Magi Summer Festival

Evento Pubblico Aperto a Tutti i PG

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    Aveva preso la decisione più importante della sua vita. Era successo in poco tempo e le dimissioni erano arrivate sul tavolo dei suoi superiori, gettandoli nello sgomento totale. Che si aspettavano da uno spirito ribelle come il suo? Di intrappolarla per la vita dietro a una scrivania e dietro alle loro continue ricerche di attenzioni? Mai e poi mai. L’avventura americana si era conclusa nel peggiore dei modi ma, per quel che la riguardava, sentiva di essere rinata. Immancabilmente si era svegliata tardi ed, avvolta nella sua sottoveste, Helena, si aggirava per casa alla ricerca di qualche cosa di commestibile. La fame mattutina era considerata, da lei, il male del mondo. La colazione risultava, quindi il momento sacro da consumarsi in silenzio. E così fece. Guardò l’orologio e si ricordò che quel giorno avrebbe avuto inizio la fiera di cui tanto si parlava. Ne era entusiasta. Ottimo modo per fare nuove conoscenze per chi, come lei, stava per trasferirsi in pianta stabile. Si vestì velocemente, senza però tralasciare il suo impeccabile look e uscì alla volta della curiosità. Fece qualche passo, guardandosi a destra e a manca ed, infine, decise di raggiungere Tristan –uscito di casa molto presto per ultimare i preparativi per il suo stand, targato Tre Manici-. Sprecato. Si. Una mente sprecata per quel che la riguardava ma, da quel che aveva potuto notare, sembrava aver ritrovato il suo equilibrio andato perduto da una serie di eventi poco piacevoli. Non avrebbe cercato di riportarlo sulla strada che aveva tralasciato ma, prima o poi, avrebbe di certo tenuto un comizio sui pro che la carriera da Auror poteva donare.
    Carino. Aveva fatto un ottimo lavoro con il suo banchetto. Si avvicinò a passo lento e notò un gruppo di ragazzi intenti a mangiare e a bere tutti soddisfatti. Le scappò un sorriso, per via della mente proiettata al passato quando, ingenuamente, frequentava Hogwarts. Bei tempi, davvero. “Salve, ragazzi!” Li oltrepassò e focalizzò la sua attenzione verso il suo coinquilino. Sì, alla fine aveva optato per occupargli casa e, grazie a Merlino, Tristan, non aveva molto da dire a riguardo. “Buongiorno, bell’uomo!” Neanche era passato a salutare, che mancanza di affetto. Si era impegnata ad aiutarlo con le faccende domestiche e con le spese varie. Insomma, il tempo l’aveva trasformata in una donna adulta e responsabile, che poteva farci? “Vedo che ti sei dato molto da fare!” Constatò, osservando la sua piccola creazione. “Allora vediamo un po’…” Il menù offriva una vasta gamma di scelta e andare sull’alcolico a quell’ora del mattino, sembrava fuori luogo ma, in fondo, aveva lo stomaco pieno e un piccolo bicchiere, non avrebbe fatto, poi, così male. No. Avrebbe aspettato, altrimenti sarebbe arrivata a sera, strisciando per tornare a casa. Una torta di mele e un succo di zucca, per il momento, sarebbero andati più che bene. “Andrò con una fetta di torta di mele e un succo di zucca, mio caro!” Non le era bastata quella specie di colazione che aveva fatto in fretta e furia e, si sapeva, quel pasto era importante per ingranare durante la giornata. Rimase in piedi di fronte al suo vecchio amico. “Mi sei mancato stamattina!” Vero. “Sai, il tuo brontolare? Ci sto facendo l’abitudine!” Come poteva dirgli che le sue dimissioni erano state accettate e che, da quel momento, avrebbe vissuto da lui in pianta stabile. “Beh, sono venuta fin qui perché dovevo dirti una cosa importante. Beh, si, certo anche per la fiera, ovvio. Ma…” Se tergiversare fosse stata una disciplina olimpica, probabilmente, Hell, sarebbe stata la campionessa indiscussa. “Beh, vedi…” E dillo. Basta con le sceneggiate: “… ho rassegnato le dimissioni e, ora, resto qui!” Ok. Andata. Non si sarebbe potuto arrabbiare no. Glielo doveva. Lei non aveva fatto alcuna scenata quando, improvvisamente, aveva deciso di lasciare gli Stati Uniti per raggiungere quelle desolate lande. “Volevo farti una sorpresa. L’ho saputo ieri sera ma stavi già dormendo e non mi sembrava il caso di svegliarti!” Per una piccola stronzata come quella. “Mi troverò un lavoro, non ti preoccupare. Non sarò sulle tue spalle!” Anche perché aveva guadagnato abbastanza per permettersi quel colpo di testa. Sentiva che era la cosa giusta da fare, quello era il suo mondo e qualcuno l’aveva strappata via senza neanche chiedere il permesso. Doveva tornare e l’avrebbe fatto a qualsiasi costo.


    Salutato i ragazzi e interagito con Tristan. Ordinato torta di mele e succo di zucca perchè, Hell, arriva presto la mattina. Cià u_u
     
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31 replies since 16/7/2022, 13:33   1043 views
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