San Vale Who? 2Festa aperta a TUTTI (multiverso incluso!)

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  1. yourgrace.
     
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    Grifondoro
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    L’alcool. Che brutta, brutta idea la loro anche se, in un’occasione differente, la Grifondoro si sarebbe lasciata sicuramente tentare da un bicchierino o due e sicuramente, ora che osservava Kynthia e Alexis mandare giù i contenuti dei loro shottini misteriosi – in quel locale vigeva proprio uno strano regolamento – cominciava a maturare il pensiero che un po’ di coraggio liquido, come lo aveva definito Kynthia, le avrebbe fatto solo che bene contro i nervi pensiero che le passò quasi istantaneamente volgendo lo sguardo verso la più grande delle amiche, Halley, prendendosi in pieno la sua occhiata eloquente. Quando si erano messe a pianificare, la Grifondoro, aveva premuto con una certa foga che alla biondina passasse chiaro un preciso messaggio: “fai quello che vuoi” le aveva detto, “ma evita di bere”, aveva sentenziato rigorosa senza darle una valida spiegazione del motivo e lei, alla fine, più di quel tanto non aveva nemmeno indagato trovando in fin dei conti logico evitare di alterare le sue capacità prima della messa in scena della macchinazione architettata. Poteva bere dopo, dopotutto! Per festeggiare, se le cose fossero andate a buon fine come la mora si aspettava con sicurezza e come anche lei si augurava oppure... Beh, bere per dimenticare si suole dire, no? In quel caso avrebbe affogato ogni dispiacere distruggendosi un bicchierino dopo l’altro con la scusante che tanto al giorno successivo non avrebbero avuto né partita né lezione. Nessuna responsabilità per cui. Era fattibile. Il tocco di Kynthia sulle spalle la ridestò dai suoi tormenti interiori e si lasciò guidare dalle amiche verso il bancone circolare presente nel locale lasciando che le due si accomodassero sugli sgabelli per prendere, o ricevere, vista la peculiarità del luogo, le ordinazioni, preferendo rimanere in piedi accanto a loro a sondare con sguardo agitato la sala nell’attesa dell’arrivo di Marshall. Halley aveva appena confermato la sua presenza e Grace non poté fare a meno d’invidiare la sicurezza ostentata dalla Grifondoro. Avrebbe voluto anche lei essere così decisa in quel frangente; invece, a lei le si ribaltava lo stomaco alla sola idea di mettersi così tanto in gioco. «Okay. Okay. Mi fido!» Sentenziò mostrandole i palmi in segno di resa lasciandosi persino andare ad una risatina che racchiudeva in sé una lieve nota di nervosismo. Doveva calmarsi. Avrebbe fatto quella cosa e poi a prescindere da come sarebbe andata almeno avrebbe chiarito le cose una volta per tutte e buona pace dell’esito.
    «A noi!» Si unì al coro di Lexi stringendo le spalle di Kynthia, mentre mandava giù in un sorso solo il bicchierino e si unì a quel momento di gioia comune. Le sembrò che quei bicchierini avessero cominciato a fare la loro magia perché, innalzato il tasso di euforia generale, poiché fu proprio Kynthia ad accordare di dirigersi verso la famosa cabina fotografica che, poco prima, Grace aveva proposto passandoci in corrispondenza. «Aaah allora hai cambiato id…» Non riuscì a finire la frase. Gli occhi chiari della Johnson si posarono sulla sagoma familiare dall’inconfondibile massa di capelli scompigliati che non sembravano mai aver visto una spazzola in vita loro. Marshall era arrivato. Era lì, girato di tre quarti che non poteva vederla mentre lei sì, bloccandone per un momento pensieri e parole mentre lo ammirava facendosi di poco rossa in viso. Era arrivato esattamente come aveva preannunciato Halley e sorrideva come gli aveva sempre visto fare, solare, agli occhi della Johnson illuminava la sala ma quel momento d’ammirazione fu destinato a terminare brutalmente quando il suo sguardo si posò sul motivo dell’espressione allegra del ragazzo: portava a braccetto una ragazza. Una ragazza. Il sorriso che le si era dipinto sulle labbra si spense immediatamente mentre osservava la ragazza che lo fiancheggiava. Era bellissima, incredibilmente bella, di una maledetta bellezza inaudita ai suoi occhi sconfortati. I fluenti capelli biondi le scendevano come una cornice lungo il viso poggiandosi aggraziatamente sulle spalle che, proprio in quel momento, dovevano infastidirla poiché se li spostò con un gesto elegante della mano, delicata, aggraziata, regale persino in quel gesto che ostentava noncuranza. Sembrava uscita dalla copertina di una rivista patinata ed improvvisamente la Grifondoro si sentì una ragazzina acerba, goffa e persino brutta, sicuramente inadatta negli abiti che aveva scelto per quella serata. Non abbastanza, non al livello di quella visione celestiale che affiancava Marshall. Ma fanculo però. Senza nemmeno rendersene conto le mani andarono a cercare il braccio di Halley, lo tirarono con urgenza mentre finalmente gli occhioni azzurri si spostavano da Mars e dalla misteriosa accompagnatrice all’espressione interrogativa dell’amica che dovette intuire che qualcosa non stava affatto andando bene. La tirò ancora facendole cenno di seguirla. Doveva parlarle e per farlo dovevano assolutamente allontanarsi. «Scusateci un attimo», tossì alle altre mentre si tirava la Wheeler dietro.
    «Non posso farlo», sentenziò quando ebbero messo sufficiente distanza dalle amiche e dalla coppia. «No no no basta, fine. Me ne torno ad Hog», continuò cominciando a scollegare il senso delle frasi quel tanto da generare nella mora più domande che risposte, lo vedeva dai bei lineamenti di lei corrucciati, interrogativi. «Guarda. È con quella. Sta uscendo con una! Con un’altra! Ho perso il treno Halley, andata, caput, ciaone, addio!» I movimenti frenetici delle mani andavano a sottolineare ogni singola sillaba frenetica e carica di disperazione. Era con un’altra diamine! L’aveva rimpiazzata e questo perché lei era stata così stupida da credere che Michael fosse stato diverso. Che stupida, stupida cosmica! «Alle altre di pure che mi è venuto mal di stomaco. Voi divertitevi. Io me ne torno al castello!» Dove ad attenderla ci sarebbe stato il confortante tepore dell’abbraccio del piumino a raccogliere le lacrime che sentiva pizzicarle gli occhi. Non avrebbe pianto, non fino ad Hogwarts.


    Interagito direttamente con le compagne di stanza (Halley, Alexis, Kynhia ed eventualmente anche Mackenzie seppur non direttamente), citati Marshall e Daphne.

    Nervosetta cerca di svagarsi con le amiche fintanto che lo spilungone non arriva meditando se unirsi o meno ai brindisi fino a quando non vede Marshall in compagnia di Daphne e va in para dura. Si trascina via Halley per sclerare.
     
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58 replies since 7/2/2023, 18:54   1565 views
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