Lezione di Trasfigurazione A.S. 2023/2024

Studenti ammessi dal V anno in su

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    Freya Estrid Riis | V | Serpeverde


    Pensatoio
    -Grazie- rivolse un sorriso tirato alla professoressa, passata ad osservare il draghetto che, appena avvertì la concentrazione della Serpeverde spostarsi, tornò alla sua forma originale di matita. Un vero peccato, quel piccoletto dal carattere complicato le faceva un'inspiegabile simpatia ma, così come era venuto, se ne era andato. L'unica cosa che poté fare, a quel punto, fu osservare gli altri due membri del suo gruppo mentre si cimentavano con l'incantesimo che lei non era riuscita a far funzionare. Lo doveva ammettere, almeno a se stessa, vedere la Wheeler tastarsi le orecchie pelose, unica parte del suo corpo ad aver risposto bene all'incanto, le procurò un minimo di sollievo. Non era l'unica nel fallimento, una magra consolazione a cui si aggrappò per farsi tornare un mezzo sorriso
    -Belle orecchie- commentò quando, in realtà, il primo pensiero che le venne fu quello di farle notare come ora sembrasse un incastro perfetto con il suo ragazzo: lei, mezzo animale fuori, lui, mezzo animale dentro. Una combinazione perfetta! Eppure non disse niente, non le andava di iniziare un'altra discussione con quel permaloso di Harris nel mezzo di una lezione.
    Ascoltò la spiegazione della Lynch e annuì per dimostrare che avesse capito. Tutto molto bello e interessante, ma ci avrebbe pensato quando fosse stato il momento. Avanzò posizionandosi davanti alla Grifondoro tornata ormai al suo aspetto originale -Direi di si, quello era più semplice. Tu ti senti pronta?- Freya non era estranea ai cambiamenti fisici, da anni il suo corpo cambiava per tre notti al mese, le sue ossa si spezzavano, la sua pelle si dilaniava e, nonostante fosse una ricorrenza fissa, mai si sarebbe potuta abituare a quel dolore insopportabile. Niente che avrebbe potuto fare Alina con la sua bacchetta sarebbe mai potuto andare vicino a quello che provava in quelle notti, era tranquilla e sicura di poter sopportare quello a cui stava andando in contro ma, nonostante questo, l'idea di venire trasformata in uno scarafaggio gigante proprio non le piaceva. Uno scarafaggio! Tra tutte le creature possibili, proprio una delle più disgustose e inutili. Corpo tozzo, zampe corte, brutto colore. Nulla a che vedere con il suo alterego dal pelo vaporoso, sensi sviluppati e lunghe zampe agili. Bella merda. Non disse comunque nulla, limitandosi a rimanere in posizione attendendo che la compagna facesse la sua magia, respirando profondamente e rilassando i muscoli per non opporsi a quello che stava per accadere. Fu un attimo, vide il fascio di luce lasciare la punta della bacchetta e colpirla in pieno e, subito dopo, serrò gli occhi, pronta a riaprirli quando tutto fosse terminato ed osservando tutti dal basso ma, quando riaprì gli occhi smeraldini, tutto sembrò come sempre. Niente appariva diverso, persino Alina continuava ad essere la solita nanerottola di sempre, quindi abbassò lo sguardo sulle proprie mani constatando che nulla pareva differente da come era sempre stato. Si portò immediatamente le mani alle guance, temendo di trovarsi con un'enorme testa di insetto ma, continuando ad ispezionarsi, arrivata alla fronte si scontrò con due protuberanze sottili e lunghe: le erano spuntate le antenne
    -Fantastico- commentò sarcastica mentre un'espressione di disgusto le si dipingeva in faccia. Per fortuna arrivò la professoressa in suo soccorso, facendola tornare al suo aspetto originale
    -Tranquilla, va tutto bene- ghignò alla morettina che sembrava preoccupata. Che stranezza. Il suo stomaco stava in una botte di ferro, ci sarebbe voluto molto più di un paio di antenne per suscitarle qualche reazione fisica -Beh, direi che siamo andati tutti molto bene- nessuno, del suo gruppo, era riuscito a svolgere l'esercizio in maniera adeguata e, la cosa, la rincuorava un minimo. Sarebbe stato molto peggio se fosse stata l'unica della sua classe a non riuscire nell'incanto, anche se questa era una ben magra consolazione. Doveva rifarsi durante il resto della lezione e, per sua fortuna, la Lynch diede loro la possibilità di tentare di nuovo la sorte con un altro incantesimo. Tutti avevano già terminato, le uniche a mancare all'appello erano proprio la Serpeverde e la Grifondoro che l'aveva trasformata in un mutante con le antenne e, finalmente, anche loro ricevettero il loro animaletto da riportare alla forma originaria. La bocca si schiuse quando vide quello che le era capitato: un coniglio con una scopa nel di dietro. In realtà era solo la sua codina a batuffolo ad essere stata trasformare nel bastone legnoso della scopa ma, a guardarlo, l'impressione era proprio quella. Non sapeva se ridere o piangere per la povera creatura che, di sicuro, era stata oggetto di vessazioni da parte degli altri conigli bulli e non poté fare a meno di dispiacersi per lui. O lei. Che ne sapeva.
    -Povero cucciolo!- accarezzò la testolina del coniglietto ma, a trovarselo così vicino, non riuscì ad evitare che il ricordo del coniglietto che aveva sbranato nella foresta vicino alla sua casa in Norvegia le tornasse alla mente. Un nuovo senso di colpa la pervase, la colpa di aver trovato la caccia divertente e di averne apprezzato anche il sapore, così si fece in dietro, intenzionata ad usare quell'occasione per fare ammenda per i suoi crimini (?).
    Sguainò di nuovo la bacchetta e chiuse gli occhi, liberò la mente da ogni pensiero superfluo concentrandosi solo sulla forma che il coniglietto avrebbe dovuto riprendere. La mezza scopa sarebbe dovuta sparire dal suo di dietro e una vaporosa coda a batuffolo avrebbe dovuto prendere il suo posto. Si concentrò sulla lunghezza del pelo e sul colore del manto e, quando l'immagine fu chiara nella sua mente si apprestò a lanciare l'incantesimo. Con i piedi ben piantati a terra ma le spalle rilassate, allungò il braccio davanti a sé muovendo il polso nel modo in cui era stato mostrato dall'insegnante, lasciando che il catalizzatore disegnasse un semicerchio, una U morbida, mentre con voce ferma e decisa enunciò il controincantesimo necessario -Reparifarge!- lo disse subito dopo aver riaperto gli occhi chiari per essere sicura di centrare l'obiettivo e, osservando il fascio di luce abbandonare la punta della bacchetta, poté solo sperare che tutto andasse a buon fine.



    Freya Estrid Riis, V anno, Serpeverde

    Gruppo: Riis – Wheeler – Moore
    Incantesimo: Reparifarge

    Interagito con Halley, lascia che la ragazza provi a trasfigurarla e rimane schifata nello scoprire che le sono spuntate le antenne. Attende che la prof la faccia tornare normale e non beve il bicchiere d'acqua, essendo abituata a sentire il corpo che cambia non lo trova un problema. Può solo constatare abbiamo fatto tutti mezzo schifo, rivolgendosi ad Halley e Hunter. Quindi cerca di riportare alla normalità il povero coniglio con la scopa nel di dietro. Lascio alla proffe la decisione se ci riesce o meno! Baciotti!
     
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