Posts written by Maniac

  1. .
    +15 Grifondoro
    +15 Serpeverde

    Assegnati ad Halley Wheeler e Freya Riis per aver eseguito compito extra sui golem

    AGGIUNTI DA STAFF


    Edited by Dragonov - 10/3/2024, 20:44
  2. .

    POST CONCLUSIVO

    matt-damon-thinking
    Oh che bel castello marcondirondirodello, soprattutto durante le feste. Gli elfi schiavi hanno fatto un buon lavoro come arredatori, si respira proprio l'aria da villaggio di Babbo Natale. E chi è Babbo Natale? Ma Dylan White, ovviamente! Il mio caro collega che se ne sta seduto alla destra del padre, ovvero alla destra del preside, a seguire con lo sguardo i ragazzi che fanno il loro ingresso in sala grande. Buon Natale insomma, buon Natale del cazzo, perché ovunque era meglio che qui. Eppure. Eppure ancora una volta mi tocca scaldare questa sedia con il peso del mio culo.
    Comunque quantomeno si prospetta una serata interessante, si prospetta in verità una nottata interessante. Perché? Sesto senso. Qualcosa si sta muovendo nel nostro mondo, e io direi pure meno male. Stavo iniziando a cambiare idea, stavo iniziando a credere che tutto fosse diventato troppo noioso. Monotono. Ripetitivo. Ancora è troppo presto per parlare, prematuro. Bisogna osservare l'evoluzione delle cose, un po' come stiamo facendo adesso con questi ragazzini. Che ci stanno pure mettendo troppo a venire a capì della cosa, andiamo, è palese che sia stata la figlia squilibrata col nome di merda. Ci stanno ancora a pensare, stanno a fare i detective. Axel incolpa Kynthia, che mi sorprende che sappia ADDIRITTURA di che colore sia l'artemisia. Ragazzina, hai deciso di usare il cervello per una volta in vent'anni di vita? Sono piacevolmente colpito. E sono sicuro che lo sarai anche tu quando scoprirai.
    I giochi si chiudono, vincono i cattivi, ora possiamo tornare alle nostre cosce di pollo... se non fosse che «cosa succede signorina Scamander?» i capelli della rossa di serpeverde risaltano di più adesso che la sua pelle è sbiancata del tutto. Perché? Perché a quanto pare la fattucchiera è morta. Morta davvero. Ma prima di gridare a lupo a lupo, accertimocene. Con volto fintamente preoccupato, accorro subito a controllare da vicino la meno simpatica fra i miei colleghi. Effettivamente è grigia. Mi abbasso, porto il viso all'altezza del suo, cerco di captare un odore strano. Un minimo. Anche fossero gli odori del suo corpo senza vita già da un po'. Controllimo il battito: non pervenuto. Deglutisco rumorosamente e mi sistemo gli occhiali sul naso con le mani tremanti volgendo lo sguardo ai miei colleghi al tavolo che uno dopo l'altro, cogliendo perfettamente il significato della mia espressione frutto di una recitazione eccellente, si mettono in piedi in allarme. Preside compreso. Non è che questa cosa gli fa venire l'infarto? Così i morti sarebbero due. Bel numero. Ma no, il vecchio ha ancora un minimo di forza per fermare l'evento portando le mani in alto «niente panico ragazzi, niente panico!» questo perché pare che la reazione teatrale della Scamander abbia fatto ben intuire a tutta la scuola ciò che è accaduto «per chiare ragioni l'evento per questa sera si conclude qui. Fate ritorno nei vistri dormitori, seguite i prefetti e i caposcuola, formate file ordinate» insomma, un pastore al suo gregge «non si preoccupi signorina Reed, nessuno sospetta davvero di lei. Avete sentito il preside ragazzi, non fatevi prendere dall'ansia, fate rientro nelle vostre stanze. Ci pensiamo noi qua» faccio io al gruppetto intorno alla tavolata invitandolo gentilmente a levarsi dal cazzo. Che qui ora giocano gli adulti. Poi il vecchio si volta verso di me, mi guarda e mi chiede «signor Fletcher, non c'è niente da fare?» per fortuna no «temo di no, signore» solita vocina tremante. Il preside guarda allora il suo braccio destro, il caro Dylan. E anche io guardo il caro Dylan, trattenendo un'espressiome vagamente compiaciuta. Perchè questa non può essere una coincidenza.
    Io lo avevo detto che qualcosa sta iniziando a muoversi. Il mio sesto senso non sbaglia mai.

    Interviene il professor Fletcher per salvare la situazione (?).
    Si avvicina al corpo della professoressa Lovecraft e... conferma: Dorothea Lovecraft, è morta.
    Da adesso tutti gli studenti sono invitati ad uscire dalla Sala Grande e a lasciar lavorare i grandi.

    Si è appena consumato un omicidio all'interno del castello sotro gli occhi turbati di studenti e professori. Questo terribile avvenimento, si lascia alle spalle alcuni interrogativi: l'assassino è fra di noi? E se lo è, colpirà ancora? È davvero soltanto l'inizio di qualcosa di più grande? Forse qualcosa sta cambiando, forse nemmeno Hogwarts è più al sicuro.

    - FINE CAPITOLO UNO -




    Edited by Kynthia - 8/1/2024, 10:44
  3. .
    Riesco a sentirmi addosso gli occhi della donna che, giusto per essere precisi, non sono per niente discreti. Cioè, è palese che stia delineando con lo sguardo il mio profilo. La capisco, comprensibile. E io faccio lo stesso? No. In realtà sì. Dipende. Ogni tanto sorrido fra una parola e l'altra, con disinvoltura. Ogni tanto seguo il percorso delle sue dita sul bicchiere. Quando poi lo solleva per portarselo alle labbra, mi godo il contatto fra le sue labbra piene e il vetro. È dannatamente erotica una donna che porta qualcosa alla bocca. Chiedete in giro, avanti, sfido qualcuno a dirvi che non è così. Se lo dice, o mente o è gay. Quindi per tirare le somme, ogni tanto faccio finta di non capirne nulla come se fossi un ragazzino inesperto. Ogni tanto stringo gli occhi e anche io la osservo, con molto interesse. E alle donne piace essere guardate con interesse, specie ad una come lei, abituata sicuramente ad avere tutte le attenzioni su di sé. Sono convinto di essere l'uomo più invidiato della stanza. «Certe cose dovrebbero essere maneggiate solo dagli addetti ai lavori, o da chi ne sa apprezzare il valore» giusto? Giusto. Troppa gente in giro gioca a fare l'esperto. Per hobby, per darsi un tono, per sentirsi qualcuno o per provare il brivido di avvicinarsi tantissimo alla morte. Sì, perché chi non è del settore te lo sgami subito. Spara numeri come se giocasse a fare il contabile. Non sa di cosa parla, pensa ad usi tanto fantasiosi quanto impropri degli oggetti che maneggia. Tutti noi abbiamo avuto a che fare con almeno un soggetto di questo tipo nel nostro lavoro, come dire, è un rito di iniziazione. Una specie di tradizione. Io però non sono loro, io amo la merce buona, mi manda in estasi. E voglio proprio vedere quale mercanzia ha da farmi vedere la cara Ellen «certo, è comprensibile. Una ragione in più per approfondire la nostra conoscenza allora» fino a che punto vogliamo approfondire poi, me lo dirà lei. Deciderò in base a quanto riesce ad essere stimolante e a quanto poco riesce a scassarmi le palle. Per adesso la donna è sulla buona strana: intelligente, perspicace, seducente. Nel modo in cui di nuovo allunga la mano sul bicchiere per portarselo alle labbra e godere, letteralmente, del suo contenuto. Perché sì, quel lieve sospiro che INGENUAMENTE, sicuramente ingenuamente, si lascia sfuggire, è un chiaro segno di godimento. Nonché un'arma per provocarmi. Sempre con quel fare disinteressato, per carità, una donna come lei non potrebbe mai e poi mai esternare curiosità per un altro essere umano. Ci mancherebbe. Lo so bene dove hai il dito, Ellen. Ma insomma, non dobbiamo essere amici, quindi va bene così «aaah, il piacere della sperimentazione » annuisco, mi si illuminano gli occhi al pensiero dei miei esperimenti «non c'è nulla di più soddisfacente. Sarebbe da stupidi lasciare a qualcun altro il divertimento frutto del proprio duro lavoro. Uno soreco. Mi fa piacere che anche lei ka veda così» molto interessante, brava, forse sei una che in determinati contesti si scompone più di quanto non si possa immagine. Un bel pacco regalo dal contenuto inaspettato. Da scartare lentamente, così, per tenersi la sorpresa all'ultimo.
    Sembra che questa conversazione abbia un continuo sottotesto di qualche tipo. Qualcosa di inespresso. Sì ok, si parla di affari, si parla di veleni. Ma la voce e le microespressioni continuano ad alludere ad altro. Inizio a sentirmi corteggiato «non si preoccupi, lavoro meglio da solo. La mia sola presenza sarà d'altra pa più che sufficiente» la mia sola presenza ed un luogo più intimo, lontano da occhi indiscreti. A Dylan non lo diciamo, questo è un segretuccio solo fra di noi.
    Stipulato questo accordo silenzioso, per favore, basta parlare. Basta con le chiacchiere. Passiamo ad un po' di sana improvvisazione. Quella cosa divertente che non puoi prevedere e che può mettere a dura prova la tua compagnia della serata. In questo caso ho una donna esperta davanti ai miei occhi, non potevo aspettarmi altra risposta. Sulla mia bocca si dipinge un sorriso compiaciuto, praticamente contemporaneamente a quando la mano della signorina, signora, - non lo so e non mi interessa - Ellen si posa sulla mia. Perché quello fondamentalmente è sì, non di parole ma di gesti. Molto bene, il colpo va a segno e la donna si lascia guidare senza opporre resistenza fino alla pista. E si stringe a me senza farsi troppi problemi. Anche io mi sarei stretto a me, lo capisco. Ovviamente posiziono le mani dove vanno posizionate: sui suoi fianchi, appena sopra al sedere. Ma non sono lì in pianta stabile, ogni tanto si muovono verso l'alto a seguire la linea della schiena disegnando carezze che in realtà celano intenzioni ben più lussuriosi. Tuttavia questa è una partita che va giocata bene. Con astuzia. Con furbizia. E anche, purtroppo, con lentezza. Non sono solito tenere questi ritmi ma ehi, la donna qui presente è anche un cliente. Un cliente che comunque si sta divertendo a sfidare la mia pazienza con i suoi movimenti provocanti. Porca puttana, esploderei in altre circostanze. Ma no, è una partita.
    tumblr_68007bffa094d445002de87297d75351_2a956052_540
    Allora sostengo il suo sguardo chiaro quasi quanto il mio ed ecco di nuovo che torna ad incurvarmi me labbra lo stesso sorriso compiaciuto di prima. Questa donna in realtà mi sta dando una buona quantità di soddisfazioni
    «non lo so Ellen, a me piace improvvisare sa...» sono un tipo imprevedibile io
    «però posso mostrarle che intenzioni ho adesso » meno parole, mh? Meno giri. Continuo a guardarla negli occhi e mi basta abbassare di poco la testa per raggiungere con le mie labbra quelle rosse e piene della mia nuova... "amica". È questo il mio migliore di silenziare una donna: tenere la sua bocca occupata con altro. In questo caso è la mia lingua, che si impone costringendo la donna a schiudere maggiormente le labbra. Ad aiutarla a seguire il movimento ci pensa anche la mia mano destra che salendo lungo la sua schiena e poi lungo il suo collo, lo trattiene ad altezza della nuca e la piega di lato per consentirmi di affondare piu prepotentemente nella sua bocca. La mia mano è abbastanza grande da riuscire a trattenerla con una certa fermezza. Ha il sapore di quello che è: una donna di classe che ha appena mandato giù un buon alcolico e che inizia a sapere di sesso. Si capisce tanto dal gusto, se ti concentri abbastanza.

  4. .
    tumblr_388c8b17d9024c8b53ebf06d0f9a553a_a3e4309c_400-17019108553417
    «È per questo che mi piace essere un mago, Ellen» sicuramente non è tanto lo sventolare in giro la bacchetta, no «trovo davvero eccitante che il numero di possibilità che abbiamo sia così grande. Per dirlo in breve sì, sono molto interessato» pongo l'accento su parole tattiche tipo Ellen, eccitante, interessato. Accenti utili, che servono a puntare l'attenzione su quei punti che messi insieme danno un quadro molto vago di ciò che penso. Sì, molto vago, perché non mi pare giusto privare madame Blackwood del piacere della scoperta. Non mi pare affatto giusto spoilerarle per intero la mia persona e le mie intenzioni. Sono più amante degli indizi sparsi, sono come quei giochini della settimana enigmistica in cui appunto unisci i puntini per far emergere l'immagine intera. Ecco. Sono una settimana enigmistica. E come tale, alla sua prossima domanda mi piace rispondere con un ghigno esaustivo «in ogni modo necessario, ovviamente » che sciocche domande. Il mio genere di servizio non è una roba da soddisfatti o rimborsati, ma è un qualcosa da soddisfatti punto e basta. L'insoddisfazione dovuta ad un lavoro scarso, è un motivo più che valido per un omicidio e avrei una lunga lista di avvenimenti a farmi da prova «trovo che alcuni conti vadano regolati di persona, non so, potrei definirla quasi come la parte piu tediosa ma allo stesso tempo soddisfacente del mio lavoro. Un qualcosa su cui preferisco avere il totale controllo» del liquido ambrato che c'era nel bicchiere ormai resta solo uno sbiadito ricordo color ambra che sopravvive fra i cubetti di ghiaccio mezzi sciolti. Questo è un ottimo motivo per uccidere. Cubetti di ghiaccio sbagliati. Che si sciolgono troppo in fretta. Sarebbero dovuti rimanere intatti ancora per un po', invece in questo modo i miei ultimo sorsi sono risultati molto più blandi di come avrebbero dovuto. Deludente. Risultato scarso. Lascerò una brutta recensione su google. Comunque la mia attenzione ci mette molto poco a spostarsi su altro «è gelosa dei suoi pezzi migliori, non è così?» chissà che poi a far parte di questi incredibili gioielli della corona non ci sia anche qualcosa di particolarmente strano, tipo non so, manette swaroskate. Oh, ovviamente poi c'è anche l'effetto che questi gioielli effettivamente eserciterebbero sui poveri malcapitati «la capisco, e lo rispetto. Ma non le nego che adesso mi resta la curiosità» un sapore un po' amarostico quello della curiosità, non si capisce se ti piace oppure no. Se ne vorresti ancora o se preferiresti che venisse soddisfatta e basta. La differenza sai in cosa consiste? Consiste tutto nella risposta alla curiosità stessa: se dovesse essere una risposta noiosa e banale la delusione sarebbe enorme, e allora avrei prferito tenermi la curiosità anzichè sentire questo sapore di merda di delusione. Ma se la risposta fosse attraente, beh, quel gusto amarostico si trasformerebbe in uno interessantissimo, una sorta di umami perché il dolce mi sdegna. Ebbene, la donna qui presente mi sembra una da umami, una dai sapori interessanti che sono curioso di conoscere e gustare. E se così non dovesse essere... sarebbe molto più deludente di qualsiasi altra persona piatta incontrata fino ad ora. I presupposti ci sono, d'altronde quale persona noiosa sarebbe interessata a sapere in che modo "mi sporco le mani"? Molti preferirebbero mantenere vergini le proprie orecchie e non dover mai sentire un certo tipo di atrocità. Persone grigie. Invece ho la sensazione che la donna di fronte a me non abbia alcun problema con le atrocità. Lo dimostrano questi esperimenti che lei stessa sembra aver svolto «quindi anche lei gradisce lavorare sul campo, di tanto in tanto?» anche se non ce l'avrei vista a sporcarsi del sangue di qualcun altro. Non direttamente almeno. Me lo dice praticamente tutto di lei, cioè, basta guardarla un attimo per capirlo. Non c'è bisogno di uno che le legga la mente insomma. Come sembra tentare di fare lei di tanto in tanto: ci prova per un po' e poi, grazie a Dio, la smette con le sue manie voyeristiche. Ci rinuncia. Scelta saggia, ancora una volta la donna dimostra di sapere quando fare un passo indietro, nonostante questo servi solo a preparare il colpo successivo. Probabilmente siamo arrivati alla fase del suo piano che io chiamerei simpaticamente la fase bidet, quella in cui inizia a leccarsi il culo magari per farmi stare buono. Sai cosa? Con me i complimenti funzionano. E io mi sento subito soddisfatto. E di buon umore. E poi con quel ben di dio di qualità fisiche che possiede, le concedo molto volentieri qualche mossa più azzardata. Infatti mostro un'apertura scostando il bicchiere vuoto che su frappone tra di noi. Un gesto che definirei simbolico «resto a sua disposizione se vorrà vedere questa realtà piu da vicino. Le basterà farmi sapere» a buon intenditor insomma. Mi ritrovo a fare lezioni private a quelle teste di latta che popolano Hogwarts, figurati se non lo faccio per la mia bella futura socia.
    A quel ounto, sulla parola mistero, sorrido. E poi a quella specie di invito velato e condito di malizia, rispondo «non si preoccupi, da lei mi farei trovare» abbasso leggermente la testa come a voler trovare la sua espressione ora fintamente dispiaciuta. Lei già sa come avrei risposto e io volevo darle esattamente quello che si aspettava. Aaaaaah, il sapore di un vero testa a testa con dal velato contenuto erotico. Quest'ultimo in effetti continua ad esserci, che sia dovuto a me o che sia dovuto alla qui presente Blackwood. Insomma, a chi cazzo importa di chi ci metta più impegno? Alla fine si fa tutto per amore di un obbiettivo comune, no? E quindi. E quindi sorrido impercettibilmente guardando negli occhi la mia interloquotrice «è esattamente quello che sto facendo, sì» e mi sollevo dallo sgabello tendendo appena la mano alla donna, invitandola a prenderla così che quel velato invito abbia un riscontro pratico. «Non le si può nascondere niente, non è così?» e ti è capitato un dono molto degno della persona che sei «per questa tagione ho appena deciso di essere onesto. Era una becera scusa, un modo elegante per invitarla a ballare» avvicino leggermente il viso al suo orecchio mentre le parlo e attendo che poggi una mano sulla mia. Dicono che con queste stronzate si capisca tanto di una persona. Boh forse è vero. Ma molto più probabilmente no. Per adesso tutto quello che ho da dire, è che è un gioco a cui mi piace giocare fino a quando è divertente.


    Edited by .Moore. - 7/12/2023, 10:00
  5. .
    +135 Grifondoro
    +135 Tassorosso
    +141 Corvonero
    +137 Serpeverde


    AGGIUNTI DA STAFF.


    Edited by STAFF. - 24/11/2023, 16:31
  6. .

    Registro Voti Pozioni e Alchimia

    DAL 5° ANNO IN SU

    Metratura punteggi:
    Casa
    Nome studente
    Presenza: ON/OFF (0 o 10)
    Partecipazione: fino a 20
    Esercizio: fino a 20
    Voto ON GDR: E, O, A, S, D, T →
    (indipendente dal player, si attiene alle azioni del pg ON ed eventuali preferenze del prof)

    Corvonero


    Danielle Richards
    Presenza: 10
    Partecipazione: 17
    Esercizio: 16
    Voto ON GDR: A+

    Grifondoro


    Halley Wheeler
    Presenza: 10
    Partecipazione: 16
    Esercizio: 15,5
    Voto ON GDR: A+
    Roy Hargraves
    Presenza: 8
    Partecipazione: 14,5
    Esercizio: 15
    Voto ON GDR: A
    William Knight
    Presenza: 10
    Partecipazione: 17
    Esercizio: 16
    Voto ON GDR: S-

    Serpeverde


    Axel Dragonov
    Presenza: 10
    Partecipazione: 16,5
    Esercizio: 16
    Voto ON GDR: A+
    Freya Riis
    Presenza: 10
    Partecipazione: 16,5
    Esercizio:
    Voto ON GDR: O-
    Daphne Andersen
    Presenza: 10
    Partecipazione: 16
    Esercizio: 15,5
    Voto ON GDR: A++
    David Harris
    Presenza: 10
    Partecipazione: 16
    Esercizio: 15
    Voto ON GDR: O

    Tassorosso


    Rose White
    Presenza: 10
    Partecipazione: 16
    Esercizio: 15,5
    Voto ON GDR: A+

    Totale per casa:
    Corvonero 141 - Grifondoro 135 - Serpeverde 137 - Tassorosso 135
    (Il totale dei punti è una media di quelli ottenuti da ogni studente di una determinata casa, moltiplicati poi per dieci, così da non penalizzare quelle con pochi membri)

  7. .
    matt-damon-smile
    «Esatto signorina Riis, esatto! Questo è il giusto modo di approcciarsi ad un compito» mi stai odiando, non è così? Mi state tutti un po' odiando, vero? Mi basta passare rapidamente in rassegna le faccette di tutti gli studenti per capire quanto gli rode il culo che gli abbia assegnato un compito extra. E a me interessa zero.
    «Si signor Hargraves, il suo golem non sembra darle molto ascolto. Ma serve pratica, è un bene che si muova, significa che funziona! Continui ad esercitarsi» come abbia fatto a ricordarmi il suo cognome, non si sa. Inizio a pensare che più recito il ruolo di Fletcher e più inizia a diventare una persona reale. Con il suo stupido punto d vista sulle cose e la sua stupida capacità di ricordarsi i cognomi dei suoi stupidi studenti. Mah, mi sembra di sprecare il disco di memoria del mio cervello. Rispondo a quello che praticamente arriva per ultimo, il lento della classe, quello che ci ha messo un po' troppo tempo a far funzionare il suo omino di fango. Mi appoggio poi comodamente alla cattedra, comodamente in attesa, aspettando comodamente che tutti facciano i loro porci comodi. Eccoli qua comunque, gli amanti della violenza subito pronti a far scontrare i loro cosini. Alcuni si dirigono subito verso il ring al centro, altri fanno i giudiziosi o i secchioni o semplicemente i codardi e pensano bene di continuare ad allenarsi a far scorrazzare il proprio golem in giro. Tipo la Andersen. Dopo essersi spinta ad usare il suo stesso sangue nella nostra lezione a due, prevedevo qualcosa di meglio per lei oggi. Ma sembra che alla fine sia rimasta nella confort zone della sua rigidità, evidentemente non del tutto soddisfatta del risultato ottenuto. Brutto realizzare di none essere infallibili, vero? Sento l'orgoglio fare crack fino a qui. Così come sento il disgusto di Axel salirmi su per il braccio quando Fletcher lo saluta con quella amichevole mano sulla spalla. Si sarà sentito disgustato e corteggiato, e poi disgustato perchè corteggiato. Incarno il genere di persona che più detesta. Come mi diverto. Poi tra tutti, c'è anche chi una possibilità proprio non ce l'ha. Ed è lui, il grifondoro che probabilmente non ha capito neanche dove si trova, il vincitore del premio Coleman del giorno in quanto più scemo della classe. Bravo, complimentoni. Opta per farsi aiutare dalla compagna decisamente più intelligente di lui, anche se ci vuole veramente poco. Due bambini che giocano sulla riva della spiaggia, dieci anni in totale. Questa è la sensazione che mi danno, e sono costretto a trattenere il disappunto stringendo le labbra. Alla fine noto che sembrano giungere ad un risultato quantomeno passabile: il golem si regge in piedi. È comunque meglio di niente. Quindi Fletcher - perchè fosse per me manco per il cazzo - gli rivolge uno sguardo compiaciuto, soddisfatto del fatto che lo studente grifondoro abbia voluto ritentare. A me, frega proprio meno di zero. La relazione la deve fare lo stesso. Quindi mi avvicino alla "coppia" «la sua compagna le ha permesso di ottenere un risultato decisamente migliore, non crede?» vai con l'ennesimo sorriso «adesso che ha capito cosa non andava, può sfruttare l'esperienza per scrivere la sua relazione» fortunello, proprio fortunello. Così tra un noioso e l'altro, tra uno che si esercita e l'altro, mi prendo anche il tempo di vedere come va al centro della nostra aula a cielo aperto. Eccoli qua, quelli divertenti della classe, i coraggiosi appunto, le teste calde o le teste di cazzo. Nessuna testa di cazzo si perderebbe l'occasione di lanciarsi in una rissa, anche se indiretta come questa. Dunque la prima coppia a farsi avanti e quella Riis - Dragonov che intanto assumere la faccia da cazzo grosso di chi attende di vedere quanto schifo farà l'avversario. E l'avversario effettivamente parte, sempre con il solito ritardo e un po' piegato su se stesso. Si capisce subito il motivo: punta alle gambe, alla base dell'equilibrio. Il colpo è debole. Quindi insomma, va a segno ma fondamentalmente è inutile. E mentre segretamente scommetto sulla Riis solo per la soddisfazione di vedere l'espressione di Axel mutare, devo ritirare subito dopo la puntata. Perché? Perché il golem tozzo del nostro caro cane di fiducia parte in un attacco praticamente da kamikaze goffo andandosi a distruggere contro quello della compagna, decretando alla fine una «parità a quanto sembra!» dagli spalti, arriva il clap clap delle mani di Fletcher. Uno scontro penoso, per nulla emozionante e anche un po' ridicolo ma per il giovane professore di pozione è comunque come se suo figlio avesse appena pronunciato la prima parola.
    Secondo tempo, Wheeler VS Harris. A questo giro non ho particolari preferenze, uno mi sta sul cazzo e l'altro pure. Per me, è un sentimento neutro. Quindi fondamentalmente, mi stanno indifferenti. Qua non ho manco il tempo di accorgermi dell'inizio dello scontro che già il golem del serpeverde parte all'attacco di quello avversario. Ma che fa? Zoppica? Tipo. Barcolla. Mah. Abbiamo un altro cazzo grosso che ha fatto una fine triste. Alla grifondoro quindo viene piuttosto facile scansarsi di lato per evitare il colpo iniziale. Tenta anche subito il contrattacco. Forse il golem avversario potrebbe anche cadere per terra se non... se non fosse per il fatto che sembra piuttosto ancorato alla terra sotto ai suoi piedi. Quindi, finale tragico: il golem della grifondoro si ritrova a sbattere contro un muro, casca a terra e si rompe gli arti. The end. Ah no, aspetta, il golem del serpeverde? Ha un grosso cratere sullo stomaco, ma è comunque in piedi e muove per l'ultima volta un braccio prima di spegnersi del tutto. Quindi? E quindi una mano si alza a favore del secondo cazzo grosso della giornate «signor Harris! Direi che è una vittoria per lei, anche se per poco!» do un occhio a quello che resta della sua creatura, lì, senza dare segni di vita ma comunque incollata a terra «ha ottenuto un risultato piuttosto curioso» e continuo a guardare il golem. E poi guardo lui. Con quella faccia da deficiente. Della categoria da usare come sacco da boxe «chissà cosa potrebbe riuscire a fare con più allenamento» risultati probabilmente ancora più insoliti.
    Comunque, è il momento di mandarli tutti a casa. Uno sguardo all'orologio da polso e la mia voce si alza sulla "classe", circa «per oggi basta così ragazzi! Tutto sommato non sembra essere andata troppo male. È normale non produrre golem particolarmente forti o efficienti al primo tentativo, ma allenarsi perfeziona» e quindi di nuovo li guardo tutti «potete andare, aspetto le vostre relazioni per la prossima settimana. E signor Knight» ora guardo la testa di cucuzza di oggi «aspetto soprattutto la sua, con le considerazioni su oggi. Mi raccomando» soprattutto. Detto ciò «potete andare, buona serata a tutti» i ganci si schiodano lentamente dal terreno, i fili si arrotolato diventando gomiti. Li metto da parte, sono perfetti per farci dei cappi.

    Si conclude qui la lezione di alchimia!

    Riassunto degli scontri:
    Riis VS Dragonov 2-2 PAREGGIO
    Wheeler VS Harris 2-2(+1 elementalismo) VITTORIA PER HARRIS

    A fine lezione, Fletcher vi assegna una relazione da svolgere sui golem. In ON la relazione è obbligatori ed ogni pg è portato a svolgerla.
    In OFF potete decidere in libertà se giocare una role in cui preparate la relazione, quindi è facoltativo. Nel caso in cui decideste di farla, mandate un gufo a Fletcher con il link della role di riferimento. Per chi decide di giocare questo spunto, assegnerò qualche punticino extra alla casata del vostro pg!

    Grazie a tutti per aver partecipato, a breve verranno pubblicati i voti 💫

  8. .
    Praticamente la pargoletta di casa Riis, si sta malamente arrampicando sugli specchi. Si sta improvvisqando cantastorie e io ho appena trovato uno stupendo hobby che durerà un giro di giostra: assecondarla «certo, disfarsi dei cadaveri... robe così» che tecnicamente è una battuta, praticamente neanche tanto. Vabbè comunque potrei anche dire che servono per spostare un jet privato parcheggiato male, non iporta, perchè counque è di stronzate che stiamo parlando. Avanti, lo so io e lo sai anche tu. Non avete assunto o adottato proprio un cazzo di nessuno. E io adesso mi diverto un po'.
    «Uhm, scelta intelligente» un po' meno intelligente è dirmi di questa esigenza con l'antilupo... oh, beh, troppo tardi comunque. Sto già facendo una bella gitarella spassosa nel suo cervello. Non voglio essere troppo irruento, non devo sfondare un portone. Anzi, ho improvvisamente deciso di non avere particolari impegni. Ho improvvisamente deciso di volermela prendere comoda. Questo alla fine lo faccio per hobby, non per lavoro, non mi paga nessuno. C'è differenza. La tecnica è fondamentalmente sempre la stessa, si usa la vasellina per un ingresso soft. No, non si parla di violenza su minori... almeno non fisica. Che poi alla fine sarà lei stessa a creare degli incubi per se stessa, a saltare nella disperazione. Io sono quello che crea il varco, il grande buco nero in cui rimarrà per un tempo variabile, dipende quanto mi va di farcela restare. Lei è quella che ci salterà dentro, la sua parte emotiva si schiererà contro e boom, via alla parte divertente. «Non è stata colpa tua?» oh ma guarda, la ragazzina ha fatto qualcosa che non doveva fare. O meglio, è in un modo i cui non dovrebbe essere. La dura vita del diverso cresciuto in un gruppo di uguali «e che avrai mai fatto di così tremendo, mh?» mentre i suoi occhi si fanno più vuoti, i miei si fanno più attenti. Sulla vittima. Che intanto è in preda a piccoli spasmi. Faccia contratta, versetti di lamento, e poi... altre parole -Madre non mandarmi via! Non lo faccio più, lo prometto! Non mi trasformo più- oooh, capisco, chiaro. Banale, un clichè «adesso inizia a somigliare ad una storia credibile» alla fine ho confermato il mio dubbio in maniera non convenzionale, ho soltanto colto questa occasione per divertirmi un po'. Andiamo, la vita è già tanto pallosa per i fatti suoi. La piccola Riis poi potrà dire di aver vinto un meraviglioso viaggio nel suo subconscio e in quei ricordi che avrebbe preferito non rispolverare, wow, che ragazza fortunata che è! L'invidia di tutta la popolazione magica. Un'ottima fonte di guadagno per tutti gli psicologi del mondo. Devo pensare a fari dare la percentuale. Scende anche una lacrima. Commovente.
    Adesso non mi interessa sapere di quando ha perso il suo peluche preferito e ha pianto per giorni. Allento la pressione e appena allento le pressione, la reazione è quella di un criminale vero. Quando tipo viene arrestato, gli metti le manette, poi gli dai un pochino di fiducia, le allenti e lui scappa. Siccome scappare significherebbe lanciarsi da un centinaio di metri, a rimetterci è il gabbiotto in cui ci troviamo. Aggiungerei alla lista della spesa una bella pozione della pace, uno shot la sera ed uno la mattina. Così, per stare sereni.«Bentornata» da questa incredibile esperienza immersiva «oh, andiamo, non crederai davvero che ti sveli i miei segreti» guardala come ringhia, un cucciolo di lupo ferito e in posizione di difesa. Reazione del tutto comprensibile, vista la disperazione nel tono della voce «ad essere sincero ho vissuto momenti più divertenti... è stato un po' come vedere un film di cui ti sei già spoilerato il finale» faccio spallucce, ignoro la sua seconda domanda che suona più come una lamentela. Allo stesso modo, ignoro la sua ultima domanda che suona anch'essa come una lamentela. Abbiamo una grande passione per le domande retoriche eh. Vabbè. Espiro rumorosamente dalla bocca, scuoto la testa, schiocco la lingua. Un'introduzione onomatopeica a ciò che sto per dire «non pensavo di dirlo, ma abbiamo qualcosa in comune cara ragazza. Brutta storia non essere accettati dai genitori. Non ci puoi fare molto, sei soltanto stata fottutamente sfortunata ad essere nata loro figlia» e faccio spallucce. Nella realtà, la famiglia Riis ha un sacco di affari simpatici in giro, un sacco di contatti. Non mi stanno particolarmente simpatici insomma, ho sempre fantasticato sull'esporli. Mmmmh «sono tanti i produttori di antilupo in giro» continuo per la mia strada accavallando le gambe e lasciando che il piede sinistro penzoli ritmatamente «però la tua famiglia è piuttosto conosciuta. Ed è potente. Ed è temuta...» è come se con lo sguardo mi stessi soffermando su tutt'altro, tipo sulle rifiniture blu vicino alla finestra del gabbiotto «anche io posso vantarmi di essere temuto, sai?» così dicono, così mi ha detto un uccellino. Sarà forse perchè il cimitero è pieno a causa mia? Probabile «ma non parliamo di me... ho una proposta da farti» e ritorna il mezzo sorriso di sempre «posso passarti l'antilupo che mi chiedi. Ma con qualche modifica. Un 'antilupo sperimentale. Tendenzialmente ha degli effetti più duraturi ma... dipende da che ingredienti uso. Tu mi faresti da cavia» insomma, va un po' alla giornata. La Riis poi è particolarmeete fortunata quest'oggi: controllo le tasche per trovare una sorta di biglia con un piccolo tappetto di plastica a chiuderne il collo. Una monoporzione, me la stavo portando per modificarla, ma a questo punto... la estraggo dalla tasca, mi alzo e la poggio sul sedile che ho lasciato vuoto «è un tester. Soddisfatti o rimborsati Riis» senza impegno insomma. Solo che oggi mi sento molto loquace, mi sento molto... stronzo «spero di poter collaborare con te. In caso contrario, so come renderti la pozione antilupo difficilmente reperibile» anche qua, provare per credere. Le starò soltanto facendo terrorismo psicologico? Avrò davvero voglia di metterle i bastoni fra le ruote? Chissa. Ma comunque sia, è tutto di guadagnato per me, rischio zero. Nel dubbio, ho passato un divertente pomeriggio. Il giro sta quasi terminando, e io qui non ho altro da fare «il mio lavoro qui è finito. Salutami mamma e papà» un cenno della mano e mi smaterializzo lasciandomi dietro quella minuscola boccetta di antilupo drogante offerta in segno di pace. Circa. Ah, come sono divertenti i conflitti familiari...

  9. .
    EISD
    Guarda lì che scena, sembra un laboratorio ricreativo. Se assistessi a questa scena dall'esterno, sfotterei il responsabile fino alla morte. Perchè? Che domande, la risposta è sempre e comunque perchè posso. Chiaro. Anche perchè diciamocelo, suoerata questa piccola fase di gioco, la lezione in realtà è seria. Molto seria, molto delicata, probabilmente da alcuni sottovalutata e poi mai sfruttata, che cadrà nel dimenticatoio isieme a tutte le altre. Vorrei passare ad interrogarli tutti quando si diplomeranno solo per vedere se hanno appreso qualcosa o se soo rimasti i soliti crani inutili e impolverati di sempre. Così, per sfizio, per passatempo, per poi ritirare il loro diploma e doverli vedere a rifare tutto da cao e doplomarsi nuovamente a trent'anni. paura, eh?
    Comunque viste tutte le domane che ricevo, pretendo che le risposte gli si scolpiscano in quelle teste pesanti quanto pietre pomici che si ritrovano «lo sconsiglio» continuo a rispondere, indovina a chi? Sempre alla Riis, sempre a lei che oggi o vuole soltanto fare la mosca fastidiosa, oppure ha un attimo di crisi di identità a pensa di essere corvonero, o in qualche quiz a premi. Comunque alla fine sorrido come se nessuno dei pensieri che mi hanno attraversato la mente l'abbiano davvero fatto «potenzialmente potrebbe anche funzionare ma sarebbe troppo instabile per essere utilizzato, non avrebbe senso. L'unico modo per creare un golem stabile, funzionale e che sia ben connesso al suo creatore e all'elemento di riferimento è realizzarlo da zero con le proprie mani. In buona sostanza, deve faticare signorina Riis» sorrido, cortese, poi assisto. Guardo tutto dall'alto del mio ruolo di docente, un po' in disparte inizialemente ad assicurarmi con nochalanche che nessun cretino abbia tentato di rubare qualcosa dal carrello degli ingredienti. Tutto sta al suo posto. Bene, hanno guadagnato un altro giorno di vita. Vedo i primi movimenti e allora andiamo dove ci sono i primi movimenti. La Riis. Dio Cristo, oggi non ce la scolliamo di torno ma tipo mai. Il suo coso ci mette un po' a partire, tipo macchina diesel. Poi effettivamente fa qualcosa, reagisce e la serpeverde mi fa la telecronaca richiesta. Vabbe insomma mi avvicino fingendo di ascoltare, butto un occhio al golem e quindi parlo «non c'è da preoccuparsi che il golem agisca un po' in ritardo! È comprensibile quando si prova per la prima volta questo genere di magia. In generale mi sembra che reagisca bene ai suoi comandi, può ritenersi soddisfatta!» e guardo lo gnomo mentre va a farsi un giro. Anche andrei a farmi un giro ma la serpeverde me lo impedisce. Ancora una volta. Ancora una volta chiede cose. La tentazione di passare oltre e farla parlare sola è tanta, ma il mio incredibile senso del dovere me lo proibisce «dipende perlopiù dalla concentrazione del mago. Si dice infatti che un golem abbia due punti deboli: il simbolo che gli viene imposto ed il suo creatore» poi mi si illumina lo sguardo, un'idea, una piccola tortura per studenti. Una tortura legale «mi fa piacere che sia così stimolata dall'argomento! Che ne pensa di approfondire scrivendo una relazione? Mi sembra il modo migliore per saperne di più» suona come facoltativo, vero? Non lo è. Fletcher sarebbe molto deluso se alla fine della settimana non trovasse sulla sua scrivania una relazione calda appena sfornata.«estendo l'invito a tutta la classe ovviamente » così, giusto per spargere odio. Altro sorriso di cortesia, poi mi faccio un giro a vedere gli sgorbi che tericamente dovrebbero aver messo su le altre teste di latta. Passiamo a dare uno sguardo al mio cane di fiducia, al momento però beccato a distrarsi con il bambolotto della Riis «come va signor Dragonov?» lo affianco e ascolto il suo commento inaspettatamente... preciso. Quasi inquietante la precisione che ci mette. In perfetto contrasto con il disinteresse mostrato per tutto il tempo «bene signor Dragonov, molto bene. È importante tener conto dei piccoli errori che si possono compiere così da non ripeterli in futuro. Il punto scelto è interessante ma, come ha potuto constatare, non il migliore. Continui pure ad esercitarsi!» gli do una pacchetta sulla spalla un po' come se mi fossi fatto un nuovo amico. Poi procedo alla prossima vittima del mio giudizio «un errore molto comunque signorina Andersen, il signor Dragonov ha fatto lo stesso» mi riferisco ovviamente al posizionamento del simbolo alchemico «per quanto riguarda il movimento potrebbe indicare un riflesso della sua personalità nel golem, o il suo metodo di approccio al compito» incredibile il mondo dell'alchimia, eh? Quante variabili. Troppe a volte. Più di quante ne posso tollerare, a volte complicata più di una donna.
    Procediamo «niente da aggiungere signor Harris?» solo "decente". È davvero un commento di merda. Probabilmente perché è svogliato o perché ha un vocabolario incredibilmente ridotto. O ancora un cervello incredibilmente sotto sviluppato «notando le proporzioni, è già un buon risultato solo il fatto che riesca a camminarr» con quelle gambe così tozze mi sorprendo che non gli restino incollate al terreno. Eppure no, eppure cammina. Qualcosa deve aver compensato tutto il resto. Ad un tratto comunque, entra nel mio campo visivo un altro golem. Un golem che si porta dietro una nube nera di tempesta. Depresso. Triste. Ma comunque funziona. Il
    buon professor Fletcher pare divertito dalla cosa, probabilmente perchè è solo un'altra occasione per approfondire l'argomento e fare un po' l'hipster acculturato «è possibile signorina Wheeler, è possibile» mi avvicino di qualche pass alla statua di fango«abbiamo visto quanti possono essere i fattori che influenzano la riucsita della realizzazione di un golem. Quando creiamo una connessione, in qualche modo la ceeatura diventa una nostra estensione, in grado di farsi ibfluenzare dalle emozioni del mago» altra perla data ai porci, altra informazione che ristagnerà in qualche angolo buio del loro cervello. Quindi si annuisce e si sorride propositivi e via.
    «Continui a provare signorina White, non si arrenda! Sono sicura che lei funziona benissimk» oppure arrenditi, poi però chi glielo dice a papino del brutto voto che hai preso? Oppure sei guasta sul serio, e poi chi glielo dice a papino che ha una figlia difettosa? Resto un po' lì in attesa, ad incoraggiare silenziosamente la tassorosso. O magari a metterle pressione, che forse è più appropriato. Ignoro le lagne nel mezzo fino a quando poi finalmente pure lei non riesce a far scattare in piedi il golem, alleluia, meglio tardi che mai. E quando lo fa, quando si alza intendo, pare pure piuttosto iperattivo «visto? Doveva solo prendersi del tempo in più per fare qualche altro tentativo. Adesso provi a rallentarlo, vede se riesce
    davvero a controllarlo come si deve e... »
    un altro gollem terroso entra di prepotenza nel mio campo visivo, sbanda contro quello della tassorosso e poi torna indietro. È della wannabe infermiera. No, non ostante gli anni passati non me lo dimentico il modo in cui ha miracolosamente guarito la gamba della mia cavia dell'epoca. Una bellissima cavia, tra l'altro. Quanto lavoro sprecato. Vediamo se anche qui riesce a fare il miracolo, se fa fare al golem la parte di Lazzaro, alzati e cammina. Mentre tenta di rianimarlo, Fletcher intanto si congeda dalla sua collega, sorridente. «si, ho notato signorina Richards» anche questa volta sorrisino rassicurante enormemente fasullo «beh certo, la purezza potrebbe incidere... ma forse non nel modo in cui intende lei» e allora batto le mani per attirare l'attenzione della classe. Tutti gli occhi qui bimbi, finito il momento dei castelli di sabbia «sfrutto l'input offerto dalla vostra compagna per spiegarvi una cosa. Ognuno di voi ha notato delle particolari qualità nel vostro golem, quali resistenza e stabilità. Queste due in particolare, sono state influenzate dall'acqua che avete deciso di usare: l'acqua del lago può essere meno pure, può contenere altri elementi al suo interno che vanno a cambiare leggermente la composizione del golem. Ma vi permette di entrare maggiormente in sintonia con l'elemento naturale, perchè essa è generata, non creata, è un qualcosa di fortemente naturale che crea una connessione più forte con il mago.
    Nel caso dell'acqua creata dalla bacchetta invece, avrete potuto notare che il golem ottenuto appare più robusto. L'acqua di un incantesimo è senza dubbio più pura di quella del lago, ma il fatto che venga creata dalla bacchetta non permette la stessa connessione con la natura. La scelta è solo vostra e talvolta, la questione non è se una cosa sia migliore di un'altra, dipende semplicemente dalle vostre priorità»
    sorriso generale«chiaro per tutti? Spero di aver risposto alla sua domanda signorina Richards. Continui pure ad esercitarsi, ma presti attenzione alle gambe del suo golem» le gambe eh, è sempre colpa delle gambe. Guarisci anche queste, stronza. Comunque. La lezione potrebbe dirsi praticamente conclusa, ho persino mentalmente eletto il caso speciale della giornata: un grifondoro che potrebbe affiancare Coleman nella sua idiozia. Uno accanto all'altro sul podio degli scemi. Non una singola cosa funziona in quello che ha fatto. E pensare che avevo pure provato a dargli un suggerimento. È ottuso a livelli massimi. Lo guardo, lui e la sua inutile perdita di tempo. Che scena triste «signor Knight...» mi sistemo gli occhiali sul naso perché non posso lanciarglieli in testa «...il suo golem non ha opinioni, non può gradire un vestiario piuttosto che un altro. Il fatto è che il suo golem in effetti non è un golem» brutto deficiente. Come ci sei arrivato al sesto anno, mh? Chi hai pagato? Mi chino a raccogliere il ferro che la bestia di satana si è lanciato alle spalle con aria da ebete sprezzante e agitandola fra le dita, cerco di mettere in moto i meccanismi arrugginiti del suo cervello. Ma io lo so che si sta muovendo proprio nulla nella sua testa, lo vedo in quello sguardo privo di vita. L'unica cosa che si muove sono le mie palle «questo era essenziale per realizzare il golem, per renderlo consistente. E inoltre, il simbolo che ha disegnato... non è corretto» è grave. È un cazzo di triangolo con una cazzo di linea nel mezzo. Non sono figure complesse, archi e spirali, sono due figure della geometria di base. Porca puttana, il Coleman di grifondoro, eccolo «ascolti signor Knight, questo mi dimostra che non era molto presente in classe oggi» mi avvicino e abbasso la voce perché mi fa pena, gli sto facendo un favore «lei ha bisogno di un ripasso molto più dei suoi compagni. Vorrei che ci riprovasse e che per la prossima volta mi porti due fogli di pergamena sui quattro elementi principali» a cui darò fuoco prima che siano i miei occhi a cadere dalle orbite per via degli errori grammaticali che sono sicuro che farà. Bene. Anche il caso disperato di oggi, è stato rimesso i linea. Torno alla mia posizione alla cattedra e quindi mi sbrigo a dare le ultime indicazioni per porre finire a questo teatro di oggi «bene, la maggior parte di voi mi sembra che abbia ottenuto dei risultati di cui andare fiero. Che ne dite di esercitarvi ancora un po' e magari di mettere alla prova la resistenza dei vostri golem?» dai che la violenza vi piace. Con un colpo di bacchetta, realizzo un quadrato un po' più grande al centro degli altri, una sorta di ring insomma, o arena dei gladiatori. Le altre postazioni restano comunque disponibili « chi di voi se la sente, può far scontrare il costro golem con quello di un altro compagno. Ricordatevi, deve essere uno scontro amichevole!» non vogliamo vedere volare teste. O forse sì.

    Siamo quasi al termine della lezione!
    Fletcher vi ha ascoltato tutti e ha risposto alle domande.

    Chi non è riuscito a pubblicare la risposta, può recuperare le azioni da compiere in questo giro e peocedere quindi ad animare il golem senza fare azioni troppo perfette.
    Per chi ha fatto ritardo invece, per questa volta NON riceverà nessuna penalità visto che si tratta di pochi minuti di ritardo.

    In questo giro, Fletcher vi propone due alternative:
    -potete continuare ad esercitarvi facendo compiere al golem azioni più complesse
    -potete far scontrare i golem fra di loro nell'apposito ring creato al centro dello spazio.
    Potete scegliere voi il vostro avversario e nel caso in cui decidiate di far avvenire lo scontro, ecco le regole che dovrete seguire:
    Possono scontrarsi solo due golem per volta. Lancerete un dado a sei facce e chi fa il numero più alto, vince lo scontro. Agli elementaristi di terra visto il particolare legame con l'elemento, verrà aggiunto un +1 al lancio del dado. Vi chiedo quindi di specificare nello spoiler se il vostro personaggio ha questa oarticolare abilità.
    Ripeto che lo scontro fra golem è FACOLTATIVO.

    Infine vi ricordo LO SPOILER, un elemento necessario che dovrà essere presente in OGNUNAdelle vostre risposte.
    In particolare per questo giro è sufficiente scrivere:

    Nome, Cognome, la casa di appartenenza, l'anno frequentato, un velocissimo riassunto delle vostre azioni e/o interazioni con altri PG, personaggio contro cui fate scontrare il vostro golem
    Esempio:
    Tizio Caio
    III anno, Dittorosa
    entrato in classe e risposto ad una delle domande, interagito con Pinco Pallo?
    VS Cicciobello


    Avete tempo per rispondere fino al21 /11alle 17, riceverete la mia risposta il 22/11.





    Edited by Maniac - 15/11/2023, 08:33
  10. .
    tumblr_529cebdf0ccb4624d7d81a7a9e524f59_5e56cc30_400
    Ci sono essenzialmente due macro categorie di donna: le donne che danno e le donne che hanno. Raramente le due specie si incontrano dando origine ad un ibrido strano, una specie detta "donna gentile", un inganno, uno scherzo della natura. Da quando in qua le donne erano DAVVERO sinceramente gentili? Mai. Comunque generalmente questi diversi pianeti non collidono fra loro, e le donne che danno sono semplicemente quelle che non hanno. Quelle che hanno, tipo la qui presente, non condividono. Chiaro, no? La qui presente appunto, ha tutto: traspare da come cammina, da come parla e persino da come respira. E chi ha tutto, di solito, ha questo brutto vizietto di volere sempre di più. Ad Ellen non mancano gli acquirenti, non mancano nemmeno i soldi... ma si annoia. E cerca stimoli altrove. È qui che entro in gioco io, l'uomo che sta cercando di capire se può darle i suddetti stimoli «rari, sì, alcuni più di altri» e io, che sono stronzo fino all'ultima molecola che costituisce la mia essenza, adoro dare queste risposte un po' vaghe ma non troppo, che lasciano intuire ma non troppo, che ti chiariscono le idee e poi ti fanno pensare che potevi approfondire meglio quando ne hai avuto l'occasione «sarebbe molto facile per me se esistesse un luogo deputato alla raccolta dei manufatti magici» scruto la donna con un sorriso ironico stampato in volto «ma purtroppo non è così. La merce che vendiamo proviene da pressocchè ogni parte del mondo. Fino ad un paio di settimane fa mi trovavo a Città del Messico per concludere un affare» e riprendo lentamente a sorseggiare il liquido ambrato dal mio bicchiere. Poi ci penso. Penso un attimo alla sua domanda. Di solite vige un silenzioso accordo fra noi gente del settore, e l'accordo è: fatti i cazzi tuoi. Non si chiede mai il nome del fornitore. La cosa mi fa leggermente storcere il naso, portandomi a credere che la donna forse stia molto meglio dietro ad una scrivania a contare il denaro fasciata in un elegante e sexy abito costoso piuttosto che direttamente sul campo. Ho visto un porno iniziare così. Fantastico sulla cosa, forse è proprio quello che fa «ho una personale lista di nomi da cui rifornirmi, ma per i lavori più delicati non esito a sporcarmi personalmente le mani» lista di nomi in continuo aggiornamento. Sui miei quaderni si susseguono a cascata una sfilza di nomi sottolineati o tagliati fuori in rosso. È una sorta di lista dei buoni e dei cattivi e io, sono il Babbo Natale che giudica. In base a personalissimi criteri personali. Quello che sto facendo è fornire alla donna le informazioni indispensabili per collaborare con noi, sottolineo indispensabili. Il resto è un lavoro di fiducia, di fede, come fossi la sua religione e Dylan White fosse il parroco del quartiere. Mettersi in società con qualcuno non è poi un atto di fede? E quindi cara Ellen, vediamo di iniziare con il piede giusto. Vediamo di rispettare le etichette, che io ci tengo alle etichette.
    D'altra parte anche lei si preoccupa di darmi solo briciole di informazioni non troppo complete, nomina una spilla per stuzzicare la mia curiosità senza davvero dirmi quale incredibile potere abbia. Quindi questa è la dimostrazione che sia io che lei giochiamo allo stesso gioco «allora spero di diventare presto soci Ellen, ha stuzzicato la mia curiosità» le dedico un sorriso forse tra i più rilassati della serata, vuoi perché ci stiamo raccontando tante belle cosine interessanti o vuoi perché l'alcol che inizia ad entrarmi in corpo mi riscalda i muscoli al punto giusto. Chissà che non rilassi pure i suoi, di muscoli. Magari quelli facciali, così che si diano a qualche espressione più... lasciva? Male non sarebbe «e mi dica dove raccoglie gli oggetti della tua collezione? Di solito chi lavora in questo campo ha un ufficio o qualcosa di simile, non so che preferenze ha lei» parla pure, ti ascolto, non vedo l'ora di sentire quali sono le tue... preferenze. Una preferenza infatti me la rivela, quella del controllo. Mi scatta un allarme in testa, un allarme che da una parte potrebbe anche eccittarmi ma che dall'altra stempera il tutto portandomi ad associare la donna che ho di fronte a me al signor White. D'altra parte, per essere vecchie conoscenze dovevano pur avere qualche punto in comune e a quanto pare uno di essi è proprio la passione per il controllo. Fortuna vuole che l'immagine di Dylan White evapori rapidamente dalla mia testa, lasciando soltanto quella piacevole e pericolosa di una donna al comando. Allargo lo sguardo, mi gusto lentamente dalle labbra il sapore dell'alcolico «ha gia svolto i primi test?» e mi informo. Mi informo perché il controllo sulle creature aprirebbe le porte a tutta una serie di robe interessanti. A questo punto sarebbe persino inutile cacciarle per catturarle e poi rivenderle, basterebbe convincerle di entrare nel sacco da sole. Meraviglioso. Non dovrei alzare un dito, solo schioccarle per far fare loro quello che voglio. E mentre io ci fantastico sopra, mi arriva l'inaspettata domanda della donna. Una sorta di mio punto di vista sulla cosa. Mi lusinga. Allo stesso tempo però, mi puzza. È una specie esame il suo? Sì, lo è. Inoltre percepisco un fastidioso prurito al cervello. Il tipico prurito di chi prova ad intromettersi dove non deve. Mi costringi a tenere alte le difese Ellen, ahi ahi ahi, credevo stessimo legando «mmh» mostro molto interesse per la sua domanda, ne esterno un realtà di più di quello che provo realmente. Ma quantomeno la cosa è stimolante, non posso negarlo. Poi, dopo qualche secondo di riflessione e la testa sorretta dalla mano destra, un ghigno mi incurva gradualmente le labbra man mano che un'idea si va delineando nella mia mente «ci sono delle creature particolarmente interessanti ma altrettanto evasive su cui mi piacerebbe sperimentare: le banshee. Trovo che siano delle creature mortali con un immenso fascino» così mortali, così mortifere. Mi prendo un momento per sorseggiare il contenuto del mio bicchiere e soffermarmi sulla sua reazione «che ne pensa? L'ho soddisfatta con la mia risposta?» per l'originalità della risposta, che voto mi merito da uno a dieci?
    Sarebbe tutto perfetto se solo davvero non mi stesse immensamente sul cazzo questo fastidioso fatto che Ellen provi ad usare il suo mentalismo su di me. Cazzo, l'aggiungo alla lista delle cose in comunque con Dylan White. Spero che la lista non si allunghi, altrimenti penserò che siano la stessa persona. Sarebbe un problema, sarebbe quantomeno disturbante che una copia di Dylan White possa risvegliarmi voglie di origine sessuale. Per fortuna i due sono due entità ben distinte e separate. E io voglio fare la scelta giusta riservando tutte le mie attenzioni alla donna qui presente. Annuisco «sì Ellen. Mi fido solamente dei miei occhi» gli stessi che ora si posano sui movimenti lenti e sinuosi delle mani della donna e poi sul collo candido. Punto affascinante il collo, vivo, fragile, stimolante. Mi prendo del tempo per per studiare l'esteriorità della sua persona insomma, in maniera palese quanto basta perché se ne accorga ma non senta che sto superando i miei limiti «direi di ogni genere, ma la mia passione da sempre sono veleni» il bicchiere si avvicina un'ultima volta alle mie labbra, mando giù l'ultimo sorso prima di riappoggiare il vetro sul bancone in legno producendo un rumore sordo. Assaporo quel che resta direttamente dalle mie stesse labbra «esatto. La sperimentazione è una delle parti più eccitanti del mio lavoro e stare a guardare i svariati effetti che un veleno può avere sul fortunato soggetto di turno, è una sensazione adrenalinica. Non so se può capirmi, se quella sensazione di potere le è familiare» insomma Ellen, non sono un bravo ragazzo, non nascondiamocelo. Non ne abbiamo bisogno «mi dica quali sono i suoi interessi» mi metto in posizione di ascolto dopo aver spostato il bicchiere ed essermi sporto lievemente in avanti in direzione della mia ospite. Che sembra interessarsi ad altri affari, estrae un cellulare e si scusa per la momentanea interruzione «faccia pure» le dico, ma il galateo non sarebbe molto d'accordo con questo momento, sa? Proprio adesso che le cose si stavano facendo stimolanti poi, è un'interruzione che non gradisco affatto. Voglio dire, non sono forse abbastanza di intrattenimento? Ho sempre detestato chi si distrae nel mezzo di una conversazione, era uno dei difetti di Eirene. Eirene. Non mi prestava mai l'attenzione che mi meritavo. Che cafone che sei Ethan, a pensare ad un'altra donna proprio adesso. Una cosa molto breve comunque, perché sono già di nuovo tutto preso dalla conversazione con la cara Ellen, che pare sempre più interessata «molto. Non si è mai troppo riservati. Persino contattarmi non è così semplice, a meno che non acconsenta ad avere un incontro come bo fatto con lei» mi piace essere un fantasma. Mi piace che nessuno possa rintracciarmi a suo piacimento. Anche una sola persona in più che sa il tuo nome, può diventare un potenziale dito in culo. E allora scelgo la via della riservatezza.
    Le luci del locale non su fulminano improvvisamente, ma si abbassano gradualmente mentre in fondo alla sala prende posto un uomo al pianoforte e alcune note prendono a risuonare nella sala. Atmosfera insomma, trattamento cinque stelle «mi dica Ellen, le piace il pianoforte?»
  11. .
    matt-damon-alright
    «Molto bene, allora si ricordi bene ciò che è stato detto» Dragonov viene rimesso in riga, nonostante la sua faccai da spaccone mi suggerisca che veda tutto questo come una grande rottura di coglioni. Aaaaah che voglia di fargli passare delle bruttissime ore in mia compagnia... «Lei ha sicuramente molta fantasia signorina Riis» dice Fletcher tra l'ammirato e il preoccupato. Magari è l'ambiente in cui è cresciuta a stimolarle queste idee potenzialmente mortali. Magari pensa di soffocare i genitori nel sonno, o meglio, da svegli, così che possa avere una visuale migliore. Tutti abbiamo pensato di uccidere i genitori che non ci accettano, giusto? E dall'ultimo casuale incontro con la signorina Riis, è stato molto facile capire che non è per niente accettato da mamma e papà «la sua domanda apre un'interessante questione. Ma intanto partiamo con il dire che un golem non potrebbe passare sotto le porte o entrare nelle... vie respiratorie di una potenziale vittima» Fletcher abbassa la voce quasi fosse un qualcosa su cui mettere la censura, io consiglierei metodi molto meno sbatti per fare la stessa cosa, minimo sforzo massima resa «questo perché un golem non può cambiare la sua forma. E dipendente dalla forma che il suo creatore gli ha dato, quindi se il golem fosse incorporeo al massimo verrebbe attraversato. I golem incorporei tuttavia, sono estremamente difficili da creare o anche solo da plasmare, è un'impresa quasi impossibile e nella storia dell'alchimia se ne contano pochi. Ecco perché quando vi facevo degli esempi di golem che potete realizzare ho pensato al ghiaccio e al magma: i golem contengono a loro interno più elementi combinati in diverse percentuali, come ad esempio quello che voi andrete a creare sarà composto da una percentuale maggiore di terra e due parti minori di acqua e ferro» qua ci addentriamo nello scientifico, nella roba quella complicata che inizia a fare aggrottare la fronte di queste povere teste vuote e sempliciotte «tendenzialmente si associa la natura del golem alla sostanza di cui è maggiormente composto. In questo caso che il golem che state realizzando risponderà all'elemento, non acqua» quindi concludo questo scervellotico discorso con un sorriso ebete «tutto chiaro? È un argomento su cui potremmo ritornare per settimane, quelli di voi a cui interessa potranno assolutamente venire a chiedere approfondimenti » che tradotto significa adesso basta tediarmi con domande di cui tanto non capite le risposte e fate le vostre stramaledette torte di fango.
    Tutti in ginocchio nella terra, chi tira fuori le bacchette e usa la magia per l'acqua, chi invece ne approfitta per muoversi in direzione del lago nero e via discorrendo. Sembra ricreazione, o l'ora di scultura. O l'asilo. Mi faccio una passeggiata fra i quadrati osservando i movimenti delle piccole talpe impegnate negli scavi. Mi fa ridere che alcuni di loro annusino davvero la terra. Mi fa ridere soprattutto perché non era un requisito fondamentale, ma mi divertiva l'idea di vederli trasformarsi in cani da tartufo.
    Alcuni danno alle loro statuine pure la faccia, altri... altri continuano a porre domande. Anzi no, non altri. Sempre lei, sempre la solita Riis, che forse sta considerando l'idea di mettersi su una fabbrica di golem «no signorina Riis, il requisito principale di un golem è che venga realizzato da zero altrimenti non si creerebbe il rapporto simbiotico con il suo creatore. Al massimo uno stesso golem può essere conservato e risvegliato all'occorrenza» e poi mi volto verso il grifondoro dal cognome troppo cacofonico per essere vero «beh, se il suo golem sopravviverà alla lezione...» Fletcher lo trova divertente. Anche io sinceramente, ho sempre apprezzato un po' di sana guerriglia.
    Questi sono troppo lenti. Li incito ogni tanto con un "mi raccomando ragazzi prendetevi il vostro tempo" ma in realtà vorrei dirgli che non devono cercare di sueprare Michelangelo. Però almeno mi sembra che stiano rispettando le istruzioni... circa... no. Forse qualcuno no, forse qualcuno si è divertito un po' troppo e non ha pensato al lavoro vero e proprio. Ha pensato di più a fare lo stilista. Mi schiarisco la voce, mi avvicino al signor Knight e dalla mia espressione traspare un certo disappunto per ciò che vedo «signor Knight» e lo squadro, squadro la situazione, lui e quella specie di torta di fango con il gonnellino hawaiano che ha creato «è sicuro di aver eseguito i passaggi nella maniera corretta?» la mia espressione dice chiaramente che no, è una merda, e quella di Fletcher è una domanda retorica. Ma ce la farà il nostro baldo grifondoro a cogliere il suggerimento? «ricontrolli bene» mezzo sorriso di conforto perché devo, poi mi allontano. Proseguo il mio giro, passo davanti la White che borbotta qualcosa, parla da sola. Forse è definitivamente diventata pazza, forse invece ha quella speci di disturbo ossessivo compulsivo in cui senti il bisogno di annunciare ogni tua mossa a voce alta. La Andersen, la "fidanzatina d'America" della situazione, è nauseante da quanto è precisa. La Wheeler in un primo momento pare avere qualche difficoltà con la forma ma vabbè, nulla di disastroso tanto quanto il suo collega... vabbè insomma «ci siete tutti?» scorro con lo sguardo dalla Richards fino alla Riis, per poi passare da cognome impronunciabile e così dedico uno sguardo generale più o meno a tutti. E appunto per rispondere a quella lingua lunga della Riis, procediamo con la prossima fase «adesso ragazzi dovete concentrarvi. Tracciate un cerchio intorno ai piedi del vostro golem, posizionate poi le mani sulla terra senza rompere il cerchio e visualizzate il simbolo della terra. Visualizzate poi il vostro golem e i suoi movimenti, cercate di immaginarlo mentre avanza un passo» la voce si riempie di pathos «è probabile che ci voglia qualche attimo prima che funzioni, ma se avete seguito bene i vari passaggi il golem prenderà vita. Voglio che osserviate bene le sue movenze e che mi descriviate quello che sentite e quello che potete dedurre sul vostro golem» che detto così non significa niente, ma aspetta un attimo «come vi sembra? Affidabile? Forte? Fragile? È un esercizio complessso, non vi preoccupate se non otterrete un risultato ottimo» tanto male che vada, vi metto T e vi boccio che vuoi che sia.


    Bentornati cari, entriamo nel terzo giro di lezione.
    Fletcher ha risposto anche questa volta ai vostri dubbi e perplessità, dopodiché si mette a girare tra di voi per vedere come ve la cavate con l'esercizio.

    In questo giro dovrete far muovere il vostro golem. Per farlo, dovrete disegnare un cerchio intorno al fantoccio, poggiare le mani sul terreno e dopo aver visualizzato il simbolo alchemico della terra, visualizzare anche il movimento del vostro golem.
    Infine Flethcer vi chiede di descrivere le vostre sensazioni e le cose interessanti che avete notato nel vostro golem.

    Passo a descrivervi più o meno che effetto noterete in base a come avete svolto l'esercizio. Siete liberi di arricchire le mie indicazioni come meglio credete!

    Per chi ha scelto di usare l'aguamenti : EFFETTO > il golem è leggermente lento e/o instabile nei movimenti e sarà quindi più difficile da controllare.
    CONTROEFFETTO > se colpito, reggerà bene il colpo.

    Per chi ha scelto di usare l'acqua del lago: EFFETTO > il golem cammina con più scioltezza poiché i suoi movimenti sono più facili da controllare.
    CONTROEFFETTO > può essere scalfito con più facilità

    Freya Estrid Riis: il tuo fantoccio è un po' lento a reagire, sembrano passare un paio di minuti prima che finalmente accenni i primi movimenti. Nel complesso, appena reagisce, sembra abbastanza stabile.

    Danielle Richards: le dimensioni ridotte del golem lo rendono più facile da gestire. Inizialmente non risponde come dovrebbe ai comandi apparendo quasi confuso, ma dopo qualche minuto sembra adattarsi alla situazione

    Axel Dragonov: il primo movimento che accenna il golem è scattoso e violento. Per la posizione delicata del simbolo, questo sembra grattarsi leggermente proprio a causa dello sfregamento tra il braccio e il busto, ma non e nulla che ne compromette i movimenti. Il golem resta in piedi e reagisce.

    William Knight: il tuo golem è ovviamente completamente sbagliato, in pratica è un ammasso di fango inutile. Hai due scelte: puoi cogliere il velato suggerimento del professore correre ai ripari realizzando un nuovo golem o provando ad aggiustare quello già realizzato. In questo caso, il tuo golem farà fatica a rispondere ai comandi ma poi alla fine potresti adottare un risultato sufficiente.
    La tua seconda scelta è l'autodistruzione, andare incontro al tuo destino e lasciare il golem così com'è. In questo caso, non appena proverai a farlo muovere questo collasserà su se stesso diventando una montagnetta di fango molliccia. Scegli pure la via che ti sembra più coerente con il tuo PG.

    Rose Mia White: la terra ha una buona consistenza, il che rende il golem integro e compatto. Ti ci vogliono un paio di tentativi prima che inizi a muoversi ma quando lo fa, lo fa velocemente (forse un po' troppo). Dopo aver preso confidenza con il golem però, dovrebbe iniziare a rispondere correttamente ai comandi.

    Roy Hargraves: il golem risponde quasi subito al comando. Sembra lento ma gradualmente inizia ad essere più reattivo. Nel complesso è stabile ma potrebbe non obbedire a tutti i comandi che gli dai, perché sembra un po' troppo felice di trovarsi dov'è.

    Daphne Andersen: il golem risponde quasi subito al comando. È un po' rigido nei movimenti, ma non è un problema. Il "problema" è che il simbolo alchemico diventa poco chiaro a causa dello sfregamento tra le dita dei piedi del golem, che inizia leggermente a sgretolarsi perdendo definizione. Tuttavia non cade a pezzi ma continua a muoversi man mano che la terra si asciuga.

    David Harris: il golem è piuttosto pesante e a causa della troppa acqua perde un piccolo pezzo appena muove il primo passo. Anche in questo caso il simbolo non è molto definito probabilmente perché la terra resta un po' troppo umida.

    Halley Mia Wheeler: lo stato emotivo alterato di Halley sembra rispecchiarsi nel golem. Questo infatti abbassa la testa non appena inizia a muoversi un po' lentamente trascinando i piedi per terra. Tuttavia, si muove come vuoi ma potresti far fatica a farlo saltare (se quella dovesse essere la tua intenzione).


    SOLO PER GLI ELEMENTALISTI DI TERRA:
    visto il vostro innato legame con l'elemento, nonostante le difficoltà che potrei aver descritto precedentemente, per voi sarà più facile controllare i movimenti del golem e fargli fare quello che volete.


    Infine vi ricordo come sempre LO SPOILER, un elemento necessario che dovrà essere presente in OGNUNAdelle vostre risposte.
    In particolare per questo giro è sufficiente scrivere:

    Nome, Cognome, la casa di appartenenza, l'anno frequentato, un velocissimo riassunto delle vostre azioni e/o interazioni con altri PG
    Esempio:
    Tizio Caio
    III anno, Dittorosa
    entrato in classe e risposto ad una delle domande, interagito con Pinco Pallo?


    Avete tempo per rispondere fino al 13/11alle 17, riceverete la mia risposta il 14/11

  12. .
    Superato il fastidio del non avere lo spago del colore giusto e aver dovuto quindi correggere da solo la cosa (e quindi a che cazzo mi serve l'assistente schiavo se neanche fa il suo dovere come di giusto), procedo nell'accogliere le anime che giungono a lezione nell'unico modo in cui Fletcher è capace di farlo: smielatamente e con un'ironia rotta da nonno. Seguono quindi e numero e ripetuti "buonasera" gentili. Più o meno gentili, variabili a seconda di chi varca il perimetro della lezione. Quella sottospecie di assistente che mi ritrovo arriva tra i primi, puntuale. A lui per esempio nessun buonasera, ma solo un gesto di saluto con la testa. Questo perchè di questi giorni vedo praticamente più lui che la mia faccia reale, sono fondamentalmente nauseato dalla sua presenza. Ma non mi azzardo nemmeno a cambiare assistente, per carità, sbaglierà il colore dello spago ma almeno non passa mezza giornata davanti agli scaffali perchè non sa distinguere il dittamo dall'aconito. Un altro soggetto stamattina pare aver mangiato pane, narcisismo e simpatia «signor Knight...» una risata sommossa nasconde il mio istinto di sfigurargli il viso. Sono convinto che non la prenderebbe troppo bene «non si preoccupi per i miei completi, si trovano ordinatamente riposti all'interno del mio armadio! Questo cambio di atmosfera mi ha suggerito un abbigliamento più informale» Fletcher in fondo la prende bene, quasi come fosse un complimento. Che ragazzini fortunati.
    Comunque. Cominciano a volteggiare a mezz'aria i primi simboli. Roba che ormai dovrebbero pure sognarsi la notte. E infatti, per loro fortuna, le prime mani si alzano a riconoscerli. Sorprendente come il mondo sia piccolo: alcune di queste facce mi è capitato di incontrarle anche al di fuori delle mura del castello, in quello che potremmo definire il loro habitat naturale. Tipo la prima secchiona della giornata, di indovina quale casa? Corvonero. Manco a dirlo. Già incontrata fra le mura dell'ospedale, o meglio, del mio ospedale. Quello in cui cresco, accudisco, accompagno gentilmente verso la morte le mie cavie. Mi ricordo di te ragazzina, eccome, mi ricordo sempre di chi prova a portarmi via un paziente «corretto signorina Richards, corretto!» corretto come il mio caffè di questa mattina, unica cosa che mi permette di avere a che fare con voi«molto bene signorina Wheeler, vedo che cominciamo bene quest'oggi» indico con un'evidente entusiasmo anche la grifondoro, mai stata particolarmente scaltra in materia, ma pare che abbia scoperto dell'esistenza dei libri «quando in alchimia parliamo dei quattro elementi principali, dobbiamo tenere a mente che si fanno sempre portatori di un significato più ampio. L'alchimia è una scienza antichissima, l'antenata della più moderna scienza della pozionistica. Anticamente erano spesso le credenze e la fede in queste credenze a fare da imput per le varie sperimentazioni degli antichi. Con il tempo queste sperimentazioni, che potremmo definire interdisciplinari, sono diventate talmente articolate che ad oggi è difficile individuare quelle che hanno dato un effettivo contributo all'alchimia e quelle che invece erano davvero soltanto delle storielle» insomma, per farla breve, l'alchimia è stata messa insieme da quattro fattoni che un giorno hanno deciso di fumare un po' troppo e inventarsi storie incredibili«ma certo è» e qui si alza un dito perchè è una roba importante di quelle che vanno sottolineate in rosso «che la qualità dell'elemento è un reale fattore da considerare. Si tratta della differenza tra fisso e mutevole, e ci aiuta a capire che tipo di elemento andremo ad affrontare. Ma ne parleremo meglio a breve».
    Passiamo invece alla seconda domanda di cultura generale, domanda che pare accendere una lucina negli occhi di alcuni. Continua lapacchiotta di casa Riis a parlare «giusto, il simbolo è il legame fra il golem e il suo creatore» e mentre guardo la Riis, l'occhio non può non cadermi sull'altro lupo. L'altro cane che come fosse in calore, trova decisamente più interessante il lato B della serpeverde che la lezione. Posso biasimarlo? Sì. Quando parlo io, è su di me che deve essere l'attenzione «lei ha qualcosa da aggiungere signor Dragonov?» mi fermo ad osservarlo per qualche secondo al di sopra delle lenti degli occhialetti di Fletcher, con il solito pragmatico sorriso stampato in faccia. Questo non è un posto da speed-date. Senza aspettarmi nulla di illuminante, procedo «dunque, il concetto di forza sovrumana penso sia un po' troppo inflazionato. Piuttosto direi che i golem non sottostanno agli stessi limiti di un essere umano, non sono soggetti a concetti come dolore e paura. Ciò sicuramente li rende sovrumani ma la loro forza, nel senso stretto del termine, è direttamente proporzionata alla capacità dell'alchimista» come sempre, come in ogni fottuta cosa. O quasi. «Non dica così, nessuna domanda è inutile» a parte questa, questa è davvero inutile. A proposito signor Hargraver, vogliamo aggiungere altre consonanti a questo cognome? Arriva prima al mio orecchio la risposta dell'altra secchiona, quella curiosa, quella di serpeverde. lei non gioca al pari degli altri, ha avuto una lezione privata proprio con il sottoscritto e quindi, grazie al cazzo che ora stia piuttosto sul pezzo «ecco, è come dice la signorina Andersen; vede, il fatto che un golem possa essere unicamente realizzato con l'argilla o la pietra è decisamente una falsa credenza. Si può realizzare anche un golem di ghiaccio o di magma per esempio, basta tener conto della proprietà dei vari elementi e avere a che fare con la loro eventuale instabilità » e poi concludiamo questo benedetto sermone «per quanto riguarda l'esser privi di emozioni, è esatto. I golem sono come dei contenitori vuoti che si muovono solo in base alla nostra volontà. Quindi, per rispondere al suo quesito... sì, un golem può sfuggire al controllo del suo creatore se le sue intenzioni o emozioni non sono ben definite. Solitamente il tutto termina con l'autodistruzione del golem stesso, ma...» e allora resto un attimo a riflettere con indice e pollice a stringermi il mento, in meditazione, diviso fra essere il docente del ministero inglese o se diventare il docente degli studenti fornendogli qualche curiosità in più così da cacciarli potenzialmente nei guai. Il fatto è che la conversazione avuta con quel rincoglionito questa mattina, ha aperto il grande libro delle leggende metropolitane «potrebbe diventare più complesso di così. Si dice che alcuni maghi abbiano tentato di dotare i golem di sentimenti umani e che questi, sfuggendo al controllo dell'alchimista, si siano rivoltati proprio contro di esso. Si dice anche che gli studi riguardo questa particolare pratica siano stati conservati nessuno sa dove. Insomma, si tratta praticamente di una leggenda poichè non esistono prove della cosa... purtroppo, sarebbe interessante! Personalmente mi viene difficile crederci » e faccio spallucce pensando invece alle possibili applicazioni della cosa. Preso un alchimista esperto e la sua particolare bravura con il pongo... potrebbe idealmente riprodurre qualsiasi individuo sulla faccia della terra. Follia. Semplicemente follia. Immaginare il meraviglioso caos che getterebbe sulla comunità magica è... eccitante.
    Ma niente di tutto questo, oggi. Solo informi e brutte statuine «mi sembra che l'argomento vi incuriosisca, il che è un bene perchè oggi andrete a realizzare un golem e lo farete con la terra! Come hanno già detto alcuni di voi, la terra è sinonimo di solidità. La sua natura è fissa, il che lo rende un elemento abbastanza stabile, perfetto per iniziare a lavorare con i golem» mi alzo le maniche come se dovessi mettermi a giocare io stesso con la terra, poi mi sposto e mi avvicino alla nicchia di terra più vicina alla nostra signorina d'Inghilterra miss White e signorina secchiona miss Richards «lavorerete singolarmente. Ognuno di voi ha a disposizione un'area delimitata dallo spago, della terra chiaramente e un secchio. Quello che dovrete fare in questa prima fase e realizzare un golem con acqua e terra, praticamente... con il fango» sorrido come fossi un bambino in realtà immagino a chi magari troverà della cacca di qualche bestia in mezzo alla sua montagnetta «dovrete dargli un aspetto umanoide, vi consiglio di non farlo più alto di cinquanta centimetro o avrete difficoltà a comandarlo. Partirete creando il legame con l'elemento, dunque prendetevi il vostro tempo per capire la materia prima: consistenza, peso, odore della terra. Studiatela prima di unirla all'acqua» passo con lo sguardo sule loro faccette smarrite assicurandomi che mi stiano ancora dietro «potrete recuperare quest'ultima dal lago nero, a pochi passi da qui, o utilizzare direttamente un incanto apposito... scoprirete la differenza più avanti, preferisco lasciarvi liberi di agire» voglio proprio vedere chi sceglie di fare cosa «aggiungete alla vostra mistura il ferro che troverete sul carrello vicino alla cattedra e per terminare...» il mio braccio si alza nuovamente a disegnare robe per aria. Al passaggio del gessetto di forma la figura magicissima che farà, appunto, la magia: è semplicemente il simbolo della terra inscritto dentro ad un cerchio «questo è il simbolo che dovrete incidere con la punta della bacchetta sul vostro golem. Non esiste un punto specifico, ma ricordate che questo è il suo tallone d'Achille» voglio vedere se qualcuno fa tanto il simpatico da scegliere il culo come punto debole. Ritorno alla mia posizione centrale da re della classe e concludo «mi rendo conto che si tratta di diversi passaggi, prendetevi il vostro tempo per svolgerli con attenzione e fatemi sapere se avete bisogno di qualcosa. Realizzare un golem che funzioni come deve, non è facile. Non prendete la cosa come un gioco» sì Axel, sì signor Knight e sì signor Harris, sto proprio guardando voi. I tre clown della mia classe. Vedete di non mettere il naso rosso anche ai vostri golem. Vediamo cosa create.


    Eccoci arrivati al secondo giro!

    Fletcher risponde a tutte le vostre domande, quindi sì, è un bel papiro ma lui è sempre tanto contento di spiegare tuto per bene.

    Spiegazione dell'esercizio
    -Deve essere svolto individuelmente: ognuno di voi dovrà spostarsi ad una zona di lavoro delimitata dallo spago e con l'uso di acqua, ferro e terra, creare un golem dell'altezza (preferibilmente, poi fate vobis) non superiore ai cinquanta centimetri.
    -Il golem deve avere un aspetto umanoide, essere quindi una sorta di manichino.
    -Infine, dovrete incidere sul golem il simbolo perchè avvenga la reazione: si tratta semplicemente del simbolo della terra iscritto in un cerchio. Questo sarà il punto debole del vostro golem, quindi sceglietelo con cura (oppure no, che bella cosa il libero arbitrio).
    Vi ricordo che potete raccogliere l'acqua con il secchio dal lago nero oppure usare un qualunque incantesimo che generi acqua. Ci saranno due risultati leggermente differenti a seconda della vostra scelta.

    Resto disponibile come sempre per chiarire eventuali dubbi!

    Inoltre vi ricordo LO SPOILER, un elemento necessario che dovrà essere presente in OGNUNAdelle vostre risposte.
    In particolare per questo giro è sufficiente scrivere:

    Nome, Cognome, la casa di appartenenza, l'anno frequentato, un velocissimo riassunto delle vostre azioni e/o interazioni con altri PG
    Esempio:
    Tizio Caio
    III anno, Dittorosa
    entrato in classe e risposto ad una delle domande, interagito con Pinco Pallo?


    Avete tempo per rispondere fino al 05/11 alle 17, riceverete la mia risposta il 06/11
    buona continuazione





    Edited by Maniac - 30/10/2023, 22:46
  13. .
    Cara signorina Crain,
    dopo il nostro ultimo incontro ho riflettuto sulle sue difficoltà e ho svolto qualche ricerca in merito.
    Come le dicevo gli studi sulla questione non sono ancora molto numerosi, ma ho raccolto degli articoli interessanti che penso possano tornarle utili. Inoltre, troverà anche un barattolino contenente una polvere di lumache cornute che sono riuscito a reperire, in modo che possa fare pratica con questo particolare ingrediente.
    Spero possa esserle d'aiuto e se dovesse avere altre difficoltà, non esiti a contattarmi.

    prof. Alan Fletcher


    A victoria verrà consegnatauna scatola di cartone chiusa con dello spago al cui interno troverà fogli liberi contenenti studi sperimentali sulla sostituzione dell'uso di ingredienti di origine animale all'interno delle pozioni, con in più un piccolo barattolo contenente la polvere menzionata nella lettera.
    Siccome dobbiamo sempre ricordarci che Fletcher è una brutta persona sotto copertura, casualemente dul retro di qualche pagina potrebbero trovarsi rappresentazioni grafiche poco carine di animali pestati o ancora ricette di pozioni che sono tutt'altro che vegane. Ovviamente è tutta colpa della distrazione del povero docente di pozioni, che ci prova ad aiutare la sua cara studentessa...
  14. .
    4526866271a5d9eaab1957e2d0f31b9c26fef46f
    La ragazzina ha diversi problemi, tra cui l'essere appunto una ragazzina e avere un'ironia un po' troppo spiccata. Così spiccata che ogni tanto, per sua immensa sfortuna, mi ricorda quella lingua lunga di Skylee. Risultato? Sono già diversi minuti che sto ponderando i pro e i contro di tagliarle via la lingua. Nella lista dei contro c'è che potrei dover tagliare fuori i Riis dalla mia lista dei clienti. Sconveniente. Ma la soddisfazione di saperla muta? Potrebbe valerne la pena...
    Comunque possiamo inserire tra le cose buone che non sembra volermi rendere la consegna difficile. Ottimo. Mal che vada se dovesse perdersi tutto per strada, mamma e papà daranno la colpa all'inettitudine della figlia. Bene, ottimo. Comincio a rivalutare tante cose. E quando penso che il mio lavoro qui sia concluso, mia arriva una strana, simpatica, insolita richiesta se consideriamo la famiglia da cui proviene. Mh, antilupo. Così basilare, così stupida come pozione, eppure qualcuno pare avere bisogno dei miei servizi. E quindi la mia curiosità si acuisce, si accende, così come la mia voglia di fare un gioco. Sì, un gioco, diviso per turni. Il primo turno prevede una serie di domande a trabocchetto di cui conosco già la risposta, ma che voglio porle con il solo scopo di vedere le risposte del cazzo che decide di inventarsi. Perchè sono annoiato, guardare il panorama non è poi così divertente direi. Quindi le prime parole della ragazzina sono le più semplici da partorire, ovvero: che cazzo ne so io? Mamma e papà non mi includono nei loro affari, un classicone senza tempo. Tutti hanno usato una scusa simile nella vita, tipo come quando sei minorenne e vai a comprare le sigarette, dici che sono per papà e ti chiedono "e perchè ha mandato te?", e allora tu "che cazzo ne so, faccio solo quello che mi dice". Ma tu lo sai benissimo che le sigarette, in realtà, sono per te. Un occhio attento ci farebbe caso, tipo quando deglutisci per il nervoso e guardi altrove «mh, sì, hanno una forza sovrumana in effetti. Tornerebbe comodo» peccato che nessun, e dico nessun mago purista si metterebbe una bestia di quel tipo in casa neanche fosse per farsi lavare i tappeti. Non mettiamo troppo a disagio la ragazza, suvvia, sorridiamo... assecondiamola... -Ha poi importanza?- ossì, eccome se ce l'ha «sono sempre stato una persona curiosa» la mano mi sorregge ora la testa sempre sorridente, sempre lì a sentire quali altre magnifiche favolette lasceranno la bocca della ragazza. Che intanto mi pare che inizi a ritirarsi in sè stessa, tra poco si chiude ad armadillo nell'angolino della seduta. Sì, è effettivamente quello che mi piace, vedere la sua sicurezza scivolare via. Il tutto culmina in un finale prevedibile, un "lascia stare" deludente. Meeeeeh, mi aspettavo qualcosa in più. Tipo, ecco, questa specie di mezza allusione alla mia incapacità cosa dovrebbe essere? Una provocazione? «mmh» un dito mi tamburella sul mento mentre una simpaticissima idea mi sfiora il cervello. Mi sfiora, prende forma e infine mi costringe ad un sorriso appena accennato, finchè non riprendo a parlare «di solito effettivamente non mi sento di accettare lavori di cui non conosco tutti i dettagli. Non sono così disperato da accogliere ogni proposta» ma sono abbastanza annoiato da far partire la seconda fase del mio gioco «quindi tendenzialmente quando i dettagli non mi vengono forniti, me li prendo da solo» e sei fortunata che in questo momento sia piuttosto annoiato. O forse no. Forse è soltanto il giorno più sfigato della tua breve esistenza . Ed è guardandola che mi concentro su un punto non meglio precisato in mezzo alla sua fronte: la starò guardando negli occhi? Le starò fissando un brufolo? Alla giovane Riis basterà qualche attimo per capirlo... ecco, dovrebbe già iniziare a sentire quella sorta di sonnolenza strana e fastidiosa, rilassante ma neanche troppo, un po' come se sentissi l'impellente necessità di dormire ma non potessi farlo perchè, che ne so, sei a messa. Per farla breve, mi sto piano piano facendo spazio nel suo cervello, così a fondo che riuscirà a sentire la mia voce risuonarle nella testa. Una sorta di eco lontano, uno coscienza un po' troppo opprimente che le sussurra «è brutto non essere accettati, vero Riis chiamarla per cognome in questo caso, non è un caso: è una scelta tattica, un trigger che non farà altro che farla cadere nel buio dei suoi pensieri più scomodi e difficili da sopportare «soprattutto quando a farlo è la tua famiglia. Così bigotti, così ignoranti... così stronzi» è uno schema semplicissimo: io dico delle cose vaghe ma che perfettamente si sposano con il momento. Sarà lei a fornirmi i dettagli che mi mancano, a condire le mie parole, a darsi la zappa sui piedi chiudendosi nel loop dell'overthinking e della paranoia, giù giù giù nella tana del bianconiglio «così stronzi che probabilmente non si preoccuperebbero nemmeno se non tornassi a casa in tempo per la cena» se le mie deduzioni sono esatte, e lo sono praticamente sempre, chi ha bisogno dell'antilupo non è affatto la loro guardia del corpo «a proposito... ti fanno ancora entrare in casa e sedere alla loro tavola o hanno preparato una cuccia apposta?» con sopra una targhetta con il nome, completa di ciotole per cibo ed acqua. Se immagino la scena, non è poi troppo surreale. Anzi, è assolutamente possibile. Ma questo sarà la piccola Riis a dirmelo, durante il terso turno del nostro divertente giochino.

    Ethan sta esercitando su Freya il suo mentalismo di chiusura. Non conoscendo i dettagli della storia di Freya, Ethan si limita a buttarla in uno stato simile all'ipnosi e a spingerla nello sconforto con frasi che le ricordano quanto non sia ben voluta dai genitori.
    Ti lascio spazio libero per immaginare qualsiasi scenario che meglio preferisci!

  15. .
    «Mi sembrava di averti già detto di non contattarmi se sei ubriaco o fatto» a lui come a qualsiasi altro cliente, ma soprattutto a lui perché so che ha tendenze da tossichello. Dovrei farmi mandare un curriculum dalla gente, curriculum per la posizione di "cliente": tossici e imprevedibili non sono ben accetti, questi sono pazzi, potrebbero girarmi le spalle all'ultimo e prendere iniziative azzardate... ehi aspetta, mi ricorda qualcuno «ah, sei sobrio? Allora la cosa è grave» smetto di fare qualsiasi cosa stavo facendo, in particolare la mia bacchetta si ferma a mezz'aria e con essa le boccettine intente a spostarsi da una parte all'altra delle teche di vetro. E così fisso male, molto male, la radio da cui viene la voce maschile agitata come quella di una ragazzina al concerto di Harry Styles. Vediamo di smorzare immediatamente questo immotivato entusiasmo «non puoi davvero aspettarti che ti prenda sul serio. Mi stai chiedendo di procurarti qualcosa che non si sa dove sia perché probabilmente manco esiste. È una leggenda del cazzo, hai sbattuto la testa per caso?» questa conversazione mi sta stressando. Sta sfidando il mio cervello, lo sta spingendo al limiti della sopportazione. Come tante altre conversazioni avute nell'ultimo periodo: ci sta una strana agitazione nel mondo di noi professionisti in cose losche, una frenesia continua dovuta probabilmente a qualche ricco coglioncello annoiato che si è divertito a spargere la notizia che oggetti dagli incredibili poteri a lungo protagonisti di svariate leggende siano, in realtà, veri. E che siano ovviamente da qualche parte. E tutti ci credono. Tutti ne sono fottutamente convinti! Ma cos'è questa isteria di massa? Era da molto che non sentivo parlare di questi fantomatici tesori di Priscilla o qualcosa del genere. Non si sa neanche nello specifico di cosa si dovrebbe trattare, però comunque dopo le dovute ricerche una persona intelligente ha classificato la cosa come una storiella della buonanotte per maghi purosangue. Ma pare che questo mondo si davvero popolato da idioti «non ho tempo di giocare alla caccia al tesoro con te. Torna chiedendomi qualcosa che esiste, allora potremo parlare di affari» non ho voglia di fare l'Indiana Jones della situazione e partire per chissà quale spedizione. Dove vorrebbe che andassi poi, in giro per il mondo?! Certo, come no, preparo la valigia. Vorrei tornare ad ascoltare la mia musica del cazzo. Tempo scaduto. Giro la manopola della radio vintage e accordi rock anni '80 tornano a coprire la voce stridula dell'omino dall'accento dell'est Europa.

    venerdì 20 Ottobre 2023
    Tenuta del castello

    EISD
    Oggi Fletcher boscaiolo. Oggi camicia a quadri in flanella, ovviamente di un colore pacato come il grigio, non vorremmo essere troppo alternativi. E attenzione, anche un paio di jeans. E come mai questa mise così singolare? Ma perchè Fletcher è un sempliciotto, e quando la lezione si tiene all'aperto e si rischia di sporcarsi, il suo abbigliamento si adegua alla circostanza. Mamma mia Fletcher, sei proprio un un boy scout. Allora, che abbiamo qui... la cattedra è stata spostata all'esterno, proprio come avevo chiesto. Varie strumentazioni tra cui ampolline, scatoline, barattolini sono stati portati sul posto, molto bene. E sul terreno troviamo dei quadrati dal lato di circa un metro e mezzo contrassegnati da dello spago. Che avrei preferito fosse bianco per essere più evidente, invece è color corda. Quindi questa mansione è stata portata a termie solo a metà. Dio, che nervi i lavori approssimativi. A cosa serve avere un assistente quando devi sistemarti le cose da solo? Axel a quanto pare approfitta della gentilezza del bravissimo professore di pozioni per fottersene e fare il suo lavoro in maniera frettolosa. Immagina se un giorno dovessi assecondare quel pensiero intrusivo che mi bisbiglia all'orecchio di far crollare la mia copertura e mostrarti chi sono davvero. Così, solo per poterti mollare un ceffone e vedere la tua faccia stupita per questo incredibile plotwist. Maledetto cane. Ovviamente non lo faccio: ormai è circa un anno che Ethan Kontos vive ad Hogwarts sotto copertura indossando le vesti di Alan Fletcher, e sai cosa? Ha dato le sue soddisfazioni. Non per l'insegnamento, Cristo santo, fatta eccezione per qualcuno la maggior parte degli studenti sono delle vere e proprie braccia tolte all'agricoltura. No, grazie a questa copertura ho potuto osservare chi di dovere da lontano e con sguardo discreto. Non voglio ancora privarmi di questo vantaggio, non è ancora il momento giusto.
    «Buongiorno ragazzi! Anzi, dovrei dire buonasera... buonasera ragazzi!» ecco qua, inizia lo show come al solito: Fletcher sorridente che apre le braccia ai suoi studenti man mano che iniziano ad arrivare «probabilmente la location di oggi potrebbe stranirvi, non siate impazienti, capirete il motivo a breve» si spera, dipende quanto siete lenti ad immagazzinare informazioni e giungere alle conclusioni. Fosse Coleman, potrei lasciarlo qui una settimana e comunque non capirebbe che deve fare. Comunque sia «quella di oggi è una delle lezioni chiave del vostro percorso di studi nonchè, secondo il mio parere personale, una delle più divertenti» e si vede che Fletcher è divertito, direi quasi eccitato mentre si tira su le maniche della camicia nonostante il vento piuttosto freddino che continua a soffiare. Ma a lui non importa, lui pare non sentirlo «ma iniziamo con ordine. Quella di oggi sarà una lezione di alchimia che come abbiamo imparato a capire, può essere piuttosto complessa. Per questo motivo vi chiedo di interrompermi e pormi qualche domanda se non capite bene qualcosa» domande che selezionerò sul momento in base a chi mi sta più o meno simpatico. In pratica chi mi sta sul cazzo, si può arrangiare «molte cose in alchimia hanno origine dai quattro elementi. Questi possono essere combinati fra di loro o divisi ulteriormente per ottenere così tutti gli elementi che compongono la struttura del mondo. Ovviamente questo in linea teorica, nella pratica è molto più complesso di così. Quello che dovete ricordarvi è che si basa tutto su un gioco di equilibri particolarmente delicati, su un gioco di scambi e sulla comunicazione con gli elementi stessi» tengo in mano quello che sembra un normale gessetto e disegno in aria i quattro elementi alchemici di fuoco, terra, acqua e aria che prendono forma sotto gli occhi degli studenti «so che potrei essere ripetitivo, ma dovete sempre tenere stampati nella mente questi simboli quando lavoriamo con gli elementi. Vi ricordate a ciascun elemento quale simbolo viene associato, giusto?» e mi rivolgo alle teste di zucca davanti a me, è una vera e propria domanda e mi aspetto che qualcuno mi risponda. Decentemente si spera. Dai su, per Fletcher è una bella giornata, non mettetelo di cattivo umore.
    Ma procediamo invece con la vera sostanza, il vero argomento di oggi «innanzi tutto, qualcuno sa dirmi qualcosa sui golem? Miti, leggende... qualsiasi cosa va bene, voglio soltanto capire se avete la vaga idea di ciò di cui stiamo parlando» bel sorrisino, sono i ragazzini cresciuti questi, ragazzini e ragazzine in pubertà avanzata, cioè, mi aspetto conoscenze da ragazzini cresciuti. Ma chi voglio prendere in giro, non mi aspetto un cazzo. Al massimo che sappiano la definizione di Golem, che magari abbiano aperto un vocabolario e si siano soffermati sulla lettera G. Tre, due, uno, via alle risposte.


    Benvenuti a tutti alla prima lezione OnGDR di quest'anno scolastico!
    OffGDR avete già avuto altre lezioni con il professor Fletcher, che vi ha introdotto all'alchimia e a tutte le sue regola base (gli studenti iniziano a studiare alchimia a partire dal 4° anno, si suppone quindi che abbiate delle basi di partenza e una conoscenza delle regole e dei simboli base).

    Passo a riassumere rapidamente la situazione in cui vi trovate:
    Siamo all'ultima lezione della giornata, è quindi tardo pomeriggio.
    Per questa lezione, Fletcher vi ha fatti radunare in una zona adibita apposta all'interno della tenuta del castello. Al vostro arrivo, troverete la solita cattedra affiancata da un carrello colmo di ampolle, boccette e barattoli vari.
    Non troverete invece i classici tavoli da lavoro nè calderoni, fornelli o mestoli. Al loro posto, ci saranno dei quadrati sul terreno di un metro e mezzo e mezzo per lato contrassegnati da dello spago. Al loro interno troverete una montagnetta di terra e un secchio, queste saranno le vostre aree di lavoro per oggi.
    I simboli che Fletcher ha tracciato e che vi chiede di riconoscere, sono esattamente questi! Intervenite pure con risposte, domande, qualsiasi cosa di attinente (oppure no) alla lezione.

    Vi preciso chiaramente di giocare eventuali risposte coerentemente alle conoscenze che il vostro PG potrebbe avere in merito all'argomento trattato.
    Inoltre vi ricordo LO SPOILER, un elemento necessario che dovrà essere presente in OGNUNAdelle vostre risposte.
    In particolare per questo giro è sufficiente scrivere:

    Nome, Cognome, la casa di appartenenza, l'anno frequentato, un velocissimo riassunto delle vostre azioni e/o interazioni con altri PG
    Esempio:
    Tizio Caio
    III anno, Dittorosa
    entrato in classe e risposto ad una delle domande, interagito con Pinco Pallo?


    Avete tempo per rispondere fino al 28/10 alle 17, riceverete la mia risposta il 29/10
    Buon divertimento a tutti

106 replies since 22/2/2022
.
Top
Top