Posts written by Furuya Rei

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    So darken your clothes or strike a violent pose
    Maybe they'll leave you alone, but not me
    Oh, yeah!
    They said
    "All teenagers scare the livin' shit out of me"


    Le sue parole erano taglienti come le ali di una Shooting Star, ma anche cariche di una strana dolcezza che solo chi conosceva a fondo il gioco poteva percepire ed apprezzare. Ogni sua domanda era come una sfida, un test per misurare la mia determinazione e la mia passione per il Quidditch.
    Ad essere sinceri se mi fossi trovato un'altra figura al suo posto mi sarei probabilmente rifiutato ad una prova di prima mattina, ma le sue parole avevano alimentato quella flebile e debole fiamma nascosta all'interno del mio cuore. Avrei liquidato tale persona con una qualche scusa improbabile del tipo:"Aiuto Kanye West a scrivere il suo ultimo album e arrivo, tranquillo, una roba da poco. Tu nel frattempo vai pure in campo e scaldati" (Tanto i maghi non sanno chi diamine sia Kanye) e poi avrei approfittato della cosa per rintanarmi in biblioteca ad alternare cicli di lettura e "pisolini rafforzanti per la mente e il corpo"

    Ho un'ottima mira!
    in Giappone ad una certa mi avevano sopannominato il Cecchino d'Occidente


    Ed era vero, ma di certo non era stato un episodio positivo.
    Durante i miei due anni di studio nella scuola di magia giapponese, mi sono trovato spesso al centro di situazioni strane e impreviste.
    La storia dietro questo soprannome risale a una delle mie prime lezioni pratiche di incantesimi.
    Era una giornata calda e soleggiata,m e il giardino della scuola era pieno di farfalle danzanti. Il compito che ci era stato assegnato era quello di lanciare un incantesimo di trasformazione su un oggetto piccolo. Io, però, optai di fare qualcosa di diverso. Volevo mettermi in mostra per attirare buone attenzioni su di me.
    Con un'aria sicura e un pizzico di presunzione, avevo la mia bacchetta puntata verso un gruppo di farfalle pronunciando l'incantesimo con sicurezza. Ma quello che avrei dovuto ottenere era ben diverso da ciò che accadde.

    Invece di trasformare un oggetto, il mio incantesimo colpì una ragazza che stava passando dietro le farfalle. Un lampo di luce rosa, un sibilo nell'aria, e lei iniziò a ruttare farfalle senza controllo. Era un disastro totale e io ero il responsabile.

    Quel momento imbarazzante non passò inosservato e, oltre ad procurarmi una severa punizione, mi rese noto ai più come il cecchino d'Occidente.

    Susu fammi strada, capitano

    Mi sarei fatto guidare attraverso i corridoi illuminati del castello, lasciandomi affascinare dai dipinti animati e dai fantasmi che si aggiravano silenziosi tra gli studenti. Se la mia guida mi avesse raccontato storie e aneddoti sulle partite di Quidditch passate e sulle leggende che circondavano il gioco, così per dire, mi sarei fatto trovare pronto a continuare la conversazione facendole a mia volta domande sulle partite della scorsa stagione e sugli esiti.

    Finalmente, dopo una lunga camminata attraverso il castello e il giardino esterno, giungemmo ai campi di Quidditch.
    Mi persi nei dettagli del campo, catturato dall'energia e dalla passione che permeava l'aria. Era solo l'inizio della mia avventura a Hogwarts, ma già sapevo che i campi di Quidditch sarebbero diventati uno dei miei luoghi preferiti nel castello in assoluto.

    Da cosa iniziamo?

    Forse mettermi su una scopa per volare e vedere come sto in aria?
    Lanciarmi addosso bolidi?
    Prendermi a mazzate?



    Yuki
    Rhodes


    gryffindor - half japanese - 16yo

    i want a raccoon
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    Oh I, I just died in your arms tonight
    It must have been something you said


    Ero irato, furibondo. Non solo perché la mia compagna non riusciva a ricordare il mio nome, un semplice gesto di rispetto e cortesia, ma ora anche perché, nonostante avessi rischiato la mia vita per salvarla poco prima, non sembrava darmene il minimo credito.
    E ad essere sinceri, in un contesto leggermente diverso, non me ne sarebbe fregato minimamente. D'altronde lo avevo fatto perché era ciò che era giusto da fare, non Perché mi aspettassi un qualche tipo di riconoscimento da quell'azione. Ma era bastata una sua risposta per mandarmi su tutte le furie.

    Se osi intralciarmi ancora ci saranno conseguenze

    Se osi Intralciarmi ci saranno conseguenze. Solo ripetere quella frase faceva ribollire furiosamente il sangue nelle mie vene e urtare i miei nervi.
    Digrignai i denti, infastidito. Ogni battito del cuore, un martello nella mia testa che mi ricordava il mio sdegno nei confronti della mia compagna. Era come se ogni movimento, ogni respiro, portasse con sé un carico di tensione che minacciava di esplodere da un momento all'altro. Stavo perdendo il controllo sulle mie emozioni, di nuovo. Ma almeno questa volta ne ero consapevole.

    Senza di me non saresti nemmeno qui per poterti lamentare, dovresti fare come la tua compagna ed essere più gentile

    Il cenno alla compagna era ovviamente riferito a Rain che, nonostante tutte le cattive voci a riguardo e il fatto di essere una Serpeverde, si era comportata in maniera decisamente più rispettosa di lei.
    Sputare quella frase, piena di veleno, mi fece sentire decisamente meglio sul momento. Sicuramente più contento.
    Eppure, nonostante la rabbia che lentamente andava via scemando, c'era anche una vaga sensazione di tristezza a cui ancora non avevo dato un significato.


    Ignorata la sua legittima risposta, tornai anche io sul focus principale della lezione. Recuperare quello sgorbio e fuggire.
    Facile a dirsi, ovviamente molto meno facile che a farsi.
    Individuato e "catturato" il Moonclaf, ovviamente senza l'ausilio del panino, sbucò dal nulla una nuova bestia.
    Un animale con la testa simile a quella di un rospo, con corna di bue, occhi luminosi e denti aguzzi dal corpo grosso e tozzo, con zampe artigliate e una coda robusta. Tipo un drago che non ci ha creduto tanto.
    La professoressa Lancaster dall'alto ci informò della novità, come se fosse stato necessario, e di come dovessimo fuggire con il Moonclaf da portare in salvo.

    Le bestia incrocia i suoi occhi verso di noi, caricandoci. Mi voltai verso Victoria, che ora portava tra le braccia la creatura da salvare e che probabilmente il finto drago lucertola bramava. In un contesto diverso, uno in cui ero a conoscenza del predatore di tale creatura, avrei agito come con l'occamy. Un semplice incantesimo come Imaginem risultava essere molto efficace con bestie dalla mente semplice, ma in questo caso risultava impossibile agire come desiderato. Un brivido di timore mi attraversò la schiena. Non sapevo come agire.
    La determinazione , il fuoco, nei suoi occhi era diverso. E così, con un gesto elegante e potente, la Serpeverde puntò la sua bacchetta verso la creatura e l'incantesimo si materializzò, scagliandosi contro la bestia con una forza che mi lasciò senza fiato.
    Questa volta è lei a voltarsi verso di me e bastò quel piccolo contatto per metterci, per il momento, sulla stessa linea di pensiero: Scappare.
    Corsi senza sosta, attraversando le tenebre fitte del labirinto, evitando qualche buca ma non i rami penzolanti che mi procurarono qualche taglietto sul viso. Una corsa casuale, senza un reale obbiettivo, ma con la speranza di incontrare l'uscita. E questo fu, Una fortuna.
    Trovata l'uscita uscimmo di corsa, fiondandoci nuovamente in una dimensione in cui non era più mezzanotte e la luna non splendeva alto in cielo.



    Yuki
    Rhodes


    gryffindor - half japanese - 16yo

    i want a raccoon


    Yuki Rhodes, terzo anno Grifondoro.

    Fa lo stronzo con Victoria, ma crede di essere nel giusto. È scazzato perché, oltre a non essersi ricordata il suo nome, lo "tratta male" non riconoscendo i suoi sforzi che poco prima le hanno salvato la vita.
    Quando appare l'Hodag rimane impressionato dalla forza e dalla determina di Victoria che lo spazza via con un incantesimo e si mette a correre con lei verso l'uscita
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    Oh I, I just died in your arms tonight
    It must have been something you said


    Ad essere sinceri, una volta recuperato l'uovo, pensavo che la lezione si sarebbe finalmente conclusa e che ci saremmo potuti ritirare in sala grande per consumare il pranzo e poter finalmente lasciarsi andare in un piccolo riposino pomeridiano dalla durata variabile (minimo 3 ore) per ricaricare le batterie. E invece no, col cazzo!
    Ad aspettarci questa volta non ci sarebbe stata qualche pericolosa creatura, ma un semplice e spaventato Moonclaf. Una missione di recupero in pratica, nulla di impossibile. Forse.
    Con la coda dell'occhio posai lo sguardo su Victoria per accertarmi che stesse bene, mi preoccupava l'idea che potesse sentirsi insicura ad entrare in un ambiente come quello indicato dopo ciò che era successo poco fa, ma con mia gioia la trovai con occhi scintillanti di meraviglia m osservare il Moonclaf come se fosse il più dolce degli animali domestici. Il suo sorriso era contagioso, e io, da vicino, potevo percepire la gioia che le illuminava il volto e il suo spirito. Non potevo fare a meno di sorridere nel vederla riprendere colorito e voglia di andare avanti.
    Ok forse un po' troppa voglia visto che appena il primo gruppo fece ritorno si buttò in avanti verso l'entrata, non lasciandomi altra scelta che fiondarmici subito anch'io.

    Attraversai l'arco d'ingresso, sentendo un sottile brivido lungo la schiena mentre si richiudeva dietro di me, imprigionandomi in questa dimensione notturna.
    Avanzai con cautela nell'ampia area, un intricato labirinto di rovi e alti arbusti che danzavano con il vento. La foresta, intorno a me, si rivelava come un teatro di natura selvaggia, e il susseguirsi di rami intrecciati faceva da guida nel percorso intricato. La luce della Luna piena- chiaramente fittizia visto il cambio drastico- ma affascinante, illuminava il percorso, creando ombre giocose tra i rami e le fronde degli alberi. Il terreno sottostante emanava un'atmosfera magica e il respiro del bosco si faceva sentire in ogni fruscio di foglie.
    Voltai nuovamente lo sguardo verso la Serpeverde, rimanendo sempre in silenzio. La luce della Luna piena proiettava ombre delicate sul suo volto, mentre lei, con occhi luminosi e curiosi, esplorava l'inesplorato luogo in cui si sarebbe svolta questa seconda prova. Illuminò il nostro percorso con la sua bacchetta e ruppe il silenzio, chiedendo come me la cavassi con i labirinti.
    Lasciai sospeso il pollice verso il cielo per qualche secondo, per voi rivolgerlo verso il terreno. Negativo. Assolutamente pessimo il mio rapporto con i labirinti.

    Sono ad Hogwarts da mesi e faccio ancora fatica a non perdermi tra i corridoi e le scale. Questa volta ti è andata male ad avermi come compagno, scusa

    Ed era assolutamente vero!
    Giorni, settimane e ora mesi erano trascorsi da quando avevo messo piede ad Hogwarts, ma il labirinto di corridoi, scale mobili e stanze incantate continuava a sfidare la mia capacità di orientamento. La magia del castello sembrava confondere i miei sensi, rendendo ogni tentativo di tracciare una mappa mentale una sfida ardua.

    I primi giorni erano stati un vortice di nuove esperienze e volti sconosciuti. Il Sortilegio di Smistamento aveva deciso la mia appartenenza a una delle quattro case, ma ancora mi sentivo come un ospite distratto in questo mondo magico. Corridoi che si sviluppavano in direzioni imprevedibili, scale che cambiavano destinazione con un capriccioso colpo di bacchetta e porte che conducevano a stanze segrete sfuggivano al mio tentativo di comprendere la logica di Hogwarts.

    Avevo cercato di creare mentalmente una mappa, di fissare i dettagli degli arazzi che adornavano le pareti o di riconoscere i ritratti animati che si susseguivano nei corridoi. Ma ogni tentativo risultava vano, poiché il castello sembrava adattarsi ai desideri del momento, giocando con la mia percezione come uno scherzo magico.

    Anche i fantasmi, con le loro apparizioni imprevedibili, non facevano altro che aggiungere un elemento di incertezza alla mia navigazione. Sir Nicholas, con la sua testa staccata che fluttuava in modo festoso, e il Sir Cadogan, il cavaliere dal comportamento eccentrico, sembravano divertirsi a rendere ancor più contorto il percorso attraverso le mura di Hogwarts.

    Nonostante tutto, ogni passo che facevo nel castello suscitava un senso di meraviglia. Le aule colme di storia e magia, le biblioteche affollate di libri incantati e i cortili dove la magia si materializzava sotto forma di creature fantastiche, tutto mi affascinava. Eppure, la mia incapacità di orientarmi in questo intricato labirinto magico persisteva, come se Hogwarts avesse deciso di celare il suo vero volto dietro veli incantati.

    Questione di abitudine, forse.

    La sua espressione delusa risultava quasi buffa, ancor di più lo fu la smorfia che fece quando, stupidamente (va detto), durante la sua spiegazione su come sopravvivere ai labirinti appoggiò le dita sulle siepi che ci circondavano, procurandosi una piccola ferita ai polpacci.
    Nel tempo in cui ci curò, io tirai fuori le mie cuffiette e mi misi a cercare nella bara di ricerca della Playlist quella che ormai consideravo la mia canzone preferita in situazioni che consideravo stressanti. Decine erano le notti passate, specialmente in estate dove vi era ancora il dubbio sulla scuola che avrei frequentato, assieme a questa stupida canzoncina e al suo irresistibile ritornello.
    Le offrì una delle cuffie, invitandola a metterla come avevo fatto io, facendo partire poi il motivetto.
    CHIPI CHIPI CHAPA CHAPA DUBBI DUBBI LABBA LABBA MAGICO BI DUBI DUBBI BOOM BOOM BOOM BOOM

    Ero convinto che potesse, in qualche modo, rassicurarla e disterle i nervi oltre che a distrarla dal fatto che effettivamente oggi per lei non fosse una bella giornata. E incredibilmente sembrava aver funzionato visto che mi chiese con un tono divertito se ascoltassi veramente questa roba

    Di base no, ma cavolo, dopo un'estate intera a guardare video di gatti con questa canzone in sottofondo sembra quasi essere diventata una necessità. Almeno cinque volte al giorno, come la peggiore delle dipendenze

    "Scherzai"
    Ero totalmente serio, ma meglio farla passare come scherzo che sia mai si sparga in giro la voce che Yuki Rhodes ascolti solo canzoni dallo zecchino d'oro spagnolo. Già avevo paura che la gente mi vedesse in modo strano per qualche motivo Pluribocciato, per dire. Anche se qui ad Hogwarts sembrava essere la normalità

    Dopo quel breve siparietto riprendemmo a camminare, sempre in silenzio, ma con un'aria diversa tra di noi. Decisamente più distesa. D'improvviso la sua domanda.
    La turbazione che provai fu immediata. Il cuore mi batteva furiosamente nel petto, e il mio stomaco si contorceva in un groviglio di emozioni contrastanti.
    Avevo creduto di aver superato l'angoscia, di aver sepolto quei ricordi nell'oscurità del passato. Tuttavia, quando il fantasma di quell'assassinio si materializzò nuovamente, il mio equilibrio emotivo vacillò. La sala grande, una volta luogo di gioia e convivialità, divenne un palcoscenico di ricordi dolorosi che risorgevano per tormentarmi che cercavo di evitare. Certo, era passato del tempo e si era consumato un omicidio di hna professoressa a me poco conosciuta ma la sola idea di aver assistito a tale evento mi gelava il sangue nelle vene. Specialmente l'idea che l'autore di tale azione possa essere ancora a piede libero.

    Effettivamente ora che ci penso tu non eri presente

    Dissi rompendo a mia volta il silenzio che si era creato nuovamente.

    Sì, non è stata una bella scena da vedere
    Specialmente per Rain, sembrava essere molto turbata
    Ma ormai quello che è successo è successo, non voglio parlarne più di tanto

    Avrei tagliato corto così, impedendole di fare altre domande. Comprendevo la curiosità, io stesso avevo chiesto a Halley tutte le news la prima volta che ci eravamo visti, ma dopo aver vissuto in prima persona una cosa del genere capì che non era la cosa migliore da fare.
    Chissà cosa ne pensano i miei genitori, probabilmente hanno già deciso di trasferirmi nuovamente...

    La stessa Serpeverde, capendo il momento, riportò la mia attenzione su quella che era la nostra "missione"
    Maaaaaaaaaaaaaa chi diavolo era Kai?
    Forse ho sentito male o magari semplicemente non sa il mio nome. Ah.

    Avevo attraversato gli stessi corridoi incantati e frequentato le stesse lezioni, ma il mio nome sembrava essere passato inosservato.
    La delusione fu come un sipario che cadeva su una scena di speranze e aspettative. Mi chiedevo se il mio arrivo ad Hogwarts fosse passato inosservato o se il mio nome si era disperso nell'aria carica di incantesimi che circondava la scuola.
    Stavo sicuramente esagerando con questi pensieri, ma sì, un po' faceva male. Un bel po'.
    Quest'ultimo avvenimento mi turbò e quando ci trovammo davanti alla creatura, non così carina come avrei immaginato, rimasi in silenzio immobile anche alle sollecitazioni di Victoria.
    Perché sì, io conoscevo il suo nome. Ero deciso a renderlo noto.

    Victoria, non credo che questo approccio possa funzionare
    In realtà era sicuro che potesse funzionare, nessuna creatura rifiuta del cibo ed un trattamento speciale ed accorto come quello che stava provando lei.
    Inoltre io non ho nessun sandwich con me. Se lo avessi avuto probabilmente lo avrei già mangiato. Ma se tu lo avevi, beh, lo hai scordato di là

    Avrebbe funzionato un Accio per recuperarlo vista la separazione che vi ers in mezzo? Beh, non che dipendesse da me visto che non sapevo nulla a riguardo di specifico per poterlo richiamare.
    Bah, ci penserà lei
    Io propongo di dirigerci verso l'uscita così, tanto non può fare chissà cosa se è sospeso in aria no?
    Dobbiamo pensare a come tornare indietro visto che entrambi non siamo bravi con i labirinti. Eppure mi ricordo un incantesimo che ti aiutava in questi casi, mi sfugge il nome però...

    Sì, me lo era presa. E ora che nella mia testa svolazzavano solo dubbi non riuscivo a mettere a fuoco l'incantesimo necessario per uscire da questo postaccio e andarmene FINALMENTE a dormire.




    Yuki
    Rhodes


    gryffindor - half japanese - 16yo

    i want a raccoon


    Yuki Rhodes, terzo anno Grifondoro.

    Sperava che la lezione fosse finita e che potesse finalmente andare a dormire, ma nada, altra prova.
    È contento per Victoria quando la vede gioiosa all'idea di poter "soccorrere" il Moonclaf. Si addentrando nella foresta e si fanno strada nel labirinto, rivela la sua pessima predisposizione per tali ambienti e per cercare di far sentire meglio la Serpeverde le passa una cuffietta e le fa ascoltare una di quelle stupide canzoncine che di tanto in tanto lo fanno sentire meglio nella loro stupida semplicità.

    Rivive per un attimo quello che era stato l'evento che aveva cercato di scordare inutilmente: l'omicidio avvenuto durante la cena e di come tale avvenimento gli facesse pensare che ormai per lui non ci sarebbe stata Hogwarts l'anno prossimo, i suoi genitori avrebbero insistito per mandarlo via.

    Ci rimane male quando Victoria lo chiama con il nome sbagliato e da lì in poi va in palla. Reagisce male, le da contro ad ogni proposta e non sa cosa fare. Non vede l'ora di andarsene.
    Sì, permaloso.


    Edited by Furuya Rei - 22/1/2024, 23:53
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    Oh I, I just died in your arms tonight
    It must have been something you said


    Il mio cuoricino inesperto perse un battito. O due. O si fermò totalmente per un paio di secondi.

    Ah, mi ha salutato

    C-ciao Rain, Dea che illumini e riscaldi questa foresta umida e fredda con la tua sola presenza. Sono pronto a sacrificare la mia vita all'Occamy!
    Ma per questa volta avrei dovuto aspettare e riservare il mio gesto eroico nei suoi confronti per un'altra volta, come era successo alla cena di Natale. La professoressa aveva deciso infatti che avrei dovuto fare con l'altra Serpeverde, Victoria Crain.
    Voltai lentamente di lato gli occhi in sua direzione, incrociando i suoi che sembrano in quel momento davvero poco contenti di stare con me.

    È ricambiata la cosa

    Quando il primo gruppo entrò la Serpeverde finalmente mi parlò e mi chiese se avessi qualche idea. Da parte mia, ingenuamente, proposi la seguente idea:

    Direi qualcosa di rapido ed indolore. Entriamo, identifichiamo la posizione del nido, speriamo l'occamy dalle uova attirandolo con dei topi trasfigurati e tu fai lievitare l'uovo d'oro e ce ne scappiamo a gambe levate

    GG direi. Una strategia degna del miglior Auror. Se solo i sensi di colpa della Crain non si fossero messi in mezzo.

    E allora cosa proponi tu?

    La domanda non trovò risposta visto che dopo qualche minuto a rimuginarci su decise di approvare il mio piano, anche perché in assenza di alternative non si poteva fare altro.
    E ora toccava a noi. Un sospiro profondo e via!

    Avanzai con passo furtivo tra le fronde intricatamente oscure della Foresta. Il suolo sottostante era una sinfonia di rami secchi, foglie secche e rametti fruscianti sotto i miei piedi. La penombra danzava tra gli alberi, filtrando attraverso le foglie fitte che quasi oscuravano completamente il cielo sopra di me.

    Il mio respiro si mescolava al sussurro del vento, creando una melodia silenziosa che permeava l'atmosfera magica del luogo. Le ombre giocavano sul terreno, creando illusioni inquietanti di creature invisibili che si muovevano nell'oscurità ma che effettivamente non erano presenti. I tronchi degli alberi, scolpiti dal tempo, sembravano custodi silenziosi di segreti antichi.

    Il richiamo lontano di qualche creatura notturna risuonava nell'aria, contribuendo a creare un'atmosfera di mistero.

    Il cricchiare dei rami al di sotto dei miei passi si univa al lamento occasionale del vento, creando una sinfonia silenziosa di presenze invisibili. Il profumo terroso della foresta si fondeva con il dolce aroma di muschi e licheni, avvolgendomi in una sensazione di connessione profonda con la natura selvaggia.

    In questa camminata, ogni passo diventava un'immersione nel cuore segreto della Foresta Oscura, un viaggio tra le ombre e le luci di un mondo incantato, senza la presenza di animali o insetti a disturbare il nostro passaggio. Insolito.

    Per qualche motivo la mia compagna di avventura aveva deciso che sarebbe toccato a lei trovare un modo per identificare il nido e la creatura, nella mia mente avremmo vagato a caso fino ad imbatterci in loro, ma effettivamente la sua idea era sicuramente migliore. Dopo qualche tentativo fallimentare con incantesimi di cui non conoscete nemmeno l'esistenza, la Crain riesce ad identificare l'esatta posizione. Impressive.

    Toccò a me completare l'opera, trasfigurando delle foglie in dei rumorosi topini di medio-piccole dimensioni che avrei liberato in direzione dell'Occamy che attirato da tali bontà si sarebbe tuffato alla loro rincorsa scatenando un effetto a catane con gli animali trasfigurati che si misero a scappare lasciandoci libertà d'azione. Personalmente mi allontanai un po' dalla Crain per seguire le azioni della creatura, così da poter avvisare un Lumus la mia compagna in caso di improvvisò ritorno. E lei se la cavò benissimo, seguì le mie istruzioni e attirò a sé l'uovo d'oro dopo averlo fatto fluttuare. Ahimè però, in un momento di disattenzione la ragazza andò a schiacciare un rametto che attirò l'attenzione della creatura.

    CORRI!

    Unica cosa da fare sul momento, no?
    Con l'adrenalina in circolo, scatenata dai rumori che la bestia stava facendo e per la velocità con cui si stava avvicinando a noi, mi sarei sicuramente messo in salvo prima che potesse raggiungerci ma Victoria sembra essere totalmente pietrificata dalla paura, incapace di muoversi.

    Preso da un colpo di inaspettata ed intensa lucidità mi misi davanti a lei, puntando la bacchetta in avanti pronto a fare la mia mossa.

    Imaginem!

    Con il cuore pulsante di paura, l'Occamy si lanciò verso di noi con rapidità serpentina. In quel momento di pericolo, impiegai l'incantesimo Imaginem per proiettare dalla mia mente un'illusione spaventosa del suo stesso predatore, il Basilisco.
    L'ombra imponente del Basilisco, con occhi fiammeggianti e squame minacciose mise in allerta l'occamy, inducendolo a esitare nel suo attacco, anzi lo costrinse alla ritirata immediata.

    Confuso e con i battiti accelerati dallo scenario appena scampato rilasciai l'incantesimo.
    In quel momento di lucidità mi tornarono in mente le parole del professore Matsushita durante la lezione di CDCM in Giappone in cui ci disse che il suo predatore naturale era, appunto, il basilisco. Tirai un sospiro di sollievo e mi voltai verso Victoria, allungando la mano per aiutarla ad alzarsi.

    Per ora è andato via, ma dobbiamo muoverci anche noi prima che torni

    La ragazza annuì e ci dirigemmo a passo svelto e in silenzio verso l'uscita con lei che si teneva con forza l'uovo d'oro tra le mani.

    Forse l'ho giudicata male, sembra molto spaventata

    Sei stata bravissima prima, senza di te non avremmo mai trovato il nido

    Le dissi prima di uscire ed unirci nuovamente alla classe. Non erano parole di pena nei suoi confronti per farla stare meglio, lo pensavo veramente, ma dubitavo che lei la pensasse così. Sembrava il tipo di ragazza che queste cose non se le faceva passare subito.



    Yuki
    Rhodes


    gryffindor - half japanese - 16yo

    i want a raccoon


    Yuki Rhodes, terzo anno Grifondoro.

    Entra nella foresta con Vic, nota come sia strana l'assenza di altre creature e mettono in atto il loro piano.
    Nel momento del bisogno, quando Victoria si freezza e l'occamy le va incontro, si mette di mezzo ed usa l'incantesimo Imaginem per proiettare una gigantesca immagina di un basilisco che sa essere il predatore dell'Occamy per ciò che aveva imparato in Giappone dove tali creature sono più frequenti da incontrare.
    Torna con Vic verso l'uscita e cerca di rincuorarla per ciò che è successo.
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    So darken your clothes or strike a violent pose
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    Oh, yeah!
    They said
    "All teenagers scare the livin' shit out of me"


    L'avrei lasciata parlare per tutto il tempo, senza interromperà, sorridendo di tanto in tanto alle sue affermazioni. Era evidente che quello sport significasse molto per lei. La sua voce trasmetteva una tale emozione, accompagnata da un sorriso che rivelava la sua gioia nell'approfondire l'argomento. I suoi occhi verdi, intensi e penetranti, sembravano riflettere la passione che aveva per il Quidditch, come se ogni partita giocata rifiorisse nel loro splendore. Mentre lei giochicchiava con la sua fama da capitano tiranno, non potevo fare a meno di notare come il suo sorriso si ampliasse ad ogni parola. Era come se il Quidditch e il suo ruolo in esso fossero il fulcro della sua felicità, e quella ragazza riusciva a trasmettere tutta quella gioia con una semplice conversazione. Era elettrizzante!

    Apprezzo l'offerta, ma dormire la mattina credo sia la cosa più bella che ci sia al mondo. Oziare tra le coperte sapendo che non ci sono lezioni ad aspettarti, fare colazione un po' più tardi del solito e specialmente non perdersi tra i corridoi del castello è bellissimo

    Avrei detto scherzoso con un sorriso, continuando a camminare per le vie del castello che piano piano si stavano animando sempre di più di studenti - E fantasmi - indaffarati a fare nulla in uno due due giorni liberi.

    Per quanto riguarda il ruolo...

    Effettivamente, avendo giocato solo con amici e mai in maniera agonistica, non avevo mai realmente sviluppato una preferenza per il ruolo. D'altronde da piccoli ci si scambiava sempre di ruolo per accontentare tutti. Meglio mettere sul tavolo i pro e i contro di ogni ruolo prima di sparare qualche stronzata e condannarmi per sempre.

    Iniziamo dal Cercatore

    Pro: Essere il cercatore mi ha sempre dato un senso di avventura e libertà. Volare in alto alla ricerca del boccino d'oro, l'elemento più prezioso del gioco, mi ha portato a sperimentare una serie di emozioni uniche. La possibilità di determinare il destino della partita una volta catturato la piccola sfera è stata un'esperienza eccitante.

    Contro: Tuttavia, il ruolo del cercatore comportava una pressione enorme. La responsabilità di catturare l'oggetto della contesa significava che ogni mio movimento doveva essere preciso e strategico. Inoltre, la velocità e le altezze raggiungibili con la scopa richieste per farlo rendevano il ruolo estremamente impegnativo.

    Battitore

    Pro: Come battitore, il mio compito sarebbe stato quello difendere i miei compagni di squadra dagli attacchi degli avversari. Colpire i bolidi in modo da deviare la loro traiettoria è stato un vero senso di potere. Avere il controllo del gioco in questo modo è stato gratificante.

    Contro: Tuttavia, la posizione di battitore richiedeva una concentrazione costante. Il rischio di essere colpiti dai bolidi durante il tentativo di deviarle metteva sempre a rischio la mia sicurezza. Dovevo essere sempre all'erta e pronto a reagire istantaneamente.

    Cacciatore

    Pro: Essere un cacciatore significava essere al centro dell'azione. Avrei avuto la responsabilità di segnare punti per la mia squadra cercando di far passare la pluffa attraverso le porte degli avversari. Questo ruolo mi dava la libertà di muovermi liberamente sul campo e la possibilità di dimostrare la mia abilità e fantasia per orchestrare le azioni.

    Contro: Tuttavia, essere un cacciatore comportava una notevole pressione. Avrei dovuto affrontare la difesa avversaria e trovare modi creativi per superarla per segnare punti. Era un compito impegnativo che richiedeva sia abilità fisica che mentale, e ogni errore potrebbe costare punti preziosi alla mia squadra.

    E del portiere nemmeno ne parliamo, mai piaciuto e mai interessato!
    La sensazione di non avere la libertà di muovermi liberamente sul campo mi infastidiva. Essere intrappolato in una posizione così statica non era ciò che desideravo dalla mia esperienza nel Quidditch. Preferivo ruoli che mi offrissero più dinamicità e libertà di movimento.
    Anche se comprendevo l'importanza del ruolo del portiere e ammiravo coloro che lo ricoprivano con abilità e dedizione, sapevo che non era la mia strada, che invece era quella del...

    ...direi che il battitore sia quello che mi interessa di più come posizione da ricoprire, mi sono sempre divertito a prendere a pallonate la gente.

    Ottima ragione per scegliere quel ruolo, sicuro al 100% che qualsiasi battitore concorda con me. Credo.

    Per quanto riguarda l'allenamento, tu non hai appena finito una sessione? Non sei stanca?

    Forse più una scusa per evitare di uscire fuori e svolazzare in giro, anche se prima o poi mi sarebbe toccato per entrare in squadra, che una reale preoccupazione per la sua condizione fisica. Quella ragazza sprizzava energia da tutti i pori, ero più che certo che ne avesse ancora di forza per altri allenamenti. Eeeeeeeeee ad essere sinceri, se avesse "insistito", avrei accettato più che volentieri la sua proposta.




    Yuki
    Rhodes


    gryffindor - half japanese - 16yo

    i want a raccoon
  6. .






    Oh I, I just died in your arms tonight
    It must have been something you said


    Che dire, che dire, che dire...
    Nulla
    Cioè, che diavolo dovrei dire dopo che un fottuto omicidio è stato commesso davanti a tutti durante una cena e non si sa ancora nulla per quanto riguarda i/il colpevole. Letteralmente in questo momento in cui ci si stavamo muovendo all'unisono, più o meno, verso la lezione di Cura delle creature magiche ci poteva tranquillamente essere l'assassino. E se non era qui si trovava comunque nel castello!

    Bel posto di merda oh

    E dire che mi ci stavo trovando davvero bene, tutto stava andando alla grandissima. Dopo un primo momento di assestamento, grazie ad Halley prima e Willy poi, ero riuscito a trovare la mia strada e il percorso da seguire qui ad Hogwarts. Qui stav- Sto bene!
    Il clima scozzese, per quanto criticato, a me piaceva molto. L'organizzazione scolastica anche, nulla a che vedere con il travolgente calendario di Mahoutokoro e la gente sembrava essere decisamente più alla mano!

    Parlando di gente, beh, come ignorare, come qualcuno la chiamava, la Dea? Impossibile.

    Come la gran parte dei miei coetanei ero affascinato da quella che veniva considerata da molti la ragazza più bella di Hogwarts, Rain Scamander, anche se la sua aura intimidatoria e il suo atteggiamento definito da tanti "Da stronza" spesso mettevano in ombra la sua bellezza. Ogni volta che attraversava i corridoi del castello, sembrava una regina in mezzo ai suoi sudditi. I suoi tratti delicati e lo sguardo fiero la rendevano affascinante come il riff di una chitarra di un brano dei Nirvana.
    Nonostante la sua fama di essere una bitch, non riuscivo a ignorare il suo magnetismo. Era come il ritornello della canzone che interrottamente da stamattina risuonava nelle mie cuffie, semplicemente intossicante. Anche se sapevo che il suo cuore non era accessibile Io, un semplice studente, osservavo da lontano, ammirando la sua bellezza come un dipinto incorniciato in una galleria, senza mai avere il coraggio di avvicinarmi, consapevole del fatto che mi sarei sciolto davanti a lei come neve al sole.
    O mi sarei messo ad abbaiare invece che parlare e scandire le parole, opzione decisamente da non escludere.

    Una persona normale avrebbe approfittato delle poche persone a lezione, causa epidemia di qualcosa, per provare ad instaurare un dialogo o cose socievoli del genere. Ma tra io che sono io e lei che si portava con sé Detective Aiden, non fu assolutamente il caso. Tutt'altro in realtà, ora che eravamo così pochi, mi sarei fatto se possibile ancora più piccolo piccolo!

    Seguite le indicazioni per il luogo che avrebbe ospitato la lezione arrivai leggermente più tardi rispetto agli altri presenti, mettendomi affianco dell'altra Serpeverde presente, togliendomi subito le cuffiette ed interrompendo la musica.
    A seguire la professoressa Lancaster, unica del corpo docenti a mettermi in soggezione, fece la sua comparsa ed iniziò la lezione. Dapprima con una premessa riguardante la tipologia, poi continuò mostrandoci la sua cicatrice dovuta ad un incontro con la creatura magica di cui avevamo parlato nelle ultime lezioni ed infine pose le sue domande.
    Essendo molto diffusi in Asia, avevo già avuto il piacere di incontrare quel tipo di creatura. Anche se il fatto che avesse inghiottito la scimmietta di un mio compagno di corso, che quel giorno ahimè aveva deciso di seguire il suo padroncino di nascosto, come se fosse nulla mi aveva turbato.

    Yuki e le avventure nel Sol Levante, dovrei assolutamente scriverci su un libro.

    Tali pensieri mi aveva tenuto distratto tanto quanto bastava da non farmi sentire lo scambio di battute tra Rain e Grace, ma fortunatamente non troppo da farmi perdere le loro risposte alla domanda della professoressa. Tutte e tre le risposte si completavano a vicenda, quindi optai per starmene zitto zitto in attesa del seguito.

    Se ha cambiato location un motivo ci sarà, no? E se quel motivo è metterci di fronte a tali creature, beh, speriamo non ci siano animali in giro questa volta!



    Yuki
    Rhodes


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    i want a raccoon


    Yuki Rhodes, terzo anno Grifondoro.

    Piccolo recap per quanto ciò che è successo nella role di Natale e di come un cazzo di assassino sia in giro per la scuola.
    Fa il simp per Rain e arriva a lezione, si mette vicino a Victoria e ascolta la professoressa.
    Non aggiunge altro per quanto riguarda le domande perché pensa che le risposte delle tre siano state ottime.
  7. .






    Oh, the weather outside is frightful
    But the fire is so delightful
    And since we've no place to go
    Let it snow, let it snow, let it snow…


    Oramai avevo messo la mia testa a riposare sulla risoluzione del caso, l'ipotesi del suicidio era il mio cavallo di battaglia e avrei sostenuto questa tesi fino alla fine. D'altronde era un gioco ed ognuno dei presenti aveva sparato un nome a cui addossare la colpa, tanto valeva giocare a modo mio.
    Non avrei risposto alle accuse che mi sarebbe state fatte successivamente né alle allusioni di Dragonov sulle presunte condizioni di salute di mia madre. Non che ne sapessi qualcosa direttamente, d'altronde mi ero solo arrivata la voce dopo anni di contatti più che limitati, ma la speranza era che la malattia - o presunta tale, se esistente - avessero addolcito il suo cuore calcolatore e manipolatore. Per questo ero tornato, per sperare in un suo cambio di pensiero per il tema eredità. Avrei dovuto affrontare con lei il tema da lì a poco, ma ahimè, qualcuno l'aveva tolta di mezzo. E per me quel qualcuno era proprio lei stessa.

    Io confermo la mia tesi sul suicidio. Non riesco a vedere altre possibilità e gli indizi non portano, secondo me, a nessuno di specifico ma a più persone. Il punto di vista di ognuno di voi è più che corretto, può essere stato chiunque ed è proprio per questo che continuo a sostenere la mia idea.

    Successivamente avrei collaborato alle indagini facendo ciò che era stato chiesto, ovvero svuotato le tasche mostrando semplicemente la bacchetta e l'anello che avevo ripreso da William poco prima della cena.

    Vista la situazione attuale, di stallo e di accuse finali a vuoto, si sarebbe palesato qualche altro personaggio esterno- Magari interpretato da qualche professore?- a darci la soluzione del caso oppure uno dei detective presenti, probabilmente quello interpretato da Aiden che sembrava più sul pezzo, ci avrebbe dato la soluzione e di conseguenza il come e il perché?

    Nell'attesa della rivelazione mi sarei messo a controllare minuziosamente il finto cadavere alla ricerca di altri indizi che potessero supportare la mia tesi, qualsiasi cosa in realtà mi sarebbe andata bene. Tipo un qualche contenitore con la polvere rossa lì in zona o nelle sue tasche, rimasugli di quella sostanza sulle dita e sui vestiti o...nulla, semplicemente cercare senza toccare troppo ed essere invadente.


    Yuki
    Rhodes


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    KYLE HUNT | FIGLIO MINORE DELLA VITTIMA
  8. .






    Oh, the weather outside is frightful
    But the fire is so delightful
    And since we've no place to go
    Let it snow, let it snow, let it snow…


    Man mano che i minuti scorrevano e gli indizi sbucavano dal nulla come polvere sopra i mobili mi trovai immerso in un caos senza fine, dove la distinzione tra ciò che era reale e ciò che apparteneva al mondo teatrale di questo stupido gioco si dissolse in un amalgama confuso. Le parole e le azioni degli altri si fusero, creando un coro assordante che mi avvolse, causandomi un mal di testa lancinante. Incredibilmente iniziavo a far fatica a distinguere me stesso da Kyle Hunt e ciò, oltre a mettere in discussione il mio carattere, diede inizio ad uno "sfogo" verso gli altri partecipanti del gioco. Per primo verso il povero Roy, che però con il suo simpare dietro al personaggio di Rain aveva iniziato a darmi fastidio.

    Dici bene un cazzo assistente dei miei stivali

    Sbottai sedendomi vicino ad uno dei Grifondoro che non stava partecipando al gioco, bevendo un sorso di succo di zucca dal mio bicchiere. Disgustoso.

    Io non sapevo assolutamente nulla di tutto ciò, d'altronde non ho contatti con nessuno di voi da quando sono partito anni fa e sono tornato solo e solamente per le condizioni di mia madre. Inoltre vi ho già detto quello che ci siamo detti io e lei prima della cena, sicuramente non a Hyde Park ma qui in casa. Se non volete credermi, beh tanto peggio per voi, resterà comunque la mia parola contro le vostre accuse infondate.

    Aggiunsi stizzito. Riversando poi quella leggera frustrazione verso mio padre

    a differenza tua, stupido vecchio rincoglionito alcolista, sono uscito dalla tela di controllo di mia madre molto tempo fa. E ne ho pagato e accettato le conseguenze.

    Avrei poi lasciato che la mia ora sorellastra prendesse in mano le redini della conversazione e accusasse William riprendendo la tesi dell'omicidio passionale per il tradimento subito.
    Gli indizi chiaramente andavano ad incolpare il marito per l'omicidio, d'altronde la Vendetta per un tradimento sembrava essere la tesi più logica no? Ma alcuni punti non mi tornavano!

    E comunque, qualcosa non torna

    Borbottai rialzandomi per avvicinarmi al finto cadavere e al piatto da cui aveva mangiato e che l'aveva portata alla morte.

    Chi poteva avvelenare il suo piatto se non qualcuno vicino a lei? E se anche fosse stato avvelenato prima, chi poteva con certezza dire che quell'esatto piatto sarebbe finito tra le mani di mia madre? E come ha fatto una posizionista come lei a non rendersi conto di essere stata avvelenata? Avrei capito se il veleno si fosse rivelato essere inodore e incolore, ma qui parliamo di una polvere rossa che io stesso ho visto ad occhi nudi. Chi poteva fare tutto questo se non...lei stessa

    Badaboom!
    E giù fuori con l'ipotesi del suicidio. Giusto per buttare ancora più confusione.

    La conosciamo tutti no? Sappiamo quanto può essere scaltra e manipolatrice, oltre che traditrice. Non stava già bene di salute, forse le era stato detto che non le rimaneva tanto da vivere e quindi si è inventata questa cena per tirarci addosso il suo ultimo pacco. Casualmente siamo tutti riuniti qua per la prima volta.
    In un colpo solo si toglie di mezzo per la sua stessa mano e non per altro, butta zizzania tra la sua famiglia e i suoi cari e fa si che i suoi peccati vengano a galla. Non è da escludere come scenario.




    Yuki
    Rhodes


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    i want a raccoon


    KYLE HUNT | FIGLIO MINORE DELLA VITTIMA

    Inizia a stufarsi della recita e inizia a fargli male la testa, si sfoga con Roy e William per le loro stupide accuse senza fondamento.
    Continua ad avere tanti dubbi sull'accaduto, non sa però se sono dovuti ad una pessima organizzazione del gioco e se effettivamente era stato fatto di proposito.
    Ipotizza il suicidio della vittima.
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    Oh, the weather outside is frightful
    But the fire is so delightful
    And since we've no place to go
    Let it snow, let it snow, let it snow…


    Come era prevedibile la piega presa dalla storia sembrava piuttosto chiara e cliché, ma non per questo facile da risolvere o da affrontare interpretando un'altra personalità. Ma come detto per certi versi è quasi un bene, non mi sarei mai messo in mostra se non ci fosse stato il gioco di ruolo in mezzo. Però a quale malato perverso poteva venire in mente e approvare l'idea di una cena con delitto e con tradimenti a destra a sinistra interpretata da adolescenti, per la maggiore, in calore?

    Tornando a noi, la situazione sembrava essersi complicata ancora di più con molti personaggi ora in gioco e di conseguenza più accuse tra di loro. Ad essere sinceri un po' mi stavo perdendo nella ora infinita lista di nomi, parentele e relazioni ma poco importava visto che ora sia il detective n1 che...Eloi..se? Sì, Eloise avevano giocato la carta dell'eredità come punto di forza nell'accusa al sottoscritto.

    Detective, chiarame-

    Blackout totale.
    Per qualche attimo, a seguito del messaggio letto sopra la lettera portata dalla civetta, tutto si fece nero. Istintivamente provai a portare la mano in tasca, a prendere la bacchetta per fare luce, ma anche i movimenti sembravano impossibili da compiere. Il tutto durò qualche attimo, giusto il tempo di un paio di battiti di ciglia, e dalle espressioni sui volti dei presenti tutti avevano provato quell'esperienza poco piacevole.

    Dicevo, detective.
    Chiaramente si è fatto un'idea sbagliata, io non temo di non ereditare nulla. Io so già per certo che non erediterò nulla.


    Sospirai per creare un filo di tristezza nella voce, per poi continuare.

    Ahimè ho abbandonato la famiglia molti anni fa e sono tornato indietro solo perché mi era giunta voce delle sue condizioni precarie di salute, volevo starle vicino in questi momenti

    Oddio, non pensavo di poter essere così viscido da fingere di essere un'altra persona che finge tristezza per una madre mai amata. Diamine potevo farlo con i miei genitori già da qualche anno, perché non ci ho pensato prima!?

    Inoltre sì, avete ben ragione a dire che ho incontrato mia madre prima della cena. Di certo non per ucciderla, addirittura era stata una sua idea quella di incontrarci.

    Di certo non poteva negare ora che era morta, no?

    Voleva farmi ricredere sulla mia relazione con mia moglie negli States. Non le è mai piaciuta e per questo mi aveva escluso dal testamento d'eredità, aveva provato a convincermi a lasciarla per tornare nella famiglia. Le avevo detto che ci avrei pensato prima di ripartire. Questo fa di me quindi l'ultima persona a volere la sua morte, no? Perché avrei mai dovuto ucciderla se stava addirittura pensando di reintegrarmi nell'eredità di famiglia?

    Scacco matto, bitch.

    Inoltre, Signor detective, lei non ce la sta raccontando giusta.
    Cosa intende "frutto del suo vero amore"? Inoltre in quella lettera si fa chiaramente citazione al tradimento di mia madre nei confronti di padre. Direi che quindi il cerchio vada ristretto al signor Bass, Eloise, Thomas e Papà per capire meglio la situazione tra di loro. Non concorda?




    Yuki
    Rhodes


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    KYLE HUNT | FIGLIO MINORE DELLA VITTIMA

    Risponde alle accuse dicendo che sapeva già di non essere nell'eredità di famiglia e che quindi non aveva nessun tornaconto personale nell'omicidio. Si inventa qualche balla sul perché ha incontrato la madre prima della cena, per crearsi addosso una specie di alibi credibile. Chiede poi spiegazioni ad Aiden sul significato delle sue affermazioni e propone di concentrarsi sulla pista dell'omicidio passionale visto che tutte le strade sembrano portare a quello
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    Oh, the weather outside is frightful
    But the fire is so delightful
    And since we've no place to go
    Let it snow, let it snow, let it snow…


    Non fui l'unico a decidere di avventurarsi verso il finto cadavere della professoressa Lovecraft, infatti al mio fianco apparve Chanel Blanchard. Come il sottoscritto anche la corvonero sembrava essere interessata ad indagare, fu proprio lei a farmi notare ciò che stavo cercando. Una polverina rossa sulle sue labbra, molto probabilmente la causa della morte. Uccidere una pozionista con del veleno, molto particolare come mezzo.
    Poco prima di rimettermi in piedi, mentre esaminavo il corpo della donna avvelenata, una tasca rivelò un indizio inatteso. Un pezzo di carta, delicatamente piegato, si trovava nascosto al suo interno. La mia mano andò a raccogliere un tovagliolo pulito del professore vicino e lo usai per raccogliere l'indizio: un messaggio sbiadito, una frase decisa che recitava

    Goditi la tua ultima cena

    Dissi ad alta voce allontanandomi dal corpo per riunirmi al gruppo, facendo vedere a tutti il bigliettino.
    Dopo le accuse del detective interpretato da Aiden, e la risposta dell'assistente della trapassata madre mi misi in mezzo a loro per rafforzare le accuse contro Devan.
    D'altronde con molta probabilità lui, a differenza mia, era stato inserito nel testamento. Anche se fosse stato innocente per me non cambiava assolutamente nulla, volevo solo vedere un po' di drama.

    Credo che il detective abbia ragione, inoltre la tua difesa Devan sembra un po' debole. Essendo il suo assistente passavi molto tempo con lei, una sua morte improvvisa per avvelenamento avrebbe portato sicuramente tutti i sospetti su di te viste le tue abilità da pozionista. Una cena invece sembra quasi il luogo ideale. Tante persone, tutte con qualcosa contro la povera madre, eccetto il sottoscritto, e la possibilità di uscire indenne dall'omicidio

    Forse davvero un po' troppo nella parte, Yuki

    Ma ad essere sinceri mi stavo divertendo un sacco, d'altronde era un gioco ed ero lì per giocare no? No! Ero sì lì per giocare, ma volevo anche vincere e per farlo avrei dovuto mettere all'angolo tutti.

    Avrei poi allungato al detective il tovagliolo con il messaggio ritrovato e nel farlo una civetta bianca planò verso il corpo della vittima lasciando su di esso un mazzo di rose con all'interno una lettera.
    Mi sarei voltato a guardare i presenti, in attesa che qualcuno andasse a recuperare la lettera per leggerla.
    La situazione si stava facendo interessante, ma una strana idea aveva preso ad insinuarsi dentro la mia mente da lettore ossessivo di gialli. Mi sarei tenuto, almeno per ora, tale idea.

    Forse mi sarà utile se provano ad accusarmi.



    Yuki
    Rhodes


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    KYLE HUNT | FIGLIO MINORE DELLA VITTIMA

    Assieme a Chanel ritrova la povere rossa sulle labbra della vittima, poi fruga nella tasca di lei e trova un foglietto che legge a voce alta e che consegna al detective. Approfitta dell'interrogatorio che Aiden stava riservando a Roy per intensificare le accuse contro di lui, andando a smontare la sua teoria
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    Oh, the weather outside is frightful
    But the fire is so delightful
    And since we've no place to go
    Let it snow, let it snow, let it snow…



    L'inverno a Hogwarts è un'esperienza magica oltre ogni immaginazione. Quando il freddo avvolge il castello, la magia si intensifica. Nei cortili, la neve cade soffice, creando un tappeto candido sui terreni già coperti di ghiaccio. Le torri di pietra antica emergono maestose, ornate da ghirlande incantate che brillano sotto la luce argentea della luna. I corridoi scintillano con decorazioni natalizie, mentre gli alberi spogli si ergono come guardie silenziose contro il cielo grigio. I camini nelle sale comuni emanano un calore rassicurante, invitando gli studenti a riunirsi, con il profumo di castagne arrosto e cioccolata calda nell'aria. E mentre il lago ghiacciato riflette il riflesso delle stelle, Hogwarts diventa un luogo ancora più incantato, pronto a cullare sogni e avventure invernali. Halley aveva decisamente ragione, Hogwarts è casa.


    Tranne quando un bastardo cercava di rubarti un cimelio di famiglia facendolo passare come "prestito" costringendoti ad inseguirlo per tutto il castello a lanciargli addosso maledizioni a voce ed incantesimi con la bacchetta.

    Fermati stupido cleptomane!

    E giù di Falsabuca, ma sembrava tutto inutile. La fortuna di quel ragazzo andava oltre alle mie abilità da mago e così, dopo un'ultima sterzata, lo raggiunsi di corsa una volta fermatosi davanti al portone spalancato della sala grande. Afferrai la sua mano e ripresi l'oggetto della contesa, seguendolo poi all'interno della sala dopo essermi beccato la sua ultima perla di saggezza.

    Se ci tolgono dei punti siamo fregati, Halley ci distrugge

    Non che a lui potesse fregare più di tanto, ma...meglio così! Non sarebbe stato lui sennò e per quanto io lo negassi a voce la sua presenza aveva giocato un fattore importante sulla mia persona durante il mio soggiorno nella scuola scozzese. Il classico caso dell'estroverso che adotta l'introverso di turno senza un valido motivo: Un giorno cammini per il corridoio con le cuffie ascoltando Creep dei Radiohead, l'altro insegui il cleptomane di corsa sorridendo come un'idiota.

    Mi misi al suo fianco alla tavolata, salutando cordialmente i presenti, ascoltando poi con attenzione le parole dell'anziano preside riguardanti la serata e ignorando Liam.
    Cena con delitto?
    In Giappone una delle mie opere settimanali preferite da leggere era detective Conan e ammetto che avere la possibilità di poter risolvere un caso, seppur finto (per fortuna finto), mi stava intrigando e non poco. Allungai la mano verso il calderone ed estrassi un bigliettino, leggendone il contenuto:

    KYLE HUNT | FIGLIO MINORE DELLA VITTIMA

    La informazioni contenute davano una buona profondità al personaggio che avrei dovuto interpretare, ma ne sarei stato capace? È sì un gioco, ma i ragazzi sembravano quasi tutti essere nella loro parte. Eccetto Willy il giardiniere, maledetto non osare rovinare la serata.
    Mi schiarì la voce con un colpo di tosse, alzandomi dalla mia precedente postazione per mettermi in piedi ed avvicinarmi al corpo della vittima.
    Entra nel personaggio e nella storia!
    Entra nel personaggio e nella storia!
    Entra nel personaggio e nella storia!


    E quindi finalmente qualcuno è riuscito a farti fuori, madre, ma come e chi?

    troppo nel personaggio?

    Mi sarei inginocchiato vicino al corpo finto esanime della professoressa Lovecraft, cercando di trovare possibili indizi sull'arma del delitto.
    Nei miei manga normalmente si trovava sempre qualche indizio annusando e osservando in giro, se fosse stata avvelenata in qualche modo sarebbe rimasto qualche residuo in giro o sulle sue labbra oltre che sul piatto, no?




    Yuki
    Rhodes


    gryffindor - half japanese - 16yo

    i want a raccoon


    KYLE HUNT | FIGLIO MINORE DELLA VITTIMA

    arriva con Liam dopo averlo inseguito per tutto il castello, saluta Kynthia e Hargraves. Entra nella parte e si mette ad indagare, cercando segni di avvelenamento (odori o colori particolari) sulle labbra e sul cibo della madre
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    So darken your clothes or strike a violent pose
    Maybe they'll leave you alone, but not me
    Oh, yeah!
    They said
    "All teenagers scare the livin' shit out of me"


    "Dura disciplina, eh!"
    "Ti deve mancare molto l’America, allora.”


    Per qualche secondo queste sue due affermazioni lasciarono intorpidito il mio essere, bloccato in ogni azione che comprendesse l'uso del cervello in ambiti che non fossero il camminare e lo stare attento a non inciampare facendolo. Una veloce, ma intensa, fitta attraversò il mio cuore che prese ad battere forte come poche volte aveva fatto. agitato.
    No, non era solo la dura disciplina. Era tutto il resto. La chiusura mentale verso l'estraneo, le restrizioni per chi non è -interamente - giapponese, le attività limitate e la conseguente emarginazione a livello sociale che poi rappresentava per chi in quel mondo voleva solo coabitare e non invadere.
    Solo ripensare a quei momenti mi saliva ansia. Essere guardato male da quelli che venivano chiamati purosangue per aver osato intervenire a lezione con il mio giapponese rotto, preso in giro per aver sbagliato un termine o addirittura ripreso per non aver usato le loro stupide onorificenze.
    Questo il primo motivo che mi portò in quello stato di trance mentale, il secondo fu il ricordo della mia terra e dei dubbi che si erano insinuati al mio interno mesi fa quando avevo deciso di affrontare i miei genitori sul ritornare o meno a "casa"

    D'altronde erano passati due anni e ai tempi ero più piccolo, tornare lì non mi dava alcuna di garanzia. Avrei dovuto affrontare tutta quella gente, una volta considerata amica, che di punto in bianco aveva deciso che sì, non aveva bisogno di Yuki Rhodes nella propria vita e aveva smesso di rispondere alle lettere spedite, oltre al fatto di ripartire da dove avevo lasciato con gli studi. Farlo qui ad Hogwarts, per quanto imbarazzante, pensavo sarebbe stato più facile da digerire visto che non ho conoscenze e che avrei potuto vivere meglio la mia vita da fantasma se il piano "Fare conoscenze, diventare più socievole e avere amici" fosse fallito.

    Ripresi controllo delle mie scarse abilità cognitive quando la prefetto mi si rivolse con un sorriso, accennando al fatto di essersi sottoposta a qualche tipo di allenamento prima del nostro incontro. Facendo qualche conto mentale veloce, mi resi conto di come si fosse praticamente svegliata all'alba.
    FOLLIA!
    Svegliarsi presto la mattina rientrava nella cerchia delle:"Top tre cose che Yuki Rhodes odia"
    Se mi fossi trovato in una stanza con un pericoloso prigioniero di Azkaban e una figura fisica che rappresentava "lo svegliarsi presto" con la possibilità di eliminare uno dei due per sempre allora state certi che il prigioniero non avrebbe attirato minimamente le mie attenzioni!

    Fanculo la sveglia
    .
    .
    .
    .
    .
    Ah, sto divagando nuovamente.


    Mi concentrai nuovamente su di lei, sul suo sorriso, sulle sue parole. Dalle sue labbra non uscirono altro che parole d'amore e orgoglio per la scuola, per le sue attività e per i risultati ottenuti l'anno precedente. Sembrava così fiera di sé e della casata di Grifondoro per aver ottenuto la doppietta Coppa delle Case-Campionato di Quidditch, la sua energia ed euforia risultavano quasi contagiosi. Addirittura accennai ad un piccolo sorriso, lasciandomi andare per la prima volta in sua presenza. Sembrava così facile lasciarsi trasportare da lei.

    Il Quidditch dici? In america va più il Quodpot, ma personalmente ho sempre preferito la vostra variante, quella originale. Ad Ilvermorny non ho mai avuto la possibilità di interagire con nessuna delle due, ai tempi ero ancora piccolo e le iscrizioni partivano solo dal terzo anno. In Giappone invece...

    Mi fermai in mezzo al corridoio, rimanendo un paio di passi più indietro rispetto a lei, mentre qualche bambino del primo anno ci passava vicino di corsa verso la Sala Grande in cerca di dolci da dividersi.
    Sapevo che non potevo lasciarmi abbattere nuovamente dai ricordi dopo aver finalmente ritrovato il sorriso, ma non era facile. Essere esclusi solo perché le regole di Mahoutokoro non permettevano ai Gaijin di partecipare in maniera agonistica fu uno dei primi reality Check che ritrovai nel paese del Sol Levante. Mi venne detto ai tempi che era stato deciso per tutelare la nazionale giapponese e i loro talenti.

    Come se avessero poi mai vinto qualcosa, Tsk!

    Mi ripromisi che sarei diventato un fortissimo cercatore e che avrei portato gli Stati Uniti alla vittoria della Coppa del mondo proprio contro il Giappone, ma il mio era solo uno sfogo di un bambino ai cui era stato negato l'ingresso in squadra per una condizione a cui non poteva nemmeno porre rimedio.

    ...Diciamo che non mi è andata bene con le selezioni, mi piacerebbe però provare ad iscrivermi per aiutare la casata!
    E per distruggere il Giappone!
    Il mio status di Hater poteva essere aggiornato: Nemico pubblico giapponese numero uno!

    Mi sembra di capire che tu faccia parte della squadra, sai indicarmi le cose da fare se voglio provare a far parte del team? Anche se forse non si direbbe molto, ma sono molto competitivo

    Al diavolo tutto!
    Era un'occasione più che ghiotta:

    - Vendicarmi del Giappone
    - Giocare a livello agonistico al mio sport preferito
    - Fare amicizie all'interno della squadra
    - Chissà, magari fare qualcosa di importante e farmi un nome

    Tutto con una semplice mossa? La perfezione!
    Halley avrebbe potuto tranquillamente notare il cambiamento radicale avvenuto in me in seguito alla sua domanda: Niente più voce bassa e timidezza, niente occhi verso il pavimento ad evitare il contatto con i suoi, anzi, avevo fatto in modo di far riflettere le mie iridi scure con le sue verdi per farle capire la serietà delle mie intenzioni!





    Yuki
    Rhodes


    gryffindor - half japanese - 16yo

    i want a raccoon
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    CODICE
    [URL=https://hogwarts-express.forumfree.it/m/?t=79954153#entry668151250]Yuki Rhodes [/URL]
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    So darken your clothes or strike a violent pose
    Maybe they'll leave you alone, but not me
    Oh, yeah!
    They said
    "All teenagers scare the livin' shit out of me"


    Approfittai dell'attesa, che fu circa di due cicli della canzone, per affacciarmi con il viso verso l'interno della sala grande e ammirare quell'enorme spazio in cui decine e decine di ragazzi si riunivano per mangiare, studiare o anche solo per passare del tempo insieme. pazzesco pensai dopo aver puntato gli occhi verso il cielo riflesso sul soffitto, azzurro e limpido esattamente come quello all'esterno. Nonostante avessi già frequentato ben due scuole di magia totalmente diverse tra loro, nulla poteva raggiungere lo splendore e il fascino di Hogwarts. Ilvermorny per certi versi era molto simile alla scuola britannica, a partire dalla presenza di quattro casate e all'impostazione architettonica, ma dal mio punto di vista mancava in qualcosa. Forse la storia, forse il clima in sé che rendeva questo posto quasi nostalgico o forse semplicemente il primo impatto sul sottoscritto era stato più che buono.
    Con una serenità ritrovata e un piccolo sorriso accennato tornai nella mia posizione precedente, giusto in tempo per captare la figura di una ragazza a pochi metri da me che a passo svelto si avvicinò con un largo sorriso sulle labbra, rivolgendomi la parola. Riuscì a togliermi le cuffie giusto in tempo per sentire la sua presentazione dopo aver posto la mano in avanti per salutarmi. Lasciai gli auricolari scivolare all'interno del maglione grigio mentre con la mano destra, prima di rispondere al suo saluto, andai a cliccare il tasto posto nella zona del microfono per interrompere la musica.
    Le rivolsi il timido sorriso che da poco prima aveva preso posto sulle mie labbra e risposi alla stretta di mano, sentendo nel mentre la bocca asciugarsi e il battito accelerare. Era davvero da tantissimo tempo che non entravo a contatto con qualcun* della mia età, ma in generale con qualcuno. Dacché ricordassi I miei genitori, specialmente da parte di mia madre, non avevano mai mostrato il loro affetto fisicamente, erano più che rari i baci e gli abbracci, per loro le parole e i gesti erano più che sufficienti. Nella società Giapponese e a Mahoutokoro non era comune il contatto fisico come mezzo, nemmeno tra gli amici, tanta era la rigidità della cultura. Mi trovai quindi ancor di più in difficoltà quando sentì il suo gentile e leggero tocco sulla spalla.
    Ottimo lavoro Yuki, già in tilt!

    Allora...

    Mi soffermai un'attimo a pensare a come poter spiegare ad una perfetta sconosciuta, la situazione senza sembrare un moccioso che non voleva assolutamente stare in Giappone perché incapace di adattarsi ad una nuova realtà e...effettivamente un modo non c'era.

    Diciamo che in realtà il cambiamento drastico è stato andare lì. Seppur sia per metà giapponese ho passato tutta la mia vita negli States e ho studiato per i primi due anni ad Ilvermorny, fin quando mia madre non ha ricevuto una chiamata dal suo paese natio per lavoro e sono stato costretto a trasferirmi con lei e mio padre e dopo due anni eccoci qui, ad Hogwarts, come soluzione temporanea che andava bene ad entrambi.

    Ovviamente da parte mia non andai a spifferare tutte le mie cose, ma come riassunto generale poteva andare più che bene no? Rispondeva in maniera esaustiva alla sua domanda.
    Ad essere totalmente sinceri non sapevo nemmeno cosa dire o fare, mi aspettavo un qualcuno che scarozzasse a destra e sinistra a vedere anche gli angoli più remoti del castello, ma al mio fianco mi ero ritrovato una persona molto gentile e disponibile che aveva lasciato a me decidere cosa fare/dove andare.

    Se devo essere sincero Halley-sa...

    Mi bloccai, maledette onorificenze giapponesi!
    Colpa di tosse e via.

    Dicevo: Mi dispiace arrecarti questo impegno di dovermi portare in giro per il castello, credimi, non l'ho chiesto io ma è una cosa che mi è stata imposta.

    Dissi come a volermi già scusare per il disturbo, senza sapere minimamente cosa pensasse la diretta interessata, ma era una premessa che mi sentivo di fare prima di continuare "l'esplorazione"

    Vorrei che mi parlassi un po' di Hogwarts in generale, come l'hai vissuta e la stai vivendo te. Se è successo qualcosa di eclatante ultimamente di cui tutti sono a conoscenza e di che aria butta tra le varie case e di come funziona la coppa delle case, questo sì che mi incuriosisce!




    Yuki
    Rhodes


    gryffindor - half japanese - 16yo

    i want a raccoon
  15. .






    So darken your clothes or strike a violent pose
    Maybe they'll leave you alone, but not me
    Oh, yeah!
    They said
    "All teenagers scare the livin' shit out of me"


    Traccia: Teenagers
    Artista: My Chemical Romance
    Album: The Black Parade, 31 ottobre del 2006.
    Avevo scelto questa canzone, in loop, come colonna sonora per accompagnarmi tra i corridoi e le fottute scale "vivaci" di quella che per almeno un anno sarebbe stata la mia nuova casa. Dopo due anni ero riuscito a convincere i miei genitori che stare in Giappone mi stava solo danneggiando e che trasferirmi in un paese anglofono non avrebbe fatto altro che aiutarmi in tanti modi diversi, tipo avere finalmente degli amici!

    Certo, forse se avessi iniziato la scuola come tutti gli altri il primo del mese la cosa sarebbe stata molto più fattibile. E invece no, per qualche assurdo motivo dovevamo viaggiare con gli aerei invece che utilizzare qualche...portale magico (?) Per arrivare a Londra e facendo ciò non solo mi ero perso la possibilità di interagire con qualcuno alla famosa cena di benvenuto, no, mi ero perso anche il treno pieno di gente al famosissimo binario 9¾.
    Come prima esperienza non tutto stava andando per il meglio, ma non potevo demoralizzarmi subito no? No!
    Questa opportunità che ho cercato e ottenuto era la mia unica ed ultima possibilità di dimostrare ad entrambi i miei genitori che non ero io quello sbagliato, bensì tutto il sistema scolastico e sociale di Mahoutokoro.
    Non solo per loro dovevo farlo, ma anche per me stesso. Gli ultimi due anni avevano minato quelle poche certezze che avevo sulle mie capacità relazionali e dovevo dimostrare che...semplicemente non ero rotto!

    Ma cazzo se mi sentivo fuori luogo ad attraversare quei corridoi, per me così nuovi da mettermi a disagio, ripieni di tantissimi studenti del tutto sconosciuti. Non riuscivo a tenere la testa alta, gli erano occhi fissi sul pavimento, mentre l'unico pensiero che svolazzava da una parte all'altra della mia testa era una frase della canzone che stavo ascoltando in quel momento.

    Teenagers scares the livin' shit out of me

    Ero uno di loro, almeno anagraficamente, eppure vedere un gruppo di ragazzi, magari anche più piccoli, insieme che si facevano i loro affari mi metteva ansia.

    Stanno parlando di me?
    Che vergogna, forse sanno che ho 16 anni e vado al terzo anno!
    Peggio ancora, forse sanno che sono stato bocciato due volte di fila


    Nessuno in realtà stava badando minimamente a me, ma questo non potevo saperlo visto che ero fin troppo preso dalle mie paranoie da Side Character


    Devo muovermi a raggiungere la sala grande!

    Accelerai il passo per raggiungere la mia meta, dove avrei dovuto incontrare il Prefetto della mia casata che malauguratamente per lui/lei avrebbe dovuto farmi da guida per il castello. Probabilmente tale persona mi stava un po' maledicendo per farle sprecare il sabato mattina in questo modo, era più che comprensibile, ma non era stata una mia scelta e questa cosa l'avrei specificata immediatamente!

    Chissà come sarà questo Prefetto...

    Nel mio immaginario, per essere uno studente e stare dietro agli altri della propria casata, questa persona doveva essere una specie di superuomo con ottimi voti in tutte le materie e una capacità di gestione e di problem solving fuori dall'ordinario!

    Una persona ammirabile e rispettabile, quindi non fare stronzate Yuki!


    Yuki
    Rhodes


    gryffindor - half japanese - 16yo

    i want a raccoon
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