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Christopher O'Neill | Professore di CDCM
Per Christopher l'insegnamento non era mai stata la prima scelta, nella vita si era sempre detto un avventuriero, un esploratore. Per lunghi anni aveva viaggiato in giro per il mondo cercando di scoprire quante più cose possibili sulle creature che lo abitavano e ora, ora che si poteva dire piuttosto soddisfatto delle sue conoscenze aveva deciso di diffonderle impollinando le menti di tanti ragazzi durante i mesi scolastici, per poi continuare a farlo con la propria in quelli di vacanza. Durante quei mesi non stava mai molto fermo in un posto, viaggiava, esplorara e si definiva un vero e proprio nomade, ma quando il suo viaggio toccava come meta la Scozia si impegnava molto per riuscire a fare del suo meglio sia per insegnare, sia per combattere il suo impulso di ripartire. Impulso che quando capitavano situazioni come quella del signor Dragonov, era difficile da sopprimere. Per come era fatto avrebbe mollato tutto e tutti mandandoli al diavolo perché odiava chi non gli dava retta, ma lì, a Hogwarts, questo lusso non se lo poteva permettere, doveva resistere, mandare giù l'amara pillola e continuare a testa alta a istruire i ragazzi, pure quando questi erano così negligenti da far imbizzarrire un Tuono Alato.
Estrasse prontamente la bacchetta e puntandola verso il petto dell'animale fece in mondo che esso smettesse di dimenarsi nel tentativo di disarcionare il Serpeverde. Al tempo della scuola col cavolo che avrebbe aiutato un figlio di Salazar a salvarsi, ma ora che era professore lasciar morire per spiaccicamento al suolo uno studente non sarebbe stato visto molto di buon occhio. «Spero sinceramente che la prossima volta che avrà a che fare con questo tipo di creature sarà ben più calmo e preparato» Lo rimproverò decretando così la fine della lezione per il ragazzo. «Una simile performance non è nemmeno degna della votazione più bassa a noi concessa dare, sfruttare così una povera creatura per piegarla al prorio volere contro il suo è disumano! Si vergogni» L'ex Grifondoro era nero di rabbia e a fatica riuscì a trattenere la sua indole aggressiva. Trattare così le creature andava contro ogni suo principio, perché se era concesso imporsi su di loro per evitare che tali fragili e spesso spaventate creature si facessero del male o ne facessero ad altri, così, solo per il proprio piacere personale o per portare a termine un esercizio evidentemente troppo difficile da portare a termine senza scorciatoie, non lo era affatto. Esasperato dalla situazione si massaggiò un paio di volte le tempie per poi tornare -una volta congedato il ragazzo- a prestare attenzione agli altri studenti che bene o male tentavano di fare del loro meglio per portare a termine il compito a loro assegnato. «Signorina scott! Birdwatching lo può fare altrove» Urlò ormai esasperato dal comportamento particolarmente strano ed eccentrico di quella Serpeverde. Che aveva quella casata che non andava? Li sceglievano forse col lanternino?
Fu poi il turno di farsi venire dei mezzi attacchi di cuore mentre prima un ragazzo rischiava di cadere in volo e poi un'altra cadde direttamente a terra una volta scesa dalla creatura. «Ragazzi, la prossima volta che vi farò esercitare con queste creature pretenderò molta più attenzione, intesi?» E sì signorina White, ci sarà una prossima volta. Pensò fra sé e sé rispondendo mentalmente a una domanda mai espressa mentre osservava la giovane Tassorosso barcollare semi morente per i recinti. Se solo non fosse intervenuta l'ennesima serpe a correrle in soccorso ci avrebbe di certo pensato lui, ma si disse che forse era meglio così, avrebbe fatto fatica a empatizzare con una strega che nonostante il meraviglioso dono che creature o scope ci donavano -volare- si lasciava sopraffare in quel modo da una sciocca paura. Cos'era la paura se non un modo per mettersi alla prova e superare i propri limiti? E se poi si era pure benedetti col dono della magia tutto diventava più facile. Ti rompevi un osso? Pozione pronta all'uso. Ti feriti leggermente? Tutto risolto con un colpo di bacchetta. Cadevi pericolosamente nel vuoto da dieci metri di altezza? Aresto momentum e via che nessuno si schianta. Cos'era allora che spaventava così tanto quei poveri ragazzi? Proprio non lo capiva. «Visto le vostre lacune in materia mi aspetto cinque pagine di pergamena sull'argomento per la prossima settimana e chiunque non le presenterà si ritroverà a dare il cambio al signor Dragonov con la raccolta della pupù di ippogrifo. Siete avvisati!» Li guardò tutti con apprensione prima di congedarli. Lui non li odiava quei ragazzi, erano solo giovani e come tali andavano allevati e cresciuti, pure se alle volte risultava un po' difficile farlo. «E ora andatevene, avete una ventina di minuti prima della prossima lezione, alcuni di voi puzzano di fallimento, fatevi una doccia. Shoo, via di qua. Su su» Scherzò cacciandoli col sorriso sulle labbra mentre scuoteva la testa e si apprestava a far tornare tutte le creature nei recinti loro riservati. Tuono Alato apri sopracciglia incluso.
Lezione finita! Andate in pace. A breve riceverete pure i voti!  E ovviamente le pagine di pergamena sono solo ai fini di background, non osate consegnarle seriamente o vi faccio spalare pupù di ippogrifo per davvero!  |
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