Lezione di Trasfigurazione A.S.2022/2023

Ammessi solo studenti fino al 3° anno

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  1. Kynthia
     
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    ★★★

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    Grifondoro
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    “CARRIE” quella maledetta “DOVE SONO LE MIE CALZE” quando sparisce qualcosa, la responsabile è sempre lei. Carrie fra tutte le mie coinquiline è quella che meno conosce la definizione di spazio personale. Com'è che dice il detto? Combattere il fuoco con il fuoco. Perfetto “ok bene” dopo aver controllato per quindicesima volta sotto ai letti di ognuna di noi, la mia decisione è irreversibile “vorrà dire che prenderò le tue” e così faccio immergendo la mano in uno dei suoi cassetti incasinati. Pesco un paio di collant e prima di indossarli mi assicuro che non abbiano buchi visibili. Ci manca soltanto questa.
    Per colpa della grifondoro non ho neanche il tempo di passare a fare colazione, sono stata condannata ad una pancia brontolante fino all'ora di pranzo. Che bello, che gioia. Lo stesso sentimento VERO (giuro) di gioia, mi coglie quando apro la porta dell'aula di trasfigurazione “buongio...rno?” il saluto mi parte in automatico, ma si fa dubbio quando scorgo le decorazioni natalizie con cui è stata arricchita la stanza. Qui ad Hogwarts il Natale parte con anticipo, gli elfi si trasformano in piccoli aiutanti di Babbo Natale e io vengo presa dalla malinconia, quest'anno che lo passerò da sola ancora più di qualsiasi altro anno. Espiro gonfiando le guance come se volessi allontanare da me l'aria natalizia, ovviamente in un tentativo fallimentare. Guardo l'albero, i colori del runner, è tutto perfettamente coordinato.
    E quello è un tasso. Sulla scrivania. C'è un tasso sulla scrivania addobbato con un fiocco come se fosse un pacco regalo “ma che succede oggi...” mi stupisco del fatto che ancora mi stupisca delle stranezze che continuano a ripetersi tra le mura di questa scuola, a cadenza regolare. Quindi faccio spallucce, mi rassegno alla cosa. Non stacco gli occhi dall'animale mentre mi dirigo verso un comodo banco in terza fila, sia mai che alla bestia venga voglia di iniziare a scorrazzare per l'aula. Fino a quando, plotwist, al tasso non viene davvero voglia di saltare giù dalla scrivania. Il panico dura appena un istante, perchè la sua vera identità è in realtà quella della professoressa Huxley, con la sua solita faccia sorridente “che bel trick” sussurro a voce bassa, pensando che effettivamente vista la materia di oggi, potevamo aspettarci una simile trasformazione. Quest'ultima introduce l'argomento del giorno, annuisco aprendo il quaderno su una pagina vuota e scrivendo in alto "Animagus". Argomento a me non del tutto sconosciuto, visto che ho un padre che si trasforma in falco pellegrino. Questa cosa in realtà mi ha sempre messo ansia, perchè ogni volta che mi ritrovo a vedere un esemplare di quell'uccello solcare i cieli, credo sia mia padre venuto per spiarmi. Visto il modo brusco in cui l'ho allontanato in questi mesi, non mi sorprenderei se i mio dubbio si rivelasse vero.
    Un'interrogazione poi, era proprio quello che ci voleva per mettere la ciliegina sulla torta alla giornata. Istintivamente scivolo un po' di più sulla sedia mordendomi il labbro inferiore, come se questo semplice movimento mi facesse diventare magicamente invisibile. Chiaramente, mi sbagliavo. Lloyd, sì, quello è proprio il mio cognome. Cazzo che culo, dopo l'umiliazione della partita di quidditch che - almeno per me- ha fatto schifo, ci manca soltanto un'umiliazione anche a lezione. Prima partita, primo grande fallimento, non ho praticamente portato a termine un'azione in maniera decente.
    Comunque inizia la mia walk of shame: mi alzo dalla sedia rassegnata, seguita da qualche mio compagno. Seguo il percorso indicato dal tappeto e poi prendo posizione accanto alla cattedra, come indicato dall'insegnante. E attendo. Attendo pazientemente che sia il mio turno per parlare, o la va o la spacca. Attendo la prima persona, poi la seconda... la terza... sono l'ultima. Ho ascoltato i miei compagni, chi di più chi di meno, tutte le domande comunque vertevano sullo stesso argomento. Niente voli pindarici da una cosa all'altra o altre robe strane, tutto molto lineare. Bene, ora vediamo di non fare proprio scena mutissima. Qualcosa la dovrei sapere. Ho capito la domanda, ottimo, ora vediamo di elaborare una risposta “dunque...” rifletto alzando leggermente il mento, un po' a cercare di ricollegare insieme i pezzi "potremmo, ad esempio, decidere di trasformarci in un topo. A quel punto vista la scarsa intelligenza dell'animale, la nostra trasfigurazione dipenderebbe da un'altra persona perchè acquisteremmo l'intelligenza del topo perdendo quella umana. In pratica, si rischia di restare bloccati nel corpo dell'animale per sempre” con gli esempi sono sempre stata più brava ad esprimermi. Non mi viene in mente altro da aggiungere, quindi preferisco tacere invece di rischiare di aggiungere roba che non c'entra niente. Un'altra brutta figura danneggerebbe troppo il mio orgoglio.

    Kynthia Lloyd, III anno, Grifondoro.
    Interagito con Carrie . Arrivata in classe e rimasta "piacevolmente" colpita dalle decorazioni natalizie.
    Interagito con chiunque possa essere seduto accanto a lei ed averla sentita parlare.
    Interagito con l'insegnante e risposto alla domanda.



     
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53 replies since 1/12/2022, 16:39   1499 views
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