Devil's trill

Quest di Halloween (aperta solo agli studenti)

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  1. David_
     
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    Serpeverde
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    David odiava le feste, le decorazioni, i balli e gli inutili banchetti che quella scuola di merda organizzava, come quello a cui si trovava adesso. Era il trentuno di ottobre, Halloween, e secondo la leggenda quella notte il velo tra il regno dei vivi e quello dei morti si sarebbe assottigliato. Chissà se le anime degli uomini che aveva ucciso qualche mese fa sarebbero andate a fargli visita, non gli sarebbe dispiaciuto vedere la loro faccia arrabbiata e schifata ancora una volta. Ghignò, versandosi del succo di zucca in un calce e pensando che anche lui era diventato uno dei mostri di quella singolare festività. Se fosse andato tra i babbani avrebbe visto molti di loro travestiti da lupo mannaro, quei cretini non avevano idea che la bestia che tanto amavano era reale e che, molte volte, era stata a pochi passi da loro.
    Bevve un po' di succo e fece un'espressione schifata, ci voleva come minimo mezza bottiglia vodka per renderlo decente, ma davanti all'intero corpo docenti era meglio non rischiare. Posò in malo modo il calice sul tavolo, ne aveva abbastanza di stare lì in mezzo a quei coglioni e le occhiatacce di alcuni di loro gli stavano facendo girare le palle. Che cazzo volevano? Un autografo? Visto che il professore di volo lo aveva sponsorizzato per essere il futuro capitano della squadra li poteva capire, era un ruolo ambito da molti. Di andare bene a scuola non gliene fotteva un cazzo, gli bastava avere la sufficienza, ma il Quidditch era un'altra storia. Era sempre stato un tipo competitivo; quell'anno si era messo in testa che avrebbero vinto il campionato e che sarebbe stato lui ad alzare la coppa. Il suo nome sarebbe stato nella Sala Trofei per i prossimi vent'anni e tutti lo avrebbero ricordato. Per fortuna quel bastardo di suo fratello non aveva fatto domanda per entrare in squadra, non avrebbe mai accettato la sua candidatura. Già era una rottura di cazzo vedere Dragonov agli allenamenti, ci mancava solo quel verme. Lo guardò di traverso, era dall'altra parte della tavolata e stava flirtando con una ragazza che si era scopato qualche tempo fa. Avevano anche gli stessi gusti. Cattivo sangue non mente. Nel mentre, erano finalmente arrivati al dolce, quella cena del cazzo era giunta al termine. Non vedeva l'ora di mandare a fanculo tutti per andarsene in camera sua a farsi una bella dormita. Si accorse che tutti stavano provando i confetti che erano apparsi sulla tavolata, al che decise di farlo anche lui, sembravano buoni. Ne prese due, uno verde e l'altro rosa, e li assaggiò. Non male. Continuò a mangiarli finché non sentì la testa pesante, a stento riusciva a tenere gli occhi aperti. Che cazzo gli prendeva? Non ebbe il tempo di pensare più a niente perché cadde addormentato sul tavolo. Riprese conoscenza poco dopo e si guardò attorno con fare confuso. Perché i professori stavano dormendo, che era un pigiama party in grande stile? Si alzò in piedi, gli altri erano straniti come lui e non avevano idea di cosa stesse succedendo. Scavalcò la panca e si diresse verso Micheal, magari era lui l'artefice di questa pagliacciata, quello stronzo ne era capace. Durante il tragitto prese un coltello senza pensarci, avvicinandosi sempre più al suo caro fratellino. Non appena quegli odiosi occhi verdi ricambiarono il suo sguardo, una rabbia incontrollata prese possesso del suo corpo. La bestia dentro di lui voleva sentire l'odore del sangue, così David accelerò il passo fino a trovarsi faccia a faccia con la persona che più odiava al mondo. «Sei sempre tu. Non ti sopporto più, devi sparire.» Con uno scatto gli portò entrambe le mani al collo e iniziò a stringere. Micheal si ribellò, e come se lo fece, ma un misero essere umano non poteva competere con la forza di un mannaro. Il respiro si fece sempre più corto e David si stava divertendo, rideva come un matto mentre uccideva il suo tormento. Il suo viso era grottesco, deforme e anche se non era trasformato aveva le fattezze di un mostro. «Ci vediamo...dall'altra par..te... stronzo»Anche in punto di morte era un bastardo, tipico degli Harris. «Contaci.» Sibilò prima di piantargli il coltello nella giugulare. Smise di dimenarsi e cadde a terra privo di vita. Il suo fratellino era morto, la sanguisuga che lo seguiva ovunque non c'era più. David sentì qualcosa dentro di lui rompersi e iniziò a ridere nervosamente. E adesso chi avrebbe tormentato? Chi avrebbe offeso? Chi avrebbe massacrato? Era vuoto il mondo senza la sua ossessione. Quando si calmò estrasse il coltello, leccò il sangue e ghignò. Altri avrebbero subito la stessa sorte di suo fratello quella notte, anche se nessuno avrebbe mai preso il suo posto. Micheal era la sua metà e, se fosse morto anche lui, lo avrebbe raggiunto all'inferno per tormentarlo ancora. Niente e nessuno li avrebbe separati.



    Si rompe il di stare alla festa, ma resiste e decide di provare i confetti come fanno tutti. Si addormenta e quando si sveglia è confuso, vede gli inseganti dormire e crede sia stata opera di suo fratello. Va da lui, prendendo un coltello, e poi preso da una rabbia improvvisa prima lo soffoca e poi gli piante il coltello nella giugulare. (Fatto con il permesso della player ovviamente). Adesso è un pazzo che vuole uccidere tutti


    Edited by David_ - 1/11/2022, 23:28
     
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58 replies since 31/10/2022, 10:30   1848 views
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