Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure A.S. 2022/2023 - IIammessi studenti FINO AL 3° ANNO.

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  1. Phoebe Emily Smith
     
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    Phoebe Emily Smith

    Altro giro altra corsa!
    Era ciò che si stava ripetendo quel giorno la grifondoro. La lezione a cui si accingeva a prendere parte era l’ennesima di Difesa Contro le Arti Oscure. Il professore in questione il Signor White non che anche vicepreside era un uomo molto severo e ligio alle regole nella su classe cosa che a Phoebe non dispiaceva ma che rendeva le sue lezioni leggermente pesanti. Stare ore ferma al posto in senza muoversi era così noioso e la cosa peggiore era che anche il respiro più pesante a volte sembrava essere udito dal Professore.
    La borsa con tutto l’occorrente era posizionata sulla sua spalla e dopo aver preso posto nell’aula e aver salutato qualche compagna, la voce del Professore fece irruzione azzittendo tutti. Erano stati divisi per anno scolastico e aveva preparato una bella sorpresina per tutti gli alunni di quella giornata: un compito in classe a sorpresa. “Oh no! Vuole torturarci così?” Pensò la grifondoro assumendo un’espressione sorpresa e spaventata. Non ci si poteva certo tirare indietro e fu così che iniziò quella lezione con Phoebe che guardava la sua pergamena ed armeggiava con la sua piuma. Ogni tanto si grattava la testa e cercava di ricordare dei dettagli utili da poter scrive mentre sotto al banco muoveva il piede in un movimento veloce ma senza rumore, ferma era impossibile, per lei, restare. Uno sbuffo leggero ogni tanto e la piuma che andava frenetica sulla pergamena. Il tempo sembrava scorrere troppo velocemente e non era certa di riuscire a scrivere il tutto ma ce la stava davvero mettendo tutta. Chissà se presto le sarebbe uscito il fumo dalle orecchie. La voce del professore che scandì i cinque minuti alla fine la fece sobbalzare e alzare per un attimo la testa in direzione dell’uomo. «Merlino...» disse in un sussurro mentre riprese a scrivere ancora più velocemente e i suoi pensieri si aggrovigliavano. “ L’ho scritta la differenza? Ah si certo! Devo scrivere il perché e cosa muove tale azione.” Si, signori era completamente assorta, inpanicata e presa dalla scrittura. La voce del Professore riecheggiò nuovamente nell’aria ma questa volta per porre fine alla prova. Phoebe alzò la testa dopo aver scritto l’ultima parola e aver messo punto, proprio in tempo per vedersi volar via di mano pergamena e piuma. Sbuffò facendo muovere un ciuffo di capelli e si accasciò leggermente sulla sua seduta. Si guardò in torno e vide che la situazione non era molto diversa dalla sua. Altro ordine dal Professore e Phoebe tirò fuori il libro, il quaderno e la matita pronta a prendere appunti. Guardò con curiosità quello che stava accadendo. Un baule che sembrava ben chiuso e pesante volò nello spazio vuoto tra la cattedra e i banchi. Phoebe si spostò leggermente con la schiena per poter osservare meglio e i suoi occhi si illuminarono leggermente. Cosa c’era la dentro? E cosa avrebbero studiato? La curiosità si accese in lei come ina scintilla di fuoco su un mucchietto di paglia. La domanda del professore era semplice e il suo compagno di lezione rispose con un’affermazione che fece impesierire Phoebe. Aveva già sentito quel nome “molliccio” ne era certa. Ad un tratto le venne in mente che suo fratello glie lo aveva nominato spiegandole che era stato complicato per lui domarlo ma che ci era riuscito alla fine e aveva anche detto un particolare. Non attese oltre ed alzò la mano in velocità quasi saltellando sul posto. Attese l’ordine del professore e poi provò a rispondere «Se li è presente un molliccio, come ha appena detto il mio compagno, so che bisogna ridere per poterli sconfiggere, perché loro temono le risate per lo stesso principio di cui si nutrono delle nostre paure.» Sperava di aver detto qualcosa di sensato ed esatto, e se così fosse stato per una volta suo fratello Matt era davvero servito a qualcosa, avrebbe dovuto ringraziarlo… Nah! Non avrebbe dovuto, in fondo era merito suo se aveva ben ascoltato la sua spiegazione e adesso se ne era ricordata servendosene. Abbassò la mano mentre continuava a muovere il collo per vedere meglio. Chissà cosa le sarebbe capitato in quella lezione. Si voltò ancora una volta al compagno che aveva al suo fianco e sorrise piena di curiosità, non stava nella pelle.




    Phoebe Emily Smith, II anno, Grifondoro

    -Entrata in classe, svolto il compito a sorpresa in maniera agitata.
    -Provato a dare una risposta al Professore riguardo al baule, unendomi alla risposta del compagno Harris.
    -Sorriso ed interagito con uno/a studente che è vicino a lei (chiunque voglia può interagire con la piccola Phoebe)


    Edited by STAFF. - 2/3/2023, 08:53
     
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