Lezione di Cura delle Creature Magiche A.S. 2022/2023

ammessi studenti DAL 4° ANNO IN SU.

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  1. Dragonov
     
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    Axel
    Axel spalancò gli occhi sul soffitto del baldacchino ed emise uno sbuffo di rassegnazione. Un altro giorno era passato ma non abbastanza rapidamente. I suoi occhi si mossero sul calendario fissando la grossa “X” rossa che vi aveva tracciato con una certa prepotenza appena aveva varcato la soglia della sua stanza. Doveva stare calmo o non sarebbe arrivato incolume alla successiva luna incazzato com’era con il mondo o più precisamente con due persone in particolare. Ma quel giorno non poteva rimanere imbronciato, non poteva odiare il mondo né poteva azzannare – metaforicamente s’intende – chiunque gli capitasse a tiro come aveva fatto nei giorni precedenti anche se, valutò, non avrebbe potuto comunque maltrattare nessuno come aveva invece fatto finché era fuori dalla scuola. Se durante le ultime missioni aveva eccessivamente calcato la mano sulle maledizioni buttando fuori un po’ della frustrazione che permeava adesso avrebbe dovuto contenersi altrimenti lo avrebbero sicuramente espulso e non poteva, non voleva che succedesse. Silenziosamente uscì dalla stanza dirigendosi in Sala Grande dove, complice il nervosismo, si sbafò più cibo del solito e successivamente si calzò a forza una maschera più sorridente del solito.
    «Buongiorno Paperella, buon compleanno», fece intercettando l’uscita della Corvonero circondandola immediatamente con un braccio intorno alle spalle. Le scoccò un bacio sulla fronte. Non usava quel nomignolo da un po’ di tempo e solo allora, pronunciandolo, se ne rese conto. Quel piccolo nickname era sempre riuscito a strappare un sorriso alla ragazza e sperò che anche in quel frangente, in quel tanto particolare giorno, avrebbe funzionato. Chissà se Skylee si sarebbe stupita del fatto che lui sapesse del suo compleanno e di fatto, per fugare ogni domanda disse: «Lennox lascia i moduli in bella vista», mentì accusando come informatore dei fatti il professore di volo che in realtà in quella storia non c’entrava nulla. La vera mano dietro quell’informazione era quella della Tassorosso ed Axel provava sentimenti contrastanti a riguardo. Da un lato era grato per l’ottima figura che gli stava facendo fare anche se, con ogni probabilità, l’intenzione della tassa era più rivolta ad un atto di protezione nei confronti dell’amica che per fare un favore a lui, e dall’altro... Scosse il capo. Non voleva pensarci. Non quel giorno o la collera, l’ansia e lo sgomento avrebbero nuovamente preso il sopravvento. «Sei emozionata? Prima lezione e andiamo a giocare con gli animaletti», la prese teneramente in giro puntando sulla passione della ragazza per le varie creature, soprattutto quelle in difficoltà. Forse era proprio quella maledetta passione nell’aiutare il prossimo che non faceva che metterla nei casini. Costantemente. La condusse all’esterno spingendola gentilmente quanto innocentemente a voltarsi nella direzione opposta quando individuò nel suo campo visivo la Tassorosso. No, proprio no. Arrivarono ai recinti dove trovarono il professor O’Neill e sarebbe rimasto in disparte se Skylee non lo avesse tirato verso i primi posti. Che palle. «Si vede bene anche dietro», le sussurrò seccato. Odiava stare in prima fila lì ci stavano i secchioni, gli sfigati, quelli che non vedevano l’ora di fare una pulizia approfondita dell’ano del professore per ottenere una “E” in registro. «Quello ti somiglia», soffiò chinandosi all’orecchio della ragazza ghignando poi divertito. O’Neill spiegò che avrebbero avuto a che fare con le bestie ed il mannaro, incrociando supponente le braccia al petto, inclinò il capo seccato. Vabbè, thestral e ippogrifi. Capirai! Ethan gliene aveva fatti catturare due ancora verso metà mese, sarebbe stato un gioco da ragazzi!
    «Caspita, mi devo contraddire già a quest'ora della mattina mi sa», il mannaro sospirò roteando gli occhi al cielo. Buongiorno! Abbassò lo sguardo sul prato verde cominciando a provare una certa insofferenza per le maniere del professore salvo poi alzare lo sguardo quando quest’ultimo indicò il tuono alato alle sue spalle. «Che culo, cazzo», borbottò. Aveva avuto a che fare con quei bastardi ma in quell’occasione lo aveva fatto con Ethan in prima linea e lui a supporto. Ora era tutto per lui. Osservò l’esemplare incrociando gli occhi ambrati della creatura che gli restituì la stessa occhiataccia. Partivano con il piede giusto.
    «Il tuono alato evoca tempeste», fece dopo aver alzato di poco la mano, svogliato. Pareva essere l’unico del suo anno a conoscerli e forse, nell’effettivo era così avendone affrontato già uno.



    Axel Dragonov, VI anno, Serpeverde

    Arrivato a lezione con Skylee con cui interagisce. Evitato ed ignorato Rose.
    Ha risposto con poca enfasi alla domanda
     
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46 replies since 2/9/2022, 07:30   1286 views
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