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 Dopo una pesante lezione di pozioni quella mattina, Arya si era recata insieme alla sua amica Heidi, in sala grande per il pranzo. L'argomento di quella lezione era la pozione soporifera, pozione che la Grifondoro aveva trovato tanto interessante, ma difficile da preparare, tant'è che la Stojnov aveva chiesto loro di continuare ad esercitarsi nel prepararla per la prossima lezione. Mi aiuti con questa pozione?! A te è riuscita meglio, a me è stata un completo disastro. Chiese soccorso all'amica, colei che era tra gli alunni di quell'aula a cui la pozione era riuscita meglio. Dopo pranzo?! Magari a lago nero. Così ne approfitti per dipingere. Azzardò cercando di far leva sulla pittrice sopita dentro di lei. Puoi dipingere me disperata, mentre tento invano di preparare la pozione. Magari che mi esplode anche in faccia. Scherzò pensando che quello scenario non era del tutto improbabile. L'amica per sua fortuna accettò, proponendo come luogo la tenuta della scuola, vicino al capanno del guardiacaccia. Arya acconsentì recandosi insieme alla tedesca in dormitorio a prendere le loro cose e la loro inseparabile puffola pigmea, non prima di aver racimolato dal banchetto un po' di succo di zucca e dei muffin da portare con sé.
Arrivate su luogo, si posizionarono non poco lontane dal capanno del guardiacaccia, ma di sicuro abbastanza lontane dal castello, così da non essere disturbate. Mentre Heidi preparava l'occorrente per mettersi a dipingere, Arya cercava della legna per poter accendere un fuoco, che le sarebbe servito per cuocere la sua pozione. Mi sembra di essere in campeggio. Disse ironica raggiungendo l'amica. Posizionò la legna in modo da poter accendere un fuoco con l'utilizzo della magia e dispose l'occorrente e gli ingredienti della pozione intorno a sé. Tu non sei incluso tra gli ingredienti. Disse afferrando la sua puffola che saltellava tra questi incuriosita. Sta buono. Nel dirlo le venne improvvisamente in mente l'episodio con il suo fratellastro sulla torre di astronomia ad inizio anno scolastico. Quando per calmare Sun, il Serpeverde diede alla creatura una piccola goccia di alcool. Nonostante la preoccupazione di Arya per la sua creaturina, quel metodo aveva funzionato e senza effetti collaterali. Spesso era tentata di riprovarci, come in quel momento, ma evitava perché ancora fortemente convinta che nonostante ciò non facesse bene alla creatura. Cercò di scacciar via quell'episodio dalla sua mente. Le ricordava quel bacio. Quel bacio che la mora neanche avrebbe voluto dare al suo fratellastro. Ma lo aveva fatto, inconsapevole del loro legame. Ogni volta che ci pensava si agitava e quindi spostò la sua attenzione nuovamente sulla pozione da preparare. Farlo all'aperto era stata di sicuro una buona idea. Con l'arrivo della primavera si stava benissimo al di fuori del castello.
Arya aprì poi il suo libro fermandosi ai capitoli riguardo la pozione soporifera. Iniziò a seguire passo per passo tutti i procedimenti descritti sul libro scrupolosamente e si concesse una piccola pausa mentre il calderone era sul fuoco, osservando l'amica dipingere. Non capisco in cosa sbaglio. A me sembra di seguire tutte le istruzioni nel modo giusto. Osservò dando un'altra occhiata alla pagina del suo libro, spostando poi di nuovo l'attenzione verso l'amica. Cosa dipingi? Le chiese poi incuriosita. Arya amava l'arte, era in grado comprenderla e coglierne la bellezza, ma non aveva il talento dell'amica nel dipingere, quindi si limitava sempre e solo ad ammirarla. Lei esprimeva la sua creatività attraverso la moda o la musica, due delle sue grandi passioni.
Ok, dici che posso spegnere il fuoco? Guardò l'intruglio all'interno del suo calderone. Costatando che sarebbe dovuta essere la densità giusta, spense il fuoco preparandosi ai successivi procedimenti. La pace delle ragazze però non durò a lungo. Ehi Blanchard, ancora alle prese con quella pozione?! Io l'ho terminata nel giro di pochi minuti. Arya sbuffò all'arrivo di due Serpeverde del suo anno. Quelli che di solito infastidivano la classe con i loro scherzi del cazzo prendendo di mira in particolare i Tassorosso e provocando i Grifondoro come lei. Buon per te. Si limitò a rispondere annoiata continuando a leggere il suo libro facendo finta che non ci fossero. Tranquilla, ci arriverai. Non è colpa tua mezzosangue. Alzò gli occhi al cielo per l'ennesima stronzata udita dalle sue orecchie, continuando ad ignorarli. Costatando che la francese non se li filava di striscio, decisero di andare ad infastidire la tedesca. E tu imbranata? Che cosa combini? Arya alzò lo sguardo verso di loro, notando uno di loro strappare il pennello dalle mani dell'amica. La francese si alzò di scatto riponendo il suo libro e portandosi Sun sulla spalla, andando in soccorso dell'amica. Nel frattempo uno di loro aveva pensato bene di correggere il loro succo di zucca con la loro pozione soporifera, approfittando del fatto che l'amico stesse distraendo le due ragazze. Ad Heidi poi fu restituito il pennello e i due si allontanarono dalle ragazze sghignazzando. Era molto meglio avere a che fare con gli undicenni, sarebbero stati più maturi. Commentò con l'amica, mentre li guardava allontanarsi. Si accomodò di nuovo sulla tovaglia appoggiando anche Sun su essa. Facciamo una pausa? Chiese all'amica versandole del succo di zucca in un bicchiere e porgendoglielo. Fece lo stesso per lei, addentando prima uno dei muffin rubati al banchetto, per poi bere il liquido corretto dai due serpi. Dopo mi mostri il prossimo passaggio?! Penso che sia nato qui il mio problema con questa pozione. Disse mostrandole il passaggio sul libro, interrompendosi poi a causa di uno sbadiglio. Penso che questa pozione mi stia contagiando, inizio a sentirmi stanca. Si strofinò gli occhi sbadigliando ancora. Avvertì improvvisamente un sonno tremendo. Inizialmente la Grifondoro pensava fosse semplice stanchezza, ma non riusciva più a tenere gli occhi aperti e per quanto si sforzò a restare sveglia, alla fine crollò, accasciandosi completamente sulla tovaglia. |
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