Data di nascita: 24 ottobre 1984, ciò fa di me un trentasettenne.

Stato di sangue: Mi sono riscoperto da poco purosangue, wow, sono proprio fico.

Ex scuola: Durmstrang

Materie amate/odiate: Ah, cambiavano a giorni alterni in base al mio giramento di palle e in base a quello dei professori. Però veleni e arti oscure sono sempre state materie di mio gradimento. Ah, ecco, rune germaniche mi è sempre stata un po' sul cazzo e pure rituali... non me ne frega niente.

Bacchetta: Legno di biancospino, nucleo in corde di cuore di drago. Undici pollici e mezzo, semi rigida.

Abilità extra: Mentalista di chiusura esperto. La mia testa è come un fortino.
Animagus esperto. Divento un corvo. Ho una fissa per questi volatili.

Segni particolari: Un carisma esagerato può rientrare tra i segni particolari? A parte quello, è bene in mostra una cicatrice sulla guancia sinistra. Non me la sto tirando, ma ho un quoziente intellettivo superiore alla media ed è un dato di fatto. Mi vedrete spesso con una sigaretta fra le dita: ne tengo sempre cinque all’interno di una piccola scatola di metallo per limitarne il consumo, ma se qualcosa mi passa per la mente, fumare diventa un tic. Mi sono autodiagnosticato il bipolarismo. Mi capita di parlare da solo. Sono alto 1,90m.

Lavoro e competenze magiche: Per il mondo babbano sono un gentilissimo e disponibilissimo infermiere, la gioia di vecchie e bambini. Per il mondo magico non sono conosciuto per essere molto gentile: perlopiù, produco veleni ma posso anche procurarvi qualche oggetto interessante sotto commissione. O produrre qualche altro genere di intruglio, ma basta che non mi chiedete di fare qualche puttanata tipo una pozione curativa perchè non me ne sono mai interessato più di tanto e non mi vengono chissà quanto bene, è già stata una rottura studiare per diventare infermiere. Le pozioni però sono il mio pane quotidiano insieme agli incantesimi oblivianti. Chissà, sarei persino potuto tornare utile al ministero… ma no, non lo voglio il guinzaglio al collo.
Il mio nemico lo attacco sempre per primo, che cazzo, non ho nulla da cui difendermi se sono già morto, no? Mi pare ovvio. Quindi gli incantesimi difensivi li lascio a qualcun altro, non sono il mio forte. L’imperio è un altro incanto con cui ho fatto parecchia… pratica. Sono piuttosto capace. Mi stanno sulle palle i legilimens e io sono nato con la capacità di proibirgli di entrarmi nella testa; ho già una mente affollata di mio, ci manca che mi metto a leggere i pensieri degli altri... e poi, detto fra noi, non sono portato. Chi cazzo le capisce le rune? Io no. In generale ho approfondito tutto ciò che stuzzica maggiormente il mio interesse, ammetto di essere pigro se qualcosa non mi diverte.

Cosa amo: L’odore degli intrugli nel calderone mi manda in estasi. Ho persino un fetish per le sostanze chimiche quindi frequentare ospedali, ambulanze oppure obitori non mi pesa per niente, anzi, mi risulta piacevole. La nicotina mi crea dipendenza al pari del profumo della pelle di una specifica donna. Mi piacciono le persone, solo in alcuni contesti: quando mi obbediscono, quando non ficcano il naso nei miei affari, quando sono ingenue e quando muoiono per mano dei miei veleni. È soddisfacente, è la prova del mio buon lavoro.
Paradossalmente, apprezzo anche chi non si sottomette facilmente consentendomi di poter giocare un po’ con la sua psiche e di poter conquistare la vittoria col sudore… sì, sono una persona dai gusti complicati. Un giorno qualcosa mi piace, il giorno dopo non più. In generale le persone sono il mio gioco preferito.
Gli oggetti strani e di dubbia provenienza mi attirano come la calamita attira il metallo. E anche la pioggia, la trovo rassicurante.

Cosa odio: Le chiese così come i vari luoghi di culto, mi mettono ansia. L’omologazione e la stupidità, che la trovo praticamente ovunque quando giro la testa. Poi, perché alcune persone si ostinano a fare gli avvocati delle cause perse? Lo dice il nome stesso, “cause perse”. Sappiate arrendervi. Non mi piace chi mi interrompe mentre parlo e questo è ad esempio un vizio che hanno i bambini. Che palle i bambini, non mi piacciono e sono il genere di umano con cui faccio più fatica a fingere perché è come se quei bastardi sapessero le risposte prima che tu possa proferire parola. Oh, e anche i legilimens sono delle brutte persone. Guardoni li chiamo io.

Allineamento: Caotico Malvagio


Carattere: Partiamo dal presupposto che capirmi non è facile, ho una mente troppo intricata. Cambio continuamente idee ed opinioni quindi non capirete mai se mi state sul cazzo o meno, ma semplicemente perché non lo so neanche io. Oggi sì, domani boh, chi può dirlo. Oggi mi sembri a posto ma domani potresti sembrarmi
utile solo come corpo su cui provare il nuovo veleno che sto progettando. Inoltre mento. Mento sempre, mento su tutto. Lo faccio fin da piccolo e ho iniziato con cose di poca importanza e poi mi sono semplicemente perfezionato indossando quotidianamente delle maschere. Talvolta non so bene manco io chi sono ma almeno non mi annoio mai! E non lascio che nessuno intorno a me si annoi, oh no: modestamente ho una grande ironia e sfido chiunque a dire il contrario, piaccio alle persone fin quando non mi svelo per quello che sono davvero. Però non mi piace essere definito come il cattivone della storia solo perché faccio il cazzo che mi pare, questo non è giusto, chi è che ha definito cosa e buono e cosa no? Sono suscettibile? Forse sì. Permaloso? Forse anche. È tutto un FORSE con me? Assolutamente sì. Non provate ad avere certezze sulla mia persona perché piuttosto è più facile che polo nord e polo sud si invertano. Per il resto, sono una persona che sa decisamente usare la testa. Dio o chi per lui mi ha donato un cervello brillante e quindi lo sfrutto, ammetto senza vergogna che adoro analizzare eventi e persone. Ma non so resistere agli impulsi, a quell’istinto che ogni tanto si impossessa di me e guida le mie azioni. Andiamo, non sono uno scemo, so che si vive una volta sola e che se non fai certe cose poi te ne penti ecc ecc… questa cazzo di vita è troppo breve per chiedersi cosa è giusto e cosa è sbagliato. Sì, sono un sadico bastardo.


La mia bellissima autobiografia: Posso fare la versione brevissima che sarebbe questa: nasco, vuoto di memoria, orfanotrofio, adozione, famiglia noiosa, amore “proibito”, casini e omicidi vari e fine. Per chi invece vuole la versione più completa adesso arriva pure quella. Non so chi siano i miei veri genitori, il ricordo più vecchio che ho è quello di un brusio di voci che mi fa pensare che quantomeno la mia famiglia fosse numerosa e l'unica cosa che in qualche modo mi lega ad essa, è il mio nome. Ad oggi sono convinto che qualcosa sia stato accuratamente rimosso dalla mia testolina, perchè qualche flash occasionalmente fa capolino tra i miei ricordi. Quello che invece individuo come ricordo vero e proprio è il mio arrivo a quell’orfanotrofio del cazzo. Quando ero piccolo ero uno scemo, terribilmente chiuso e silenzioso. Mi ero fatto un’amica però… forse chiamarla amica non è proprio corretto, per quanto ero scemo era più definibile un accompagno. Ma questa fase di pigrizia mentale è durata poco per fortuna, giusto il tempo di abituarmi ad un clima per nulla ospitale e riscoprirmi una sorta di bambino prodigio. Che nostalgia, in fondo quel luogo mi ha temprato nonostante la mia permanenza fosse arrivata ad appena due anni. Sì perché a dieci venni adottato da questa adorabile coppia di origini Greche che non aveva accettato la perdita del figlio maschio e a cui piaceva collezionare figli, visto che ne avevano già una più grande di me di qualche anno. Quello che inizialmente non avevo considerato, era che quella ragazza sarebbe diventata presto la mia ossessione ed obbiettivo di vita. La desideravo e l’avrei avuta.
E contemporaneamente, avevo anche maturato la consapevolezza di essere “speciale”. Sapete quanto è facile prendere per il culo una persona fin troppo semplice? Fagli vedere che sei un genio, digli che hai avuto una borsa di studio per frequentare una scuola di gente intelligente come te e se sono abbastanza ingenui non faranno troppe domande. Fu così che riuscì a frequentare Durmstrang senza troppi intoppi. Crescendo la gente non sempre ci casca così bene, il faccino da bambino è un vantaggio che va sfruttato finché puoi e per fortuna fui abbastanza furbo da usarlo. Sentivo che tenere tutto nascosto fosse la cosa più divertente, per me era un gioco, un passatempo: mi inventavo tutto, mi inventavo le materie che seguivo, le persone che conoscevo, come passavo il mio tempo.
Non potevo certo dire che avevo imparato a sintetizzare sostanze tossiche partendo dalle piante e che mi divertivo a fare “scherzi” ai miei compagni… però potevo dire che ero appassionato di chimica e quindi fare infermieristica era piuttosto credibile come scelta per il futuro, inoltre sarebbe
stato un lavoro che mi avrebbe procurato decine di “banchi di prova” per i veleni e le pozioni che contemporaneamente ho iniziato a vendere nel mondo magico. Mi piace da matti questa mia piccola attività, non sai mai chi potresti avere come cliente. E intanto lei diventava sempre più attraente. Eirene era l’unica donna che vedevo come persona e non come fantoccio da usare e gettare una volta consumato, no, lei avrebbe ricevuto un trattamento diverso. Ma purtroppo è stata stupida a non scegliere me, si è presa un cretino. Un mago pure lui. Ma ci hanno pensato da soli a distruggere il loro rapporto e quindi io ho fatto ciò che andava fatto: ne ho approfittato al massimo delle mie capacità e delle mie possibilità. Mi sono proposto come spalla, sostegno, supporto emotivo, cazzate varie, sarei diventato tutto quello che lei e sua figlia volevano che fossi. Quest’ultima inoltre è pure una stronzetta interessante che ha preso la magia dal suo papino. So che mi odia perché ho plagiato la mente di sua madre spingendola a credere che io fossi la sua unica risorsa, l’unica persona che capiva la sua condizione e poteva esserle di supporto. Dal suo punto di vista ha anche ragione. Così come io dal mio, ho ragione a voler sfruttare il suo potenziale. Ed è per questo motivo che ho sempre fatto l’ignorante fingendo di non sapere nulla riguardo alla sua magia. Furbo no? Lei non sa nulla di me, ma io ho capito tutto di lei nonostante tentasse di nasconderlo per non essere una preoccupazione per sua madre, che cara ragazza. Alla fine però anche lei si è fregata da sola e se l’è presa con me facendomi esplodere un bicchiere in faccia.
Ironica la vita a volte.