Lezione di Astronomia A.S. 2022/2023

ammessi studenti FINO AL 3° ANNO.

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    Susan Garcia | Professoressa di Astronomia

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    Non dovetti aspettare molto, anzi, non dovetti aspettare proprio poiché i primi studenti, a volte riuniti a piccoli gruppi, cominciarono a varcare l'ingresso dell'aula. Con un cenno del capo salutavo ognuno di loro e, dopo aver dato una controllata all'orologio da polso, a cinque minuti dall'orario di inizio della lezione chiusi la porta: la lezione poteva ufficialmente cominciare. Presi un respiro, rizzando le spalle e con voce cristallina decantai le prime domande alla platea che si era riunita. Le mani cominciarono a scattare presto verso l’alto inducendo il mio viso a piegarsi in un placido sorriso d’approvazione. Avrei dato parola a tutti, quindi, non c’era nessuna fretta, nessuna battaglia da vincere. L’unica cosa a vincere nella mia aula era l’apprendimento.
    «Esatto, signorina Scamander, ma con riserva», annuii alla ragazza schiacciandole un occhiolino. La sua risposta non era completa, certo, ma era esatta. «Signor Singh, grazie per la sua risposta leggermente fuori tema, ma la invito a darsi una calmata. Non è al parco giochi, siamo a una lezione. Si allontani dai telescopi non le ho dato il permesso di avvicinarsi o di muoversi in libertà.» Il sorriso che fino a qualche momento aveva abitato il mio viso svanì mentre il piglio serio, intransigente fulminava sul posto il Tassorosso. Non amavo la maleducazione ed ero un insegnante, non la loro compagna di avventure. «Quale parte nell’introduzione alla lezione non è stata chiara?» Conclusi spostando lo sguardo anche verso gli altri studenti, fissandoli uno ad uno. Ero buona, sì, ma allo stesso modo sapevo diventare severa e rigida al bisogno. «Benissimo Signor Rider e anche a lei Signor Parker. Molto bene Signorina Mcmillan!» Presi nuovamente del buonumore dopo gli ottimi interventi dei ragazzi a cui manifestai tutto il mio assenso. Mi stavano dando soddisfazione soprattutto dimostrandomi quanto ci stessero provando con le loro risposte. Per me era importante. Ulteriori cenni d’assenso e d’approvazione li elargii ai signori Watanabe e Hardice per poi annuire con vigore alle parole della Maffei. «Molto bene!» Mi piaceva invogliare e stimolare in positivo i miei studenti. «Oh... sì, certamente Signor Dessau!» Mi fermai solo un istante aggrottando le sopracciglia scure, «è corretto così?» Chiesi brevemente prima di riprendere la risposta alla sua osservazione che avevo ascoltato per la sua particolarità. «Per semplificare e spiegare a tutti il concetto potrei usare lei come stesso esempio. Se noi fossimo le tante suddivisioni che ci sono nell’universo, lei, rappresentando il sistema solare, sarebbe un minuscolo elemento che in mezzo a noi potrebbe anche scomparire da solo, ma se non ci fosse, a tutti noi mancherebbe quel qualcosa che servirebbe a mantenere un equilibrio stabile. Questo equilibrio ora si è creato con il passare di molteplici anni e che se rotto, potrebbe creare danni catastrofici a tutti... Ora se lei si vede nel mezzo del mondo può constatare questa similitudine con esattezza.» Lo fissai con intenzione per qualche attimo. «Lei e i compagni che seguono il suo esempio, si siedano composti grazie. O deduco che siate stanchi e quindi dovrete poi ripassare questa lezione, ad esempio, domani pomeriggio perché quest’orario non vi è abbastanza consono?» Altro avvertimento questa volta inserendo una minaccia ben più consistente: obbligarli ad un’interrogazione nel pomeriggio seguente. Fissai nuovamente ognuno di loro cercando di imprimere la serietà delle mie azioni. Non stavo scherzando e se avessero continuato in questa direzione sarei passata ai fatti. Mi voltai e continuai a spiegare ma con la coda dell’occhio ebbi come la sensazione di avvertire qualcosa di strano serpeggiare tra i ragazzi, ma non ne fui abbastanza convinta e sicura perciò continuai passando oltre la Von Nassau e la Blanchard.
    «Benissimo ragazzi! Sono contenta che sapevate la risposta o ci abbiate provato. È importate provarci, ascoltare ed osservare, sono regole fondamentali soprattutto e non solo per studiare astronomia. Le vostre risposte erano esatte chi più, chi leggermente fuori tema ma va benissimo. Sintetizzando il tutto: il sistema solare è un sistema planetario costituito da una varietà di corpi celesti, essi vengono mantenuti in orbita grazie alla forza gravitazionale che deriva dal Sole. Essi sono...» passeggiando tra i tavolini presi ad elencare lentamente permettendo loro di prendere appunti manualmente o, attraverso delle penne prendi appunti incantate. «Il Sole è la stella attorno cui ruotano i corpi celesti del nostro sistema, dunque è un vero e proprio centro gravitazionale oltre che un'enorme fonte di energia termica. I pianeti e gli altri corpi orbitano attorno ad esso grazie alla sua massa, che costituisce la quasi totalità della materia presente in tutto il sistema solare. Quindi, per quanto possa sembrare piccolo visto lassù in cielo questa è solo un’illusione data dalla distanza poiché rispetto a noi è decisamente grande.» Passai successivamente ad illustrare i pianeti componenti il sistema solare e, visto che gli stessi ragazzi avevano tirato fuori l’argomento decisi per un affondo su Plutone. «Come avete riferito anche voi, nel 2006, la Comunità Scientifica Babbana, CSB, ha escluso Plutone classificandolo come pianeta nano e non più come pianeta a tutti gli effetti, quindi, dando quando ci riferiamo alla dicitura babbana il sistema solare sarà formato da otto pianeti. Questo perché la nostra comunità magica non si è espressa su questo fronte, pertanto, per noi maghi e streghe, considereremo canonici i nove includendo Plutone stesso.» Mi fermai per dare loro il tempo di assimilare e scrivere poi, ripresi nuovamente a camminare illustrando quello che sarebbe stato il compito per quella sera. «Come noterete mi sto soffermando su i pianeti proprio perché oggi andremo a scoprire e studiare uno di essi. Precisamente il pianeta Marte.» Con l’indice puntai verso il cielo indicando un punticino appena visibile, lievemente rossastro se guardato con i dovuti strumenti. «Adesso vi dividerò in gruppi e ci avvicineremo ai telescopi per poter osservare la volta celeste e Marte. Non giocate con gli strumenti e badate, non lo ripeterò una seconda volta, sono stata chiara?» Sentenziai severa prima di cominciare a dividere la classe nei famosi gruppi. «Bene! Mentre a turno osserverete Marte vi do delle indicazioni su questo spettacolare pianeta.» Un colpo di bacchetta e i telescopi si mossero sollevandosi e puntando nella posizione precisa. «Prendete come posizione la luna, successivamente spostatevi leggerissimamente a sinistra. Lì noterete un punticino di una luminosità particolare, colorata. Sapete dirmi di quale colore?» Mi riferivo ad Aldebaran, la stella dal colorito aranciato. «In questo momento abbiamo l’allineamento della stella con il pianeta Marte, osservando meglio noterete i contorni che definiscono il pianeta Marte. Continuate ad osservare alternandovi adesso, grazie.» Cominciai a passeggiare dietro di loro controllandoli affinché eseguissero il compito e soprattutto non giocassero con quella preziosa attrezzatura, nel mentre, cominciai a snocciolare le informazioni riguardanti “il pianeta rosso” non mancando di elargire un cenno d’apprezzamento verso uno studente Serpeverde, Hardice, per le nozioni corrette che aveva elencato poco prima. Lasciai i ragazzi osservare a turno e con la bacchetta comandai il gesso affinché disegnasse il simbolo del pianeta sulla lavagna posta a lato. «Bene! Come alcuni di voi dovrebbero sapere questi elementi nello spazio hanno il “potere” d’influenzare con la loro energia, l’energia di altri corpi, quindi, anche della terra e non solo! Anche di noi streghe e maghi. In alcuni periodi ben precisi hanno la capacità d’influire su alcuni poteri o su alcuni incanti per fare un esempio tra questi ci sono sicuramente gli incanti riguardanti la sfera dei sentimenti e delle intenzioni. Inoltre possono influire sull’esito delle pozioni. Riuscite a farmi un esempio di pozioni influenzate dagli astri?» Mi spostai quindi verso il primo gruppo di ragazzi e mettendomi lato a loro con un colpo di bacchetta feci apparire l’ologramma di Marte in miniatura affinché ogni gruppo potesse apprezzarne i dettagli.
    «Come vi dicevo l’avvicinamento di Marte alla terra per noi maghi e streghe ha delle conseguenze che a volte non cogliamo subito. Vorrei porvi due quesiti prima di passare a un piccolo esercizio pratico che vi darà una dimostrazione di quello che stiamo studiando adesso. Secondo voi, quali aspetti che sia azioni, sentimenti o altro potrebbe aumentare, diminuire o modificare in noi? Qualcuno di voi ha mai notato dei cambiamenti in sé stesso o in altri riguardo alcune circostanze della volta celeste?» Mi fermai attendendo le loro e nel mentre andai verso un tavolino dove al di sopra erano poste delle piccole fialette, alcune con un tappo marroncino, alcune con un tappo nero.


    Prossima data di scadenza 15/9. Riceverete il mio post il 16.
    Vi ricordo, come sempre, di scrivere nello Spoiler: Nome, Cognome, la casa di appartenenza e l’anno frequentato. In più, una breve descrizione delle vostre azioni nominando i pg con cui avete interagito o solamente citato.
    Da questo giro in poi aggiungete anche il gruppo a cui apparterrete, esempio: "Gruppo A".


    Gruppi dei ragazzi:

    Gruppo A: Diamond Rain Scamander e Amelie Von Nassau
    Gruppo B: Alexander Reid e Wilder Singh
    Gruppo C: Ryuu Watanabe e Amanda Mcmillan
    Gruppo D: Marcel Anhalt-Dessau e Malachai Parker
    Gruppo E: Seán Hardice, Giuggis Maffei e Arya Blanchard
     
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47 replies since 2/9/2022, 07:30   1368 views
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