Once Upon a December

Ballo di Natale ─ ufficiale.

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  1. Justapoint
     
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    LOKI NORMAN – 16 ANNI – SERPEVERDE (IV)

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    Stesso posto, stesso smoking, stessa camicia, stessa cravatta. Addirittura: stessa maschera. Quella dannata maschera di merda che credeva avrebbe potuto incenerire quella notte di inizio estate, e che invece gli tocca indossare per la seconda volta. Cazzo. Tutto non fa che preannunciare una delle peggiori serate di sempre. Infatti, sebbene il boccone amaro sia stato ingoiato e ormai abbondantemente digerito mesi fa, ricorda ancora piuttosto vividamente la sensazione di inadeguatezza provata allora, e questa si aggiunge al già terribile umore del ragazzetto alle prese con l’imminente rituale di passaggio che prima o poi tutti dovranno affrontare, ma che per lui è arrivato forse troppo presto. Questa notte, a mezzanotte, la sua Traccia si dissolverà nel nulla, lasciandolo, ora e per sempre, solo al mondo. Nudo e impreparato. Libero, certamente, senza nessuno a cui pagare il conto. Ma allo stesso tempo, senza nessuno che possa anticiparlo per lui, parandogli le spalle nel caso in cui si lasciasse sfuggire qualche strafalcione da perfetto inesperto del mondo. E gli strafalcioni, ultimamente, abbondano; complice l’adolescenza con le sue reazioni chimiche esagerate che lo stanno ribaltando come se fosse un boxer nel ring e l’avversario, “peso massimo” esperto, fosse lanciato a furia contro di lui. Ci ha pensato molto negli ultimi giorni, e se inizialmente era riuscito a mettere in primo piano la prospettiva di potersi gestire la vita autonomamente, adesso che l’ora si sta inesorabilmente avvicinando, prova una sola, schifosissima emozione: angoscia. No, non è esatto. Non è solo quella. Anche la solitudine, in cui sguazza da tempo immemore, sta facendo sentire il suo spettro in modo sempre più opprimente, premendogli il petto tanto da rendergli difficile respirare a fondo da qualche giorno.
    Pure la dama è la stessa dell’altra volta, comunque. Ma questo aspetto della questione non lo turba affatto. Al contrario, si è dimostrato subito collaborativo nei suoi confronti, assecondando le sue volontà e acconsentendo di stare alle regole del gioco. Così sfoggia nel taschino destro della giacca un fazzoletto rosso, necessario per il dress code della festa. Generalmente non si sarebbe impegnato a soddisfare questa richiesta, come neanche quella della maschera, però da bravo galantuomo, quale non è, ci sta mettendo il suo per non arrecare danno alla Caposcuola Corvonero, colei che sta aspettando appena oltre l’ingresso della Sala Grande. D’accordo, non sarà il più ben vestito del Ballo, la maschera è una di quelle semplici che contornano gli occhi, nera, come tutto il resto dei suoi abiti ad eccezione del fazzoletto, però tutto sommato è a posto. Sobrio, anonimo, come sempre. Anche perché non è un esperto di moda e non avrebbe saputo modificare quegli indumenti in modo più adeguato di quanto già non risultino ai suoi occhi. D’altro canto nemmeno gli dispiace passare inosservato. Anzi, è proprio ciò cui solitamente aspira, potendo così osservare, dal suo angolo privilegiato, la vita degli altri scorrergli davanti, così come la sua, sempre uguale, ma quantomeno non più ricoperta di merda e sangue.
    E’ in anticipo, perciò si sistema nei pressi dell’uscio dopo averlo varcato, a pochi centimetri dalla parete che ospita lo stipite destro del portone di quercia, lasciando che lo sguardo si alterni fra i nuovi arrivi e le persone già presenti nella sala. Le iridi vengono attirate principalmente da due tipi di avventori: quelli più appariscenti, e le sue conoscenze più strette, su cui indugia più a lungo, ponendosi domande alle quali non potrà mai ricevere una risposta. E tant’è. Non è tipo da impicciarsi degli affari altrui. Babbo Natale, invece, lo trova una scelta discutibile per l’ambiente, ma che personalmente apprezza. Forse è stato chiamato qualcuno per intrattenere i più piccoli e dare loro la speranza di poter esprimere un desiderio che magari, un giorno, col sudore della loro stessa fronte, potranno avverare. A lui, ovviamente, non è mai stato concesso nemmeno il lusso di sperare, alla loro età. E se potesse farlo ora, beh, saprebbe per certo che ciò cui ambisce lui è del tutto irrealizzabile. Una famiglia. Hugo di nuovo al suo fianco. Sogni di un bambino che, fra poche ore, dovrà lasciare indietro. Per l’ultima volta.

    Arriva pieno di drammi interiori e si piazza all’interno della Sala Grande, di fianco all’ingresso sulla destra. Aspetta Skylee e fissa più o meno tutti, soprattutto Babbo Natale (Carrie)


    Edited by Justapoint - 10/12/2022, 20:03
     
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