Magi Summer Festival

Evento Pubblico Aperto a Tutti i PG

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  1. Personaggio casuale
     
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    JAEMIN WAN – 17 ANNI – SERPEVERDE (II/III)

    Appena saputo del Magi Summer Festival grazie ad un amico residente in zona, aveva fatto carte false pur di farcisi mandare. Naturalmente i suoi genitori non comprendevano l’importanza dell’evento, tantomeno le sue potenzialità, e si erano opposti abbastanza a lungo da strappargli la promessa (a dita incrociate dietro la schiena) di prendere almeno una E durante l’anno scolastico a venire. Quante manfrine. Lo sapevano tutti e tre che non sarebbe mai successo, che le condizioni imposte erano solo un modo come un altro per fingere di non star cedendo ai suoi capricci; eppure l’esasperazione a cui li aveva portati insistendo quotidianamente con tanto di piedi pestati a terra aveva finalmente portato al risultato sperato. E tanto gli bastava. Anzi, già dai minuti successivi di quel dì in cui gli avevano dato il via libera, i patti erano stati archiviati in un cassetto remotissimo della sua memoria per non venire mai più tirati fuori. Oh. Dunque eccolo lì, a trangugiare un caffè dello studente da mezzo litro per riprendersi dal fuso orario e dalla sconquassante smaterializzazione congiunta con la madre. Lei però l’ha lasciata indietro, presumibilmente da Madama Piediburro o simili, e ora sta bazzicando fra le bancarelle, solitario con il suo beverone quasi schienato nella mano destra, mentre la sinistra se ne sta a riposo nella tasca corrispondente dei suoi jeans chiari. Il vestiario è piuttosto semplice, e consta in una T-shirt grigia con una fantasia di coni gelato pucciosi e sorridenti, nei succitati jeans non troppo larghi, e converse bianche in tinta con le “palline” più chiare della maglietta. Tutti i suoi effetti personali se li porta direttamente intascati nei pantaloni, ad eccezione della bacchetta magica, infilata nella fondina che gli circonda i fianchi sebbene sia nascosta quasi del tutto dalla parte inferiore della maglietta. E’ ancora assonnato a sufficienza da decidere che sebbene abbia già adocchiato diversi articoli intrigantissimi, prima di farsi un’intensa giornata di shopping compulsivo vuole dedicarsi una seconda colazione come si confà ai veri guerrieri sfidanti il sole già opprimente del mattino. Quale posto migliore se non il gettonatissimo Tre Manici di Scopa? Gettando via quel rimane della sua bevanda nel primo cestino a tiro (o qualsiasi cosa ne abbia vagamente la forma), raggiunge la sua meta sbadigliando a bocca spalancata e a tutto volume. Ci piazza pure una grattatina di chiappa, che non guasta mai, prima di avvicinarsi al bancone per poter leggere il menù accuratamente studiato per l’occasione. [Buongiorno esimio locandiere… capo barista… Banconiere? Signore]. sono da pochissimo passate le nove e lui non sembra particolarmente connesso con il mondo esterno. Abbastanza sperduto nelle nebbie da ragionare ancora in coreano alla ricerca di un titolo onorifico efficace, dimentico di essere in Inghilterra dove se grugnisci fai più bella figura. E in più viene assalito immediatamente dai peggiori dubbi esistenziali di sempre: vuole il dolce o il salato? O tutti e due? L’indecisione la fa da padrona. Picchietta un indice sulla boccuccia a cuore (altresì leggasi: culo di gallina) altalenando con le iridi fra la Torta Brontolona e le Salsicce alla Maiala, sporto in avanti e con il sedere bello proteso verso i tavolini già ghermiti dai giovani avventori del locale. Gli aromi che lo circondano non fanno che acuire il suo senso di smarrimento, facendolo pendere a istanti alterni fra l’una o l’altra pietanza per poi portarlo a scuotere la testolina dai capelli rosa (oggi va così). Ce n’è uno di cannella, però, che spicca su tutti gli altri e che lo fa voltare con un’espressione radiosa verso SEAN. Certo, magari anche il fatto che quello si sia messo a urlare all’improvviso ha fatto la sua parte. Spalanca le labbra, con quello inferiore un po’ ricurvo nell’interno per accompagnare un [AAAAAA-HARDICE!] euforico, quasi un ruggito, che si conclude con un occhiolino che coinvolge l’intera muscolatura facciale da quanto è esuberante. Poi insomma, se grida l’altro a maggior ragione lo deve fare pure lui. No? Beh nella sua testa non fa una piega, e comunque lo avrebbe fatto a prescindere. Non ha assolutamente bisogno delle salsicce per farsi venire pensieri poco opportuni sul collega, ma spostando la visuale agli altri clienti del posto deve ammettere che pure il biondo poco distante (ciao WILL) ha il suo gran perché. Comunque torna su SEAN, perché insomma, è il suo target numero uno da quando ha deciso di importunarlo al Ballo, e non l’ha mai visto così di buon umore come in quel momento. [ALLORA] visto che sono buonissimi [QUALSIASI COSA SIA ME LA DEVI FAR ASSAGGIARE] niente, ha deciso in autonomia che deve essere così, raddrizzando la propria postura per avvicinarsi un po’ di più al Serpeverde, saltellante. Poveretto. [Cos’è, cos’è?] potrebbe tranquillamente avvedersene da solo, ma ogni scusa è valida per approcciarsi a quel bell’imbusto dall’aria solitamente misteriosa. Mh, sexy. Comunque non è proprio il tipo che fa l’antipatico ignorando il resto della platea, al contrario, perciò nonostante le sue attenzioni tutte particolari siano al momento rivolte prevalentemente al compagno di classe, una nuova scorsa ai presenti se la fa, soffermandosi su CARRIE. [POI MI DEVI DIRE COM’E’] si intromette a casissimo, senza neanche salutare e con un indice che va a puntarla. Sta parlando della sua ordinazione, se non si fosse capito, perché zitto zitto ha ascoltato tutto. Meglio ancora se nel frattempo la torta le è già stata servita, così il dito sarebbe rivolto direttamente al dolce. [Potresti essere la mia salvatrice] l’avvertimento che precede la più importante delle puntualizzazioni. [Dimmi che ti fa schifo, così so che posso prendere le salsicce senza avere i rimorsi per il resto della mia vita!] ma chi è poi? Boh. Chissefrega, l’importante è che possa aiutarlo a risolvere le proprie incertezze. Se lo facesse, sarebbe la sua nuova migliore amica forever. Meriterebbe pure un abbraccione o un bacio in bocca, va bene tutto, che l’Acqua Dolce questo essere umanoide ce l’ha naturalmente nelle vene senza doverla ordinare. Sta ancora con la faccia rivolta alla ragazzetta (o alla fetta di torta) quando pensa bene di fare la sua parte anche in discorsi che non lo riguardano neanche per sbaglio. O forse sì, ma era assorto a contemplare il listino quando quelli stavano interloquendo, quindi si presume che non fosse invitato a unirsi. Ma li ha sentiti, e allora lo fa ugualmente. [Io e mr. Hard-di-Hardice siamo appena scampati al secondo anno] meglio non dImandare i dettagli del nomignolo, ognuno è libero di dare spazio alla sua immaginazione. Un sorrisino angelico viene rivolto a LILITH. [Quindi ti diamo il più sincero benvenuto nel club!] sulla sincerità comunque non assicuriamo nulla, a onor del vero, ma le buone intenzioni… no, insomma, nemmeno quelle. Diciamo che è contento, quello sicuramente, lo si può evincere da come dispensa affetto a quegli sconosciuti, estendendo il sorriso – e le belle parole (?) - anche ai restanti presenti, chiudendo il cerchio su TRISTAN. [Via, alla fine prenderò le “Salsicce alla maiala” e un “Succo Spumoso”] crepi l’avarizia. Un abbinamento che fa schifo solo a pronunciarlo.


    Arriva e va ai Tre Manici di Scopa.
    - Saluta TRISTAN
    - Rompe i maroni a SEAN
    - Parla con CARRIE
    - Si intromette nel discorso di LILITH, WILL e ARIEL
    - Ordina un Succo Spumoso e le Salsicce alla maiala

    Vista l'ora tarda potrei aver fatto diversi pasticci, in caso avvisatemi che modifico dove serve.
    Questa è la maglietta che ha:
    maglietta


    Edited by Personaggio casuale - 22/7/2022, 03:31
     
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31 replies since 16/7/2022, 13:33   1043 views
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