Lezione di Difesa Contro le Arti Oscure A.S. 2022/2023

ammessi studenti DAL 4° ANNO IN SU.

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  1. DylanW.
     
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    Kylkenny, Irlanda

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    Dylan
    2 Dicembre, metà mattina.

    Dicembre era giunto e con esso Hogwarts andava addobbandosi dei colori del Natale. Ghirlande, pungitopo e lucine di ogni tipo scaldavano la fredda pietra del castello. Il vicepreside guardò ad essi con un sospiro. «Non sia così tetro!» Lo aveva spronato il vecchio preside dalla sua seduta, gli occhi scuri scintillanti della gioia delle imminenti festività. “Il solito bambino”, l’aveva invece bollato il White rimanendo impassibile alla manata affettuosa che l’altro andava scontrandogli alle spalle. Aveva alzato una mano, di risposta, e aveva fatto un cenno non meglio definito ma che alludesse al fatto che appoggiava tutto quel teatrino seppure senza troppo entusiasmo. Aveva altro da fare. Riunioni da presiedere, incontri da tenere... soprattutto con i rappresentanti dei genitori di quei piccoli delinquenti che s’aggiravano per il castello. Dopo Halloween, come aveva previsto, il clima con i genitori era andato tendendosi; immediatamente erano scattati sulla difensiva delle loro piccole creature e a gran voce avevano richiesto la testa del responsabile. Edevane non aveva saputo uscirne balbettando frasette di circostanza che altro non avevano fatto se non scaldare ulteriormente gli animi. Divertente. Dylan aveva quindi dovuto assumere il controllo totale della situazione mettendo su, con l’aiuto del fidato Blackwood, una sorta di squadra d’inquisizione che, come per magia, aveva dato il risultato portando nell’ufficio del suddetto vicepreside il recalcitrante Romanov. Il ragazzo, investito della carica di capro espiatorio, in un primo momento non aveva accettato di buon grado quell’imposizione ma poi, quando il White lo aveva messo sottilmente con le spalle al muro proponendogli un accordo tutto sommato vantaggioso, aveva finito per accettare quella colpa e silenziosamente ne scontava lo scotto. Il consenso verso Dylan da parte dei genitori era quindi schizzato alle stelle e, sottobanco, tra di loro cominciavano a circolare commenti sempre più pressanti riguardanti l’inettitudine di Edevane e del suo operato, di quanto fosse oramai anziano e cagionevole e, i più temerari, avevano persino cominciato a caldeggiare l’idea che forse era giunto per lui il momento di ritirarsi in pensione. Dylan dentro di sé gongolava del risultato. Eccellente, persino meglio di quanto sperasse.

    La lezione delle classi di secondo e terzo anno si concluse priva di particolari intoppi. Qualche alunno, come al solito, era stato più vispo rispetto agli altri ma era bastata l’occhiata raggelante del docente a placare anche l’animo più sedizioso stabilendo l’ordine. «Per cui, signori, due rotoli di pergamena d’analisi sulla creatura e sul metodo d’approccio ad essa. In conclusione, poi, voglio che scriviate un paragrafo dettagliato d’analisi introspettiva di quelli che sono stati i vostri errori nell’approccio.» Un classico delle sue lezioni basate sulla conoscenza completa della teoria che avrebbe poi dovuto agevolare la reazione dello studente nel momento della pratica. Non sempre era così, alcuni lasciavano che fossero le emozioni a prendere il sopravvento e questo portava puntualmente ad un blocco nella reazione. Un classico, ma il suo compito risiedeva proprio in quel punto: insegnare loro come reagire alla paura. Il tutto, quindi, stava nel modo in cui si correggeva la propria traiettoria e questo poteva ammirarlo con più soddisfazione nei ragazzi degli anni superiori che cominciava ad entrare con più maturità in quel meccanismo. «Andate pure, a lunedì!» Tornò alla cattedra sistemando i rotoli di pergamena che aveva raccolto all’inizio della lezione e con alcuni colpi di bacchetta li ordinò in ordine alfabetico raggruppandoli distintamente insieme a modo che andassero successivamente a riporsi nello scomparto anteriore della valigetta scura. Si sedette alla cattedra aprendo l’agenda e spuntando l’ordine del giorno, la lezione successiva sarebbe stata agli studenti di quarto e quinto anno e, nonostante il suo disappunto, ad eventuali studenti del sesto anno che avevano bisogno di un rinfresco delle nozioni. Appuntò alcune informazioni e successivamente preparò l’aula a quanto avrebbero visto attendendo la successiva ondata di alunni. La lezione era quella di metà mattino e dalla porta nuovamente aperta poteva sentire il classico brusio del cambio ora.
    «Buongiorno a tutti», scandì aprendo un amabile sorriso che avrebbe fatto eco al benvenuto a palmi aperti verso gli studenti. S’alzò dalla cattedra e con un colpo di bacchetta, dopo una rapida occhiata all’orologio a parete, sigillò l’ingresso all’aula. Come i ragazzi ben sapevano Dylan ammetteva un ritardo massimo di cinque minuti d’orologio, dopodiché, il docente decurtava dieci punti per studente assente o ritardatario privo di giustifica. Prese quindi posto dinanzi la cattedra poggiandovi la parte bassa della schiena. La lezione poteva avere inizio!
    «Quest’oggi la lezione non sarà unicamente di teoria come la precedente, svolgeremo una parte più pratica che vi vedrà comunque preparati se avrete eseguito il compito che vi ho commissionato la settimana scorsa. A tal proposito lasciate pure le pergamene sui banchi. Ve le restituirò corrette con il voto la prossima volta... Per quanto riguarda quelle di settimana scorsa i miei complimenti vanno a...» con un cenno elegante della mano sui banchi comparirono i rispettivi compiti corretti nel cui angolo destro superiore era riportata la lettera del voto, «lla signorina Andersen. Davvero un ottimo lavoro!» Batté un paio di volte le mani in suo onore prima di darsi una leggera spinta per cominciare a passeggiare tra i banchi degli studenti. «Ebbene, nella lezione di quest’oggi avremo a che fare con l’arte delle illusioni. Cosa sapete dirmi in merito? Che tipologia d’incantesimi esistono? E che cosa permettono d’ottenere?» Si fermò, il suo incedere tranquillo lo aveva portato al centro dell'aula, inclinò il capo e attese che le prime risposte giungessero.


    Benvenuti alla prima lezione di DCAO per gli anni superiori al quarto.
    Eventuali ritardatari sopra i 5 minuti potrebbero non essere accettati, a vostro rischio e pericolo con il White!

    Ricordo a tutti le regole basilari di una role multipla: LO SPOILER.
    Per ogni spoiler dimenticato verranno sottratti 10 punti alla casa d'appartenenza del player dimentico.
    Siete tenuti a scrivere: Nome, Cognome, la casa di appartenenza e l’anno frequentato. In più, una breve descrizione delle vostre azioni nominando i pg con cui avete interagito o solamente citato.
    Esempio:
    “Tizio Caio, III anno, Dittorosa
    Entrato in classe e risposto ad una delle domande, interagito con Pinco Pallo”

    Questa è la prima lezione giocata on-gdr ma chiaramente le lezioni sono iniziate il primo settembre, ergo, conoscete Dylan per il suo essere autoritario ed intransigente.

    Promemoria per tutti: siamo a lezione, stiamo imparando un argomento nuovo... l'onniscienza non è ancora stata data di serie, giocatevi senza paura eventuali dubbi, domande, perplessità, errori in base al vostro pg e... BUON DIVERTIMENTO!
    Non esistono risposte propriamente giuste o sbagliate, sbizzarritevi con i ragionamenti!

    Per dubbi circa lo svolgimento di una lezione invito a leggere il regolamento di cui di seguito riporterò un estratto circa i ritardi:
    CITAZIONE
    “Indi per cui, post che arriveranno oltre la scadenza saranno valutati con un MALUS FINO A -30 PUNTI alla casa di appartenenza dello studente e, a discrezione del professore master della lezione, la cancellazione del post stesso con annesso punteggio dimezzato alla voce presenza e obbligo di recuperare entrambi i giri.”

    Scadenza lunedì 12 entro le ore 12.
    NON SONO ACCETTATE RISPOSTE OLTRE LA SCADENZA.
    Andrò avanti postando martedì. :flow:
     
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40 replies since 5/12/2022, 08:30   1136 views
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