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Ammetto di trovarmi meglio rispetto all'inizio, anche se persiste quella sensazione di paranoia con la quale sento il bisogno di guardarmi alle spalle per evitare di essere attaccato da dietro. La notte scorsa ho sognato di trovarmi su un armadio galleggiante all'interno di una casa allagata, era buio ma ci vedevo, e l'acqua era profondissima, come se la casa dallo stile rustico non avesse un pavimento. In seguito un'enorme piovra cercava di raggiungermi con i suoi tentacoli. Poi mi svegliai. Non capisco se fosse stato un incubo, perché ammetto di aver trovato il tutto molto artistico.
Oggi, comunque, sono molto rilassato, anzi, sono uscito dalla mia stanza con la mia adorata Netherwood, la mia fidata compagna, altro che bacchetta. Trovai questa chitarra in una discarica, con il manico spezzato. Fu amore a prima vista, il body scuro striato di venature verdi, l'ho rattoppata come uno zombie mettendola insieme a parti di altre chitarre, e adesso ha quell'aria da creatura della zona contaminata, con le sue corde dal suono disturbante. È come provare piacere nell'ascoltare il suono spettrale di una porta che cigola. Semplicemente disturbante. Sublime.
Sto suonando un blues, a momenti mi parte qualche melodia sul punk rock, poi decido di focalizzarmi su People Are Strange dei Doors.
E guardo le persone, gli studenti, con i colori blu e grigio, e penso a quanto sia strano l'essere umano... Ma si accorgono di sembrare un po' tristi? Odio le divise. Odio essere catalogato. Odio i loro sguardi...
E stringo forte i denti accorgendomene solo quando non inizia a sanguinarmi una gengiva. Il sangue mi cola sul labbro mentre le dita che prima giocavano delicatamente sulle corde ora le premono fino a tagliarsi.
Mi sono fatto prendere dall'odio, di nuovo, e... Ma che?!
C'è una specie di bambina zombie che mi fissa...
Sembra una specie di bambola uscita da un concerto metal e devo ammettere che ha stile.
Però non mi piace per niente il fatto che si sia avvicinata senza che io riuscissi minimamente a notarla.
Devo tenerla d'occhio, le persone silenziose e furtive sono piú propense a diventare una minaccia.
E mentre la osservo e cerco di capire che tipo di persona sia mi chiede: "qual è il titolo?"
Per un secondo mi dimentico ciò che stavo strimpellando e poi le rispondo
« People are strange, dei Doors. E devo dire che è azzeccata, in questo momento. Come ti chiami? E qual è il tuo animale preferito?»
È una domanda che faccio a tutti, si capiscono molte caratteristiche di una persona a seconda dell'animale che ama.
Inoltre fuori piove, si direbbe che c'è un'atmosfera interessante per conoscere persone nuove. Ma devo stare attento, molto attento, non capiterà di nuovo, di farmi prendere alle spalle.. -
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Non ci posso credere! La bambolina zombie ha tirato fuori dal suo tascone uno snaso! E le ha addirittura morsicato un dito! Conosco quei cosetti dal momento che ho sempre amato gli animali. E quando ho scoperto dell'esistenza delle creature magiche mi si è aperto un mondo.
Li amo tutti, tranne i koala e gli snasi.
Anzi, provo una specie di seccatura misto irritazione nei confronti di tutti quegli animaletti piccoli con lo sguardo perso nel vuoto, magari anche coccolosi. Credo che non siano degni di potersi evolvere ulteriormente. I koala vivono per mangiare e mangiano per cagare, per accoppiarsi urlano in modo da attirare la femmina, senza muovere un muscolo dal fottuto albero in cui si trovano. Sono stupidi.
Orridi.
Ad ogni modo, la ragazza ha tirato un morso alla zampa anteriore di quel simil-ornitorinco per vendetta.
Mi piace, ammetto che ho goduto. Ogni cosa si paga.
Dopo aver vendicato il suo dito mi disse il suo nome, ovvero Kaeris. È un nome molto, molto particolare. Penso che si addica a quel poco di lei che conosco, o almeno a ciò che sta cercando di mostrarmi. Indossiamo maschere, dopotutto, per nascondere il caos che abbiamo dentro.
Capisco che sia paranoica quanto me quando mi chiede il motivo della mia domanda sul suo animale preferito.
Beh...
"È una domanda che faccio a tutte le persone che sono intenzionato a conoscere. Sono sicuro che si possa capire tanto riguardo ad una persona dal suo animale preferito. E non è una cosa ovvia, perché una volta ho conosciuto un tizio che conosceva un signore di nome John che come animale preferito aveva la foca. Il caro John si rivelò essere un assassino. E una foca non c'entra un piffero con il genocidio. Ad ogni modo mi è piaciuto il modo in cui hai azzannato la bestiola. E comunque mi chiamo Valentine."
È molto probabile che io possa spaventarla, ne sono consapevole. E se già aveva le paranoie, penso che potrei averle dato il colpo di grazia.
Cercai di cambiare discorso.
Fuori piove, e dal momento che amo la pioggia e i temporali ho voglia di passeggiare. Che fai? Scappi o ti fai una camminata con un potenziale assassino?
Sí, amo la pioggia, tutto ciò che ha a che fare con l'acqua mi fa sentire al sicuro. Il mare, la nebbia, l'abisso marino. Voglio conoscere Kaeris, perché è bizzarra, e ci vuole una bella dose di coraggio ad essere strani in un mondo in cui ci si focalizza su dettagli futili e schemi preimpostati dalla società. Penso che ci voglia un cambiamento, e questa signorina potrebbe darmi una mano. O forse no? Forse sono tutte stronzate e mi sono frullato il cervello.. -
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John? Ad essere sincero non ho idea di che fine avesse fatto John, per cui decisi semplicemente di non rispondere. E poi, un uomo silenzioso è piú cupo, dunque piú teatrale.
Mi piace la teatralità.
Ci incamminiamo verso l'uscita, e davvero, sono felice. Questo posto a lungo andare diventa peggio di una prigione.
Qui prendono in giro i babbani, ma sinceramente io li rispetto, certo, rispetto le brave persone, non quelli che ho lasciato in una pozza di sangue.
I babbani hanno le palle, non hanno bisogno di trucchetti magici per tirare avanti, non necessitano di bacchette magiche per risolvere i loro problemi. Hanno un cervello, hanno forza fisica e interiore, e personalmente, avrei preferito rimanere tra di loro a vivere una vita d'azione.
Tornando al presente, la ragazzina vampirica mi segue fino a una delle porte che danno verso l'esterno e che apro con immenso piacere.
Usciamo, e sento il vento fresco colpirmi il volto insieme a piccole gocce di pioggia, mentre la musica degli alberi che danzano si mischia al profumo del petricore ammaliandomi. Come fanno molti ad odiare i temporali?
Un lampo improvviso preannuncia il rimbombare di un tuono che mi fa vibrare la spina dorsale, come se il cielo si fosse spezzato in due.
Nel bagliore, però, sotto al diluvio, mi è sembrato di vedere una donna... Non sembrava viva... Era tutta contorta...
La solita allucinazione... Sta peggiorando. Soprattutto durante i miei svenimenti.
Ma ora so che è il mio subconscio che cerca di farsi notare, buffo come la mia mente mi ricordi continuamente il fatto che la donna della mia vita fosse sotto terra ma ogni volta che cerco di ricordare il suo fottuto nome la mia memoria si faccia partire il mutismo selettivo.
Sai cosa, ragazzina zombie? Mi sono rotto le palle di questo posto. Sarò l'unico bastardo qui dentro a non restare ammaliato dalla magia, non mi affascina, il fatto di poter uccidere qualcuno a parole mi fa ribrezzo... È ingiusto, è innaturale.
La fisso, e so che probabilmente non gliene frega un cazzo. Ho solo bisogno di sfogarmi, di dirlo a qualcuno, che sia lei o qualcun'altro. Non mi importa, sinceramente.
Almeno, lei sembra odiare questo posto quanto me.
Mentre la fisso fregandomene di sembrare inquietante mi accorgo di quanto il suo aspetto cupo, la sua pelle bianca e la sua espressione apatica la rendano totalmente adatta a questa atmosfera.
Poi guardo a terra, e vedo una rana saltare sotto alla pioggia, è rossa e nera, e si avvicina alla punta del mio anfibio destro e io non posso fare a meno di pensare una battuta a riguardo.
Però, sto zitto.. -
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