Venomous moon

with Edmund, Eileen and Javier.

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    «Tutta tua» Sentenziò l'uomo in seguito alla curiosa richiesta del succhiasangue. Cedeño era una persona, se così si poteva ancora chiamare, interessante. I due maghi oscuri avevano avuto modo di interagire svariate volte e fin da subito si erano ritrovati ad essere in accordo su numerosi argomenti, tant'è che alla fine l'ex Serpeverde si era ritrovato a chiedersi se quell'uomo non fosse colui che faceva al caso loro. Era stato così che il vampiro lì presente era infine entrato ufficialmente a far parte di quel piano perfettamente pianificato e ora stava facendo loro riflettere su un punto cruciale per la riuscita e la discrezione dello stesso, un punto che probabilmente aveva già dato a tutti e tre da pensare, ma che ora non si poteva sottovalutare,
    sarebbe stato sciocco farlo. Sicuramente il mangiamorte avrebbe trovato il modo di sbarazzarsi di quel corpo, si era occupato di simili impicci molteplici volte e mai era stato scoperto dagli auror di quel paese, ma se c'era qualcuno che insisteva tanto per farlo al posto suo non si sentiva affatto in dovere di protestare. Era un po' come avere la botte piena e la moglie ubriaca. Una moglie in grado di stare al suo posto e possibilmente in silenzio per non infastidirlo con le sue stupide pretese, ma pur sempre una moglie. «Ho già provveduto io alla sua memoria, per tutto ciò che riguarda questa serata è pulita, il resto starà a te Javier...» Sibilò l'uomo con tono basso e rilassato mentre si rivolgeva al vampiro con quel grado in più di confidenza che il vicepreside ancora non poteva vantare nei suoi riguardi. Non lo avrebbe definito un amico, quello no, Edmund non era il tipo da fare amicizia o stringere alcun tipo di rapporto duraturo che non fosse inerente ai suoi affari personali, ma si fidava di lui e ci avrebbe messo la mano sul fuoco sul fatto che quel bastardo non si sarebbe lasciato sfuggire la puttana dai capelli ramati. «Ci si vede, solito posto solita ora...» Fece alla volta del vampiro prima che scomparisse posato dietro al cumulo di macerie che presto sarebbero state eliminate dai due mangiamorte. Si riferiva a un vecchio bar poco frequentato nel quale si era ritrovato a conversare svariate volte con l'uomo e un buon bicchciere di vino rosso e ormai quell'amichevole incontro era divenuto un po' un appuntamento fisso e disinteressato dove poter interagire lontano da occhi indiscreti. «siamo in perfetto orario» Annunciò volgendo un veloce sguardo al suo orologio da polso dal cinturino in pelle nera. Tutto era andato secondo i piani e dopo aver ripulito l'area e aver castato qualche incanto illusivo atto a confondere l'occhio umano per convincerlo che nulla di quel posto fosse mutato, si diressero a passi svelti verso la sala grande. Lì avrebbero preso nuovamente posto sulle maestose seggiole del tavolo del personale scolastico, dove dando sfoggio delle loro migliori doti attoriali, avrebbero finto di risvegliarsi da quel sonno privo di sogni nel quale tutti gli adulti erano caduti vittima. Nessuno si sarebbe accorto di nulla e nei giorni seguenti il vicepreside avrebbe ordinato al Blackwood di indagare a fondo per trovare il colpevole dietro quel crudele scherzo. L'uomo avrebbe finto di faticare a trovarne uno per le prime settimane ma poi, grazie a una strabiliante intuizione e a prove che si sarebbero rivelate schiaccianti lo avrebbe infine trovato e tutti i genitori e studenti avrebbero avuto finalmente pace. Insomma, tutto è bene quel che finisce bene.«Buonanotte Sognor White...» Sussurrò divertito con un ghigno compiaciuto sul volto mentre si lasciava ricadere sul duro legno della sua seggiola per poi avvicinarla al tavolo e "svenire" a peso morto sul suo piatto della cena. La performance prima di tutto. Avrebbe avuto modo in seguito di ripulirsi della glassa al caramello salato che gli si era appiccicata alla guancia.
    Fu quando cominciò a udire i primi gridolini confusi degli studenti che, fingendosi intontito e stupito quanto i suoi colleghi, si ridestò dal suo apparente sonno per tentare allarmato di placare l'orda di ragazzini spaventati che saltavano come grilli dalle panche sulle quali erano seduti per poi cercare il conforto dei loro amici più stretti o andare a minacciare coloro che presumibilmente li avevano fatti fuori. Che visione gradevole.


    Conclusa!! Andate tutti in pace, tutti tranne la psicologa, lei e la pace dei sensi non avranno modo di incontrarsi per un po' temo.
     
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11 replies since 7/11/2022, 00:48   314 views
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