Axel Nikolai Dragonov

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    Nome: Axel Nikolai
    Cognome: Dragonov
    Data di nascita/Età: 2 Novembre 2000
    Stato di Sangue: Purosangue in origine poi macchiato dalla maledizione del lupo
    Segni Particolari: Lupo mannaro. Ha una grossa cicatrice a mezza luna sul collo che glielo ricorda ogni volta che si guarda allo specchio.
    Poteri magici: La maledizione che caratterizza il sangue di Axel lo rende una bestia tanto forte quanto vulnerabile dal punto di vista della capacità decisionale. Quando si trasforma non solo duplica la sua stazza ma moltissimi poteri fanno parte di questa bestia che non ragiona né ha un freno.
    Il suo olfatto può percepire sostanza odorose molto lontane, anche se si trova in un ambiente ricco di profumi o odori che potrebbero distrarre chiunque. Se qualcuno vuole nascondersi da lui deve farlo in mondo molto intelligente. Il suo orecchio é fine a condire il tutto vi é anche una forza sovrannaturale che può spezzare una vita anche con un solo gesto. Vi è solo una cosa da fare quando Axel si trasforma e non è di certo mettersi a correre all'impazzata poiché i suoi occhi attenti non lasciano facilmente sfuggire alcun movimento. La soluzione migliore è celarsi dai suoi sensi mascherandoli per bene.
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    Le sue zanne, che pendono dall'arcata superiore sono taglienti e possono trasmettere la sua maledizione appena il sangue della vittima viene a contatto con esse. Axel sa di poter infettare gli umani, non é sua intenzione produrre altri suoi simili, ciononostante quando diventa la bestia non é cosciente di quello che fa o quello che lascia incompleto. Solitamente gli sfortunati che incontra per puro caso, da trasformato, vengono uccisi o in qualche modo sono fortunati da mettersi in salvo. Pertanto nessuno finora é frutto delle sue fauci. Vanta di un ottima memoria fotografica indiretta infatti quando torna umano non ricorda quasi nulla delle azioni compute e spesso il sangue che lo macchia, con un brivido, lo rende partecipa dell'avvenimento. Se non é del tutto frastornato o debole dalla trasformazione appena terminata tende ad avere dei flash molto brevi in cui può avere orribile assaggi di quanto avvenuto. I suoi punti deboli sono l'argento e qualsiasi arma da taglio che lo colpisca in organi vitali come cuore e cranio. Anche lo smembramento é una pratica che lo neutralizzerebbe. Una cosa a cui è debole, ed è strettamente personale o così si pensa, è lo zolfo in polvere. Funge da allontanante repentino ed é una valida arma che potrebbe renderlo più debole di quanto sia in realtà, ma non farlo retrocedere a umano prima del calare della luna.

    Aspetto: Axel è alto un metro e novantacinque ed ha una corporatura muscolosa data dagli allenamenti pseudo-militari della scuola nordica che gli hanno inculcato una ferrea disciplina sportiva. Non ha paura di sporcarsi le mani ed il suo busto difatti è segnato da diverse cicatrici date dagli scontri magici che ha avuto a causa del lavoro col suo padrino. Oltre alla più evidente, quella sul collo, ha una piccola cicatrice sulla guancia destra. Ha capelli neri, corti e porta la barba tagliata con cura non troppo lunga. Ha due occhi verdi magnetici quanto misteriosi.

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    Cosa ama: Axel ama il pericolo, o meglio, la scarica di adrenalina che esso comporta ma non spreca il suo tempo per imprese di poco conto che non gli fruttano ciò per cui, a suo avviso, vale la pena rischiare. Affascinato dalle lame, più precisamente dai coltelli a serramanico, ne porta sempre almeno uno con sé e ne ha una collezione vastissima. Adora gli alimenti amari e dal gusto deciso, prediligendoli a quelli dolci e delicati, ama in particolare la liquirizia. Fin da adolescente addotta uno stile di vestiario tendenzialmente affine al rock sfociando in qualche accessorio dalla vena punk, ma se necessario indossa pure abiti "civili", a patto che siano accompagnati almeno da una giacca di pelle. Gli piacciono accessori come anelli, collane ed orecchini, ne indossa spesso e non rinuncia mai al suo fedelissimo orecchino al lobo destro. All'indice porta l'anello di famiglia. Porta uno strato di matita nera nell'interno occhio e può capitare che si tinga le unghie dello stesso colore, non la trova un'abitudine strana e non manca di farlo notare qualora venga deriso per questo, lo fa semplicemente per coprire gli artigli. Ama la musica rock e punk.

    Cosa odia: Odia la tecnologia o almeno questa è la versione
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    ufficiale che racconta a tutti, in realtà è solo pigro e menefreghista per imparare ad usarla. Detesta le smancerie e i grandi gesti romantici, non ne capisce il senso e li trova una perdita di tempo, d'altro canto però detesta pure le volgarità, essendo esse totalmente prive di gusto e classe. Non vede di buon occhio le autorità magiche definendole un "sistema corrotto", tale pensiero deriva dall'incarcerazione ingiusta di suo padre (anche se in realtà era decisamente meritata) che dopo anni di prigionia causò la sua prematura morte. Odia il suo essere un lupo mannaro, una condizione fisiologica che non può controllare e che sicuramente non ha voluto, una macchia indelebile andata a sporcare il suo sangue purissimo, una disgrazia a suo avviso. Detesta i codardi e coloro che parlano tanto ma dimostrano poco, non è un'attacca brighe ma se prende la briga di esporsi poi porta sempre a termine la faccenda anche se ciò non si può dire di molte persone ed è proprio questo che gli urta decisamente i nervi, non capisce perché farsi tanto grandi per poi nascondersi dietro ad un dito. Odia le imposizioni e doversi adattare agli altri per mantenere rapporti di cui non gli interessa nulla, se lo fa è solo ed unicamente per scopi ben precisi.

    Carattere: Axel è una testa calda. Imbronciato per un buon novanta percento del suo tempo e di malumore per il rimanente. Sarcastico, con la battuta sempre pronta e una certa propensione alle stoccate - frecciatine - che non risparmia a nessuno. La diplomazia non fa sicuramente parte dei suoi pregi così come la pazienza. Tende a portare molto risentimento verso il prossimo e guai a metterselo contro come nemico, farà di tutto per rendere la vita altrui un inferno.
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    A causa della sua natura di lupo mannaro sin dalla tenera età, possiede alcune caratteristiche affini all'animale come possono essere la possessività che sfocia molto spesso nell'essere eccessivamente territoriale con chi può avere la fortuna di definirsi un suo caro. Trova le persone un utile mezzo per raggiungere i suoi fini e non si fa problemi a causare loro dolore o infelicità, anche se, fino a quando il suo scopo non è raggiunto, cerca di trattare al meglio possibile la sua vittima per non rischiare di buttare al vento il suo duro lavoro nel portarla dalla propria parte. Fin da piccolo ha manifestato una scarsa empatia verso il prossimo che crescendo si è sempre più accentuata, in poche parole guarda prima al suo tornaconto e al suo benessere e soltanto poi al prossimo. Tale caratteristica ha sempre suscitato un forte interesse in suo padre che riteneva fosse un'utilissima arma da sfruttare a loro favore, perché si sa, se una persona non prova rimorso nel fare del male a qualcuno diventa inarrestabile. Dotato di forte ambizione fin da piccolo si è sempre distinto dagli altri bambini eccellendo in svariati campi, non è particolarmente affascinato dallo studio ma è consapevole che a volte è necessario per migliorarsi per essere sempre un passo avanti a gli altri. Pensa prima a se stesso ed è leggermente narcisista, odia chi cerca di mettergli i piedi in testa e chi si crede migliore di lui senza basi fondate. Di mentalità aperta e forte capacità di adattamento per seguire i suoi fini, solitamente si presenta alle persone come individuo molto educato e rispettoso del prossimo, anche se tale descrizione non potrebbe allontanarsi di più dal suo vero carattere. È molto furbo e ne va fiero, sa sempre come manipolare le situazioni a suo favore per uscirne incolume e odia quando per forze maggiori qualcosa non va secondo i suoi piani. Non è interessato a legarsi sentimentalmente a qualcuno ed evita le relazioni come la peste, ciò non toglie che sia irrimediabilmente attratto dalle donne come qualsiasi ragazzo della sua età ed utilizzi il sesso come valvola di sfogo e come mezzo per avvicinare le persone e indurle a fidarsi di lui per rafforzare la presa che può avere su di loro. È uno stramaledetto seduttore.

    Curiosità: Gira sempre con un coltello a serramanico nascosto tra i suoi vestiti. È fissato con la pozione anti-lupo perché odia il suo essere un lupo mannaro e tale trasformazione che ne consegue. Fuma il tabacco e si rolla le sigarette sempre sul momento e mai prima. Sa perfettamente quanto gli facciano male e gli creino dipendenza e vorrebbe smettere ma, come ripete sempre, "di qualcosa si dovrà pur morire", questo per giustificare la sua reale necessità di qualcosa che gli distenda i nervi. Ama la musica ed è molto bravo a ballare, soprattutto i lenti.

    Allineamento: Neutrale Malvagio (NM)
    CITAZIONE
    L'Opportunista, fa qualsiasi cosa gli consenta un guadagno personale, senza alcun rimorso né remora per il fatto di infliggere dolore agli altri, purché riesca sempre a cavarsela. Non crede nell'ordine altrettanto quanto non crede nel caos: segue l'uno o l'altro a seconda di dove si trovi il suo guadagno personale. È uno degli allineamenti più semplici da interpretare ma questo non vuol dire che sia banale, dato che davanti a un evento vanta la più vasta scelta di comportamenti plausibili.

    Bacchetta: 13 pollici, rigida, ebano con nucleo di crine di Thestral

    Casa di appartenenza: ex Durmstrang; ora Hogwarts (casata Serpeverde)
    Anno frequentato: fino al V anno Durmstrang; ripete e prosegue dal V Hogwarts | VII anno

    Materie preferite/odiate: a Durmstrang: Arti Oscure Veleni Maledizioni e Fatture / Rune Germaniche Manipolazione
    a Hogwarts: Pozioni Incantesimi / Storia della Magia Trasfigurazione Babbanologia

    Storia del pg: Axel naque a Nesebăr il due novembre duemila, alle prime luci dell’alba di una giornata particolarmente rigida. Il suo secondo nome, Nikolai, fu scelto dal padre per rendere omaggio al suo, morto prematuro. Il piccolo Axel crebbe insieme agli altri due fratelli maschi differenziandosi principalmente per un carattere vivace e particolarmente attratto dal pericolo: fin dalla tenera età non si poneva molti limiti nell’esplorare i campi circostanti, né si fermava davanti ad un dirupo troppo alto per paura di cadere. Sceglieva di rischiare piuttosto di soffocare la sua curiosità o accantonare la sua animosità. Axel vedeva il padre, il conosciuto Signor Dimitar Dragonov, noto mago coinvolto in clan oscuri, come una guida da seguire. A differenza dei suoi fratelli che sembravano in qualche modo intimoriti dalla figura paterna e succubi delle impartizioni della madre, lui faceva tesoro di ogni insegnamento ricevuto. Tanto che Dimitar cominciò, dall’età di circa otto anni, ad indottrinarlo in quelli che erano i loro interessi. Passavano ore rinchiusi nei sotterranei del castello Dragonov, immersi in antiche pergamene polverose, oggetti di dubbia provenienza e quant’altro. Il padre gli insegnò prematuramente ad aver padronanza con la magia, nonostante la tenera età del figlio che era comunque troppo piccolo e ingenuo per rendersi conto che suo padre, quando non era fra le fredde mura di pietra, faceva parte di un gruppo di maghi oscuri che non facevano altro che perseguire i loro scopi senza porsi molte domande su come ottenerli. Era all’oscuro di tutte le azioni che quell’uomo non sembrava preludere quando stava con lui.
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    Erano soli in casa, una sera di pieno inverno, quando il portone di casa Dragonov venne abbattuto da un gruppo di maghi con i visi oscurati, i mantelli lunghi fino ai piedi e voci con accento estero. Minacciarono Dimitar, spingendolo nelle cantine stagnanti, minacciandolo e cruciandolo come lui faceva sostanzialmente fuori di casa. Axel era troppo piccolo e spaventato per capire cosa stesse succedendo e in tutto quel trambusto non fece altro che singhiozzare in un angolo della stanza mentre i suoi occhi verdastri vedevano i dolori e il sangue del padre zampillare dalla sua bocca e insozzare il pavimento. Non morì per fortuna, sii ribellò con tutta la forza che aveva tanto che ebbe la meglio su due di quei farabutti (era l’idea che gli occhi di un bambino si era fatto di quei signori). La situazione si capovolse, degli uomini gessati comparvero dal nulla prendendo sotto braccio suo padre e fu in quel momento che Axel sbucò fuori con le lacrime che gli solcavano il viso, urlando di lasciarlo andare. Aveva sicuramente subito un trauma per l’età che aveva e spaventato com’era si avventò in preda alla paura e alla disperazione sulle gambe di uno di quelli che aveva provocato quelle grida laceranti al suo capostipite. Si avvinghiò con forza urlando con tutta l’aria che aveva nei polmoni e se la situazione non era fino a quel momento stata troppo caotica, il peggio doveva ancora venire: quello si voltò con gli occhi lampeggianti e sprezzanti e divenne quello che Axel ricorda tutt’oggi nei suoi incubi peggiori: una bestia dagli occhi gialli e con il muso sporco di sangue.
    Non ricordò nulla nel dettaglio quando si risvegliò al San Mungo circondato dalla madre china sul suo letto e i due fratelli ammutoliti in un angolo. Aveva una fascia sul collo, la ferita faceva fatica a rimarginarsi e il suo aspetto era simile ad un malato di peste. Suo padre era stato rinchiuso ad Azkaban con quei maghi che avevano creato scompiglio al castello di casa. Vane furono le richieste disperate di quel ragazzino che voleva disperatamente rivedere suo padre.
    Pochi anni dopo giunse al portone massiccio di casa la notizia che Dimitar Dragonov era stato ucciso da un prigioniero di Azkaban liberatosi astutamente durante una notte settembrina in cui riuscì a fuggire. Da quel momento Axel divenne una persona staccata e diffidente: la perdita della sua guida e le scene a cui aveva assistito nei piani bassi di casa sua lo avevano reso un ragazzo senza particolari scrupoli. Aveva continuato a servirsi del tesoro lasciato dal padre apprendendo in solitaria il percorso che aveva iniziato in tenera età con lui. Ma aveva un’altra cosa a cui pensare dal giorno in cui la situazione era degenerata: la cicatrice che gli lasciò l’incidente si era rimarginata ma l’aveva segnato per sempre. Cominciò a soffrire di sonno disturbato e irritabilità coincidenti con specifici giorni mensili. La luna attuava in lui un cambiamento repentino non solo dell’aspetto ma anche nell’umore. Diventava un’altra persona o meglio diventava una creatura. Si sentiva un mostro, in quei momenti era incapace di darsi un freno e si rese ben presto conto che dentro di lui vi era un che di impossibile da arginare: era stato morso da un lupo e pertanto la sua concentrazione e controllo di sé e di ciò che lo circondava veniva meno nelle notti di luna piena.
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    Axel, dedito al controllo e alla manipolazione della situazione, non apprezzava né apprezza tutt’ora ciò che diventa. Non ne è spaventato, non è la parola giusta per definire come si sente quando diventa una bestia dal manto scuro e le zanne bislunghe; si sente impotente e succube di un astro. La luna ha ora un potere enorme su di lui e questa è una sfida che lo segnerà per tutta la sua esistenza. I primi anni in cui la maledizione era ancora un punto di domanda, passava giorni interi rinchiuso nei sotterranei; i suoi fratelli e sua madre fecero costruire un portone massiccio, atto appositamente a contenere la sua forza. Vani furono i tentativi di tenerlo a bada poiché più volte lo sfondò e si liberò da quella che per la bestia era una prigione. In una delle fughe, si ritrovò davanti sua madre che ovviamente non riconobbe nelle vesti di quello che era diventato, dai suoi denti pendevano gocce di bava sul pavimento, avanzando verso quella che era una preda. Suo fratello maggiore, Ioan Petar, si parò davanti nel tentativo di difenderla ma Axel lo strattonò, spezzandogli il collo in un colpo solo. I suoi occhi verdi lo riconobbero solo quando le nubi del mattino oscurarono l’ultimo lembo di luna. Si detestava e pertanto era sicuro che casa sua non era più un posto sicuro per i suoi famigliari. Scappò di casa all'età di soli undici anni vivendo per strada fino a che la mattina del capodanno 2012, Ethan lo raccolse dalla strada prendendolo con sé crescendolo come un figlio. All'età di quindici anni iniziò gli studi presso la scuola di magia e stregoneria di Durmstrang.


    Colin O'Donoghue/Christian Locke as Axel Nikolai Dragonov


    Edited by Dragonov - 8/9/2023, 19:28
     
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    Edited by STAFF. - 27/4/2024, 19:49
     
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