Lezione di Astronomia A.S. 2022/2023

ammessi studenti FINO AL 3° ANNO.

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1. seán
     
    .

    User deleted



    original
    serpe
    18 anni
    III anno

    Astronomia

    Le lezioni notturne non erano il mio forte, per quanto comunque trovassi suggestivo rimanere seduto ad osservare un cielo stellato e limpido del quale conoscevo poco e del quale avrei voluto conoscere di più.
    Come molti altri non rimanevo immune al fascino del mistero, e per me non esisteva mistero più grande dell’Universo (quasi al pari di Reina Scott).
    Il problema era che sebbene trovassi interessante l’astronomia, possedevo un ciclo sonno-veglia parecchio reattivo, e questo significava che dopo una certa ora il mio cervello andava a distruggersi da solo, le palpebre si facevano pesanti e dovevo concentrarmi parecchio per rimanere attivo. Erano giornate difficili, segnate dai primi rientri in campo per la gestione degli allenamenti di quidditch che, proprio in virtù del fatto che fossero i primi dell’anno scolastico, erano i più duri.
    Certo non mi sarei messo a dormire a lezione, non avevo questa poca capacità di autocontrollo, ma diciamocela tutta: il rischio era reale.
    A cena mangiai leggero, come spesso capitava, perché ero solito tenere un regime alimentare piuttosto rigido, e dopo essere passato in dormitorio per sistemarmi e recuperare la borsa tracolla con dentro penne, fogli e libro, mi trascinai verso la torre di astronomia. Incrociai altri studenti lungo la via, ma non mi soffermai a chiacchierare con nessuno. Oltre ad essere una persona non proprio portata agli scambi sociali, dopo le ventidue mi si annodava la lingua, per poi sciogliersi a fatica alle dieci del giorno dopo, dopo due caffè. Arrivato sulla torre, mi fermai sul posto per dare un’occhiata all’ambiente circostante e alle persone che già si trovavano al suo interno, un po’ come un felino che studia un posto nuovo per adattarcisi. Passai velocemente lo sguardo sui presenti, prima di salutare con un buonasera. E prendere posto in uno degli sgabelli liberi. Ero uno che si faceva i fatti propri, e non ero solito chiacchierare per spezzare le attese, anzi.
    Come il resto degli studenti rimasi in attesa dell’arrivo di tutta la classe, ed appoggiai la borsa ai miei piedi, osservando incuriosito la professoressa che non conoscevo. Sollevai lo sguardo verso il cielo, constatando che non vi fosse una nuvola a macchiarlo, e che era perfetto per la lezione. Una notte perfetta per usare i telescopi che si trovavano a ridosso del muro in pietra. Riportai lo sguardo sulla professoressa quando prese parola, presentandosi, e l’idea che mi feci di lei, ad un primo approccio, fu che fosse molto severa e precisa, ed anche molto giovane. Alla domanda sul sistema solare, ascoltai le risposte dei miei compagni, alcune più approfondite di altre. Avevano già detto le cose principali, ma sul sistema solare esistevano davvero una miriade di informazioni da dare, alcune fondamentali, altre che erano e rimanevano curiosità molto interessanti. Io avevo sempre trovato affascinante la scelta dei nomi per i pianeti ed i relativi satelliti del nostro sistema solare, dunque alzai la mano per dire la mia, sciogliendo la lingua per un po’. Seán Hardice, III anno, serpeverde. E riabbassai la mano. Ho sempre trovato interessante l'unione perfetta tra mitologia ed astronomia. Non sono solo le costellazioni ad essere legate a personaggi della mitologia antica, ma anche i nostri pianeti. La scelta dei loro nomi ovviamente non è casuale: per esempio Marte, il pianeta dal colore rosso sangue, è stato chiamato così per Ares, Dio della guerra e degli aspetti più violenti di quest’ultima. Venere, il pianeta più luminoso, in onore di Afrodite, Dea della bellezza, Mercurio, il pianeta che si muove più velocemente, in onore di Hermes, il messaggero degli Dei, Giove il più grande di tutto il sistema planetario, per Zeus il padre degli Dei e Saturno, che impiega un tempo lunghissimo per fare un giro dell’orbita, per Cronos, Dio del tempo. Feci una breve pausa, per poi riprendere. Ma questo discorso non si applica si solo pianeti, ma anche ai satelliti. Per esempio è interessante sapere che i due satelliti, o lune, di Marte si chiamino Fobos e Deimos, rispettivamente Paura e Terrore, i due figli ed attendenti del Dio Ares. Oppure che il satellite maggiore di Giove si chiami Ganimede, giovane amato da Zeus. Lo trovo affascinante. Detto questo, avrei ripreso il mio silenzio, ascoltando il resto degli studenti ed andando a recuperare ed osservare il foglio che la professoressa aveva fatto svolazzare, con sopra disegnata la mappa del sistema solare.


    -Parlato-Pensato-Parlato altrui-
    scheda | mailbox | memo

    Credits: Eltanin17



    Seán Hardice, III anno, Serpeverde.
    Saluta la classe appena arriva, non interagisce con nessuno.
    Argomento: mitologia riguardo i nomi di pianeti e satelliti del sistema solare
     
    .
47 replies since 2/9/2022, 07:30   1368 views
  Share  
.
Top