talk with a stranger.

with Spike.

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  1. Aiden;
     
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    Serpeverde
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    Gatway, Scozia.

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    Era da quasi due mesi che la scuola era inziata e Aiden, per quanto avesse cercato di simulare le emozioni umane per apparire meno robot e farsi degli amici, non ci era riuscito. In compenso, però, aveva tre casi studio molto interessanti. Al falò, aveva scambiato qualche parola con Freya che, ultimamente, vedeva qualche volta in compagnia del suo compagno di stanza. Li aveva osservati con attenzione al falò e i dati che aveva raccolto, testimoniati, tra l'altro, dalla scioltezza con cui entrambi si erano toccati in acqua, gli avevano fatto capire che c'era qualcosa di più tra di loro.Come si sentiva al riguardo stranamente non lo sapeva neanche lui. Aveva provato ad analizzare quella sensazione ma senza successo. C'era poi Rain, la ragazza dai colori sgargianti, accanto alla quale, spesso, si era seduto a lezione. Anche lei era tra le conquiste di Axel, eppure con Freya sembrava essere in buoni rapporti. Una volta aveva visto la sua madre adottiva litigare con suo padre perché, ad una festa, aveva salutato con un bacio sulla guancia un'amica con cui era andato a letto tempo fa. Quindi non era sempre così? C'erano delle eccezioni? Lo avrebbe chiesto alla rossa durante le ripetizioni. Il suo ultimo caso studio era Kynthia, con lei aveva parlato, di nuovo, nei pressi della Foresta Proibita dopo il falò. Quel luogo e le creature che vi abitavano li incuriosivano, in particolare i Therstral. Quelli, però, a differenza degli animali che stava osservando al Serraglio Stregato erano più difficili da avvicinare e studiare. Voleva sapere perché solo chi aveva avuto un contatto ravvicinato con la morte potesse vederli. Da cosa era causato? Una maledizione? Un incantesimo? Qualcuno, prima di lui, si era posto quella domanda? Il bubolare di un gufo lo distrasse dai suoi pensieri. I suoi occhi neri incorniciano quelli gialli di una civetta bianca che, curiosa, si avvicinò alle sbarre della gabbia. Aiden allungò una mano e la accarezzò: era morbida ed era tentato di comprarla, il probelma era che la sua vipera non l'avrebbe presa bene. Quando il Sig.Depp gli aveva regalato un rospo, lo aveva trovato morto il giorno dopo. Non voleva avere sulla coscienza un altro animale innocente, quindi si allontanò e, a malincuore, disse addio alla civetta perché sapeva che non l'avrebbe più rivista.
    Passeggiò per le strade di Diagon Alley senza una meta precisa, era tardi e tra massimo un'ora sarebbe dovuto rientrare. Fece altri due passi e quando si trovò in prossimità della Paiolo Magico, decise di entrare. Era un luogo molto buio e dimesso. Alcune vecchie erano sedute in un angolo e sorseggiavano un bicchierino di sherry. Una di loro fumava una lunga pipa. Alcuni giocavano a poker, altri, ubriachi, dormivano sul tavolo. Era diverso dalla Testa di Porco o dai Tre Manici di Scopa, ed era decisamente più di suo gusto. Le persone che frequentavano quel posto erano interessati e variegate,come quella signora di mezza età che stava ballando senza musica. Alcuni l'avrebbero definita una pazza, una stramba, ma per Aiden era affascinante. Gli piaceva il particolare, lo strano, perché anche lui era così. Si guardò intorno alla ricerca di un posto dove sedersi e lo trovò ad un tavolo alla sua destra. Si diresse in quella direzione e si sedette. Di fronte a lui c'era un uomo che, tranquillo, sorseggiava la sua bevanda. Aiden lo fissò, era il più normale lì dentro. Oppure no? In fondo, le apparenze potevano ingannare e poi non era il tipo da giudicare le persone in base a quelle, ci voleva uno studio molto più approfondito..«Ciao.» Lo salutò in tono piatto, atono, senza particolari pretese. Non era scontato che ricambiasse il saluto, forse neanche aveva voglia di parlare, ma Aiden era curioso di scoprire qualcosa in più su quello straniero. «È la prima volta che vengo qui. Se non ti dispiace, potesti dirmi cosa vale la pena provare? » Porse la domanda educatamente. Avrebbe anche preso dell'alcol o della birra nel caso..«Sono Aiden comunque.» Si presentò stendendo le labbra nel suo solito, strano sorriso. Due giorni fa una del primo anno lo aveva definito inquietante, non ci aveva dato molto peso, ma di certo non era stato contento di sentirsi dire quelle parole dopo averla aiutata a raccogliere i libri che aveva fatto cadere. Come se non bastasse, era fuggita via senza neanche ringraziarlo. Anche nel Mondo Magico alcune persone continuavano ad evitarlo.


    Edited by Aiden; - 3/11/2023, 22:41
     
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10 replies since 3/11/2023, 22:06   177 views
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