Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure A.S. 2022/2023

ammessi studenti DAL 4° ANNO IN SU.

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  1. David_
     
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    Aveva saltato la lezione delle otto e trenta per dormire un' ora in più e, quando si svegliò, fu contento di trovare la stanza completamente vuota. Si era fatto una doccia, si era vestito e aveva anche fatto colazione da solo alla tavolata dei serpeverde senza che nessuno gli rompesse il cazzo. Un vero paradiso. Aveva, poi, fumato una canna alla Rimessa per rilassare i nervi, guardato qualche culo nei corridoi e adesso si dirigeva in tutta calma verso l'aula di Difesa. Sapeva che quello stronzo del vicepreside non tollerava i ritardatari e, se non fosse stato per l'ennesima lettera di suo padre dove lo incitava a fare il serio, non si sarebbe proprio presentato o avrebbe fatto qualche stronzata per essere sbattuto fuori. Tutto pur di non vedere quella faccia di cazzo. Tra gli insegnanti era quello che più odiava perché, in qualche modo, era riuscito a sapere della sua natura e la cosa non gli andava per niente bene. E poi non era un caso se si era ritrovato suo fratello come compagno di stanza, doveva esserci il suo zampino. Prima della fine dell'anno scolastico qualcuno avrebbe ritrovato un cadavere in quel dormitorio e non sarebbe stato di certo il suo. Il vermetto rischiava la pelle e, per sua sfortuna, non sarebbe più riuscito ad accoltellarlo mentre dormiva. Era un mannaro, ora, e come tale avrebbe percepito subito la sua presenza. Che poi perché li aveva messi insieme? Era stata una richiesta di suo padre oppure lo aveva fatto perché si era avvicinato a sua figlia? Ghignò, pensando al modo in cui l'aveva toccata quella notte, a come avesse sospirato sotto di lui e si fosse lasciata andare completamente, mostrando un lato di lei che David aveva particolarmente apprezzato. Si leccò le labbra mentre entrava in aula con un'espressione soddisfatta sul viso. «Professore.» Lo salutò scocciato, quel tipo gli stava troppo sul cazzo. La materia che insegava gli piaceva, il modo in cui la insegnava no. Troppa teoria e poca pratica, il preside avrebbe dovuto scegliere qualcuno di più adatto e dare a quel bastardo la cattedra di Divinazione, ce lo vedeva vestito da veggente con qualche strana divisa viola a leggere le carte. A stento trattenne una risata. Per quanto lo odiasse sapeva che l'avrebbe sbattuto fuori senza problemi quindi si diede un contegno. Se scriveva a suo padre era fottuto, rischiava davvero di trovarselo fuori la porta. Dean Harris che era l' unica persona che temesse e, visto la cazzata che aveva fatto in estate, era meglio tenerlo lontano da Hogwarts. Rischiava di crepare male.
    Si andò a sedere direttamente vicino a Rose che, non appena notò la sua presenza, trasalì. La guardò stranito, ma che aveva? Quella ragazza cambiava completamente quando erano in pubblico, ci teneva al decoro e alla apparenze e, a lui, quel lato di lei, non era mai piaciuto. Non gli era mai importato un cazzo di ciò che pensavano gli altri e gli dava fastidio essere trattato diversamente solo per quello. Per dispetto, avvicinò la sedia alla sua e le sussurrò: «Rilassati come quella volta.» Poi si allontanò, sistemando le sue cose sul banco. «Solito.» Non disse altro, gli aveva dato fastidio la reazione che aveva avuto non appena l'aveva visto. Prima l'avrebbe trattata malissimo, mandandola direttamente a fanculo, ma visto che si trattava del coniglio e che erano a lezione, si contenne. Tuttavia, non gliel'avrebbe fatta passare liscia. Sapendo quando fosse facile farla arrossire, le accarezzò una coscia. Fu una carezza breve ma era certo di aver ottenuto l'effetto desiderato. La voce del docente lo costrinse a concentrarsi su di lui e, non appena vide com'era andato il compito della scorsa settimana, roteò gli occhi. Il massimo che aveva preso era stata una A, oltre non andava. Ed eccolo che nominava ancora quella rompicazzo della Andersen per poi parlare di illusioni. Neanche si scomodò ad alzare la mano per rispondere, preferì incrociare le braccia e vedere cosa aveva in mente faccia da culo numero due. La prima era pur sempre Blackwood.



    David Harris, V anno, serpeverde

    Arrivato a lezione saluta scocciato il prof e si siede vicino a Rose, disturbandola a modo suo. Non risponde alla domanda e aspetta l'esercizio. Citata Daphne.
     
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40 replies since 5/12/2022, 08:30   1136 views
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