Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure A.S. 2022/2023

ammessi studenti DAL 4° ANNO IN SU.

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  1. DylanW.
     
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    ★★★

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    Kylkenny, Irlanda

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    i'm sleeping
    Dylan
    Dylan possedeva un dono e quel dono altro non era che una dote speciale che gli consentiva di percepire i pensieri altrui. Era un dono esclusivo di cui il mago – e mangiamorte – ne venerava la disciplina e il poter vantare stesso, con pochi intimi, di possedere tale abilità. Se in giovane, giovanissima, età aveva disprezzato quel costante flusso di pensieri che lo aggrediva, con l’incedere ineluttabile degli anni aveva presto imparato quale vantaggio rappresentasse: era sempre diversi passi avanti rispetto al suo interlocutore o avversario, figure che, molto spesso, coincidevano in una unica. Perché questo vantaggio continuasse a rimanere tale Dylan aveva imparato la discrezione; in pochi, pochissimi, eletti potevano vantare di essere a conoscenza di tale segreto e quei pochi sapevano di dover mantenere ben chiusa la bocca salvo incappare in effetti collaterali, a detta del White, molto spiacevoli.
    Con gli studenti difficilmente utilizzava il suo potere, piuttosto, lasciava che quel flusso di coscienze lo sommergesse rimanendo però relegate al sottofondo, quasi fossero una radio accesa. Le loro menti parlavano seguendo ragionamenti, paure e sentimenti che passavano rapidamente da un contesto al successivo rendendo, a volte, seguire quei meccanismi un vero mal di testa. Era per questo che il mangiamorte non se ne interessava selezionando all’occorrenza su chi eventualmente focalizzarsi. Queste poche persone erano sicuramente la figlia, Rose, che monitorava costantemente con il suo occhio indagatore; a volte di quelli che lei identificava come “amici” ma non erano altro che meri pugnalatori che si approfittavano della sua stupidità, ben le stava, i cui pensieri erano interessanti quanto una partita di gobbiglie e ci cui presto abbandonava le menti tranne il caso nella cui fattispecie aveva a che fare con una Grifondoro, tale Kynthia Lloyd, la quale a conoscenza del suo potere – di certo per merito della boccaccia larga della sua erede – si sforzava il più possibile di evitare i suoi attacchi mentali. I suoi tentativi gli strappavano un sorriso tutto sommato. Era simpatica per un certo qual modo e poi, come in quel caso, c’erano persone – sempre affiliate alla figlia – che urlavano i loro pensieri provocando nel mangiamorte vero e proprio fastidio che gli richiedevano un certo sforzo per trattenersi dall’agire e porre una fine definitiva alla causa di quel rumore. Il caso specifico in questione era il signor Harris. Un uragano di pensieri degni dei bassifondi popolari, tale era la levatura del ragazzo, che non rispecchiavano in nessun modo quelli che per il vicepreside erano i valori di un degno figlio di Salazar. Harris era rozzo, volgare ed il suo sangue era disgustosamente macchiato di proposito dalla maledizione della licantropia di cui quella becera famiglia oltreoceano andava fiera. Ma era un Serpeverde e in quanto tale doveva sopportarlo seppur tra tutti i membri della sua casa, chi più chi meno, Harris rappresentasse il primo che avrebbe eliminato senza la minima remora. Purtroppo per il vicepreside ed i suoi buoni propositi, quel giorno la mente del ragazzo aveva deciso di essere più rumorosa del solito presentandogli alcune immagini di sua figlia in pose piuttosto compromettenti con l’aberrazione stessa. Il suo sguardo funereo s’adagiò sulla giovane White soffermandosi sul suo viso candido. Compiendo un enorme sforzo continuò a muoversi nell’aula. «Esattamente miss Andersen, ottima panoramica. A breve vedremo anche questo ma prima qualcuno vuole aggiungere dell’altro? Sì, signor Moore. Prego», fece indicando il ragazzo di Corvonero per concedergli la parola. «Molto, molto bene», continuò il docente agitando l’indice per regalare al Moore un sorriso d’approvazione. C’era andato vicino e non sapeva quanto. «E per rispondere alla sua domanda le dico che è possibile e non solo per un’unica tipologia di mentalismo bensì per tutte e tre le branche!» Continuò a passeggiare per i banchi incontrando gli sguardi dei ragazzi che – almeno i più solerti – sollevavano lo sguardo per intercettare quello dell’uomo salvo poi piegarsi sulla pergamena. «Come forse alcuni di voi sapranno», concesse una rapida occhiata alla Andersen, «i mentalisti altri non sono che maghi o streghe con la capacità innata, quindi sin dalla nascita, di comandare una precisa branca della mente. I mentalisti di lettura», come il sottoscritto, «sono in grado di percepire i pensieri di chiunque lo circondi e perché no?! Persino manipolare questi pensieri se il mago ne è particolarmente dotato. Un mentalista di chiusura, invece, sarà in grado d’indurre la sua vittima alla trance chiudendone la mente in un loop temporale generato e deciso dal mentalista stesso e il ment... Signor Harris! Se la lezione non fosse di suo gradimento è libero di uscire dalla porta seduta stante per non farvi ritorno mai più anche se, le ricordo, difesa è una materia di sbarramento per tutti gli anni scolastici.» L’occhiata inceneritrice si posò ferma sul viso del ragazzo, il quale, con una certa veemenza, aveva accarezzato la coscia al di sotto del banco della compagna Tassorosso, nonché sua figlia. Al suo sguardo non era arrivata quell’immagine ma la mente viscida di quell’essere non aveva fatto altro che urlarglielo al limite dello sbeffeggiamento.
    «Come dicevo», cercò di continuare come se nulla avesse turbato quella spiegazione, «il mentalista di cancellazione invece, avrà pieno controllo dei ricordi della sua vittima tanto da permettergli di manipolare e cancellare gli stessi. Quindi, signor Moore, anche queste possono annoverarsi nelle illusioni più o meno forti che può, un mago dotato di tali poteri, mettere in pratica. E non solo un mago, esattamente come chiedeva miss Andersen, anche le creature sono dotate di tali sortilegi illusori quali i vampiri, come vedremo più avanti nel percorso di studi, le veela sicuramente, sirene, banshee... quasi tutti si potrebbe dire. Gli stessi mollicci che abbiamo affrontato gli scorsi anni sfruttano le illusioni per generare nella vittima la paura di cui essi si nutrono. Si potrebbe dire che l’unica creatura a non possedere tale dote, tra le più famose, sia il lupo mannaro!» Un accenno di sorriso alla sua platea di ascoltatori mentre lo sguardo andava a posarsi con fare denigratorio sul ragazzo ripreso qualche istante prima. «Tassorosso, Grifondoro... Qualcosa d’aggiungere?» Chiese poi osservando nella fattispecie i ragazzi appartenenti a quelle case nell’attesa che qualcuno di loro aggiungesse del valore aggiunto. «Come sempre», borbottò scuotendo il capo con un certo disappunto. «Non direi solo della psiche», intervenne una voce che attirò la sua attenzione. «Precisamente miss Scott, ottimo intervento da parte sua. La prego di alzare la mano più spesso. Quindici punti aggiuntivi verranno assegnati a Serpeverde! Le altre case dovrebbero prendere spunto...» disse facendo saettare lo sguardo ancora una volta sui membri dei Tassorosso e Grifondoro che erano invece rimasti in silenzio. «Un ultimo intervento prima di andare avanti... Sì, prego miss Métis», la indicò dopo che, con il suo passeggiare per l’aula, cosa che gli consentiva di tenere l'attenzione e i riflettori puntati su di sé scongiurando possibili “bighellonamenti sottobanco”, tornasse al punto di partenza poggiando la schiena alla cattedra. «Esattamente, oltre alle varie arti manipolatorie per la persona e sulla persona ci sono anche arti illusorie destinate alla sfera economico-finanziaria come ci ha illustrato la vostra compagna.» Sospirò.
    Era giunto il momento.
    «Come tutti ben sapete, recentemente, è successo un episodio riprovevole che ha coinvolto tutti i qui presenti e gli abitanti del castello. Il colpevole è stato individuato e neutralizzato ma quanto accaduto oltre a non doversi mai più ripetere, ha portato a galla una falla nella sicurezza del sistema della scuola. Il corpo docenti di Hogwarts si è immediatamente attivato in merito ma quanto ci siamo tutti trovati ad affrontare, voi nello specifico, ha dato da pensare quindi la lezione di oggi verterà appunto su questo tema poiché, come avete potuto saggiare, nemmeno la nostra scuola può definirsi sicura. Nessun luogo, per quanto ci esprima sicurezza potrà mai garantircela davvero ma io sono qui oggi per darvi gli strumenti tali da permettervi di difendervi!» Dylan parlava con calore, con emozione, infervorandosi in quella che era una totale recita. «La notte d’Halloween vi siete trovati vittima di una mera illusione ed oggi con il consenso mio, del preside e dei genitori vi eserciterete ad uscirne se la vita dovesse mettervi ancora una volta davanti ad un evento simile!» Quante bugie. Se il caso avesse ripresentato quello scenario nessuno di loro sarebbe stato in grado di uscirne semplicemente agitando la bacchetta poiché non si parlava del tipo d’illusione alla quale stavano per assistere bensì ad una sperimentazione della maledizione Imperius assimilata attraverso le pietanze. «Indi per cui gli specchi che appariranno sui vostri tavoli», e all’agitare della bacchetta del docente su ogni tavolo ne sarebbe comparso uno, «saranno incantati con un’illusione. Inutile dire che ci troviamo a difesa contro le arti oscure e non a divinazione pertanto questo specchio evocherà il vostro personale scenario d’inferno e sarete voi a doverlo combattere. Poggiate le bacchette, in questa fase non ci saranno utili. Gli specchi stessi fungeranno da catalizzatori. Al mio via posizionerete il vostro volto in prossimità dello specchio, questi vi immergerà nel vostro scenario. Il vostro compito è riuscire ad uscire dall’illusione utilizzando l’incantesimo: Finite Incantatem. Posizionatevi.» Dylan evocò gli specchi attendendo qualche minuto perché ognuno dei ragazzi si sistemasse. «Tre... Due... Uno. Via


    Ricordo a tutti le regole basilari di una role multipla: LO SPOILER.
    Per ogni spoiler dimenticato verranno sottratti 10 punti alla casa d'appartenenza del player dimentico.
    Siete tenuti a scrivere: Nome, Cognome, la casa di appartenenza e l’anno frequentato. In più, una breve descrizione delle vostre azioni nominando i pg con cui avete interagito o solamente citato.
    Esempio:
    “Tizio Caio, III anno, Dittorosa
    Entrato in classe e risposto ad una delle domande, interagito con Pinco Pallo”

    Non esistono risposte propriamente giuste o sbagliate, sbizzarritevi con i ragionamenti e DIVERTITEVI!

    Info per l’esercizio:
    Sembra banale ma siete chiamati ad evocare in tutto e per tutto il possibile loop o scenario infernale per quanto riguarda il vostro personaggio. I PG appoggeranno il capo nello specchio che lo inghiottirà e verrà catapultato nella visione. Sbizzarritevi con il peggior scenario che potrebbe mettere in crisi/spaventare/traumatizzare il vostro PG come può esserlo stato il sogno collettivo di Halloween. Per uscire dalla visione avrete 2 possibilità che vi lascio libere:
    - Riuscita: motivando le capacità del pg riuscirete, compiendo l’incanto, ad uscire dalla visione;
    - Non riuscita: nonostante tutto l’incantesimo non andrà a buon fine e rimarrete bloccati nella visione. In questo caso non temete, vi tirerà fuori Dylan.
    Ricordate di giocarvi i pg per quelle che sono le sue caratteristiche caratteriali e psicologiche pertanto, per quanto uno studente possa essere bravo nella materia o “secchione” si sta trattando comunque di affrontare il proprio scenario da incubo!

    +15 pt a Serperverde guadagnati da Reina Scott

    Scadenza lunedì 19 entro le ore 12.
    NON SONO ACCETTATE RISPOSTE OLTRE LA SCADENZA.
    Andrò avanti postando martedì. :flow:
     
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