Lezione di Cura delle Creature Magiche A.S. 2022/2023

ammessi studenti DAL 4° ANNO IN SU.

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  1. Halley.
     
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    Stava prendendo una brutta piega. Osservava i compagni occupare, pian piano, quello spazio dedito a quella lezione e, doveva ammettere che alcune persone riuscivano a metterla a disagio senza, neanche, proferire parola alcuna. Che gran potere. Tra tutte le sfighe, aveva dormito male quella notte e l’umore non era, di certo, dei migliori. Quando Rose le rivolse la parola, venne riportata alla realtà dolcemente, grazie alla sua voce. Sorrise in sua direzione: “Tutto bene. Sono finite e va bene così.” Il suo mal di vivere, ancora una volta, traspariva da ogni sua sillaba pronunciata. No. Nessuna distrazione, nessun rimpianto. Niente di niente. La scuola era ricominciata e ogni briciolo di energia sprecata era un passo verso il fallimento.
    Pfffff. Sbuffò sonoramente, dopo il commento del professore nei suoi confronti. Alzò gli occhi al cielo, con la consapevolezza di aver appena fatto una bella figura di merda. Ed ecco le tre pecorelle nere, designate dal professor O’Neill. Si voltò verso gli altri emarginati e dissentì con il capo. Puntò lo sguardo verso il Tuono Alato. Se solo sua madre avesse saputo che, la sua adorata figlia, si trovasse così vicina a una creatura potenzialmente più che pericolosa, avrebbe dato di matto e minacciato il preside di fare causa alla scuola. Un vero disagio. A lei, però, era toccato il docile Thestral. Se da un lato, li aveva sempre considerate creature portatrici di un certo livello di mistero, dall’altra parte non riusciva a vederli e, quindi, il suo compito sarebbe stato molto più arduo, rispetto a coloro che avevano la possibilità di osservarli da vicino. Fanculo. Forse era un bene, certo, ma quella situazione la esponeva a un rischio maggiore se, banalmente, avesse messo in atto condotte non tollerabili da parte di quei cavalli dalla forma strana. Ed eccola lì, schierata con le compagne davanti al nulla. Quando anche Loki si aggiunse all’allegra comitiva, vista la sua alta esperienza con quelle creature. E certo, figuriamoci se Mercoledì Addams poteva aver vissuto una vita serena su qualche stupido arcobaleno a coltivare rose. “In che senso?” Puntò gli occhi smeraldini verso di lui, indagatori, restituendo l’occhiataccia di pochi istanti prima, aggiungendo una nota di sufficienza, così per infastidirlo.
    La Wheeler, sentì di dover sforzarsi a non commentare quella ulteriore catastrofe, franatale addosso a ciel sereno. I due giovani avevano iniziato con il piede sbagliato ed, Halley, non aveva alcuna intenzione di fare un passo indietro e, per questo, dovette imporsi di non fare commenti sul suo conto. Il quieto vivere, prima di tutto. Reina li vedeva e, quindi, sarebbe diventata il suo navigatore personale per non rischiare una morte funesta, tra atroci sofferenze. La Serpeverde non sembrava così preoccupata per il compito che avrebbero svolto da lì a poco e, quindi, ne approfittò per chiedere il suo aiuto. “Dammi una mano, Scott.” Certo, come se fosse facile entrare nelle grazie della compagna. “Saprò ricompensarti adeguatamente!” Fiumi di alcol ai Tre Manici, una scorta di dolci direttamente da Mielandia. Aveva solo da chiedere, basta che prestasse, in quel momento, la sua vista. Sì, sarebbe dovuta essere i suoi occhi. Acchiappò uno dei pezzi di carne essiccata e si rivolse, nervosamente, verso la sua guida. “Sto andando dalla parte giusta?” Per quel che ne sapeva poteva aver sbagliato proprio direzione, se solo il Thestral avesse preso la decisione di spostarsi. “Reina, non fare la stronza, eh. Non voglio prendermi un calcio in faccia per soddisfare la tua voglia di divertimento.” L’avvertì, con un mezzo sorrisetto stampato in faccia. Aveva già avuto a che fare con la Scott e, di certo, non era la classica persona alla quale affidare la vita ma, quale alternativa aveva? A Norman non avrebbe chiesto, neanche, di tagliarle un’unghia. Si avvicinò con cautela, tenendo saldamente il cibo nella mano destra. Che stava facendo? Allo sbaraglio. Aveva letto molti libri durante la sua reclusione nella, tanto amata, residenza di campagna dove, quell’estate, aveva passato la maggior parte del tempo e, uno di questi, trattava proprio di quelle misteriose creature, ritenute pericolose solo per via del fatto che potevano essere visti solo da colore che, sfortunatamente, avevano avuto modo di vedere consapevolmente la morte. “Ehi. Piccolino? Io non ti posso vedere ma so che tu puoi vedere me.” Teneva in bella vista la carne, così che potesse fidarsi di lei. “Vieni qui…” Lo invitò, sperando che l’odore del cibo lo potesse attrarre, senza molti problemi. “… sto andando dalla parte giusta? Posso lanciarla, così che la prenda o sono ancora troppo lontano?” Considerando la pochezza della sua mira. In tutto ciò avrebbe voluto entrare in sintonia con quella povera anima. “Ma può essere considerato sfruttamento il fatto che vengono utilizzati per trainare le carrozze da Hogsmeade alla Scuola?” Non si stava rivolgendo a nessuno in particolare, era una pure e semplice constatazione. “Vedrai che possiamo diventare amici. Ne sono sicura!” Era a conoscenza del loro aspetto: neri, possessori di un muso da drago, dagli occhi bianchi privi di iridi e pupille. Ossa in bella mostra e ali molto somiglianti a quelle di comuni pipistrelli. Spaventosi esteticamente ma docili e tranquilli. Quella mattina il professore, aveva portato con sé alcuni degli esemplari meglio addestrati e, quindi, gli studenti non avrebbero mai e poi mai corso pericoli. Ne era certa. “Allora?” A quel punto avrebbe potuto lanciarsi all’avventura, senza dare peso alle possibili conseguenze. Aveva preso dal padre. Ogni singola porzione di DNA e ne andava fiera. Fortunatamente della madre aveva preso poco e niente, così, non si sarebbe accontentata di appoggiare il suo sedere su una comoda poltrona, gettando così, il periodo più bello della sua vita.


    Halley Wheeler, Grifondoro, IV anno.
    GRUPPO THESTRAL.
    Interagito con Rose, risposto alla sua domanda.
    Sbuffato all’affermazione del prof u_u
    Interagito indirettamente con l’amico piaga (David).
    Interagito con Loki, restituito l’occhiata animalesca e chiesto in che senso aveva avuto esperienze con i thestral.
    Interagito con Reina e chiesto di guidarla verso il cavallino carino ed intimato di non fare la stronza v.v
    Fatta una domanda a chi vuole rispondere sullo sfruttamento dei Thestral, perché sì, è scema.
    Infine tentato di avvicinarsi, brandendo la carne essiccata e parlando dolcemente al suo nuovo amichetto.
     
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