Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure A.S. 2022/2023

ammessi studenti DAL 4° ANNO IN SU.

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  1. Rose Mia White
     
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    Quando Sky entrò il mio sguardo per un attimo si posò su di lei per poi distoglierlo e guardare altrove. Fui distratta da David che avvicinò la sua sedia alla mia e io rimasi ferma cercando di comprendere cosa volesse e poi sussurrò una frase che mi diede un brivido lungo la schiena. Spalancai gli occhi e quasi mi maledì da sola. No non li con mio padre che poteva leggere tutto quindi lo fulminai con lo sguardo ma nella mia testa iniziai a esporre una filastrocca pur di non pensare a cosa che mio padre non doveva sapere. Quando avvertii la sua mano sulla mia coscia trattenni il respiro, arrossii leggermente e poi gli presi la sua mano che si era prese delle libertà e la strinzi forte spostandola con la stessa forza e intensità sulla sua coscia sussurrandogli a denti stretti «Smettila per favore... non qui...» Il mio sguardo poteva ben essere paragonato allo stesso di mio padre in quel momento e chiaramente la sua voce riempì la stanza rivolgendosi a David. Drizzai la schiena e guardai altrove pur di non incrociare lo sguardo di mio padre, mentre mi morsi il labbro così forte fa farmi restare il segno rosso. Certo David non aveva colpe o meglio non sapeva che il Professore White leggeva nella mente ma sapeva che quel Signore ferreo e duro era mio padre e stavamo a lezione, doveva contenersi.
    Presi degli appunti mentre il professore continuava la sua spiegazione e quando interpellò la mia casa, tassorosso, chiusi gli occhi come a voler per un secondo scomparire.
    Riprese la spiegazione e quando nominò “l’incidente” di Halloween non potei non rivolgere lo sguardo verso il professore, era stato un qualcosa di orribile e che non avrei mai più voluto rivivere. Ma... come non detto … Feci un piccolo respiro pensando che alcune lezioni mi sembravano delle piccole torture per me ma continuai ad ascoltare e quando lo specchio apparve sul mio tavolo guardai David ma il mio sguardo era pieno di preoccupazione non solo per me ma anche per lui. Era stupido preoccuparsi per qualcun’altro? Forse, ma io ero così.
    Rimasi a fissare lo specchio per qualche attimo “ perché?” mi chiesi nella mia mente. Poi chiusi per un attimo gli occhi “Ok! E’ inutile aspettare... affrontiamoci!” Spaventata? Molto e con molta ansia ma mi toccava e quindi...
    Mi abbassai con la testa e l’appoggiai allo specchio e un secondo dopo vidi tutto nero.

    Aprii gli occhi e sentii una strana sensazione su un lato del mio corpo. Ero stesa per terra su erba e terra e quando iniziai a mettere a fuoco il tutto capii di essere in un bosco o qualcosa di simile, perché pieno di alberi altissimi e piante non curate ma l’ambiente era molto scuro quasi da non vedere bene oltre alcuni arbusti. Mi misi in ginocchio guardandomi intorno e poi uno strano rumore mi attirò. Mi voltai e mi misi in piedi, il rumore sembrava avvicinarsi sempre di più ed erano dei passi non potevo sbagliarmi. Feci alcuni passi indietro e cercai di capire dove andare quando una voce familiare mi arrivò dritta «Vuoi scappare?» Il cuore si fermò per un attimo e i miei occhi si puntarono verso un punto ben preciso. Da li uscì un uomo, alto austero e anziano. Era mio nonno o meglio il Signor Atticus White! Le mie labbra si socchiusero e «Nonno?» dissi piano «Non chiamarmi così! Non sei che uno stupido errore che mio figlio ha commesso...» Beh non era una novità quella ma mi faceva sempre male, poi continuò «E visto che lui non ha voluto ascoltarmi farò IO quello che avrebbe dovuto fare lui diciotto anni fa!» I miei occhi si spalancarono, non era possibile... Lo vidi alzare la sua bacchetta e in un secondo mi ritrovai a spostarmi dietro un albero mentre lui aveva lanciato un incantesimo che mirava ad uccidermi. «Scappa, tanto sai che è la fine che meriti! Ed è quello che avrai!»
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    Correvo tra alberi e piante mentre alcuni rami di arbusti mi ferivano. Eppure la sua voce era sempre vicina a me come se fosse a pochi metri. Inciampai e rotolai a terra mentre la mia paura era a livelli assurdi. «Rose!? Dove sei piccola Rose?» Non era possibile. Perché? Perché voleva uccidermi! Perché ero un errore? Ero sua nipote la figlia di suo figlio! Fu in quel momento che vidi mio Padre avvicinarsi lentamente. Era reale? Era lui?«Professore... io...» provai a dire piangendo ma mio padre non si mosse. Fermò la sua avanzata e mi fissò «Papà...il nonno vuole uccidermi...» dissi quasi urlando con le lacrime agli occhi mentre dalle spalle incantesimi si scagliavano sulla natura spezzando alberi e tutto ciò che si frapponeva tra me e mio nonno. Mio padre alzò un sopracciglio e solo in quel momento la sua voce uscii e rimbalzò nella mia mente «Sei sola! Io non esisto per te!» I miei passi rallentarono e si fermarono per un attimo. Avrebbe lasciato che mi ammazzassero? «Padre...! PAPA’!» dissi a voce sostenuta mentre lui aggiunse «Guardati! Una nullità! Non sei in grado nemmeno di respirare! Sei sola Rose! Sola! Chiama i tuoi amici ad aiutarti! Giusto, non hai nessuno! Vorresti la tua mamma? Anche lei ti ha abbandonato da subito!» Ogni parola era come una pugnalata al cuore. Le lacrime scendevano mentre io continuavo a ripetere «No... no! Non è vero! Smettila...» Lo vidi sorridere ed aggiungere «Sei sola! Abbraccia il tuo destino che ti sta inseguendo! Per una volta fai la scelta giusta per tutti! Sei solo un peso per gli altri!» I miei piedi iniziarono a muoversi ed iniziai a correre nuovamente ma la voce di mio padre continuava a risuonare nella mie orecchie mentre gli incanti lanciati da mio nonno continuavano a colpire i tronchi vicino a me. Misi il piede male e scivolavi in una buca non profondissima ma abbastanza da inghiottirmi. Non riuscivo a venirne fuori mentre ero completamente piena di terra al buio e SOLA. Ero sola e non avevo nessuno! La mia paura di restare da sola era realtà. I passi di mio nonno si fecero vicini «Roseee...! Dove sei? So che sei qui...» cantinelò con una voce profonda ma allo stesso tempo così paurosa che mi tappai le orecchie. «Finite... finite...» provavo a dire la formula ma non avevo la forza mentale per metterla in atto. «Vi prego, aiutatemi! Per favore! » dissi presa dallo sconforto e dalla paura. “ Padre, aiutatemi! PAPA’!” Pensai con tutta me stessa mentre sentivo i passi di mio nonno ormai al bordo della fossa.

    «Nonno»
    «Dylan»






    Rose Mia White – IV anno – Tassorosso.

    Nominata Sky e Interagito con David.

    Entrata nello specchio e mi ritrovo in un bosco da sola e quasi al buio. I personaggi che si muovono al suo interno sono: il Nonno Atticus e il padre Dylan.
    Cosa accade nell'illusione:
    Atticus vuole uccidere Rose perché per lui la sua nascita è un errore mentre Dylan le dice che è sola e deve accettare il destino di morire.
    Rose si trova ad affrontare la sua più grande paura:
    - Restare da sola nella vita senza essere amata.
    Prova ad uscire dall'illusione ma è così spaventata e distrutta che non ci riesce e chiede aiuto!


    Edited by Rose Mia White - 17/12/2022, 11:08
     
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