Lezione di Cura delle Creature Magiche A.S. 2022/2023

ammessi studenti DAL 4° ANNO IN SU.

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  1. Halley.
     
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    Con difficoltà aprì gli occhi. La notte era trascorsa all’insegna del divertimento. L’emicrania, oramai costante nella sua esistenza, aveva cessato di tormentarla alle cinque del mattino, ossia due ore prima e, per questo, sentiva la tensione raggiungere un livello pericoloso per lei e per ciò che avrebbe affrontato in quella nuova giornata. Si portò a sedere e prese la testa tra le mani. Tra la stanchezza e la disperazione, non aveva la benché minima idea di come avrebbe potuto affrontare positivamente ciò che l’attendeva di lì a poco. La scuola aveva riaperto le sue porte, trascinando gli studenti all’interno della solita, vecchia routine che, fondamentalmente, non le risultava più così stretta. L’estate aveva lasciato una traccia ben marcata nei suoi ricordi: viaggi, grane, problemi e ancora grane. Una delle tante, aveva ancje un nome: Kai. Dopo il loro disastroso incontro, Halley, aveva deciso di porre la parola fine su quella storia che era già durata abbastanza per i suoi gusti. Le parole volate quel giorno di luglio, l’aveva segnata nel profondo, ferendola a tal punto da voler cancellare ogni traccia di quel ragazzo arrogante e così lontano dal suo modo di essere. Se, per un attimo, aveva sperato che le cose tra loro migliorassero, quell’episodio non aveva fatto che peggiorare la sua situazione. Pace all’anima sua. Era certa che le cose sarebbero migliorate quando, una volta ad Hogwarts, le loro strade non si sarebbero più incrociate. Dopo il ballo, probabilmente, non avrebbe più fatto ritorno e le sue parole avevano avvalorato la tesi. Di certo, però, non c’era nulla. Fece un respiro profondo e si alzò dal letto, volgendo lo sguardo verso le sue compagne di stanza. “Carrie? Muovi il culo.” Sentenziò. In poco tempo era riuscita ad inquadrare la ragazza come la pigra svitatama, nello stesso tempo, fungeva da antistress nel momento del bisogno, grazie al suo leggero modo di prendere la vita, così come veniva. Alzò le spalle in tutta risposta al suo mugugno e si portò verso la sedia dove, impeccabile, sostava la sua ordinata divisa, lavata e profumata. Pochi istanti e fu pronta, per così dire, a mescolarsi a tutta quella mondanità, costruita su convenzione che, a fatica, calzavano con la sua complessa personalità.
    Poche imprecazioni dopo, la Wheeler, si trovava in cammino verso lo spazio dedicato alle lezioni di Cura delle Creature Magiche. La materia suscitava un certo fascino in lei che, dopo innumerevoli viaggi compiuti in compagnia del padre, era riuscita a cogliere gli aspetti più intricati della natura di alcune bestiole osservate in passato. Certo, ciò non sarebbe bastato per affermare di avere una conoscenza completa dell’argomento e, per questo motivo, si muoveva con tutta l’intenzione di imparare il più possibile, per poi utilizzarlo in suo favore se, mai, un giorno le fosse stato concesso di perseguire i propri sogni, indisturbata e lontana dalla supervisione della madre. La sensazione di essere manipolata non le piaceva affatto e, spesso, si ritrovava a rimuginare sulla possibilità di fuggire di casa, allontanandosi dalle regole imposte da colei che, ancora, non era riuscita ad accettare la sua differente natura. No. Lei non era una replica della genitrice, al contrario, non si sarebbe adagiata, accontentandosi di ciò che risultava più facile da ottenere. “Fanculo!” Brontolava come una pentola in ebollizione, in solitaria. Ed eccola, pronta per una nuova sfida. Piegò la testa di lato, con gli occhi puntati verso le creature esposte dal professore, per poi concentrarsi sull’uomo che avrebbe condiviso la sua infinita saggezza –solo quella, purtroppo-. “Buongiorno, professor O’Neill!” Che si poteva dire? Bello, dall’aria rude… il suo tipo. Alzò gli occhi al cielo, chiamando a raccolta Merlino e Morgana. Ma che andava a pensare? Darsi una regolata era un suo dovere. Si ricompose. Alcuni studenti guardavano verso un punto indefinito. Ma che cazzo stavano fissando? Dopo la spiegazione dell’insegnante, le fu chiaro il tutto. Beh, non si stupì della cosa, lei aveva vissuto la sua esistenza sotto una campana di vetro, come avrebbe potuto ammirare quelle maestose creature? Che pivella. “Rose! Tutto bene? Sempre in forma, vedo!” La Tassorosso era una certezza per lei. Un punto di riferimento. Le doveva molto, soprattutto di averla guidata nell’avventura che si erano ritrovate, l’anno precedente, a dover affrontare, completamente sole. Non l’avrebbe mai ringraziata abbastanza.
    Si portò nei pressi di Reina e, più in là, notò Daphne. “Rei, non mi dire che stai immaginando di mangiarti ste povere creature! Cerca di redimerla.” Sapeva che ne sarebbe stata in grado e, d’altra parte, le scappò un sorrisetto ironico. Il suo sguardo smeraldino, poi, sostò sui duri lineamenti di Axel. Un cenno del capo, bastò per segnalare la sua intenzione di cessare quella stupida guerra sterile ma senza nutrire alcuna speranza nella risposta.

    I dubbi iniziavano ad attanagliarla. E se li avessero esposti, di nuovo, a qualche pericolo facilmente evitabile? L’esperienza le aveva insegnato ad essere pronta a tutto ma, in fondo non era presente sulla scena del crimine la figura losca riconducibile a Blackwood, Ma, forse, era troppo presto per tirare un sospiro di sollievo. Accidenti a loro. Ippogrifo, Thestral e Tuoni Alati. Rimase attonita a fissare gli ultimi, come se avesse avuto l’apparizione di chissà quale divinità. Aveva un debole per quelle creature ma, quel giorno, non sarebbero passate sotto le sue manine. Con un velo di tristezza passò in rassegna le restati bestiole. Poco male, avrebbe appreso di più su di loro, se solo avesse potuto, almeno vedere quei cavalli decrepiti. Stupida ragazzetta dalla vita color rosa. “Jayden sempre sul pezzo!” Constatò mentre rispondeva alle domande del professore con una serietà estrema, quasi paurosa.
    "Puzzano." Bonjour finesse. Si voltò verso la Scott, con aria severa. Andiamo. Così apertamente. “Anche tu caghi, Rei. La tua profuma di violetta?” Amen.


    Halley Wheeler; IV anno; Grifondoro.
    Salutato il prof (e fatto pensieracci su di lui u_u), interagito Rose ed in seguito con Reina e Daphne. Salutato con un cenno del capo Axel.


    Lezione di Cura delle Creature: 2
    • 1d2
      2
    • Inviato il
      3/9/2022, 18:22
      Halley.
     
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