Corvonero. Mi piace. Tutto tranne che Tassorosso. Sinceramente, però, ho sempre odiato essere smistato, classificato. Perché le persone hanno quel bisogno di sentirsi parte di un gruppo basato su un
aspetto in comune? Segni zodiacali, concetti stilistici, casate, e cosí via... Io sono me stesso, ho il mio stile, mi hanno smistato fra i Corvonero ma nessuno può impedirmi di dire "no, cazzo, posso anche essere un torobianco". Provo un senso di agitazione mentre percorro la scuola in direzione della mia stanza, ho sempre avuto attacchi di ansia e di panico, ed è una merda. È come se il mio sistema di allarme fosse in perenne errore e partisse senza alcun motivo. Mi gira la testa, sento lo stomaco battere come il cuore e i polmoni come macigni, la luce
mi da fastidio... Troppi sguardi, troppa gente, anni in gabbia non mi hanno reso un duro, ma un paranoico schizzato. Voglio nascondermi, vedo minacce ovunque e... Ah, sono arrivato. Ho finalmente raggiunto la porta della mia cell... Ehm... Della mia stanza, e diamine, posso dire che questa scuola è fottutamente labirintica, e lo stile è totalmente diverso da quello della Salamanca. Qui tira aria di eleganza, ma anche di mistero, e in certi punti c'è anche puzza di decomposizione. In Argentina ci saremmo sognati una
struttura del genere, in quel posto il bullismo sfiorava la criminalità e piú che le bacchette si usavano le lame,e se rompevi le palle alla persona sbagliata ti ritrovavi sfregiato in volto o senza un arto. I professori erano i peggiori. Forse è per questo che sono diventato cosí diffidente... Naah, non credo. Fortunatamente la zona dei corvetti è uno spettacolo in stile osservatorio con libri che sbucano anche dai tappeti, non ci sono porte-oblò in stile casa da gnomo di montagna, non è un sotterraneo con seri problemi alle tubature e c'è una piacevole assenza di stendardi da megalomane appesi ai muri. Non ho idea di chi troverò dietro a questa porta come compagno o compagna di stanza, ma spero vivamente che non sia un fighetto di merda perfettino con i capelli spazzolati, abiti da politico e l'espressione di chi deve stare a un minimo di sei chilometri da una scuola elementare. Potrei mandargli i denti sulla nuca con un destro.
Ora che ci penso, spero di non fargli prendere qualche accidente siccome faccio fatica a gestire la mia condizione da metamorfomagus... Inoltre quando mi innervosisco o mi arrabbio eccessivamente iniziano ad apparirmi quelle fottutissime macchie. Però potrei fare ottimi scherzi...
Apro la porta, e mi trovo davanti una scenetta da tipico film americano in cui i brufolosi protagonisti in piena fase adolescenziale organizzano un festino a casa dei genitori per trasformarla in un campo di battaglia bombardato di bicchierini di plastica, chiazze di vomito fermentato e vittime del dopo sbornia.
Non ho mai visto un simile caos, non ho mai visto tanga e giocattoli sessuali cosí variegati, nemmeno nei cessi del gabbio. Rischio di scivolare su un oggetto simile a un dildo o a un manubrio fatto di cazzi. Sui muri ci sono poster babbani di band che conosco, e che adoro, e anche di film, alcuni dei quali non sapevo l'esistenza, il pavimento è una moquette di vestiti, alcuni dei quali sono tentato di fottermi senza dire nulla come farebbe una sorella minore. È la cosa piú punk a cui io abbia mai assistito, l'habitat naturale dei casi umani che trovi nei vicoli piú famigerati di una città di periferia, con la differenza che qui non ci sono macchie di dubbia provenienza o puzza di piscio. Questo tizio è un grande. Spero di non doverlo buttare fuori a calci se avrà intenzione di infastidirmi mentre suono la chitarra elettrica senza amplificatore. Ci sarà un incantesimo per amplificare il suono? Boh, devo comunque dire che tira una buona aria, e credo proprio che non me la passerò male. I letti sono tutti ridotti al peggio, non mi sorprenderei se trovassi armi sotto ai materassi o cadaveri all'interno di essi.
Ho una voglia matta di disegnare un unicorno sul muro.
Inoltre, percepisco un odore familiare... Non so se sia profumo o un mix di ormoni, ma l'ho già sentito, e credo anche di sapere dove... E se fosse davvero cosí, so che questa scuola potrebbe diventare un manicomio.
