Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure A.S. 2022/2023ammessi studenti DAL 4° ANNO IN SU.

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  1. -mars
     
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    Mars Carter-Johnson

    Cosa preferiva Marshall delle lezioni? Senza dubbio il cambio d'ora. Amava stare in mezzo alla gente, socializzare, prendere aria, fare due passi e...«Mars! Ehi! E' la mia merenda quella!» si lamentò una Grifa che, seduta su una panchina del cortile, vide sparire la merenda per via di una mano tatuata apparsa dalle sue spalle. Era da qualche tempo che avevano inaugurato quel breve rituale e, a dirla tutta, non gli dispiaceva affatto. L'aveva incontrata lì, la prima volta, proprio su quella panchina e così si era ritrovato a cercarla con lo sguardo, ogni tanto, ritrovandosela lì a giorni alterni. «Troppo tardi.» disse il biondo, alzando le spalle con fare teatrale, mentre si ficcava un biscottone al burro in bocca. Dicevamo: e amava mangiare!
    Passeggiando tra i corridoi, si domandò quale sarebbe stata la tortura seguente. «Vediamo...» borbottò, infilando una mano nella tracolla, in cerca dell'orario. Frugò per minuti interi senza riuscire a trovare quello che cercava, aveva di tutto lì dentro: pergamene, libri, boccette d'inchiostro, piume, ma dell'orario non sembrava esserci traccia. «Per la cacca di troll.» imprecò, fermandosi un momento in mezzo alla ressa di studenti nella speranza di scorgere qualche suo concasato, o almeno qualcuno del suo anno a cui chiedere informazioni. Quando intravide una bionda, dall'aspetto e dai colori familiari, ferma a parlare con un'altra studentessa poco distante da lui, Marshall non esitò. «Raggio di sole, cercavo proprio te.» la prese un po' in giro, avvicinandosi alla concasata. «Ti accompagno a lezione, non vorrei mai ti perdessi.» aggiunse, passandole un braccio intorno alle spalle.

    Fatta eccezione per pozioni ed erbologia, Marshall preferiva le materie pratiche a quelle teoriche. Difesa contro le arti oscure col professor White, però, era sempre una grossa incognita. C'erano giorni - pochi - in cui lasciava che i ragazzi si esercitassero sotto la sua supervisione, ma ce n'erano altri in cui le relazioni che chiedeva di scrivere erano una vera e propria tortura cinese. «Buongiorno, prof.» disse educatamente, accompagnando il saluto con un cenno del capo e si trascinò negli ultimi banchi. Non tanto perché desiderava nascondersi, quanto per la sua altezza che rischiava sempre di coprire la visuale ai compagni.
    Occupato il banco accanto alla Duvall, Marshall estrasse una pergamena un po' stropicciata dalla tracolla, la stessa su cui aveva eseguito il compito assegnato la volta prima dal professore e vi passò sopra i palmi per lisciarla al meglio, prima che il White lo richiamasse. Malgrado le apparenze, Marshall si impegnava molto nelle relazioni. Non era un secchione, ma ci teneva a non restare indietro. Insomma, faceva il giusto necessario, ma senza mai arretrarsi, così da non tirare l'attenzione dei professori su di lui.«Ti pare che mi devo stirare le pergamene?» sussurrò alla bionda, divertito. Quel tizio gli metteva davvero i brividi.
    Marshall Carter-Johnson, IV anno, Tassorosso

    - Interagito con Ruby;
    - Salutato il proff e posato la pergamena tutta stropicciata (compito assegnato) sul banco. :occhioni:


    Edited by -mars - 20/12/2022, 18:24
     
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