Lezione di Cura delle Creature Magiche A.S. 2022/2023

ammessi studenti DAL 4° ANNO IN SU.

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  1. David_
     
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    Serpeverde
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    Uscì dal bagno nudo, si era appena fatto una doccia ed era solo in camera. Quello era stato il terzo cambio stanza che aveva fatto da quando aveva iniziato a frequentare quella scuola del cazzo, per fortuna i suoi coinquilini avevano l'abitudine di uscire presto la mattina quindi lui poteva andarsene in giro come voleva, quando voleva. Li aveva anche avvertiti di stare lontano dalle sue cose se non volevano ritrovarsi con qualche costola rotta e i due sembravano aver recepito bene il messaggio. Prese un' asciugamano dal comodino alla sua destra e la usò per asciugarsi. Si vestì lentamente, indossando, ancora una volta, quella stupida divisa e con la bacchetta si sistemò i capelli. Prese la tracolla ai piedi del letto senza neanche controllare che all' interno ci fossero i libri giusti, non gliene poteva fregar di meno, la caricò in spalla, pesava un niente, e si avviò verso l'aula di Cura. Un primino lo urtò, al che David gli lanciò un'occhiataccia ma non si disse nulla, continuò a camminare. L' anno scorso lo avrebbe preso a parole, anche sbattuto per terra, ma da quando si era trasformato le cose erano cambiate. Era sempre stato un tipo volubile e dall' incazzatura facile, bastava un niente e scattava, peccato che adesso non se lo potesse più permettere, non se voleva tenere segreta la sua vera natura. Quella del licantropo. Già troppe persone ne erano a conoscenza, e la cosa non gli andava per niente bene. Se suo padre l'avesse saputo lo avrebbe ammazzato e, questa volta, non poteva dargli torto visto che una delle tradizioni più antiche della sua famiglia era stata violata, dal nuovo erede per giunta. Per questo non poteva permettersi cedere a inutili provocazioni o sentimentalismi e correre il rischio di ritrovarsi con due occhi gialli permanenti o, peggio ancora, con un paio di artigli che, per un motivo o per un altro , erano spuntati spesso nelle settimane successive alla sua mutazione. Nel complesso, però, era felice di essersi trasformato perché questo voleva dire che non si era sbagliato, aveva avuto ragione sin dall' inizio. Certo, non gli era piaciuto il modo in cui era successo, né le conseguenze che quella metamorfosi aveva avuto non solo per lui, ma anche per altri. Non si sentiva in colpa nei confronti di quella persona, infondo tra loro non era mai scorso buon sangue, ma nemmeno era contento. Quel potere doveva essere riservato a pochi, non a tutti, soprattutto non a lei. E, anche se faceva fatica ad ammetterlo, si sentiva in parte responsabile. Rise amaramente, da quando David Harris aveva una coscienza?
    «Professore.» Lo salutò svogliatamente. Non guardò in faccia nessuno, fece solo un breve cenno di saluto al coniglio che sembrava depresso, poteva immaginare il perché, e si mise dietro a tutto. Non aveva voglia di parlare con nessuno, voleva essere lasciato in pace. Alzò gli occhi al cielo quando notò gli animali con cui avrebbe avuto a che fare quella mattina, uno peggio dell'altro. «Ben detto, Scott. Puzzano.» Non ci trovava niente di speciale in quelle creature, l' unico degno di nota era il Tuono Alato e nemmeno. Beh, per lo meno non rischiava di essere colpito da un fulmine. Il suo sguardo si posò sui Therstal, era la prima volta che li vedeva e sì, erano brutti come si diceva. Stranamente anche lui era a conoscenza del fatto che solo chi avesse visto qualcuno morire potesse farlo anche se, nel suo caso, era stato lui l'assassino della sua vittima o, per meglio dire, delle sue due vittime. Aveva ucciso un altro uomo a fine agosto, preso dalla rabbia gli aveva conficcato gli artigli nella giugulare, sorridendo come un matto e beandosi dell' odore del sangue. Inutile dire che fosse morto dissanguato. Non sapeva nulla di lui tranne il fatto che fosse un babbano sulla quarantina. Per non essere scoperto aveva seppellito in corpo , abitudine ereditata dal suo caro paparino. Dubitava che qualcuno potesse risalire a lui, aveva cancellato ogni traccia del suo tocco con la bacchetta, ma era sempre meglio essere prudenti in questi casi. Nel mentre incrociò le braccia e attese impaziente di essere smistato, già si era rotto il cazzo.



    David Harris, V anno, Serpeverde
    Arriva in aula e saluta il prof, cita Rose, risponde a Reina e aspetta.


    Cura delle Creature: 1
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    • Inviato il
      8/9/2022, 20:16
      David_
     
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