Nessun posto è bello come casa mia.

La pazienza e la positività di Zoya convincono il dottor Bennet a cominciare quel viaggio che non solo costa fatica, ma provoca anche dolore per la consapevolezza di essere un vaso completamente vuoto, la voglia di scoprire però è più forte di qualsiasi altra cosa e Zoya sembra molto disposta ad aiutarlo. La visione prolungata gli provoca il mal di testa e uno sgradevole bruciore agli occhi, la donna interviene subito assicurandosi che Jonathan stia bene, lui torna con la totale padronanza di se solo quando beve tutto d'un fiato il suo bicchiere d'acqua. Sto bene.. bene. posa il bicchiere sul tavolinetto e scuote la testa. No Zoya, io ho v-visto l'aggressione con i tuoi occhi.. ero te e non ho potuto vedere l'uomo, purtroppo. dice un po' amareggiato, poteva anche essere un occasione buona per capire la faccia dell'aggressore, ma purtroppo le visioni non si possono gestire e non si possono cambiare, tutto avviene come deve venire, alle volte in modo molto confuso e a volte in modo nitido. Però ho visto parecchie cose.. noi due eravamo insieme .. molti anni fa, ma non conosco il posto.. a volte i luoghi nelle visioni non sono chiari. però sorride a Zoya, Jonathan è davvero felice di aver preso quel pizzico di passato, ne è molto riconoscente. Grazie.. ti ringrazio. sapere che lei è pronta ad aiutarlo lo solleva, crede di non aver mai avuto a che fare con una persona così vicina al suo passato, per Jon è semplicemente l'occasione della vita, spera di poter ricavare molte cose da questa esperienza.

La vede andare via, lui rimane a pensare a tutto ciò che ha visto e quasi non si accorge che la donna torna in mano con un libro, Jonathan lo prende per guardarlo un attimo, sorride, gli ricorda qualcosa ma non sa bene cosa.. Si, lo conosco.. credo di averlo letto ma sai, meglio rinfrescare la memoria. punta i suoi occhi su Zoya, vede la donna con tenerezza perchè gli sta prestando delle cose molto personali, Jonathan è così entusiasta e nello stesso tempo ancora un po' imbarazzato per il fatto di non ricordarsi lei per niente, improvvisamente arriva un ragazzo che entra con fare particolare. Zoya raggiunge il ragazzo e il dottore alza la mano Ciao! lo saluta e il ragazzo scappa via. Tranquilla.. è un'età un po' ribelle. anche se probabilmente è anche questione di carattere. Ogni volta che Jon vede i figli di qualcuno che ha la sua età ripensa al fatto che lui una famiglia non se l'è formata, ha semplicemente scelto di dedicare anima e corpo al lavoro, ma a volte sente il peso di questa mancanza, come se ci fosse stato qualcosa di incompiuto nel suo passato, a volte è pentito di esser ancora solo .. anche se adesso ha Nora, di sicuro alla sua età avrebbe già dovuto avere dei figli.. già, i figli.. chissà com'è avere dei figli.
Jonathan si alza in piedi e sistema la cravatta. Bene, adesso devo proprio andare e.. non so come ringraziarti, oggi più che una medicazione abbiamo fatto un giro nel passato e.. prende l'album fotografico e il libro, li mette entrambi dentro la sua valigetta. Sei stata molto gentile, ti farò sapere comunque.. stringe la mano di Zoya Rimani a riposo, la guarigione sta andando molto bene.. ciao! il dottore chiede a Zoya di rimanere dov'è, non vuole farla camminare troppo, preferisce far da solo accompagnandosi fino alla porta principale.