Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure A.S. 2022/2023 - II

ammessi studenti FINO AL 3° ANNO.

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  1. DylanW.
     
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    Dylan
    La paura. Che meraviglioso stato poteva essere quel sentimento. Desiderato dai più quando quella occupata era una posizione di rilievo, di forza, quanto temuta se lo stato in cui si verteva era quello contrapposto. Ma Dylan apprezzava quell’emozione. La paura era vita, la paura era interesse poiché, al contrario, l’indifferenza avrebbe dimostrato quanto poco la situazione o l’argomento poteva tangere al soggetto protagonista. Lui, la paura, aveva imparato a dominarla, a sfruttarla, a renderla amica poiché, come cercava d’inculcare a quella massa recalcitrante di ragazzini, quello stato emotivo poteva rappresentare un campanello d’allarme che, se sfruttato a dovere, sarebbe stato in grado di preparare il mago ad ogni situazione. “Le emozioni fungono da monito e controllo per quelli che sono i nostri scopi”, aveva detto una volta alla sua prefetta di Serpeverde in uno degli incontri privati che l’insegnante teneva con la ragazza per aiutarla a dominare il suo innato potere mentale. “Le emozioni possono aiutarci a valutare quale sia il nostro punto di rottura e scongiurare perché ciò accada.” Questo tentava d’insegnargli con vigorosa passione, eppure, al di fuori della sua prediletta, miss Andersen, nessuno riusciva a capire quel concetto, quella filosofia che cercava di trasmettere loro. Le loro menti, così limitate, continuavano a definirlo stronzo, sadico, ma Dylan confidava nel fatto che una volta cresciuti se fossero riusciti ad uscire da quel castello ed entrare davvero nel mondo degli adulti, allora sì, lì sì che avrebbero capito e si sarebbero mangiati le mani per quegli insegnamenti che non avevano apprezzato e sfruttato a dovere. La conoscenza è potere e Dio solo gli era testimone di dove la sua mente fredda, lucida e razionale lo stava conducendo. Non c’era lo spazio per la debolezza ed ogni punto fungeva da possibilità, da appiglio verso la sua scalata al raggiungimento dell’obiettivo che si era prefissato.
    Concluse le ultime spiegazioni alla classe tratte dal giro di domande libero che aveva concesso loro e si concentrò sulla spiegazione di quella che sarebbe stata la parte pratica della lezione: affrontare il molliccio. Per i ragazzi del terzo anno sarebbe stato un nuovo confronto con la creatura mentre i ragazzi del secondo anno avrebbero gustato un’anteprima di quello che sarebbe stato l’argomento del successivo anno. Cosa ci poteva essere di meglio che far partire la loro formazione scolastica con ciò che rappresentava l’apripista verso la paura stessa? Il biennio iniziale ad Hogwarts si concentrava su alcune creature basiche che sì, potevano solleticare una leggera paura negli studenti più sensibili ma tutto sommato potevano considerarsi degli esserini piuttosto innocui mentre proprio con il molliccio si addentrava lo studio in quello che era il connubio stretto tra la paura stessa, semplice e cristallina con lo studio della sua materia, difesa. Lo studio della paura, imparare ad affrontarla. Prima che gli studenti potessero alzarsi e disporsi in fila una mano scattò alta al di sopra delle teste dei vari studenti, Watanabe. Dylan avanzò di due passi nella sua direzione apprezzando quel vivo interesse da parte dello studente di Corvonero e con un cenno del palmo lo invitò a prendere parola. «La sua è una domanda molto interessante signor Watanabe», una domanda che, non fosse ancora scottato dall’esito della partita di campionato avrebbe giovato alla casa di Corvonero alcuni punti aggiuntivi. «La sua assunzione è posta partendo dalla supposizione che l’individuo possa avere un’unica paura. Noi, ragazzi miei, non possediamo un’unica paura. Sarebbe certamente bello poter dire... “Ho paura dei ragni” e fare in modo di evitarli a vita ma non è così semplice. Siamo circondati da fatti, persone, elementi vivi e non che possono generarci uno stato d’ansia, di tormento. Lei di cosa ha paura signor Watanabe? E lei... miss Pierce?» Scoccò una profonda occhiata alla Grifondoro. «Il molliccio, quindi, scoverà certamente le nostre paure più o meno recondite e farà leva su queste, su questa sensazione nella quale sarà in grado di indurci per nutrirsi ed aumentare di dimensione e influenza. Non è lo scovare la nostra paura peggiore, quanto generare nel suo avversario questo stato.» Sottolineò con la potenza dei suoi penetranti occhi neri che invitavano, allo stesso tempo, a porre ulteriori domande se fosse stato nelle loro corde. Calò il silenzio. «Ebbene... in fila.»
    Osservò i ragazzi lasciare i banchi e con l’ausilio della bacchetta fece in modo che questi si sollevassero e disponessero ai lati dell’aula creando un ampio spazio vuoto al centro di essa, spazio che avrebbe accolto i loro tentativi. Presto la fila si generò e a capo della stessa, come da sue indicazioni, Kynthia Lloyd, il suo personale giocattolino anti stress. Un sorriso furbo gli increspò le labbra mentre mentalmente si godeva lo spettacolo. “Esci dalla mia testa”, gli aveva mentalmente urlato o, per meglio accompagnare alla casa, ruggito. Avanti Kynthia, dimostra il tuo coraggio la schernì nuovamente facendo uso del suo potere per aumentare il carico di stress che la ragazza avrebbe dovuto affrontare. Avrebbe rivisto nuovamente suo zio? Ethan? Era stata una piacevole sorpresa, quella scoperta un anno e mezzo prima, quando la ragazza aveva dovuto affrontare per la sua primissima volta la creatura. Davanti ai suoi occhi il molliccio aveva assunto le sembianze di Ethan Kontos. Quell’informazione, all’uomo non l’aveva divulgata segnando se la tuttavia nei suoi appunti mentali nel caso si fosse posta l’occasione di utilizzare a suo vantaggio quella scoperta.
    «Continui così Lloyd e questo potrebbe essere l’anno giusto», commentò in seguito al successo della ragazza... “O forse no!” Ghignò tra sé facendo avanzare il successivo studente. L’esercizio proseguì senza troppi intoppi, gli studenti del terzo anno erano sicuramente migliorati nonostante, per qualcuno, ci fossero ancora delle remore mentre tra i ragazzi del secondo, come prevedeva, le cose non andarono lisce. Normale. Interruppe la prova dell’ultima studentessa quando quest’ultima diede modo di fargli intuire che non ce l’avrebbe fatta. Richiuse il baule. «Questo è quanto, singolarmente. Qualcuno di voi ha avuto modo di scoprire la propria paura più profonda quest’oggi, mentre qualcuno, finalmente, è riuscito a superarla. Ancora troppo pochi quest’ultimi.» Sottolineò lasciando che il monito dell’esame finale aleggiasse tra i ragazzi. «Adesso lavorerete a coppie. Vi aiuterete a fronteggiare il molliccio che, in presenza di più persone, come dovreste sapere, ha difficoltà a focalizzare quella che è la paura dell’individuo proprio per la quantità di paure da recepire e soprattutto gestire.» Cominciò quindi a formare le squadre. «...E per finire: Harris – Pierce, Lloyd – Rosier e Watanabe con Smith. Disponetevi.» Concluse battendo secco le mani affinché gli studenti scattassero come soldatini verso i rispettivi compagni e si disponessero ancora una volta in un’ordinata, quanto silenziosa, fila.


    Penultima manche della lezione, siete quasi giunti alla meta se non schiattate prima :mmh:
    Questa volta vi viene chiesto di collaborare per affrontare il molliccio, le coppie sono:
    - Alexis e Michael;
    - Kynthia e Mackenzie;
    - Ryuu e Phoebe.

    Affronterete a coppia il molliccio che andrà un po' in tilt per cercare di capire come spaventarvi, le vostre opzioni sono:
    - accordarvi col compagno su una nuova paura comune dei pg;
    - una fusione delle paure dei due pg;
    - la paura di uno dei due prevale su quella del compagno.

    Vince(?) chi me la racconta meglio. Come sempre, non c'è un ordine di postaggio ma considerata la dinamica d'esercizio PARLATEVI PER ACCORDAVI o vi do un malus grande quanto una capanna.
    Vi chiedo inoltre di tirare un dado a cinque facce lasciando l'esito indefinito. Questa volta sarà il destino a scegliere per voi :pecorahell:
    Fine delle comunicazioni di servizio.

    ---



    Ricordo a tutti le regole basilari di una role multipla: LO SPOILER.
    Per ogni spoiler dimenticato verranno sottratti 10 punti alla casa d'appartenenza del player dimentico.
    Siete tenuti a scrivere: Nome, Cognome, la casa di appartenenza e l’anno frequentato. In più, una breve descrizione delle vostre azioni nominando i pg con cui avete interagito o solamente citato.
    Esempio:
    “Tizio Caio, III anno, Dittorosa
    Entrato in classe e risposto ad una delle domande, interagito con Pinco Pallo”

    Non esistono risposte propriamente giuste o sbagliate, sbizzarritevi con i ragionamenti e DIVERTITEVI!

    Per dubbi circa lo svolgimento di una lezione invito a leggere il regolamento di cui di seguito riporterò un estratto circa i ritardi:
    CITAZIONE
    “Indi per cui, post che arriveranno oltre la scadenza saranno valutati con un MALUS FINO A -30 PUNTI alla casa di appartenenza dello studente e, a discrezione del professore master della lezione, la cancellazione del post stesso con annesso punteggio dimezzato alla voce presenza e obbligo di recuperare entrambi i giri.”

    Scadenza mercoledì 22 entro le ore 12.
    Andrò avanti postando giovedì. :flow:
     
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28 replies since 1/3/2023, 08:30   747 views
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