Magi Summer Festival

Evento Pubblico Aperto a Tutti i PG

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  1. Wolfy.
     
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    Ah, beata gioventù! Quel magico periodo in cui non importa cosa butti giù, il tuo corpo reagirà sempre bene riportando solo minime conseguenze. Ci provassero, superati i 30, a farsi una burrobirra alle otto e trenta del mattino, sarebbe stato li a guardare le loro facce cambiare mentre si agitavano sulle sedie. Recuperò l'ordinazione scettico e la portò al tavolo della giovane ragazza con lo stomaco di ferro che lo ringraziò, cosa non scontata! Da quando lavorava li si era reso conto del livello di maleducazione generale che aleggiava sulle persone che a stento lo guardavano in faccia.
    -Mi fa piacere che ti piaccia, alcune voci potremmo anche pensare di aggiungerle al solito menù, tanto per cambiare- pensare di aggiungere tutto sarebbe stata una follia. Già si immaginava le liti furibonde tra fidanzati dopo aver ordinato del Rum Onesto e aver fatto una serie di domande sbagliate o i possibili disagi creati da chi si mangiava i ravioli al lime e zenzero, nella bocca sbagliata avrebbero potuto creare una rivoluzione al locale e poi sarebbe toccato a lui ripulire. Nemmeno per tutti i galeoni di Silente lo avrebbe fatto
    -Hai suggerimenti su cosa tenere?- pareri di possibili clienti erano comunque da tenere in considerazione, in fin dei conti erano loro poi a consumare
    -Ah già, il caldo- per lui che era abituato a ben altre temperature, quella mattina, faceva quasi freschetto -Però hai ragione, potremmo rivedere la disposizione del locale- le sorrise di nuovo pensando a quanto altro lavoro si sarebbe dovuto sobbarcare con l'aggiunta di altri tavoli. Che voglia di morire. Con la coda aveva già notato un altro piccoletto accomodarsi al tavolo affianco e, dopo averlo visto consultare il menù, vi si diresse dopo aver rivolto un ultimo sorriso alla ragazza
    -Ciao co..- non fece in tempo a finire di porre la sua domanda che il ragazzo snocciolò la sua ordinazione. Corrucciò le sopracciglia fissandolo nella tipica espressione del “ma che, davero?”, rimanendo interdetto sulla richiesta -Ravioli? A colazione? Audace- annuì segnandosi l'ordinazione sul suo blocchetto insieme al succo di zucca. Vero che loro americani non è che potessero parlare di abitudini alimentari perché, diciamocelo, avrebbe fatto molto ridere, ma anche questi europei erano strani forte. Magari era solo un ragazzo depresso che si buttava sul cibo per compensare la sua tristezza interiore, certo Tristan non poteva saperlo e non era nessuno per giudicare.
    -Fammi sapere se desideri altro- tipo una spalla su cui piangere o un bravo psicologo, avrebbe sicuramente cercato qualcuno che potesse aiutarlo. Si voltò per andare a recuperare l'ordinazione quando l'ennesima ragazza si presentò al locale. Davvero aveva pensato che quei nani chiassosi gli fossero mancati? Come era lunatico e facile al cambio di idee. Se non altro sembrava che almeno lei la pensasse come lui sulle scelte discutibili degli altri due. Merlino, grazie. Una normale.
    “Hey, principe azzurro!”.. o magari no. Sbattendo più volte le palpebre confuso, dopo aver inclinato la testa di lato, sbuffò un rivoletto di fumo dal naso che si unì a quello delle sigarette già presente, prima di avvicinarsi alla nuova arrivata. Calmo e sereno, si ripeté, era solo l'ennesima giornata di lavoro.
    -Ok quindi ricapitoliamo, ravioli lime e zenzero e un succo di zucca per il ragazzo con i problemi e una torta brontolona e sempre succo di zucca per la rompimaroni- indicò prima il moro e poi la ragazza rileggendo il foglietto con un sorriso tirato -Sono subito da voi- si nascose all'interno del locale rivalutando tutte le sue scelte di vita e, dopo pochi minuti aveva già pronto ciò che avevano chiesto. Che bella la magia. Ritornò dai ragazzi e sistemò sui tavoli quello che avevano richiesto, chiedendosi perché mai se ne stessero tutti in tavoli diversi se tanto erano tutti soli soletti ma, lui, i giovani non li capiva proprio.
    -Chiamatemi se vi venisse voglia di altro- che so, una peperonata, per dire.
    Si voltò, già stanco, per tornarsene al bancone e poggiandovisi contro dandogli le spalle, così da poter tornare a guardare la folla che cominciava a fluire.
    Si spettinò i capelli con la mancina, godendosi il sole tiepido di Luglio, quando una voce assai famigliare lo riportò alla realtà. Sorrise all'arrivo del suo piccolo inferno personale mentre la punta delle orecchie si tingeva di un tenue rosso. Non si sarebbe mai abituato ai complimenti, ai suoi men che meno. Era uscito presto quella mattina, risparmiandosi lo spettacolino di lei che girava per casa seminuda facendogli venire voglia di sbattere la testa contro il muro, ma era contento che fosse venuta. Certo non glielo avrebbe detto, figuriamoci, si limitò a saltellare dentro come un bambino felice
    -Buongiorno, coinquilina- che strano chiamarla di nuovo così. Sembravano passati davvero pochi giorni da quando lo erano stati la prima volta. Le passò i due menù, sperando fosse abbastanza sana di mente da non prendere quello a cui stava pensando e attese paziente incrociando le dita
    -Ricordati che non sono ancora le nove, vacci piano- puntualizzò, e per fortuna fu abbastanza furba da non prendere nulla di alcolico, o a mezzogiorno avrebbe dovuto portarla a casa in spalla come un sacco di patate.
    -Si però siediti che qui impicci- ridacchiò accompagnandola ad un tavolo li vicino prima di andare a recuperare anche il suo ordine. Nel tornare all'esterno, prima di tornare da lei, si voltò di nuovo verso il gruppo di ragazzetti osservando con occhi socchiusi, in particolare, il moro con la faccia da furbo per controllare non stesse fissando Helena. Geloso di un quasi poppante, come si era ridotto? Comunque sempre meglio controllare. Le fosse mai venuta voglia di un toyboy.
    Si sedette con lei dopo aver recuperato un succo anche per lui, tanto i clienti sembravano essersi calmati e, in ogni caso, poteva contare sull'aiuto della nuova dipendente.
    -Io non brontolo, cara, penso ad alta voce in modo animato- cercò di giustificarsi arrampicandosi sugli specchi. In effetti si era accorto di quanto, nell'ultimo periodo, fosse insoddisfatto di tutto quello che faceva. Odiava lamentarsi, eppure sembrava non fare altro. Sparito alla ricerca della vita tranquilla, e poi impazzito perché mancava l'adrenalina con cui aveva convissuto per anni. Che ironia.
    -Mi lamento tanto?- chiese arricciando il naso, cercando una risposta che già sapeva -Proverò a smettere- si grattò la nuca tornando a sorridere sapendo che non sarebbe mai riuscito a farne a meno. Magari se avesse cambiato vita si. Di nuovo.
    Tornò serio, osservando quel volto che ormai conosceva a memoria, cercando di capire di cosa volesse parlargli. Il cuore accelerò appena, andando subito a pensare ad una partenza imminente che li avrebbe divisi di nuovo. In fin dei conti gli aveva sempre detto che non sapeva fino quando sarebbe rimasta, sarebbe potuta ripartire quel pomeriggio stesso, e non avrebbe nemmeno potuto dirle niente. Ci stava mettendo troppo tempo, tergiversava e questo lo faceva agitare solo di più. Prese a tamburellare con le dita sulla superficie del tavolo a cui erano seduti, con gli occhi fissi in quelli di lei per cercare di capire dove volesse andare a parare. Potenzialmente poteva essere di tutto: tornava in America, aveva conosciuto uno e andava a convivere con lui mollando quella che ormai era la loro casa, si univa al circo. Qualsiasi cosa. Invece, quello che alla fine rivelò, lo lasciò del tutto sorpreso.
    -Oh- fu quello che riuscì a dire prima di metabolizzare l'informazione. Restava li. Con lui. Cioè, non con lui, però insomma non partiva più -Oh- ripeté di nuovo allargando gli occhi una volta assimilata l'informazione. Si ritrovò a sorridere come un ebete, gongolando sul posto, prima di rendersene conto e tornare serio. Guai a farsi vedere troppo contento o entusiasta del fatto di poter continuare a vederla. Sia mai avesse capito cose.
    -Perché?- fu la prima cosa che gli venne in mente mosso dalla curiosità -Cioè sono felice!- di nuovo le orecchie tornarono rosse -Intendo per te! Che abbia preso la decisione di tornare a casa, e non ti preoccupare per il resto- poteva farci il nido sulle sue spalle.
    -Sai già cosa farai ora?- ora avrebbe voluto sapere i suoi progetti -Puoi restare con me fin quando vuoi. Cioè da me- che disagio.



    Interagito con Lilith, Seàn e Carrie. Prese le ordinazioni e consegnate dopo averli guardati confuso perché regà non state bene.
    Per seán : Ravioli “io valgo” al lime e zenzero: Fai il pieno di energia con questi ravioli energizzanti che oltre a farti diventare iperattivo, faranno prendere vita ai tuoi capelli <3. Balla, scimmietta.
    Si è spostato di nuovo al bancone e ha interagito con Helena, servita e guardato brutto Hardice.

    Menù classico

    Menù:

    -Ravioli "Io valgo" – Primo piatto con possibilità di scegliere tra tre gusti: coriandolo botanicals, lime e zenzero, frutti di bosco. Ogni gusto avrà un effetto differente che scoprirete solo dopo averli assaggiati. Occhio ai capelli. 10 Galeoni
    -Pasticcio Amortentia – Non è dato sapere cosa ci sia dentro, ma chiunque lo mangi sentirà i sapori dei suoi cibi preferiti che cambiano ad ogni boccone. Al contrario della pozione non ha effetti secondari, ma rischiate di innamorarvi del cuoco perché è troppo buono. 1 Galeone
    -Salsicce alla maiala – Secondo piatto che vi farà avere pensieri sconci su chiunque per i successivi 20 minuti. 11 Falci
    -Tortona Brontolona - torta che se mangiata comincerà a farvi parlare di tutti i vostri problemi al primo che incontrate per 30 minuti. 10 Falci

    Drink analcolici:
    -Spremuta Puntacchiera – Spremuta al gusto arancia che vi farà ballare il tip-tap per 15 minuti. Perfetta per bruciare calorie in eccesso. 13 Falci
    -Succo spumoso – Succo al gusto lime che vi farà uscire bolle colorate ogni volta che aprirete la bocca. Chiacchiere difficoltose. 8 Falci
    -Acqua dolce – Bevanda zuccherina che trasforma chi la beve in dolcissime persone che regalano abbracci a chiunque gli capiti a tiro. 7 Falci

    Drink alcolici:
    -Rum Onesto – Bevanda che farà in modo che chiunque parli con voi risponda in modo sincero a qualunque vostra domanda per circa 15 minuti. 1 Galeone e 5 Falci
    -Ghiacciobirra – Birra che mantiene la perfetta temperatura per essere sorseggiata sotto il sole di Luglio. 1 Galeone
    -Whisky Stragiovane – Un ritorno all'adolescenza nel corpo di un adulto, per circa 30 minuti la vostra personalità regredirà al periodo della pubertà. Auguri. 1 Galeone e 7 Falci

    N.B: Menù sperimentale. Non si garantisce la durata degli effetti che potrebbe essere maggiore rispetto a quella indicata. Ci scusiamo per il disagio.
     
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