Posts written by Punk Mantis

  1. .
    1cc27fd20dd8026126b2f90111805f346ff30248


    Ollie continua a non avere una bella cera, la sua faccia mi ricorda un hamburger ammuffito in questo momento, Aaron invece è diventato una coccinella dai puntini rossi.
    Riguardo a Hunter, lo sto osservando, non ho mai interagito con lui, anche se mi da l'impressione di un tipo riservato, tranquillo, tipo il bassista di una band di fighetti coi capelli folti che si vestono con quei soprabiti per essere "originali". Ma queste sono le mie impressioni.
    Continuiamo a vagare nella giungla, tra altri serpenti che cerco di non calpestare confondendoli tra le grosse radici intricate degli alberi. C'è molto muschio, la vegetazione è di un verde molto piú scuro, quindi siamo ancora in una zona umida, e molto probabilmente c'è dell'acqua da qualche parte. Guardandomi in giro vedo anche molte rocce, anche esse verdastre e apparentemente scivolose. Se qualcosa ci attacca qui non potremmo scalarle.
    Sento un odore terroso, c'è dell'afa, e fortunatamente gli sciami di moscerini non sembrano interessati a rompere i coglioni.
    Sono definitivamente entrato nella mia modalità "selvatica", mi succede quando passo molto tempo in mezzo alla natura, i miei sensi diventano piú sensibili, osservo ogni cosa, tracce, odori, colori, e soprattutto cerco di ascoltare attentamente ogni suono.
    Procediamo.
    Passano all'incirca due ore prima che un rumore simile al suono di passi felpati seguito da una specie di grugnito attiri la nostra attenzione, per cui ci dirigiamo verso la fonte di quegli strani versi e ci ritroviamo davanti ad una radura.
    E finalmente, troviamo la meravigliosa bestia che non avremmo dovuto incontrare...
    È da solo, davanti a noi, e ci ha visti.
    Cazzo, sí, ci ha visti.
    Ho sentito parlare di queste cose, e so che se è vero che le creature non sono fasulle come gli avvincini i nostri culi potrebbero essere fottuti, perché quel figlio di puttana a quattro zampe che potrebbe stuzzicare i desideri sessuali piú profondi di Lovecraft è un Graphorn.
    So che alcune persone hanno le palle di domare queste bestie colossali, e so che il punto da smanettare sono quei tentacoletti sul muso.
    So anche che il nostro amico è immune agli incantesimi, e qui mi sorge una domanda: perché i professori mi hanno tartassato le palle sul fatto che io non utilizzi spesso gli incantesimi e poi mi spediscono nel bel mezzo della giungla tra i fottuti Graphorn immuni ai poteri del bastoncino magico?
    Ma non importa.
    La mia mente ha riportato a galla il ricordo a cui cerco di non pensare da tutto il giorno.
    E mi sento intorpidito, mi sento come se la mia identità stesse evaporando fuori dal mio corpo, insieme alle mie emozioni come se fossero state distillate per lasciare soltanto un fondale di rabbia e dolore.
    Mi focalizzo sulla bestia, non so se i miei compagni mi stiano parlando, non so cosa stiano facendo o pianificando ma inizio ad avvicinarmi al Graphorn, vedo solo la creatura che mi fissa iniziando ad agitarsi. Se funziona come con i cani potrebbe non farmi secco, non provo paura...
    Ad ogni passo in avanti noto sempre di piú la sua immensità, è davvero enorme. I tentacoli penzolano e ondulano con eleganza mentre gli occhi esprimono emozioni primordiali che non riesco a decifrare.
    Perché non mi ha ancora ammazzato?
    Forse sto cercando di farmi ammazzare...
    No il cazzo, devo vivere.
    Piuttosto ammazzo qualcuno.
    Il diametro dei miei coglioni dev'essere aumentato di qualche metro perché non so come ho il coraggio di alzare la mano per accarezzare i tentacoli della bestia.
    La guardo negli occhi, comando io.
    Si agita, indietreggia e produce un suono orribile, un grugnito per niente rassicurante, e in automatico sposto lo sguardo verso le sue corna appuntite.
    Non importa.
    Avanzo verso il Graphorn e torno a muovere le dita tra i tentacoli.
    Che non stia scatenando la sua forza devastante per pura confusione data dal fatto che di solito le altre forme di vita se la danno a gambe in sua presenza?
    E invece, mi coglie alla sprovvista.
    In un attimo mi afferra con i tentacoli e mi catapulta in aria, e nel momento in cui mi trovo in volo inizio a sperare di morire sul colpo, eppure guardando di sotto mi accorgo che sto per cadere sul suo dorso.
    Casco di palle sulla sua gobba.
    Non respiro.
    Merda.
    Avrei preferito cadere di collo spezzandomi la cervicale e morendo sul colpo.
    Ahia... Purè di palle... Non riesco a parlare, mi esce un filo di voce...

    Spero di non cambiare voce brutto elefante deformato bastardo stronzo leccaculo...

    Dall'alto guardo i ragazzo che hanno espressioni incredule, per cui, a fatica alzo un braccio stringendo il pugno come se stessi cavalcando un mostro in un colosseo ma il tutto si trasforma in un rodeo infernale perché il Graphorn inizia a scalciare e a dimenarsi, mi aggrappo a fatica sulla sua gobba rugosa ma perdo la presa e casco a terra, fortunatamente abbastanza dritto da riuscire a toccare terra e a spalmare il peso con una capriola.
    Non mi guardo indietro e corro verso i miei compagni con quelle 800 tonnellate di alieno alle calcagna.

    Correte, stronzi!!!

    Vedo Ollie, incredula, che mi guarda e dice qualcosa che non riesco a capire ma sono abbastanza sicuro che se prima le stavo sul cazzo, ora la cosa è quadruplicata.
    Mi viene da ridere.
    Ognuno corre in direzioni diverse, e io mi lancio tra le frasche per notare una pianta, una pianta che conosco molto bene.
    È una fottuta dragontea.
    Metto il braccio all'interno della pianta che sembra una grossa calla e inizio a spalmarmi il liquido dall'odore di decomposizione sul viso, sulle braccia, mi tolgo la maglia e la cospargo di quel gel terrificante per poi indossarla.
    Ora sí che sono proprio un bocconcino di merda.
    Come uno stronzo in uno spiedino.
    Esco dalla vegetazione e grido ai ragazzi che corrono mentre a turno vengono inseguiti dal Graphorn.

    Gente! Ho trovato la soluzione!! Ficcatevi a turno tra le piante e spargetevi addosso il liquido delle piante a forma di vaso con la lingua!!

    E intanto lancio un Fenixendio per distrarre il Graphorn facendo in modo che i membri della squadra possano riempirsi di quella merda e sono felice perché la cosa funziona. La bestia mi sta alla larga, puzzo proprio di fogna messicana.
    E la creatura nota la fenice di fuoco venuta male, che sembra un pollo spennacchiato, ma è comunque una fonte di distrazione!
    E dall'aver quasi rischiato la vita di tutti, sono riuscito a trovare una soluzione di merda... Letteralmente.
    Il circo finisce quando appare il fuoco fatuo che seguiamo frettolosamente, per evitare di ritrovarci di nuovo nei guai dal momento che la copertura non può durare per sempre.
    La fiammella ci porta all'interno di una cavità su una delle grosse rocce verdi muschiose.
    Il buio al suo interno sembra denso da quanto non si vede un cazzo ed è subito Lumos, ma il terreno è scivoloso al punto che di colpo il caro Hunter casca aprendosi il ginocchio come un'anguria.
    Addirittura le luci emanate dalle nostre bacchette sembrano deboli.
    Mi avvicino a Hunter dandogli una pacca, in silenzio, e lo guardo come per chiedergli come vada. Ovviamente è incazzato.
    Anche lo sguardo di Ollie è quello di una donna che ha passato giornate migliori, per cui mi giro vero Aaron sorridendo, è un sorriso di solidarietà.
    Il gruppo dei rottami, altro che Asso di Snasi.
    Per giunta abbiamo di nuovo l'acqua fino al bacino.
    E, io credo che trovarsi in una grotta, al buio, con l'acqua alta, sia segno che in quel punto ci sia al 100% qualche creatura bastarda.
    E lo penso poco prima che la superficie dell'acqua inizi a muoversi attorno a noi, come se tante carpe Koi si divertissero a schizzare l'acqua con la coda.
    Sento uno dei miei compagni sussultare e come mi giro, davanti a me, sbuca dall'acqua quella che sembra essere una sottospecie di scimmia anfibia dai colori indefiniti coi capelli da cinesino.
    Non so se ridere o se esserne terrorizzato, ma molte di queste bestie brutte come la carcassa di un bradipo stanno sbucando fuori da ogni dove.
    Tregua, cazzo!
    Sono stato uno stronzo, professoressa, va bene! Però time out! Per piacere! Una pausa dall'ondata di merda che ci assilla a ogni passo!
    Mi levo lo zaino dalle spalle e finalmente posso bere la spettacolare pozione della forza!
    Adesso sí che si passa in modalità Valentine!

    Usate tutto il vostro arsenale!! Aaron, io li prenderò a cazzotti magici!!! Come contro gli avvincini. AAAAAAAAAAHHH!!!!!!!

    Bevo la sostanza in gran fretta indietreggiando per evitare di essere afferrato dalla bestia davanti a me e mi rimetto lo zaino in spalla e... La sento... Sento la furia scorrermi nelle vene... Tutta la rabbia esce fuori e i miei pugni chiusi vanno a fuoco...
    Salto addosso alla creatura con le mani sul suo collo e sprofondiamo. La prendo dai capelli e tirandola fuori dall'acqua le tiro un cazzotto sulla mascella. Non credo si rialzerà.
    Una mano mi afferra la gamba mentre da destra mi arriva un pugno sulla guancia che mi fa cadere di nuovo.
    Non riesco ad uscire dall'acqua, la creatura mi afferra per la gola e inizia a stringere.
    La confusione e il buio mischiati alla disperazione mi paralizzano.
    E quando penso che sia arrivata la fine sento che la presa si scioglie e una mano umana mi tira su dal colletto...
    È Hunter che mi ha salvato...

    Grazie... Fratello corvo...

    Dico ansimando prima di fiondarmi a braccia aperte verso due di loro che si stanno avvicinando alle spalle di Ollie. Prendo le loro teste e le faccio scontrare. Che brutto suono... Queste le ho accoppate...
    Passano minuti, e continuiamo a lottare contro queste cose che se non sbaglio si chiamano Kappa, finché non noto che alcuni iniziano ad indietreggiare, altri tornano sotto la superficie e altri si arrampicano sulle pareti.
    Sembra piovere, qui dentro, le gocce cadono dalle stalattiti e come alzo la bacchetta per guardare in alto vedo centinaia di piccoli occhi luminosi... È pieno, pienissimo, di questi bastardi...
    Ma non ci daranno piú fastidio perché stanno... Stanno sKAPPAndo... Haha... Hihihihi che battuta del cazzo...
    Spero non ci siano mentalisti o altre stronzate varie nel gruppo...
    Guardo i ragazzi per capire come si sentono e poi ci incamminiamo fino all'uscita dalla grotta, seguendo le luci esterne che si infilano tra gli anfratti per capire la direzione giusta, e sbagliando strada almeno due o tre volte.
    Quando finalmente troviamo il buco da cui uscire dobbiamo passare uno alla volta da quanto è stretto, e non appena la luce del sole ci illumina e la vista si riabitua, davanti agli occhi ci appare un enorme tempio...
    Spettacolo...
    Sono davvero senza parole, non per la struttura, non per le dimensioni notevoli dell'opera, ma per la quantità di scimmie che danzano fra le colonne, ci sono scimmie ragno, scimmiette minuscole e due oranghi seduti che ci fissano.
    E non danno segni di ostilità, fortunatamente, perché sono un po' stanco di prendere a pugni scimmie, per oggi.
    Uno dei due primati arancioni mi ricorda una mia ex compagna di classe, e trattengo una risata.
    Saliamo i gradini del tempio, un po' incuriositi, e ammetto di essere intimorito dall'ennesimo pericolo, ma mi rilasso quando, raggiunta la cima di questa costruzione, troviamo un tavolo molto largo, di roccia, con tre carte appoggiate sopra.

    Prendete quella fottuta carta e leviamo le tende prima che appaia un gorilla mannaro d'acqua...

    Dico ridendo, e sono felice, perché ce l'abbiamo fatta.
    È stata una bella avventura, nonostante le ferite e i litri di sangue che abbiamo perso.
    Ora però dobbiamo camminare un bel po', si torna indietro.

    ––––––
    scheda | mailbox | memo


    Valentine Bonebird Espinoza, VI anno, Corvonero. Di fronte al Graphorn, Valentine si avvicina, gli accarezza i tentacoli, e la bestia lo fa volare in aria. Cade sulla gobba e poi cade di nuovo a terra. Quando tutti vengono inseguiti trova una pianta dall'odore sgradevole. Se la spalma addosso e sparge la voce di fare lo stesso mentre lancia un Fenixendio scadente per distrarre la bestia. Nelle grotte beve la pozione della forza per saccagnare i Kappa ma viene atterrato e salvato da Hunter. Alla fine, davanti alle carte, fa una battuta.
  2. .
    5cgo


    E dai, non può essere andato giú cosí facilmente.
    Forse la mascella gliel'ho fatta volare via e gli avrò fatto sbucare qualche dente dal buco del culo, però non credo di averlo accoppato.
    O almeno credo.
    La folla adesso sta dalla mia parte e trovo vergognoso quanto le persone siano simili a un branco di pecore...
    Per un piccolo istante mi sale un istinto aggressivo nei confronti delle persone attorno, un odio quasi primordiale verso l'ignoranza e la sete di violenza delle folle.
    Cazzo! Ho letteralmente quasi spaccato una chitarra elettrica in faccia a un tipo e la gente invece di intromettersi fa il fottuto tifo!
    Questo è un piccolo promemoria di come funziona il mondo e del perché io spero che ci sia un'apocalisse zombie. Anzi, non so cosa voglio, forse meno ipocrisia, eppure sono il primo ad essere un ipocrita. Voglio libertà? Cos'è la libertà? Non lo so. So solo che un buon 90% degli esseri umani, che siano babbani, maghi, stronzi, sono dei viscidi codardi senza palle. Guardo le facce delle persone con un'espressione di rabbia e irritazione, li guardo uno a uno, facendogli capire come da un momento all'altro potrei afferrare uno di loro dai capelli e sbatterlo su questo pavimento per spaccargli le costole.
    Oh, non esultano piú. Che strano.
    Mi avvicino a quello che sembra essere ormai un cadavere per capire se ho fatto l'ennesima stronzata e no... Non ci credo, dai hahahahahaha!
    Ha usato la mia mossa il figlio di puttana! Quella del finto morto!
    Lato positivo: non è andato a pascolare le pecore.
    Lato negativo: le sto per prendere.
    Un po' me lo merito, mi piace la sua indole. È tosto, ed era da un po' che non mi divertivo in questo modo.

    Me l'hai fatta, bastardo!

    Mi afferra e cadiamo a terra in una serie di mosse che rende il tutto simile a due ragni lupo incazzati che si scannano.
    Rotoliamo, sono sopra di lui, poi lui su di me, che diamine.

    Potevi almeno invitarmi a cena prima, maschione!

    Gli dico poco prima di sentire due martellate, una a destra, una a sinistra per poi ricevere una bella gomitata sul naso che questa settimana è stato il protagonista di svariati atti violenti.
    Sorrido con il sangue che forma due baffi sulle mie labbra e vedo il barman con il viso paonazzo e gli occhi iniettati di sangue che afferra la belva dalla giacca per poi sbatterla fuori gridando frasi che non ho voglia di capire e io, rialzandomi come se nulla fosse successo, gli dico:

    Grande hermano, butta fuori sto coglione e poi fammi un altro Whiskey Incendiario, che ne ho bisogno

    Ridendogli in faccia prima di essere preso dal colletto per essere portato verso la porta.
    Non so che diamine si mangia il barman a colazione ma mi solleva e mi butta fuori come se fossi un fottuto gatto randagio.
    Naturalmente casco di faccia, su una pozza di piscio.
    E in quel momento penso che purtroppo non credo di poter avere un altro bicchierino.
    Dovrò comunque tornare dentro a prendere la chitarr...
    No... Me l'hanno appena lanciata fuori dalla finestra. Cazzo.
    E sento Kai che mi chiede se volessi ammazzarlo.
    Lo guardo pulendomi il naso dal cocktail di sangue e piscio e gli sorrido, credo di essere abbastanza inquietante in questo momento...

    Ti dirò, quando hai insultato la mia musica ci ho fatto un pensierino, ma siccome il tuo cervello e i tuoi denti sono ancora dove dovrebbero essere significa che no, non ho cercato di ammazzarti. Ad ogni modo, mi piaci, sei stato un vero pezzo di merda con due palle d'acciaio e non vai giú al primo colpo. Era da tanto che non facevo una rissa cosí divertente, e non so che tipo di passato di merda inondato di traumi tu abbia avuto, ma cazzo, mi hai regalato una gran serata. Corvo contro serpente è scenografico, dopotutto.

    Mi avvicino poi a lui guardandolo negli occhi, a due centimetri di distanza fino a fargli sentire il mio fiato sul suo collo. Gli occhi fissi nei suoi, come due dobermann con le orecchie alzate.

    Quindi? Ti sei sfogato? Hai tirato fuori tutta la merda che ti portavi dentro? Io capisco le espressioni, gli sguardi. Ne avevi bisogno. Saremmo ottimi amici, ci rispetterebbe chiunque. Davvero, chiunque.

    ––––––
    scheda | mailbox | memo
  3. .
    joseph-morgan-the-originals


    Non riesco a vedere nulla, c'è troppa nebbia, e ho già raggiunto la riva.
    Non può essere stato l'effetto del Turbos, l'ultima cosa che ho visto sono stati gli uccellini dell'incantesimo di Ollie, poi solo nebbia.
    Ma è quando sento il solito, familiare brivido strisciare su per la mia schiena come una scolopendra che capisco... È un'altra allucinazione...
    Mi chiedo chi sarà la creatura che apparirà adesso...
    "... Tu lo sai cosa siamo... Tu sai chi sono... Sai perché siamo nella tua testa..."
    La voce di prima... Risuona all'interno del mio cranio, è una voce che sa di terrore, di rabbia.
    Gli alberi che si intravedono sono tutti contorti, spinosi, dei grossi rovi dai fiori cadenti, ma la mia attenzione viene afferrata da un gracchiare profondo alla mia destra. Su un tronco c'è un corvo, ma gli manca qualcosa... Non ha gli occhi... E tra le piume nere riflesse di rosso si intravedono le costole, nel becco piccoli denti appuntiti.
    Mi vola addosso e quando mi butto a terra noto che mentre svolazza in cerchio ne arrivano altri...
    Tanti corvi mezzi morti.
    Il famoso tentacolo esce dalla nebbia e mi si avvicina, vedo poi qualcosa muoversi fra dei cespugli, e noto un pallido volto deformato, enorme, che si rivela essere quello di un barbagianni grande quanto una casa a due piani, però la tua mutazione lo fa sembrare un ritratto di Modigliani... Occhi asimmetrici... La parte superiore del becco pende verso destra, quella inferiore verso sinistra.

    Cosa volete?! So bene da dove uscite! Siete le ombre che mi porto dentro!

    Grido con rabbia. C'è dell'arte anche in questo... Io amo gli animali... Ma vedo mostri con le loro sembianze, eppure so cosa vogliono dirmi.
    Vogliono dirmi che il suo nome non ha importanza perché... Perché?
    "Perché è stata una stronza, una testa di cazzo, e non è mai morta... Coglione, aggiungerei..."
    Non so se essere piú esterrefatto dal senso della frase o dal fatto che quella voce da incubo abbia appena insultato una ragazza come un ragazzino incazzato...
    Tutti i corvi fuggono insieme al barbagianni e al tentacolo, e sento un ululato composto da mille ruggiti prima che davanti a me si presenti la vera essenza del mio lato ombra... Il mio subconscio...
    La gigantesca testa di quello che sembra un mix tra un lupo e un corvo senza orbite, con lembi di carne che pendono e calabroni ronzanti tutt'attorno mi si avvicina...
    "TORNA IN TE!"

    CAZZO!

    Di colpo sono sulla riva, le allucinazioni sono andate... Si chiamava Jasmin... La ragazza si chiamava Jasmin... Dopo anni ho ricordato il suo nome...
    E mi ha fottuto alla grande... E ora non ho tempo per le cazzate...
    Vedo i ragazzi attorno al fottuto fuoco fatuo, è stupendo, cosí spettrale, misterioso.

    Ciao bello! Sai, mi stai molto piú simpatico della fiamma di Divinazione quella bastarda, dove ci porti di bello bro?

    Dico al cosetto fantasmagorico che poi parte e che iniziamo a seguire addentrandoci nella giungla.
    Non credo che il mio stato allucinogeno di prima sia in realtà durato molto, perché nessuno dei ragazzi mi ha detto nulla, nessun comportamento strano, ma su una cosa sono sicuro, non torneranno piú, perché ora, l'unica cosa che devo affrontare è il ricordo vero e proprio che se avesse una forma sarebbe quella di un rovo spinoso attorcigliato al mio cuore che non credo sarà piú lo stesso.
    Mi guardo attorno mentre camminiamo e mi sento vuoto, come uno zombie, me ne frego dei due serpenti dalla testa triangolare che strisciano ai miei piedi, o degli enormi fiori con spine lunghe quanto le mie braccia, volevo ricordare, e adesso vorrei non aver mai ricordato. Continuerò a suonare guardando alle stelle perché non c'entra un cazzo con questa storia, e continuerò a cantare quella canzone perché ormai mi ha preso. Sento un nodo in gola, cerco di non mostrarlo.
    E mentre affogo nel mio dolore senza farlo notare mi accorgo che Aaron sta venendo infestato dalle formiche.
    Porca troia che formiconi HAHAHAHAHAHA! Questo si che mi ha dato una botta di allegria.
    Ollie mi guarda facendomi sentire un bastardo per il fatto che io non abbia ancora mosso un dito, per cui inizio a soccorrere il mio amicone ridendo come un vero stronzo. Mi dispiace, bello.

    Togliti maglia e pantaloni, maschione, altrimenti tra poco sembrerai un Magnum alle mandorle coi pezzetti di fragola sporgenti.

    Mi tolgo la giacca di pelle e la maglia usando anche io quest'ultima per aiutarlo a spazzolare via le formiche.
    Pungono, sono rosse, e non vorrei essere nei panni di Aaron.
    Alcune delle piccole serial killer restano attaccate coi pungiglioni, non mi piace uccidere gli animali, per cui cerco di togliergliele di dosso senza squarciargli la schiena di frustate.
    Guardo Ollie con un'espressione che esprime "hey, visto che servizietto? Heheh", però noto che la sua carnagione è un pochino sul giallo decomposizione e cammina come uno zombie.
    Che sia l'inizio dell'apocalisse di non morti che tanto speravo arrivasse? Non credo.
    In quel momento, prima che potessi chiederle cosa le prendesse, dai cespugli iniziano a spuntare dei piccoli esserini blu con le ali che sembrano dei piccoli cinesini alieni, e diamine, ho sentito parlare di questi. Sono fottuti folletti della fottuta Cornovaglia!
    È di nuovo tutto un casino, Aaron ha ancora qualche formica addosso ma adesso la priorità è diventata quella di levarci dal cazzo le creaturine sperando che Ollie non ci lasci le penne.
    Sento lo zainetto e la mia giacca che viene afferrata!
    Lancio la maglietta coperta di formiche addosso a uno di loro ma riesce a schivarmela!
    Piccoli, rompicoglioni e volano anche!
    Sono parenti stretti delle mosche?
    Penso a com'è andata con gli avvincini ma poi gli insegnanti potrebbero scartavetrarmi i coglioni per l'ultilizzo di metodi troppo brutali.
    Il mondo è brutale! Cazzo!
    Ad ogni modo devo usare la bacchetta, devo recuperare punti, lo devo ai miei compagni, ah no... Aaron non è Corvonero...
    Potrei fregarmene...
    No!
    Penso che ci sia un incantesimo che possa farli incazzare tanto quanto loro facciano incazzare noi...
    Hehehe...

    Hey stronzi! Sapete cosa? IMMOBILUS! Ecco cosa!

    Di colpo, la pace.
    Potrei farmi un bel drink e sedermi qui a guardare i folletti fluttuare e penso che sarebbe una figata aprire un locale con folletti fluttuanti in stile lampade di lava!
    Ollie sta sempre peggio e anche se credo di starle simpatico quanto un calabrone che ti entra nelle mutande e si infila nel sottopalla, mi dispiace. E dubito che la secchiata d'acqua funzioni...

    ––––––
    scheda | mailbox | memo


    Valentine Bonebird Espinoza, Corvonero, VI anno. Affronta le solite allucinazioni, ma stavolta nessuno se ne accorge. Raggiunge i ragazzi sulla riva e partono, aiuta Aaron con le formiche e quando arrivano i folletti della Cornovaglia lancia un IMMOBILUS.
  4. .
    klaus-michaelson-the-originals


    Non credo di aver mai fatto cosí cagare, e va bene che non uso spesso la bacchetta, ma facendo Piscis Gemini invece di due pesci belli cazzuti è uscito fuori una specie di pesce rosso misto a un girino deformato, mentre Fenixendio è stato clamorosamente una merda, la bacchetta ha scoreggiato, nemmeno una fiammella!
    Turbos... Ho causato una specie di piccolo terremoto, uno schifo, sono riuscito a muovere la terra cercando di lanciare un incantesimo d'aria. E quando lanciando un bel Nepentalius è spuntata una bella piantina carnivora, la piccola ha iniziato a gracchiare!
    Penso che ci sia dell'arte in tutto ciò, è come trovare un diamante in una discarica tossica e radioattiva.
    Durante il mio dilettarmi nello svolgimento di codeste opere artistiche ci fu un piccolo intoppo, infatti se adesso mi ritrovo il culo come un colabrodo è per colpa di quella piccola zombie di Kaeris che ha deciso di lanciarmi contro i due pesci incazzati dell'incantesimo. L'ho presa sul personale. Potrei aspettare che si distragga un attimo e ricreare quello strano pesce rosso per spiaccicarglielo in fronte.
    No, non credo sia il tipo che me lo perdonerebbe.
    Che bella giornata!
    Per giunta ho anche buttato nel cesso venti punti della mia casa, credo che finita la lezione andrò in camera mia, verserò qualche lacrima drammatica sul cuscino e a mezzanotte in punto mi taglierò gli avambracci per punirmi.
    Scherzo, non me ne frega proprio un cazzo.
    Però, ora che ci penso il bibliotecario stava soltanto cercando di "difendere" la gnoccona e per altro senza usare un tono aggressivo... È stato romantico da parte sua, un vero signore. Penso a come dev'essersi sentito...
    Perché devo sentirmi in colpa adesso? Che diamine mi sta succedendo? Sono i canti degli uccellini che mi stanno ammorbidendo? O la delusione negli occhi della professoressa?
    Sono stato proprio un pezzo di merda. Devo scusarmi. Dopotutto un vero punk deve ribellarsi anche ai propri modi di fare, no?
    Approfitto della botta di umiltà per dirigermi verso il bibliotecario e parlargli.

    Chiedo scusa, signor bibliotecario. Sono fortemente dispiaciuto per averla offesa dandole del pupazzetto da torta matrimoniale e per aver interrotto la lezione con un commento da galletto superficiale. Potrebbe succedere di nuovo, ma cercherò di contenermi.
    Accetti le mie scuse, da uomo a uomo.


    Aspetto la sua risposta e mi giro in fretta per allontanarmi mentre la mia carnagione diventa bordeaux e il calore si fa strada sulle mie guance, in preda al fottuto imbarazzo, e diamine, fortunatamente la professoressa ci chiama per spiegarci lo step successivo.
    E, porco cocco, cosa ho sentito?
    Ci troveremo in posti separati con insidie diverse?
    SIIIIIIIIII CAZZO! UN PO' DI PERICOLO!
    Inoltre, Kynthia, altra bella signorina, ci illustra brevemente il contenuto degli zainetti che hanno preparato per noi.
    Che cosa carina, qualcuno ha preparato uno zainetto per me...
    Era da tanto che nessuno preparava uno zainetto per me...
    Oggi sono sensibile, cazzo, a fine giornata spero mi piaccia ancora la gnocca!
    Ad ogni modo, avremo a disposizione acqua, tramezzini rinvigorenti (spero al gusto tonno e maionese, se è prosciutto cotto urlo, fa cagare), antidoto per veleni che spero di non dover usare, veleno erbicida, probabilmente per uccidere qualche girasole girato male che vorrà prenderci a sberle, poi una pozione forzuta per massacrare di botte i babbuini in cerca di rogna e dell'essenza di dit.. Eh? Per curare le ferite causate da fiori inferociti e gorilla steroidati.
    Direi che sono pronto all'avventura.
    Naturalmente arriva il momento della divisione in gruppi.
    E speravo in un gruppo dal nome figo, ma no, faccio parte dell'asso di Snasi... E sono insieme a Hunter, Aaron e Ollie.
    C'è Aaron! Grande! Adoro quel ragazzone, è il genere di persona con cui mi farei il giro degli autogrill piú fighi bevendo energy drink di ogni tipologia. I grafici delle lattine sono dei veri artisti. Niente, sono felice, spaccheremo i culi in questa sfida.
    Guardo Aaron sorridendo e cercando un segno espressivo dek tipo "sí bro, siamo di nuovo insieme". Solo i veri amici randellano la fauna selvatica insieme.
    Prendo il mio zaino, me lo metto in spalla e mi unisco al cerchio di persone... Che ricordi, all'asilo facemmo giro giro tondo e cascai spaccandomi la tempia contro lo spigolo del tavolo. Mi viene da ridere ogni volta che ci penso.
    Sorrido, finché CRACK!
    Mi materializzo, di nuovo, in acqua.
    Gli anfibi non servono piú a una ceppa, perché l'acqua fangosa mi arriva al bacino.
    Mi guardo intorno cercando di capire dove io e i ragazzi ci troviamo e noto con stupore che attorno a noi, nella grande pozza d'acqua, ci sono degli elefanti!
    Sono enormi, è la prima volta che li vedo dal vivo.
    Fantastici, maestosi e... Ma che...?
    Una specie di tentacolo grigio e ruvido mi afferra una gamba e...

    AAAAH CRISTO!

    Finisco sott'acqua perché la proboscide mi ha sbilanciato e ora mi sta alzando a mezz'aria.
    Guardo negli occhi il bestione e sembra incazzato abbestia...
    Credo, anzi, sono piú che sicuro che sia il maschio alfa, e noto che ha perso una delle zanne che... Sono enormi...
    Non so in che lingua mettermi a pregare, ma sono sempre stato bravo con gli animali... Forse riesco a placarlo.
    Sono a testa in giú, devo cercare di non fare stronzate, sarebbe tutto più semplice se mi avesse afferrato dal busto e non da una gamba!
    Mi piego in su mettendo tutta la mia forza sugli addominali per iniziare ad accarezzargli la proboscide sperando che non prenda la cosa come un principio di accoppiamento perché in tal caso mi ritroverei sfondato.
    Vista la mole di questa bestia avrà un membro di un metro, a mio parere, ma non voglio constatarlo.

    Hey bello, con calma. Mettimi giú. Da bravo.

    Dico con tono calmo mentre gli accarezzo la proboscide e gli addominali iniziano ad andare a fuoco.
    Finalmente mi lascia cadere.
    Ricasco in acqua per la terza volta in una giornata e quando torno su mi sfrego gli occhi, e quando li riapro mi accorgo che tutti, e dico TUTTI i cazzo di elefanti stanno guardando me e il resto del gruppo...
    Noto anche che insieme a loro ci sono... No... Che sono quei cosi?
    Ci sono degli enormi rinoceronti con un solo corno e la testa gonfia che fanno sembrare il maschio alpha che mi ha afferrato un cucciolo, in confronto a loro.

    Ragazzi, non credo che vogliano farsi accarezzare, per cui io direi di indietreggiare...

    Dico ai miei compagni troppo tardi, perché gli animali stanno prendendo la carica.
    Non voglio sprecare pozioni, ma in caso estremo mi prenderò la pozione forzuta, ma non credo possa essere utile contro un branco di elefanti e rinoceronti magici.

    Indietreggiare la ceppa! Tutti sott'acqua!!!

    Grido ai ragazzi prima di immergermi completamente e iniziare a nuotare verso la riva nella speranza che le creature mi perdano di vista.
    Sento i tonfi rimbombare e spero vivamente che nessuno di loro mi sprema contro il fondale.
    Torno un attimo in superficie e provo l'impossibile.

    TURBOS!

    Creo un piccolo tornado che si prende parte dell'acqua per incasinare la situazione, e perdo per un attimo di vista i ragazzi ponendo tutta la mia concentrazione sul non farmi caricare. È tutto un gran casino.
    Credo funzioni perché nessuno di loro mi ha ancora raggiunto mentre sto per raggiungere la riva. Devo raggiungere i ragazzi! Aaron, sto arrivando!

    ––––––
    scheda | mailbox | memo


    Valentine Bonebird Espinoza, VI anno, Corvonero. Valentine chiede scusa al bibliotecario, in modo sincero. Durante la suddivisione in squadra guarda Aaron con espressione di complicità. Una volta materializzati viene afferrato dall'elefante ma accarezzandogli la proboscide riesce a liberarsi. Gli animali caricano, Valentine spara un Turbos per confonderli. Deve ora raggiungere il gruppo sulla riva.
  5. .
    joseph-morgan-the-originals


    Come da prassi, la meravigliosa e dal cuore irraggiungibile professoressa di incantesimi ha deciso di darmi buca.
    Lo capisco, niente di personale, posso anche non piacere alle persone. Dopotutto nessuno è mai morto per il fatto di avere gusti di merda.
    Sorrido, comunque, dopo la sua risposta, e... Oh, ma dai! Non ci posso credere! Quel fighetto del bibliotecario viene verso di me e inizia a minacciarmi dicendo A ME che la giungla potrebbe essere insidiosa, non riesce a sembrare minaccioso, proprio per un cazzo... E io che devo fare? Cerco di non ridere e di non sfondargli il naso, e diamine, mi trattengo a forza, ma non posso assolutamente starmene zitto in certe situazioni...

    Quindi, fammi un attimo capire... Mi stai dicendo di stare attento dal momento che la giungla può essere insidiosa, eppure sei venuto qui vestito come se fossi appena saltato giú dalla torta di un matrimonio... Dai, torna dalla tua donzella, e mi raccomando, se camminate su un marciapiede ricordati di stare tu dal lato della strada.

    Gli dico con un tono irritante, come se gli stessi dando lezioni di vita, per farlo arrabbiare ed evitare di dargli l'occasione di ammonirmi per "comportamenti violenti" o stronzate del genere.
    Questo è il genere di persone, a mio parere, che sarebbe capace di chiamare una legione di avvocati per la minima cazzata, nonché il tipo di uomo che fa sembrare i tipi come me molto piú attraenti.
    Non gli do l'occasione di rispondermi perché subito dopo mi giro per allontanarmi, quando la professoressa inizia a spiegarci il compito del momento, e si direbbe che oggi dovrò davvero usare la bacchetta.
    Sapevo che sarebbe arrivato il giorno.
    L'ho usata un bel po' di volte, naturalmente, ma non mi è mai piaciuta.
    Tornando al qui e adesso, la bella signorina qui presente (per non dire milf) ci chiede di seguirla verso un laghetto a qualche metro di distanza per farci una dimostrazione del genere di incantesimi che dovremo fare, e, diamine, oggi dev'essere la giornata mondiale delle risate...
    La milf si è messa a camminare sulla superficie dell'acqua... Di questo trucchetto ne avevo già sentito parlare, da qualche parte, c'è un qualcosa di particolarmente biblico in tutto ciò.
    Risparmio le battute per evitare di offendere qualche bigotto che potrebbe prendersela o venire a farmi la predica come l'intimidatorio bibliotecario.
    OPPURE potrei travisare il nome, una cosa come Cresú Gisto... È proprio antisgamo!
    No, basta, mi devo contenere. Non voglio diventare un simpatico bocciato.
    Guardo attentamente i movimenti della bacchetta della professoressa mentre esegue i quattro incantesimi elementali che dovremo eseguire, Piscis Gemini è una figata, partono due pesci incazzatissimi dalla punta del bastoncino magico, Turbos crea una specie di tornado portatile, il che è utile quando devi andare in bagno dopo il tuo amico che ha mangiato messicano. Gli altri due sono Nepentalius e Fenixendio, il primo fa nascere una meravigliosa pianta carnivora, il secondo evoca una fenice che dopo una breve svolazzata qua e la si dirige verso il Sole, esatto, proprio come il protagonista di un western alla fine del film.
    Avrei dovuto portare la mia Netherwood per riprodurre una melodia da cowboy.
    Quindi, finite le chiacchiere, è arrivato il momento di provare questi incantesimi, così un giorno ci saranno utili quando dovremo andare a fare spettacoli davanti ai fast food per guadagnare qualche spicciolo.

    Piscis Gemini!

    Grido imitando il gesto della bacchetta fatto dall'insegnante mentre la guardo per capire se mi stesse osservando o meno, perché cosí capisco se devo sembrare affascinante o meno.
    È quello che mi piace... Affascinare le persone.
    Perché in fin dei conti gira lo stereotipo del classico ragazzo che non sa tenersi l'uccello nei pantaloni, e non mi va di sembrare uno di quegli animali, mi ritengo un pochino piú evoluto.
    E poi, non credo che riuscirei a provare facilmente un autentico sentimento d'amore, non per il momento, almeno.

    Nepentalius!

    Provo col secondo incantesimo, e mentre mi concentro a svolgere il compito torna quel senso di inquietudine, sento un miscuglio di voci e versi simili al gracchiare di un corvo, ma rimbombanti, come se fossero la versione infernale dei meravigliosi canti degli uccelli di questa giungla... So che è un'allucinazione... Ma il subconscio è un mistero... E non credo che siano semplici attacchi di panico... È una sensazione familiare...
    Guardo il cielo, cadono grosse piume nere, e sento un tonfo dietro di me... Puzza di decomposizione, ronzii di mosche e calabroni... E un respiro, non umano, qualsiasi cosa sia è dietro di me e inizia a parlare, mi dice che non ricordo il nome perché è stata lei a...
    Basta!
    Tutto torna normale.
    Devo concentrarmi...
    Respiro profondamente...
    Sento i profumi, i suoni, basta allucinazioni.
    Torno a sorridere, un sorriso falso, quasi isterico.
    Se mi si riavvicina il bibliotecario o qualche altro stronzo per dirmi qualcosa di fastidioso lo spedisco a fare compagnia ai lombrichi.
    Provo con gli altri due incantesimi, quello della fenice e quello del tornado.

    ––––––
    scheda | mailbox | memo


    Valentine Bonebird Espinoza, Corvonero, VI anno. Risponde al Bibliotecario, ascolta la spiegazione dell'esercizio e dopo aver subito le solite allucinazioni si concentra per eseguire al meglio il compito.





    Nepentalius: 8
    • 1d10
      8
    • Inviato il
      17/5/2023, 00:34
      Wireen Kanikora
    Piscis Gemini: 4
    • 1d10
      4
    • Inviato il
      17/5/2023, 00:34
      Wireen Kanikora
    Turbos: 5
    • 1d10
      5
    • Inviato il
      17/5/2023, 00:34
      Wireen Kanikora
    Quellodellafenice: 1
    • 1d10
      1
    • Inviato il
      17/5/2023, 00:34
      Wireen Kanikora
  6. .
    160a8d9365a700ac1b189662070dfdbf


    Oggi lezione di Incantesimi... Non è male, sicuramente è meglio di Divinazione, anche perché si va in gita.
    Non ricordo che incubi io abbia fatto stanotte ma mi sento osservato, non so da chi o da cosa. Il calamaro degli incubi non c'è piú, la grossa vespa cacciatrice dalle ali arancioni nel bel mezzo del deserto è tutt'ora un mistero, ma non ricordo ci fossero altre creature nei miei brutti sogni e nelle allucinazioni.
    Ad ogni modo, tanto per cambiare sono in ritardo, e non ho ancora scelto che scarpe mettere.
    Anfibi neri, Converse nere, Vans bordeaux?
    Opto per gli anfibi. Di conseguenza ci metto trentacinque ore ad allacciarli.
    Corro verso l'armadio saltando sui letti dei miei compagni di stanza per risparmiare il tempo di girarci attorno e non me ne frega proprio un cazzo del fatto che fossero rifatti e puliti.
    Spero che la suola degli stivali non fosse coperta di fango.
    Apro le ante del guardaroba e afferro la mia giacca di pelle... Ha qualche strappo, mannaggia a Kai.
    Quello stronzo ce l'ha fatta, a rovinarmela, però almeno mi sono divertito.
    Guardo sotto al mio cuscino per prendere il vecchio orologio di bronzo a conchiglia regalatomi da mio padre e noto che sono le fottutissime 7:52 del mattino.
    Devo essere fuori dalla struttura alle 8.
    Si corre.
    Chiudo con una delicatezza recitata e forzata la porta di quella catapecchia che è la stanza e poi inizio a correre per i corridoi della scuola fottendomene di eventuali regolamenti insensati, e non è assolutamente una frecciatina alle scuole babbane.
    I dipinti mi prendono per il culo chiedendomi se io stia vincendo la maratona.

    Almeno io ho le gambe, stronzi!

    Dico sorridendo col fiatone prima di raggiungere le scale.
    E... Ste cazzo di scale.
    Si muovono, tutto il tempo, tutto il diaminaccio di tempo, quello che io sto perdendo come un bastardo ritardatario.
    Attendo che la struttura torni verso di me per darmi la possibilità di scendere di sotto.
    Saranno circa le 7:55 adesso.
    Scendo tipo quattro gradini alla volta sperando di non lasciarci i denti o la fronte, e finalmente riesco ad arrivare giú in pieno stile parkour.
    Sorrido ai dipinti che fanno il tifo per me e mi fanno i complimenti per il fatto di non essere ancora inciampato.
    Sono giú!
    Percorro l'ultima parte del percorso a ostacoli ed esco fuori.
    Tiro una boccata d'aria mattutina che sa di pini e petricore, godendomi il profumo come se avessi tempo da perdere, poi mi dirigo verso il punto d'incontro, nel quale sono tutti in cerchio per capire il da farsi.
    I ragazzi stanno ascoltando la professoressa di Incantesimi e... Se c'è una cosa che adoro di Hogwarts è che i professori non sono uomini di mezza età noiosi, con le occhiaie e la bava alla bocca. Qui ci sono solo delle grandissime gnocche, e sarò etero ma non posso negare che Edmund non sia un bell'uomo. Questo non toglie che mi stia comunque sulle palle.
    Una ragazza, suppongo una specie di braccio destro della professoressa, anche lei spettacolare, distribuisce delle biglie, che come ci viene detto sono delle passaporte. La mia biglia è color bordeaux, mi piace. Il colore del sangue.
    Sono davvero curioso, se è una meta in stile spiaggia come quella di Erbologia potrei anche divertirmi.
    La gnocca pronuncia il solito conto tre due uno eccetera e poi CRACK!
    Mi sento le palle nello stomaco e il cuore in gola e... Per fortuna ho optato per gli anfibi.
    Sono atterrato in un fiume, e davanti a me c'è una giungla...
    Una giungla... Enormi alberi verdi intricati e natura ovunque!
    Io voglio restare qui... Ho deciso. Mi voglio costruire una casa di legno fra gli alberi, piattaforme collegate tra loro da ponti, muri di canne di bamboo e soffitto in foglie di palma. Potrei sdraiarmi lí fra le cime degli alberi in piena notte a suonare la chitarra guardando le stelle. Che meraviglia... Ascoltando i versi degli animali, fare a botte con i mandrilli, cavalcare tigri, insegnare le parolacce ai pappagalli.
    La professoressa ci spiega che siamo in Indocina, e fa la solita domanda sul riassumere le vecchie lezioni di Elementalismo, a cui io non ho partecipato, e delle quali non me ne può fregar di meno, quindi mi ritengo libero di esplorare.
    Vedo fiori di ogni colore, profumi simili a quello della vaniglia mischiato a vari generi di incensi, ma delicati, floreali, naturali.
    E i suoni... Canti di uccelli che non avevo mai sentito, vedo passarne due in volo con delle lunghissime code a ventaglio colorate. Ci sono ronzii e i versi di diverse specie di scimmie.
    Mi avvicino a un cespuglio di grossi fiori gialli e viola e vedo una specie di insetto simile a una falena e a un coleottero con un lungo corno, è coloratissima, dovrebbe essere una Pyrops spinolae.
    Su una foglia, appoggiata e mimetizzata, noto una grossa mantide del genere Hierodula, che faccio salire sulla mia mano delicatamente, mentre si mette in posa di combattimento come un piccolo ninja, come se io potessi ferirla. Non lo farei mai, cazzo.
    Scuoto uno dei rami della pianta e una decina di grosse farfalle dai colori esotici iniziano a svolazzarmi attorno, e alcune si appoggiano addirittura sulla mia testa, le sento sui miei capelli.
    Sul mio petto si posa una mosca scorpione, è una Panorpa nobilis.
    Ho dimenticato di ascoltare la professoressa, ma non importa... Sono felice, penso alla mia famiglia, alla ragazza... Vorrei che fossero qui, a cercare insetti con me, a contare quanti fiori rossi ci sono, a respirare il profumo della giungla.
    Sorrido.
    Cerco di non pensare a lei.
    Immerso dal verde, dagli insetti.
    Mi merito tutto questo? Ho ammazzato delle persone, ho spaccato la capoccia di un ragazzo con una chitarra, ho piú sangue fuori dal corpo che dentro, si meritavano ciò che gli ho fatto, ma io non sono migliore di loro, non piú.
    Torno a sentirmi osservato.
    Qualcosa si nasconde, da qualche parte, qualcosa mi sta seguendo. Sta per mostrarsi...
    Torno a concentrarmi sulla lezione.
    Oggi non farò battute pessime, non in questo posto splendido.
    Magari ci proverò con la professoressa, però...

    Mi scusi, professoressa, non per interromperla, ma ho dato un'occhiata a fiori e farfalle di questo luogo da urlo, ma nessuno di essi splende quanto il suo viso. Stasera a cena offro io...

    ––––––
    scheda | mailbox | memo


    Valentine Bonebird Espinoza, VI anno, Corvonero. Si sveglia tardi, si veste e fa quasi parkour per arrivare in tempo al punto d'incontro. Una volta arrivati in Indocina esplora i dintorni e decide di provarci con la professoressa.
  7. .
    5ea76bb02189df224ac819a7fccbf663


    L'ho beccato di striscio, non ci credo, ha schivato il mio cazzotto. Questo figlio di puttana è un ottimo rissaiolo, e questo mi piace. Abbiamo messo un pizzico di peperoncino ai burritos, qualcuno a breve avrà il culo in fiamme. E anche la mascella.
    Si tocca il punto sfiorato dalle mie nocche e mi grida "sei fottuto Espinoza!" pronunciando il mio cognome in un modo irritante e per altro sbagliato. Poi se la tira dicendo "chiamami Kai" convinto di avere un nome complicato. Pensa che stronzo.
    E mi arriva un gancio destro, credo mirasse al naso ma faccio in tempo ad indietreggiare, guardo all'indietro per mezzo secondo in modo da capire dove fosse Netherwood per evitare di inciamparci, ma quel brevissimo lasso di tempo da il vantaggio al bastardo per caricarmi con un calcio in pieno stile samurai mirato allo stomaco.
    Niente da fare, mi prende in pieno.
    Volo all'indietro e sento per un attimo il sapore del Whiskey Incendiario bevuto poco prima. Che spettacolo, devo prenderlo piú spesso.
    Atterro di schiena superando la chitarra e mi si ferma il respiro.
    Non è la prima volta che mi succede, reggo i colpi, ma la botta alla schiena è sempre un'esperienza mozzafiato. Letteralmente.
    Tiro un respiro profondo e mi metto lentamente in ginocchio.

    Sei proprio uno stronzo, Kai, dove hai imparato questa mossa da ninja incazzato? Non credevo insegnassero queste tecniche all'asilo nido...

    Dico con la voce roca, mentre gattono verso il mio amato strumento musicale fingendo di strisciare verso di lui a causa del dolore.
    Sono sicuro, anzi, potrei scommettere le mie palle, che Kai mi sta guardando con l'aria da "guardate questo patetico Corvonero che ha beccato male", e diamine, quanto si pentirà tra qualche secondo.
    È questione di secondi, perché sono a qualche centimetro da Netherwood.
    In passato ci ho ammazzato un tizio, gliel'ho quasi spaccata sulla nuca, però è stata quest'ultima a scoppiare.
    Non voglio ammazzare Kai, ma voglio fargli assaggiare del buon legno, voglio che capisca che io non sono il solito coglioncello che può permettersi di deridere, per di piú davanti ad altra gente.
    Alcune persone esultano, dicono cose come "dai, finiscilo!"
    Mi piace, mi ricorda i bei vecchi tempi, quelli nei quali ho imparato che la cosa importante è saper prendere in pieno i colpi piuttosto che darli.
    Però lo sappiamo tutti, nella vita bisogna dare e ricevere, e io non sono un ingrato. È arrivato il momento di dare.

    Accidenti, mi hai spappolato lo stomaco, adesso ti devo sistemare, Kai... Ti danno un gran fastidio i denti in bocca, eh?

    In un attimo, e sorprendendomi per la mia stessa velocità, afferro il manico robusto di Netherwood e facendo una sorta di piroetta rialzandomi e caricando il colpo, concentro tutta la forza nelle braccia e miro alla sua guancia sinistra sferrando il colpo.
    E spero vivamente di non accopparlo.

    ––––––
    scheda | mailbox | memo
  8. .
    6628a5450b5550b5f682a7ab999ea91f


    Oh, che sorpresa, sento una voce familiare, una voce irritante.
    Avrei dovuto immaginarmelo, che il gradasso avesse mirato alla piú bella donzella all'interno di questa baracca di alcolizzati.
    Il signorino mi spara una battutina da "Manuale del pagliaccio alle prime armi" nella quale sostiene che io abbia un attimo perso di vista il palco.
    Sorrido alla biondina come per dire "aspetta, devo un attimo occuparmi di un coglione", poi mi giro verso il grande e magnifico Kai.
    Gli faccio un sorriso a trentadue denti per fargli capire che in realtà mi trovo nel posto giusto, e che adesso è il mio momento, non il suo.
    Lui ricambia il sorriso, uno strano sorriso, e quando due uomini al bar si sorridono con QUEL sorriso o si stanno per baciare, o stanno per passare alle mani.
    Poi decide di continuare a parlare, e credo stia cercando di mettermi in ridicolo per fare pateticamente colpo sulla bionda, però con me questi giochetti non funzionano.

    Guardate! Il grande Kai! Sua maestà, le stavo tenendo il posto caldo accanto alla bambolina qui presente

    Dico con tono sarcastico al punto che mi viene la paranoia che avesse davvero creduto alle mie parole.
    Ho invece la conferma del fatto che in realtà capisce benissimo il sarcasmo (strano, davvero strano per un tipo come lui) quando mi afferra per il colletto della giacca e mi spinge via.
    Indietreggio inevitabilmente.
    Sento la rabbia che inizia a divampare nel mio corpo come fiamme roventi.
    Ma è nel momento in cui, dopo aver detto la pessima frase "vai a strimpellare la tua chitarra da un'altra parte" appoggiandomi peraltro una mano sulla spalla, spingendomi nuovamente, che la mia vista si intorpidisce e immagino il ticchettio di un ordigno sul punto di esplodere.
    Noto, con grande, enorme rabbia, che nell'indietreggiare ho sbattuto contro la mia Netherwood che era appoggiata al bancone, facendola cadere a terra...
    Guardo la chitarra stesa sul pavimento di legno, poi, molto lentamente sposto lo sguardo verso di lui, non sorrido piú, queste cose non devono succedere, nessuno può permettersi di spingermi, nessuno può sminuirmi davanti agli occhi di tutti, e nessuno, NESSUNO può deridere la mia musica e danneggiare il mio amato strumento musicale.
    Lo guardo, con occhi pieni di odio, e sento la mia voce cambiare, ora è cupa:

    Non so con chi tu creda di parlare, Kai, ma non hai idea di quanto tu non abbia voglia di vedere il mio lato peggiore, no, non hai idea.

    Mi avvicino con passi tranquilli, a ogni passo è come se accendessi una fiamma, le mie pupille puntate verso le sue, come se volessi forargli l'anima con lo sguardo.
    Mi sistemo il colletto della giacca di pelle mentre avanzo.
    Quando ero bambino, mio padre mi insegnò a difendermi, e siccome ero molto snello, quindi fragile, mi consigliò di usare l'attacco a sorpresa, ad essere totalmente imprevedibile, a distrarre, e di conseguenza colpire con tutta la mia forza.
    Quindi...

    Sai cosa, Kai? Non credo, che nella tua ignoranza, tu conosca il Knockout Blues, nel quale oltre a strimpellare le corde, chi suona tende a...

    Tra le parole dette con tono distratto chiudo la mano destra in un pugno e a gran velocità, lo fiondo verso la sua mascella...

    ––––––
    scheda | mailbox | memo
  9. .
    tumblr_inline_o17acofI3t1rifr4k_500


    Ho sbagliato a pronunciare il nome di sua maestà Maialai Kai, e cazzi e mazzi. Probabilmente devo redimermi, ma lo farò quando avrò tempo.
    Oltre a fare la femminuccia correggendomi (sí, dai, ha ragione, non devo essere cosí stronzo, dopotutto il nome di una persona è importante), ha rifiutato il mio invito a spezzare le regole e ad uscire dagli schemi. Lo capisco, ha voglia di finire la lezione il prima possibile, e sinceramente anche io, la biondina mi ha fatto venire voglia di fare il romanticone con una donzella, quindi, perché non seguire le istruzioni per una volta?
    Non ho voglia di deludere la professoressa, non lei, fosse quell'altro fighetto di Edmund me ne sbatterei e userei la fiammella per dare fuoco al labirinto.
    Il tipo apre la porta centrale e poi cosa mi dice? Mi dice che essendo io il Corvonero si sarebbe aspettato che fossi io ad indicarglu la retta via.
    Io.
    Sí... Io...
    IO HAHAHAHAHAHA, pensai "non farmi ridere coglione", però non voglio essere cosí aggressivo con uno che ho appena conosciuto, anche perché questo sembra tosto, devo tenermelo buono, se voglio finire la lezione e fare un ottimo figurino.
    Quindi lo seguo, superiamo la porta centrale della retta via e ci ritroviamo in una stanza circolare di pietra, molto carina.
    La fiamma, ancora, ci suggeriva di proseguire dritto, e mentre io e il mio amico per la pelle avanzavamo la luce si faceva piú fioca.
    Al che, quasi contemporaneamente, entrambi esclamammo

    LUMOS!

    Alzando la bacchetta.
    Ci sono momenti in cui ammetto che è inutile sprecare soldi in torce e batterie.
    Non appena mi allontanai un po' dal mio compagno per esplorare lo sentii imprecare, per cui mi girai verso di lui vidi una sottospecie di gattino gonfio con la lingua a forma di tentacolo, che gli iniziò a "leccare" il naso, saltellando come una grossa pulce.
    Non ci potevo credere.
    LAVAGGIO NASALE GRATUITO! NEMMENO IN RIFORMATORIO REGALANO QUESTI SERVIZIETTI.
    Mi viene chiesto se io sappia come trattare questi cosi.

    Hey amico! Vado un attimo al negozio di animali a comprare dei croccantini, dato che il tuo naso lo tiene occupato HAHAHAHA oh... Ma che caz... Ahi!

    Un colpo alla schiena mi fa volare in avanti, cadendo di faccia.
    Uno di quei gattini stronzi bastardi rottinculo mi è volato addosso dal nulla.
    E mi è anche partita la bacchetta che ora è a due metri da me.
    Striscio verso la bacchetta mentre sento ancora Kai imprecare e non appena avvicino la mano al bastoncino magico ecco che mi ritrovo un altro di quei cosi davanti. Col suo musetto illuminato dall'incantesimo.
    In stile alieno mi spara la sua lingua dentro alla narice sinistra e mi accorgo che la sua espressione cambia. Credo sia perché il sangue non li faccia impazzire.
    Mi sono spaccato il naso contro il pavimento, micio bastardo, che ti aspettavi?
    Con la mano sinistra stringo velocemente la narice sinistra in modo da non fargli staccare la lingua da lí. Cosí impara.
    L'altro stronzo saltella verso di me e mi sparaflasha anche la sua lingua nell'altro orifizio nasale.
    Ripeto il procedimento.
    Mi tappo il naso con al suo interno le due estremità delle loro protuberanze mentre cercano disperatamente di staccarsi.
    E con la voce da naso tappato grido a Kai

    Hey bello! Devi romperti il naso! Ti do una mano?

    Poi capisco che lui non ha avuto la botta di culo (e la botta contro il suolo) che ho avuto io, perché sta continuando a cercare di allontanare la creatura lanciandola per aria.
    Corro verso il batuffolo e con l'unica mano disponibile e l'aiuto della luce emanata dalla bacchetta di Kai afferro la lingua del terzo molestatore e inizio a girare.

    Kai, abbassati! Tra poco li faccio volare lontano, poi si corre, io ti seguo!

    La testa inizia a girarmi e mentre ruoto a gran velocità lascio la presa.
    Le tre creaturine volano lontano.
    Attendo un attimo per capire se il "pericolo" si sia placato.
    Ma no... Li sento, tornano verso di noi!

    Kai, ora, corri! Facciamolo per il tuo naso!

    ––––––
    scheda | mailbox | memo


    Valentine Espinoza, VI anno, Corvonero. In coppia con Kai. I due vengono attaccati dai Puffskein. Valentine si rompe eroicamente il naso, e grazie a questo trova il modo per sfuggire alle creature. Allontanandole, si aprono la via per proseguire, di corsa.
  10. .


    Stavo dando il massimo di me con la mia Netherwood e la mia voce grossa, mi sarebbe piaciuto avere una voce punk, forte e accesa, invece ho una voce profonda, per questo do il meglio quando canto le canzoni dei Doors.
    E poi, ora sto bene, sono tornato in me, le allucinazioni sono sparite. È ora di festeggiare.
    Molte persone mi sentono cantare, e ciò mi fa sentire bene, come se tenessi tutti in pugno, affascinati non da me, non dal mio aspetto, non sono un modello, bensí dalle mie azioni e dal mio modo di fare arte, dal mio carisma che coltivo ogni giorno.
    La chiave per il successo non è l'aspetto fisico.
    Sento ogni accordo come se venisse direttamente dal mio cuore e le mie mani sono come estensioni dei miei nervi che toccano i punti giusti per produrre la melodia.
    Il Whisky Incendiario mi ha dato la carica giusta, fiamme, calore, il profumo dell'asfalto rovente e crepato.
    So che forse i ricordi torneranno ad avvelenarmi scatenando di nuovo quella follia che mi ricorda la donna della mia vita.
    Non mi pentirò mai di essermi macchiato le mani con il sangue di quei ragazzi, perché alcune persone non meritano di vivere, se stupri una donna non meriti un secondo in piú della tua misera e schifosa fottuta vita.
    E questo vale anche per pedofili e altri maniaci del genere.
    Ma non devo pensare al dolore, ora è il momento dell'arte. Faccio l'uomo, è questo che sono.
    Piscio in piedi, dopotutto.
    Ci sono uomini che pisciano seduti, e, diamine, hai l'uccello, se sai mirare usalo, cazzo.
    Mentre la mia mente pensa ste stronzate vengo distratto da un ragazzo, e chi potrei mai beccare in questa latrina se non il mio caro Malachai. Detto Kai.
    Mi dice che non mi credeva un tipo da posti come questo, e lo guardo con un sopracciglio alzato perché non riuscirei ad immaginarmi in un posto diverso. Forse questo pensa che io, essendo un Corvonero, debba passare le mie giornate su un libro.
    Non me ne frega un cazzo dello studio, in realtà.
    Poi fa i complimenti a Netherwood, e questo mi piace.
    Mi piace anche il fatto che mi faccia i complimenti per come la maneggio, per la mia musica.
    Provo un orgasmo emotivo, amo i complimenti.
    Poi mi dice che piú tardi potremmo farci un drink insieme.
    Ora, io riconosco quando qualcuno fa un complimento sincero, e lui lo sembra, ma non lo conosco cosí bene, non dopo una sola lezione in cui abbiamo svolto un esercizio insieme. E la cosa mi puzza, però forse sono i miei problemi a fidarmi delle persone. Ho un fiuto particolare riguardo a chi prova a giocare sui complimenti per approfittarsi di me.
    Però gli faccio un cenno, mentre continuo a suonare per intrattenere il pubblico.
    Passano venti minuti circa e stacco il jack dalla chitarra che era attaccata all'amplificatore per spostarmi, con Netherwood appesa al collo, verso il bancone in cui si trova Malachai.
    Accanto a lui c'è una biondina, e la sua bellezza è simile a quella della professoressa gnocca.
    Il mio istinto da macho caliente sudamericano si attiva, e fottendomene altamente di Kai, mi avvicino alle sue spalle per sussurrarle all'orecchio una frase:

    Hermosa, dove hai lasciato le ali? Che ne dici di un lento sul palco?

    Lo dico con accento latino, e intanto suono tre corde per riprodurre la chitarra delle serie romantiche messicane, e dare al tutto un'atmosfera molto calda.
    Forse ho ignorato il fatto che qualcuno stesse già provando a rimorchiare quel bocconcino, ma è la legge del piú carismatico, e del piú caliente, dopotutto.

    ––––––
    scheda | mailbox | memo
  11. .
    tumblr_ml7lpb7qtF1s9g41zo1_500


    Come immaginavo, la ragazzina vampirica non predisse una pioggia di regali, ricchezze, un harem e Babbo Natale come miglior amico, per cui mi sparí il sorrisetto da stronzo impertinente e dissi:

    Non è una predizione retrocausale, vero? No, perché io vengo da un passato identico da quello che hai descritto, eh che cazzo. Significa che dovrò nuotare ancora nel sangue degli altri, solo non mi aspettavo di dover massacrare qualcuno in questo castello.

    Finii di parlare quando la professoressa gnoccona fece i complimenti alla classe per aver svolto il compito e trallallerotrallallà, stronzate da professori, insomma.
    E quindi? È finita la lezione? Grande! Tutti a cazzeggiare! Ho proprio voglia di un bel drink e una bella sessione di chitarra.
    La professoressa ci indica una botola da cui uscire dalla stanza, perché evidentemente la porta è passata di moda nell'arco di un'ora.
    Alzo il culo dalla sedia deluso dal pessimo servizio da parte della fiamma (deve aspettarsi una recensione da parte mia. Farò fallire l'impresa delle fiammelle.), dopodiché mi incammino insieme agli altri verso la botola.
    Aspetto che gli studenti prima di me scendano e... È un po' buio lí sotto... Vabbè, arriva il mio turno.
    Come metto piede all'interno di quel buco inizio a sentirmi strano, poi, quando sono del tutto dentro vengo avvolto dal buio.
    No, dai... Un'altra allucinazione no... Non ora, che palle!
    Scommetto che adesso arriverà l'ennesimo tentacolo o tipa morta a farmi "buu coglione!" dal buio e invece...
    Ci ritroviamo tutti in una stanza circolare, al cui centro vi si trova una specie di totem con delle scritte, su un falò acceso. È come se fosse stato costruito da un vero fan del fuoco, io li chiamo piromani, qui si chiamano professori di Divinazione.
    Molti leggono le scritte sullo strano monumento, anche io lo faccio.
    Sono regole, c'è un altro esercizio, e siamo in coppie.
    Praticamente, se ho capito bene, io e il mio compagno, che è un tipetto con la faccia da gradasso, dobbiamo entrare nella porta su cui sono scritti i nostri due nomi. Dopodiché dovremo proseguire leggendo ALTRE FIAMMELLE!
    Guardo il mio compagno, Malachai, e lui mi dice che non gli piace perdere, su una cosa siamo d'accordo, dai, si parte col piede giusto.
    Gli rispondo:

    Grande! Non vedo l'ora di fare questo esercizio! Non potrei mai stancarmi di leggere stronzate sulle fiammelle! Partiamo per la nostra grande avventura!

    Entriamo all'interno della nostra porta ed ecco la fiamma, che ci dirà in quale porta entrare.
    Sul muro ci sono scolpiti ulteriori frasi, che ci descrivono ogni movimento della fiamma col significato corrispondente: quindi dobbiamo tenere a mente che se ha una punta sola è la porta centrale, due punte è sinistra e tre punte è a destra.
    Penso che visto l'andazzo la fiamma potrebbe spegnersi o dividersi in quattro o cinque punte.
    La osservo, concentrandomi, e noto che la punta trema un po', ad un certo punto ho come l'impressione che stia per spegnersi e poi dopo qualche secondo si riaccende, piú intensa di prima, formando una punta perfetta, centrale.
    Quindi la porta da prendere dovrebbe essere quella in mezzo.
    E se invece...

    Hey, Machalai, Mal... Malachai, la fiamma ci dice di andare nella porta centrale, ma io preferisco fare lo stracazzo che ci pare e prendere quella a sinistra. Perché sì, sono curioso e mi piace l'azione. Tu che dici? Facciamo la cavolata o ci atteniamo alle regole? Anche perché nella lezione precedente sirene, avvincini e alghe possedute erano finti, e se quel professore col sorriso da bastardo non ha cercato di ucciderci non credo che lo farà sta gnoccona da urlo.

    Gli dico, sorridendogli, e sperando vivamente che questo tipo sia uno divertente e non un fighetto.

    ––––––
    scheda | mailbox | memo


    Valentine Bonebird Espinoza, VI anno, Corvonero. In coppia con Malachai. Risponde a Kaeris a fine lezione, si butta attraverso la botola, legge l'obelisco e interagisce con Kai. Gli chiede se vuole seguire la fiamma o se entrare nella porta sbagliata per curiosità.


    Lancio dado: 8
    • 1d10
      8
    • Inviato il
      24/4/2023, 19:28
      Wireen Kanikora
  12. .
    icegif-3039


    "È ora di mutare"
    Ecco la frase che ho sentito in sogno questa notte.
    Ero in mare, nel bel mezzo dell'oceano come nei sogni precedenti, ma avevo deciso di non opporre resistenza alle bestie del mio subconscio nascoste nell'abisso sotto di me, e cosí facendo i tentacoli del polpo-incubo mi afferrarono braccia, gambe e torso per trascinarmi nel buio.
    Scendendo percepivo l'acqua diventare piú fredda, ma ero tranquillo, perché sapevo che doveva succedere, era ora.
    E tutt'a un tratto, il fondo, c'era un'enorme conchiglia, al cui interno la fonte di luce si rivelò essere una perla. Era enorme, avrei potuto stendermici sopra, ma prima che mi facessi venire strane idee sulla sua superficie luminosa apparvero delle parole, anzi, una frase: "è ora di mutare".
    Dopodiché, un enorme vortice, una specie di maelstrom sottomarino, iniziò a risucchiare tutto.
    E cosí, mi ritrovai sulla sabbia... Il sole era bollente...
    Rocce enormi e crepacci davanti a me, era un deserto. Saguari enormi, piante stranissime e un'atmosfera stranamente familiare, di pace, niente piú terrore.
    Camminai verso nessuna direzione in particolare, calpestando l'asfalto crepato, guardando piccoli scorpioni neri e grosse formiche rosse passare tra i miei piedi.
    E poi la vidi, di colpo davanti a me, enorme, con le sue ali color rosso fuoco come il sole che tramonta... Occhi neri, che scrutavano la mia anima. Finalmente avevo trovato la mia forma interiore. Un obiettivo? Un messaggio? O semplicemente la forza di andare avanti.
    Mi svegliai, ed ero felice, ispirato. Per cui decisi di venire qui alla Testa di Porco.
    Non avevo idea che ci fosse un posto del genere ma è un buon motivo per non darmela a gambe da quella scuola.
    Sono qui seduto al bancone, con la mia chitarra, perché non potevo non portare con me la mia Netherwood. Di legno infernale.
    Sento l'odore legnoso del menú che ho davanti e do un'occhiata ai drink.
    Sembrano tutti buoni, peccato per gli effetti collaterali. Opto quindi per un Whisky Incendiario.
    Il barman me lo porta in due secondi, io gli lascio un Galeone.
    Prendo il bicchierino e inizio a sorseggiare il drink. È molto forte, cazzo, se è forte. Potrei sputare fuoco, se lo volessi. Mi piace.
    Mi guardo intorno, la gente qui è strana, ti guarda come guardano gli stronzi che entrano nel saloon sbagliato nei film western, prima di essere sfidati a duello. Solo che qui invece delle pistole usano i bastoncini magici del cazzo. Mi è venuta voglia di suonare qualcosa.
    Prendo la mia Netherwood che ho appoggiato sui piedi del mio sgabello, me la appendo in spalla e inizio a suonare, e canto un po'.

    Keep your eyes on the road, your hands upon the wheel...

    Amo questa canzone, e non so perché, ora piú che mai rende l'atmosfera perfetta per me, rende questo posto bello, caldo, accogliente.

    Let it roll, baby, roll, let it roll, baby roll, let it roll, all night long!

    Mentre canto vedo il barista che smanetta sotto al rubinetto e accende l'acqua chiedendo al suo collega da dove venisse "quel rumore strano e fastidioso", quindi, sorridendo con espressione autoironica gli dico:

    Sono io, scusami, non suono da un po', bello

    E mi faccio due risate.
    Dopodiché mi perdo fra le note di altre canzoni, verto sul blues, suono e le mie dita si attaccano alle corde delicatamente per poi accarezzarle nel passaggio da un accordo all'altro, faccio facce strane e buffe perché mi lascio trasportare e non sono piú io che la suono, ma è Netherwood a suonare me.

    ––––––
    scheda | mailbox | memo
  13. .
    Ysaa


    È affascinante, sí, ma pignola.
    Ora, io non sono uno che critica... Ma chi voglio prendere per il culo? Io sono uno che critica, e per questo posso affermare che questa professoressa ha lo stesso senso dell'umorismo di un sasso.
    Eppure è stupenda, cosí bella, MA PIGNOLA!
    Devo darmi un contegno. Dale, Hombre, que pasa?
    Tornando al dunque, si è deciso che io sono in squadra con la mia amicona Kaeris. Di solito dal suo sguardo non sembra che stia pensando di organizzare una festa, ma ora la vedo interessata. Ha anche interagito con la professoressa. Wow!
    Il compito sta nel fare una predizione al nostro compagno attraverso la piromanzia.
    Ad un certo punto la stronza fa un gesto con la bacchetta e io mi prendo un accidente perché dal banco spunta una fiamma.
    Avrei dovuto immaginarmelo, ma mi ha comunque colto alla sprovvista.
    Ad ogni modo, non mi piace credere a queste cose, ma se con le parole qui puoi accoppare qualcuno o lanciare incantesimi, perché no? Perché non dovrei comunicare con una fiammella?
    E perché poi non mettermi al comando di un castello con le zampe?
    Il mio lato sarcastico irrita anche me.
    Guardo Kaeris, pronto ad iniziare.

    Inizio io, ok? Ora ti predirò il futuro! Fiamma, fiamma delle mie braghe, chi è la piú cupa del reame?

    Dico gesticolando come se fossi un mago oscuro, sperando di strappare un sorriso alla piccola festaiola.
    Dopodiché torno serio.
    E penso, che domanda posso fare? Non voglio rovinarle la sorpresa del futuro... Una delle mie regole è Niente Spoiler.
    Però, posso comunque essere vago, per cui penso: a cosa dovrà stare attenta Kaeris, in futuro?
    Mi concentro sulla frase e guardo la fiamma.
    Niente, non funziona, abbiamo problemi con la linea magica?
    Continuo ad aspettare, fisso quella linguetta bruciante, immobile, e ad un certo punto vedo che inizia a compiere piccoli movimenti, a destra e a sinistra. È come se qualcuno ci avesse attaccato un filo all'estremità e la stesse tirando.
    Immagino un gatto invisibile che gioca col filo facendo impazzire la fiamma, perché ora è molto piú veloce, e questa cosa mi inquieta.
    Ho studiato il significato dei vari esiti del compito, e questo significa che un parente, un amico, magari spero piú un nemico di Kaeris potrebbe ammalarsi, oppure qualcuno che è già malato potrebbe morire.
    E ORA COME CAZZO GLIELO DICO?
    Il vampiro qui davanti a me non sembra provare sentimenti quali pietà, tristezza, allegria, ma io so che li prova.
    Nessuno sfugge alle emozioni.
    Devo trovare un modo per dirgli ciò che il piccolo oracolo bastardo mi ha predetto...
    Oh sí! Ecco!

    Ho appena avuto la predizione. Bene, fai una scorta di aspirine e ibuprofene, e tutto andrà per il meglio! E leggi attentamente il foglio illustrativo...

    Dico con un sorriso cosí forzato da sembrare il protagonista della pubblicità di un dentifricio mentre la guardo.

    ––––––
    scheda | mailbox | memo


    Valentine Espinoza, VI anno, Corvonero. Inizia lui la predizione di Kaeris, si atteggia come un mago oscuro e una volta visto l'esito trova il modo meno brutale per dirle che qualcuno di sua conoscenza si ammalerà. Ovvero con una battuta. Dopodiché le sorride.
  14. .
    ce90f494e90fb58472bc56b7b4d68f81


    John? Ad essere sincero non ho idea di che fine avesse fatto John, per cui decisi semplicemente di non rispondere. E poi, un uomo silenzioso è piú cupo, dunque piú teatrale.
    Mi piace la teatralità.
    Ci incamminiamo verso l'uscita, e davvero, sono felice. Questo posto a lungo andare diventa peggio di una prigione.
    Qui prendono in giro i babbani, ma sinceramente io li rispetto, certo, rispetto le brave persone, non quelli che ho lasciato in una pozza di sangue.
    I babbani hanno le palle, non hanno bisogno di trucchetti magici per tirare avanti, non necessitano di bacchette magiche per risolvere i loro problemi. Hanno un cervello, hanno forza fisica e interiore, e personalmente, avrei preferito rimanere tra di loro a vivere una vita d'azione.
    Tornando al presente, la ragazzina vampirica mi segue fino a una delle porte che danno verso l'esterno e che apro con immenso piacere.
    Usciamo, e sento il vento fresco colpirmi il volto insieme a piccole gocce di pioggia, mentre la musica degli alberi che danzano si mischia al profumo del petricore ammaliandomi. Come fanno molti ad odiare i temporali?
    Un lampo improvviso preannuncia il rimbombare di un tuono che mi fa vibrare la spina dorsale, come se il cielo si fosse spezzato in due.
    Nel bagliore, però, sotto al diluvio, mi è sembrato di vedere una donna... Non sembrava viva... Era tutta contorta...
    La solita allucinazione... Sta peggiorando. Soprattutto durante i miei svenimenti.
    Ma ora so che è il mio subconscio che cerca di farsi notare, buffo come la mia mente mi ricordi continuamente il fatto che la donna della mia vita fosse sotto terra ma ogni volta che cerco di ricordare il suo fottuto nome la mia memoria si faccia partire il mutismo selettivo.

    Sai cosa, ragazzina zombie? Mi sono rotto le palle di questo posto. Sarò l'unico bastardo qui dentro a non restare ammaliato dalla magia, non mi affascina, il fatto di poter uccidere qualcuno a parole mi fa ribrezzo... È ingiusto, è innaturale.

    La fisso, e so che probabilmente non gliene frega un cazzo. Ho solo bisogno di sfogarmi, di dirlo a qualcuno, che sia lei o qualcun'altro. Non mi importa, sinceramente.
    Almeno, lei sembra odiare questo posto quanto me.
    Mentre la fisso fregandomene di sembrare inquietante mi accorgo di quanto il suo aspetto cupo, la sua pelle bianca e la sua espressione apatica la rendano totalmente adatta a questa atmosfera.
    Poi guardo a terra, e vedo una rana saltare sotto alla pioggia, è rossa e nera, e si avvicina alla punta del mio anfibio destro e io non posso fare a meno di pensare una battuta a riguardo.
    Però, sto zitto.

    ––––––
    scheda | mailbox | memo
  15. .
    icegif-3039


    Bene, oggi lezione di divinazione. Che merda.
    Già la magia non mi fa impazzire, con quegli stuzzicadenti spruzzaincantesimi la vita è fin troppo semplice. Almeno quella quotidiana. Il professor Edmund mi disse che se quegli avvincini fossero stati veri e io avessi cercato di massacrarli di botte mi avrebbero sodomizzato istantaneamente, però me lo disse in modo un tantino piú elegante. Forse aveva ragione, forse no, fatto sta che non riuscii a portare a Kaeris altro che un mucchietto di alghe viscide.
    Tornando a noi... Divinazione... Praticamente è l'arte di chi non riesce a farsi i cazzi propri cosí tanto da doversi spoilerare il futuro.
    Non so come andrà, spero solo che non mi venga spoilerato il mio, di futuro. Non credo che il destino sia scritto, anzi, sono convinto che sia forgiato da noi azione dopo azione, cazzata dopo cazzata. Però credo nel karma.
    Attraverso gli spettacolari corridoi della scuola di magia a passo svelto, mi sento in forma, ho messo la mia giacca di pelle, i jeans neri e gli anfibi alti, mi manca soltanto una Harley Davidson e sarei pronto a girarmi il deserto.
    Osservo i quadri che si muovono e mi chiedo come facciano le persone qui dentro a dormire la notte, anche perché oltre ai dipinti ci sono anche vari fantasmi che girano come se niente fosse.
    Ora, non so come funzioni, se ci si abitui o meno, ma io dormo con un occhio aperto.
    Arrivato a destinazione, apro la porta e mi trovo in una stanza che sembrerebbe sia stata addobbata da un piromane con un buon gusto d'arredo, e se non ci fosse la finestra aperta l'aria sarebbe pura quanto quella di Bagdad. C'è un falò in mezzo alla stanza. Sí, un falò.
    Fa molto caldo, ma c'è una bella atmosfera e... Per la miseria, che bocconcino da urlo!
    La professoressa sta una favola!
    Mi siedo su una poltrona libera e io non so che effetto abbia fatto a TUTTI gli uomini qui dentro, compreso me, perché oltre ai pochi che hanno sparato la loro sulla domanda della signorina che non ho nemmeno sentito, gli altri hanno fatto battutine su quanto fosse gradevole quella biondina.
    Le labbra, quel vestito, quei capelli... Biondi...
    A me piacciono le more... Che mi è preso ora?
    Cerco di sembrare normale ma il mio lato ironico sta per prendere il sopravvento, a volte penso che ogni essere umano sia mosso da un proprio sé superiore, bene, per piacere, mio sé superiore, evita di fare la figura dello stronzo almeno per una volta, almeno per oggi!
    Credo che divinazione non sarà cosí noiosa, oggi, e credo che quelle fiamme al centro della stanza non siano le responsabili degli ottanta gradi qui dentro.
    Non resisto, aspetto che gli altri finiscano di sparare battute e dico la mia:

    Ragazzi, ho una domanda molto, molto seria: chi di voi è il bastardo che durante la lezione di erbologia si è fottuto una sirena e l'ha messa qui a spiegarci divinazione?

    ––––––
    scheda | mailbox | memo
    Valentine Espinoza, VI anno, Corvonero. Arriva a lezione, nota la professoressa e viene colpito dal fascino, quindi aspetta che i ragazzi dicano la loro e poi fa una battuta
26 replies since 17/7/2017
.
Top
Top