tenerlo fermo, lasciando qua e là qualche ciocca di riccioluti capelli ribelli a incorniciarmi il viso. Mi ero poi vestita con un succinto tubino bianco con le maniche velate e per l'occasione -aka mandare in bancarotta il povero Barnes a forza di vuotare uno dopo l'altro i bar dei locali che avremmo visitato- optai persino per un paio di scarpe del medesimo colore dell'abito al ginocchio con un modesto tacco che già sapevo avrei rimpianto per tutta la serata, ma ovviamente tutto l'impegno messo nell'apparire decente piuttosto che reduce da due notti di insonnia e tormento era destinato a venir celato al di sotto di uno strato perfettamente castato di magia che avrebbe fatto apparire i miei abiti decisamente meno formali e curati, preferendo invece un jeans strappato e un toppino scuro così per farlo incazzare un po'.
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    Già, prima di mostrargli quanto brava fossi a mascherarmi da principessina gli avrei fatto credere di essere andata totalmente contro alle sue richieste e lo avrei fatto ovviamente dopo svariati minuti di ritardo. Perché? Perché no? In fin dei conti a lezione si era posto veramente da stronzo nei miei confronti e seppure ora giungeva a saldare il suo debito alcolico con me avevo tutte le ragioni del mondo per fare un po' la stronza. «Ops, avevi detto alle diciannove? Che sbadata» Feci spallucce affiancando il ragazzo dopo averlo raggiunto con passo felpato all'imbrunirsi della sera. «Magari ho letto male, o magari ero indecisa se venire dopo la tua stronzaggine dell'altro giorno» Arricciai il naso ricordando come nel momento del bisogno, quando implorante gli avevo chiesto un favore, aveva deciso semplicemente di voltarmi le spalle. Oh sì, se lo meritava proprio tutto il mio caratteraccio. «Sempre così gentile mio Re...» Feci una piccola riverenza prima di prenderlo a braccetto. Il rancore sarebbe perdurato nel corso della serata ma dovevo cercare di apparire quantomeno scherzosa se non volevo rischiare cambiasse idea privandomi di quella serata di svago che necessitavo come una boccata di aria fresca per riempire i polmoni. «Prontissima, non vedi quanta eleganza?..» Domandai compiaciuta dalla sua espressione di disappunto sfoggiando orgogliosa i jeans consumati e vissuti che la magia mi aveva incollato addosso. «Niente violenza questa sera... abbiamo già ampiamente dato... voglio solo... svagarmi» Esclamai lacunosa cercando di minimizzare l'estrema necessità che provavo nel sentirmi ancora una normale teenager pronta a passare una nottata brava all'insegna degli eccessi perché la sua monotona e noiosa vita le permetteva di farlo. «Dove pensavi di andare quindi? Qui ad Hogsmeade? Mi sembri decisamente troppo elegante per la testa di porco, sai?..» Sogghignai allargando le labbra in un ampio sorriso. Speravo bene non si trattasse sul serio di un invito per raggiungere quello squallido pub del paesino magico, puzzava spesso di muffa e di stantio e per quanto l'alcol lì non fosse poi così male pure io ero decisamente troppo ben vestita -sotto l'effimero strato di magia che si sarebbe esaurito da lì a pochi minuti- per cominciare la serata in una simile bettola.

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    Caposcuola Corvonero | Mailbox | Pensatoio
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    CITAZIONE (Deva de Kyte @ 25/6/2023, 13:55) 
    CITAZIONE (Skylee. @ 25/6/2023, 13:38) 
    Ma ciaoooo! Benvenuterrima. Non preoccuparti noi brutte bestiacce siamo a ddisposizione per ogni chiarimento e anzi, se ti va di unirti al nostro gruppo telegram romperci le scatole per ogni dubbio sarà pure più facile, ma sappilo, siamo insopportabili!! 😋😋
    Che dire, non esitare a chiedere e ps: che figata che masteri campagne *^*

    Amo le persone insopportabili, così non devo preoccuparmi troppo di non esserlo io 😏
    In realtà sto ancora smattando con la scheda, ho trovato il codice, ho letto il regolamento, mi sono fatta un'idea del balengo pg voglio metter in gioco, ma date le mie spiccati doti intellettive, non ho ben chiaro dove mettere poi questa scheda. Se devo inviarla, copiarla da qualche parte, coccolarla e amarla per sempre... insomma. Probabilmente è chiaro come il sole, ma io sono particolarmente cieca.

    😭

    E allora andremo molto d'accordo se ti piacciono le persone insopportabili 😆
    Comunque la scheda dopo averla compilata basta inviarla come nuova discussione direttamente nella sezione schede pg, poi lo staff la convaliderà e sposterà in schede convalidate!
    Me ora molto curiosa di leggerlahhh
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    Ma ciaoooo! Benvenuterrima. Non preoccuparti noi brutte bestiacce siamo a ddisposizione per ogni chiarimento e anzi, se ti va di unirti al nostro gruppo telegram romperci le scatole per ogni dubbio sarà pure più facile, ma sappilo, siamo insopportabili!! 😋😋
    Che dire, non esitare a chiedere e ps: che figata che masteri campagne *^*
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    Allur, diciamo che di base qui si tende tutti a scrivere abbastanza, ma non è una regola scritta e in ogni caso vedrai che giocando poi prenderai la mano con i vari ritmi di gioco, abbiamo già avuto altri giocatori pbc e col tempo gli è divenuto molto più facile provare di scrivere un po' di più, non tanto perché non siano tollerate le boh, 500 parole o giù di lì, tanto più perché non avendo ritmi velocissimi di risposta come su un pbc diventa difficile giocare con post molto più brevi, però ovviamente non è che uno debba passare da tot parole a farne 700 o 1000 come può capitare a un giocatore che ormai sta su i pbf ormai da tanto tempo, ognuno ha il suo stile di scrittura e i suoi tempi. Ci si migliora e impara tutti assieme a venire incontro agli altri! ✨️🥰
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    Si esatto, puoi decidere di giocarti role nei vari villaggi magici o farti fare dei recuperi estivi da qualcuno, prof o studenti che siano, o se deciderai che il tuo pg ha già qualche legame di background con pg giocanti (per quello basterebbe accordarsi qui via MP o sul nostro gruppo telegram dove ci siamo tutti) potrai giocarti che è andato in vacanza con uno di quegli amici o che si organizzano per far qualcosa in giro per il mondo, insomma, gli spunti si troveranno, non preoccuparti! L'importante tienti conto che il pg dovrà essere minimo al secondo anno con passaggio al terzo a settembre o più grande, perché a breve i primi due anni verranno bloccati! E ovviamente, ma leggendo i vari regolamenti lo vedrai da sola, i pg non devono partire dagli 11 anni e l'età non deve corrispondere per forza a quella che avrebbe a un determinato anno scolastico se fosse partito dal primo agli 11 anni, anzi, di media hanno tutti intorno ai 16 anni, anno meno anni più, quindi ti consiglierei di farlo comunque adolescente così da non avere difficoltà a ruolare con pg troppo più grandi! <3
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    :cuore: Ma ciaoo!! Benvenuterrima, non ti preoccupare, noi brutte bestie faremo in modo di farti abituare! :banana:
    In ogni caso io sono Sky e sono una delle tante brutte personcine che popolano questa land, se volessi raggiungerci nella nostra meravigliosa fossa infernale non esitare a unirti al gruppo telegram, lì si che diamo il peggio di noi!! :fleur:
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    cacciatore tassorosso
    Christopher Bass - 16 - II
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    «Non sono tipo da concedermi a molte persone, ma nonostante il suo buon gusto in fatto di trucchi dubito seriamente sia interessato a tale materia prima» Sogghignai alla volta della mia concasata non che buona amica capace di tranquillizzarmi e farmi tornare il buon umore in un batter di ciglia. «Che fai Dragonov? Ora te la prendi con le ragazze? Vai a volare un po' più in là e lasciala in pace» Non ero coraggioso, non lo ero quasi per nulla ma quelle rare volte durante le quali riuscivo ad esserlo era quasi sempre per difendere i miei amici, perché se non ero in grado di farlo per me stesso per gli altri mi riusciva piuttosto bene.
    Volai a recuperare la pluffa e decidendo che per quel giorno avrei smesso di farmi ridere per dietro tentai un tiro utilizzando tutta la potenza che ero in grado di usare e incredibile ma vero il tiro fu veramente pazzesco. Decisi quindi di tentare un secondo e anch'esso andò a segno e che dire, complice l'adrenalina del momento o la foga che ormai si era impossessata di me optai per tentare di seguire il filone fortunato e non appena fui in grado di recuperare ancora la palla osai fare un tiro ancora.
    Le azioni si susseguirono e ad un certo punto la mia attenzione fu catturata da quello che era un nemmeno troppo velato tentativo di fallo ai danni di Astrid da niente po po di meno di quel dannatissimo Serpeverde che con ogni probabilità da piccolo era stato nutrito a pane e radiazioni per essere poi divenuto così grande e grosso. «Brutto stronzo!» Gridai sperando l'arbitro si accorgesse delle sue azioni e sentendomi salire il sangue alla testa colsi al volo l'occasione gentilmente concessa dal fato e provai di intercettare col retro della scopa il bolide che di poco aveva mancato il portiere della nostra squadra per scagliarlo alla volta del Serpeverde stronzo. Se solo -per qualche fortunato allineamento di pianeti- lo avessi beccato mi sarei probabilmente posto una "X" rossa sopra alla testa e di lì a pochi minuti avrei seriamente rischiato di perdere la vita, ma hey, nessuno doveva osare toccare i miei amici, men che meno una montagna su gambe che pareva essere larga almeno il dubbio rispetto alla sorridente Tassorosso.
    Mi avvalsi del trambusto generale causato da quel possesso e lancio di bolide non previsto per saettare lontano dal Dragonov e tagliando la strada a un altro giocatore della sua squadra gli rubai la palla, questa volta quella assegnata a noi cacciatori per tentare un ultima volta la sorte lanciando con la destra la rossastra sfera che pareva ormai essere diventata l'oggetto del desiderio generale in quella partita e come dare loro tutti torto, io per primo avrei voluto impossessarmene di continuo per tentare volta dopo volta di centrare gli anelli.
    Png | ©

    Interagito con Astrid e Axel.
    Tenta un tiro in porta seguendo il filone fortunato di poco prima, prova poi a scagliare un bolide intercettato contro Axel per difendere Astrid dal suo tentato fallo/spallata e temendo poi per la sua vita se la da a gambe in fretta andando a recuperare nuovamente la pluffa per lanciare un ulteriore tiro in porta.



    Tiro in porta n.1: 5
    • 1d10
      5
    • Inviato il
      24/6/2023, 02:00
      Skylee.
    Bolide contro Axel: 7
    • 1d10
      7
    • Inviato il
      24/6/2023, 02:00
      Skylee.
    Tiro in porta n.2: 9
    • 1d10
      9
    • Inviato il
      24/6/2023, 02:00
      Skylee.
  14. .
    Wa tutte belle, ma che figata l'ultima!!!
793 replies since 14/6/2020
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