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.Mi era toccato firmare decine e decine di scartoffie pur di riuscire a convincere la presidenza a permettermi di portare i marmocchi in quella che mi piaceva chiamare gita scolastica. L'inverno cominciava lentamente a farsi da parte ma la primavera era ancora lontana e quindi avevo ben pensato di portare i ragazzi al caldo per farli divertire un po'. No no ok, non sono credibile ricominciamo. Avevo per caso udito dei professori parlare della possibilità di fare lezioni fuori porta e subito mi si era accesa una lampadina nel cervello. Ero corso a fare l'inventario delle piante rare che mi erano rimaste e avevo notato che una in particolare cominciava a scarseggiare e quale modo migliore c'era di farne scorta se non usando i miei piccoli gnomi in piena pubertà? Mi ero detto che quella era davvero una pensata geniale ma poi mi ero tristemente imbattuto nella burocrazia e tra permessi da far firmare per i minorenni e altre scartoffie varie che affermavano che nessuno studente sarebbe stato perso oltre mare per colpa mia, la voglia di portare i marmocchi in gita mi era quasi passata del tutto. Era stato il pensiero di poter rimpolpare nuovamente le mie scorte a convincermi a procedere e così il gran giorno era finalmente arrivato. Tutti gli studenti erano stati avvisati di raggiungere i confini di Hogwarts subito dopo pranzo in abiti civili per non attirare l'attenzione di possibili babbani. Alla lista era stato aggiunto di portare con sé un costume da bagno, delle ciabatte da mare e la cena al sacco che avrebbero potuto ritirare comodamente a fine pranzo da un tavolo in fondo alla sala grande ricolmo di sacchettini da viaggio posti lì per l'occasione. Tutto pareva essere pronto, non mi restava che incantare la passaporta che ci avrebbe portati in pochi secondi sulle coste del Nordafrica, più precisamente su una spiaggia che in accordo col ministero del luogo sarebbe stata resa inaccessibile ai babbani grazie a complicati incantesimi di protezione, ma si sapeva, la sicurezza non era mai troppa e quindi per questo avevo pensato che evitare le eccentriche divise scolastiche di Hogwarts, che fra parentesi erano un po' troppo coprenti, sarebbe stato quel tocco di sicurezza in più che serviva. Ok, sto mentendo pure ora, speravo solo che così facendo le ragazze del castello avrebbero deciso di scoprirsi un pelo di più come antipasto a quello che solo dopo svariati minuti avrei potuto finalmente vedere. Giovane carne scoperta. Peccato solo che il White non mi aveva consentito di aprire la lezione solo alle fanciulle, una vera disdetta ma insomma, mi sarebbe bastato voltarmi dall'altra parte a ogni entrata in scena dell'ossuto studente di turno con tre peli sul petto che si credeva il vero maschio alpha del giorno. «Portus» Esclamai con voce decisa puntando la mia bacchetta in Ebano verso un grane hula hoop made in babbani che mi era stato gentilmente fornito dalla professoressa di babbanologia che per l'occasione ci avrebbe accompagnati come supporto alla supervisione degli studenti. Che poi tutta questa poca fiducia nei miei confronti non l'avevo mica capita, cosa si credeva il White? Che non sapevo badare a quattro stronzi semi galleggianti in acqua? Pfff. Povero vecchio scemo. Almeno la professoressa in questione, Maggie, che nome arrapante, era una giovane donna di bell'aspetto, dalla folta chioma rossa e dai seni di una grandezza che... Ops, forse sto divagando un po' troppo, cosa stavo dicendo? A sì, gli hula hoop babbani, certo certo. Un'ottima pensata quella, visto che sarebbe bastato un incantesimo di espansione per rendere il cerchio di plastica abbastanza largo da poter far aderire comodamente alla sua superficie tutte le sporche manine di quei ragazzini. «Ci siamo tutti?» Chiesi a voce alta una volta riuniti nei pressi dei confini del castello. «Spero non vi siate dimenticati nulla perché non si torna indietro. Come già saprete lei è la professoressa Holm e ci accompagnerà in qusta gita fuori porta» Sperando che abbia optato per un bel bikini poco coprente, sarebbe un vero peccato vederla indossare un orribile costume intero decisamente poco sexy. «Afferrate tutti il cerchio giallo che ho in mano e non mollatelo per nulla al mondo o morirete di una morte atroce. Scherzo scherzo» Mi apprestai a dire cercando di non dare a vedere che sarebbe stata esattamente quella la fine che avrebbero fatto qualora avessero deciso di mollare la presa. «Al mio tre si parte. Uno, due eee tre» Crack. Un sonoro rumore metallico ci avvertì che ci eravamo appena smaterializzati migliaia e migliaia di kilometri lontano dall'Inghilterra. «Benvenuti in Nordafrica ragazzi, ora forza, andate a mettervi i costumi da bagno che tra poco si inizia. I maschi di là e le femmine di qua» Indicai le corrispetive capanne colorate magicamente estese che avrebbero potuto usare per cambiarsi nella più totale privacy. Una volta che tutti furono pronti feci loro segno di sedersi sui teli mare adagiati sulla sabbia a mo di sostituti dei banchi e quando pure l'ultimo degli studenti si sedette diedi ufficialmente inizio alla lezione. «Chi indovina perché siamo qui oggi?» Domandai allegramente certo che nessuno ci sarebbe realmente arrivato. «Ok ok, ve lo dico io. Siamo qui per recuperare svariati esemplari di Algabranchia!» Pianta rara, meravigliosa e difficile da trovare originaria del Mar Mediterraneo. «Chi mi sa dire qualcosa riguardo a questa pianta? Usi, particolarità, storia, va bene tutto non siate timidi!» Esclamai allegro allargando le braccia ancora ricoperte del mio completo gessato che solo allora si tramutò in una coloratissima camicia Hawaiana adornata da fiori che si muovevano lentamente in tutte le direzioni e dei pratici shorts in tela. Non volevate mica che mi mettessi in costume pure io? No? Un po' di pudore suvvia.SPOILER (clicca per visualizzare)Benvenuti alla prima lezione di Erbologia di quest'anno scolastico. Ricordiamo alla gentile clientela che le lezioni rimaste da qui a fine anno sono solo tre per fascia d'età, quindi, a tutti coloro che non hanno ancora portato a termine le tre lezioni necessarie per il passaggio di anno ricordiamo che è giunto il momento di fare bene i calcoli per non finire bocciati, ma tornando a noi... come avrete capito la lezione di oggi si svolgerà fuori porta. È ambientata durante l'ultima settimana di Febbraio, gli studenti sono stati convocati presso i confini di Hogwarts subito dopo pranzo per raggiungere le coste del Nordafrica tramite passa porta e a tutti è stata consegnata una lista con le cose utili da portarsi dietro: Costume da bagno, ciabatte da mare e cena al sacco. Giunti sulla spiaggia è stato chiesto loro di denudarsi un po' e poi, dopo averli fatti sedere sui teli mare il professore ha dato il via alla lezione ponendo la prima domanda della giornata. Buon divertimento!
Ricordiamo che essendo una role multipla lo spoiler è OBBLIGATORIO e vi ci andrà scritto: Nome, cognome, anno scolastico, casa del pg e un breve riassunto delle persone con le quali si ha interagito e delle azioni compiute in breve. Grazie, prego, troppo gentili.
Scadenza Giovedì 9 Marzo alle 23:59. I ritardatari saranno accettati solo se non avranno paura di perdere un arto a scelta del dado col quale dovranno imparare a convivere senza! Baci baci.
Per dubbi circa lo svolgimento di una lezione invito a leggere il regolamento di cui di seguito riporterò un estratto circa i ritardi:CITAZIONE“Indi per cui, post che arriveranno oltre la scadenza saranno valutati con un MALUS FINO A -30 PUNTI alla casa di appartenenza dello studente e, a discrezione del professore master della lezione, la cancellazione del post stesso con annesso punteggio dimezzato alla voce presenza e obbligo di recuperare entrambi i giri.”. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)[/SPOILER]Rose Mia White – Tassorosso – IV anno.
Arrivata al punto d’incontro, salutato i Professori e un volta afferrata la passaporta catapultata nel luogo descritto.
Si è cambiata, con difficoltà e disagio.
Ha risposto alla domanda del Professore.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Marshall Carter-Johnson, IV anno, Tassorosso.
- Gasato per la lezione, ne parla con Aaron (citando anche Daphne) mentre raggiungono insieme i confini del castello;
- Quasi rischia di perdere la passaporta distratto dal pensiero di Grace, finendo faccia a terra nella sabbia una volta raggiunta la destinazione;
- Prova a rispondere alla domanda, citando la didascalia delle cioccorane, e saluta brevemente Rose.. -
.LOKI NORMAN – 17 ANNI – SERPEVERDE (IV)L’idea di uscire dalle mura del castello, per quanto affascinanti che siano, non gli dispiace affatto, seppure non sappia cosa aspettarsi dalla lezione. Le poche informazioni che ha potuto estrapolare dalla richiesta di un vestiario casual oltre che un costume da bagno, non lo hanno aiutato a giungere a conclusioni più articolate di una gita in una località solitamente frequentata dai Babbani, come conferma pure la presenza della professoressa Holm al fianco di Blackwood, mentre si avvicina ai confini della scuola con andatura spedita e regolare. Una sacca in cuoio morbido è gettata sulla spalla destra, e contiene i pochi averi del piccoletto, che constano in un cambio di camicia e pantaloni scuri (praticamente identici a quelli che indossa) e le ciabatte, oltre al pranzo al sacco gentilmente offerto dagli elfi. Con lo sguardo fa un rapido check dei presenti, quasi fosse lui a volersi assicurare che siano tutti radunati nel luogo adibito per il ritrovo prima della partenza, e un angolo della bocca si solleva verso l’alto quando le sue iridi finiscono su ROSE. Non sa se sentirsi più emozionato di poter condividere con lei un’attività fuori dal comune, o se iniziare a preoccuparsi per quando sarà costretto a denudarsi e mettere in mostra quei ridicoli boxer blu con le palme e le noci di cocco verdi che ha trovato nell’unico negozio fornito di indumenti per l’estate, in questo periodo dell’anno. E che potesse permettersi con la manciata di spiccioli rimasti a seguito dei pagamenti di affitto e utenze. Annuisce ai DOCENTI, sovrappensiero, con la punta delle orecchie che comincia lentamente a scaldarsi prima ancora di essersi spostato nella zona più temperata, e poi allunga una mano verso il cerchio porto da BLACKWOOD, avvicinandosi quanto basta ad agganciarvisi con una salda stretta delle dita. Sa abbastanza sulle passaporte da sapere come comportarsi durante il teletrasporto. Ma non ne ha mai utilizzata una in prima persona, perciò inizia anche a percepire una debole morsa alla bocca dello stomaco. Però è davvero di buon umore. Merda! Un viaggio! E lui può parteciparvi. Incredibile. Non lo avrebbe mai creduto possibile, date le sue più che umili origini. E questo lo pone per la prima volta in vita sua in uno stato di interiore euforia, che non mostra all’esterno perché non ne è capace, certo, ma anche perché conosce un po’ i suoi professori ed è abbastanza sicuro che questa sovreccitazione sarà soltanto una sensazione passeggera, prima di tramutarsi in incubo. Sospira, cercando di non perdersi nemmeno un prezioso istante di quest’emozione sconosciuta. La quale, neanche a dirlo, cede il posto nel giro di pochissimi secondi ad un senso di nausea diffuso, mentre tutto attorno a lui comincia a vorticare, come anche le sue viscere, e la sua testa, fino a che non riesce a vedere più nulla. E poi… viene scaraventato al suolo con violenza, facendogli mancare il fiato per l’improvvisa compressione dei polmoni. Bocceggia. Le sue mani si stringono sul terreno che però non offre la stabilità che va cercando, risultando farinoso. Sabbia. E’ piacevolissima al tatto. La fa scivolare fra le dita, per poi sollevare lo sguardo sul mare e restare senza fiato una seconda volta. Una lieve brezza marina gli scompiglia i capelli. Le narici respirano presto l’odore della salsedine, frattanto che gli occhi vengono abbacinati dal riflesso del sole sull’acqua, con lo sciabordio delle onde stanche che si infrangono sulla costa a fare da dolce accompagnamento. Preso com’è dal bombardamento dei sensi a questi stimoli del tutto nuovi, si sposta decisamente in ritardo verso gli spogliatoi. Non che debba farci poi tanto, comunque, a parte togliersi i quattro stracci che ha addosso, lasciando solo quei bermuda per nulla nel suo stile. Chissenefrega, a questo punto. Vuole solo tornare a godersi lo spettacolo. La pelle diafana evidenzia i muscoli di un fisico asciutto ma inaspettatamente tonico, e riluce sotto i raggi del forte sole, dando un effetto bagliore, quando raggiunge i colleghi già disposti sugli asciugamani. Probabile che ne uscirà scottato e rosso come un gambero se non provvederà a proteggersi con della crema solare, ma spoiler: non ce l’ha. Che ne poteva sapere, lui. Inoltre sono ormai a tutti visibili le innumerevoli cicatrici che “adornano” il suo corpo, alcune più vistose di altre. Specialmente una, lunga e spessa, sul costato. Di sicuro non se ne fa un cruccio. Prende posto, neanche a dirlo, accanto a ROSE, un po’ defilato, ma più interno alla classe rispetto a lei. [Che spettacolo] commenta enigmatico (sta parlando di lei o del posto?), sorridendole appena, prima di concentrarsi sul dire dell’INSEGNANTE. [Permette anche una termoregolazione adatta a sopportare la temperatura fredda dell’acqua, e pare che i suoi effetti siano più duraturi in acqua dolce] risponde a quel punto, ritrovandosi a pensare con un certo divertimento che, in fin dei conti, la tenuta estiva del professore non gli stia affatto male. Magari potrebbe provarla pure lui, un giorno.SPOILER (clicca per visualizzare)Loki Norman – IV Anno – Serpeverde
Arriva vestito da becchino come al solito quando non è in divisa, e segue le istruzioni. Giunto sulla spiaggia ne rimane letteralmente incantato, e, sfoggiando il suo costume con le palme e i cocchi, prende posto sul telo di fianco a ROSE, rispondendo alla domanda.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Valentine Bonebird Espinoza
Corvonero
Sesto anno
Come arriva in spiaggia, si cambia, si siede accanto
a Kaeris e dopo le risposte alla domanda del professor Edmund decide di alzare la mano per ricordare gentilmente che non sono lí per chiacchierare ma per andare in acqua a raccogliere l'Algabranchia
Stanotte ho avuto un incubo. Ho sognato di essere inseguito da una piovra gigante all'interno di una casa allagata, per fuggire dovevo saltare sui mobili e sui divani per non finire in acqua ed essere trascinato in profondità.
Lascio da parte i pensieri e inizio a muovermi, che oggi c'è una lezione importante.
Dopo venti minuti credo di aver preparato tutto: il costume verde della Scorpion Day con le orribili ciabatte rosse che non userò, un telo bianco dai decori tribali rossi e neri che ricordano un frappè al caffè e cocco e la cena al sacco, ovvero i calamari e due filetti di merluzzo. Adoro i piatti di mare.
Mi guardo allo specchio, noto con piacere che ho delle belle occhiaie cupe e gli occhi color verde acceso. Hombre, sos hermoso.
Raggiungo il punto d'incontro con molta calma, e scopro che la passaporta è un cerchio giallo, come quello che usavo da piccolo per giocare, e che poi un imbecille mi ha rubato.
Il giorno dopo lo hanno trovato stecchito con un chiodo conficcato in una tempia, e giuro di non essere stato io.
Ritornando al presente, come mettiamo le mani su quel cerchio sento il professore con la faccia da stronzo contare fino a tre e poi un rumore simile a quello di una crepa in una conchiglia o un osso che si spezza e ci ritroviamo in una meravigliosa spiaggia.
Uno dei compagni finisce col muso a terra e io non riesco a fare a meno di girarmi per ridere. E cosí, abbiamo fatto il nostro maestoso ingresso scenico in Nordafrica.
Sono abituato al mare, e mi viene subito voglia di pescare, mi sto per sdraiare sulla sabbia quando ci viene detto di andare a cambiarci.
Che palle.
Corro nel capanno e cerco di strapparmi via i vestiti il prima possibile, in modo da arrivare al punto d'incontro in anticipo rispetto agli altri per godermi la sabbia in attesa dell'inizio della lezione.
Mi infilo il costume, lascio le ciabatte lí e corro verso il punto in cui si trova il professore e alcuni alunni che evidentemente hanno avuto la mia stessa idea.
L'acqua è cristallina, la salsedine è già sulle mie labbra, la assaporo, respiro profondamente e immagino quante meravigliose specie di pesci, crostacei e celenterati si trovano sotto la superficie.
E niente, in men che non si dica il professore ci chiama tutti.
Scelgo di appostarmi accanto a Kaeris Duval, la tipetta zombie con lo sguardo macabro che riesce ad arrivarmi alle spalle senza che io me ne accorga (non deve farlo mai piú.).
Bene! Inizia la lezione! Il Professor Nome Da Fighetto Edmund ci chiede cortesemente di spiegargli cosa sia l'algabranchia, come si utilizza e trallallerotrallallà, siccome siamo venuti qui per raccoglierne degli esemplari.
SI FA SNORKELLING!!
Vorrei una fiocina.
So rispondere alla domanda, ma mi precede la signorina Rose, che sembra proprio a suo agio, per niente in imbarazzo.
Subito dopo il tizio che prima si è mangiato un chiletto di sabbia aggiunse ulteriori informazioni sull'alghetta magica, e successivamente parlò il ragazzino con le cicatrici, Loki se non sbaglio. Ha stile, il tipetto. Credo si sia detto tutto a riguardo, oppure non ho studiato un piffero?
Ad ogni modo, sono felice, e non mi aspettavo che un professore con una simile faccia da fighetto ci portasse in un posto come questo.
Solo, vorrei andare in acqua, per cui alzo la mano e parlo:
Un'altra curiosa particolarità dell'Algabranchia è che prima si inizia a raccoglierla e prima si finisce, inoltre il sole africano è rinfrescante quanto mezzo litro di lava sulla schiena. Che ne dice di una nuotata?. -
..
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.Gita fuori porta? Questo stava a significare soltanto una cosa: fare casino. E chi meglio di me poteva rappresentare questa regola non scritta delle uscite scolastiche? Da quando avevamo avuto la notizia e specialmente da quando avevamo letto che dovevamo portare un costume da bagno, tra i dormitori maschili regnava il delirio più totale. Lasciami fumare ancora un pó. Risposi malamente a Mars mentre attaccavo le mie labbra nuovamente al filtro della canna che mi ero preparato con tanta cura. E tu che ne sai? Magari alcune piante magiche possono avere degli effetti divertenti sulle persone. Dissi con tono serio come se fossi davvero informato sull’argomento. La verità era che mi sarebbe piaciuto sperimentare la cosa, leggendo prima le proprietà delle varie piante magiche e scegliendo tra quelle che sembravano più interessanti. Prima o poi mi sarei dedicato a ciò ma prima di allora avevo altri piani da mettere in pratica. Willow? Quella ti squadra dalla testa ai piedi ogni volta che le passi accanto. Risi immaginando la scena, sarebbe stato davvero divertente se i ruoli si fossero scambiati e probabilmente avrei preso in giro il tassorosso per un sacco di tempo. Amico, l’età è solo un numero quando davanti ti trovi un culo così. La pedofilia non rientrava tra le mie corde e il mio commento poteva far fraintendere tutto ma avevo osservato Willow mentre ero con i miei compagni di stanza nei corridoi e non avevo potuto fare a meno di abbassare lo sguardo al suo passaggio. Gli occhi erano stati creati per guardare e sarebbe stato un vero peccato non sfruttarli a dovere. E sentiamo chi avresti visto in costume? Illuminami. Domandai a quel punto. Non succederà più, con la Andersen ho chiuso. Presi l’ultima boccata dalla canna e diventai d’improvviso serio. Non ci parlavamo dalla sera di quella stupida festa di San Valencoso e non avevo nessuna intenzione di rivolgerle la parola. Avevo fatto il coglione ma lei aveva cagato fuori dal vaso comportandosi in quel modo. Avrebbe potuto allontanarmi e tornare dal suo patetico fidanzarono invece di scagliarmi contro quegli incantesimi, lanciati solo per dimostrare la sua superiorità del cazzo. E fammi il favore, non nominarmela più. Dissi, ancora una volta serio. Affiancai poi Mars verso il punto esatto che ci era stato indicato dal professore di erbologia, pronto per partire alla volta di quella gita inaspettata. Fatte le solite premesse e le dovute presentazioni, afferrai il cerchio giallo indicato precedentemente dal professore. Quella era la prima volta che utilizzavo una passaporta e probabilmente sarebbe stata anche l’ultima volta. Prima che potessi dire qualcosa, quella di attivò e ci portò dritti in Nordafrica. Sentì le gambe molli e la testa non voleva smettere di girare, forse non dovevo fumare così tanto prima di partire. Hai visto qualcuna di interessante? Domandai a Mars mentre entravamo nella tenda insieme agli altri ragazzi. Ragazzi oggi il professore ci ha dato un’occasione che non possiamo perdere, miraccomando sappiatela sfruttare bene. A quel punto mi rivolsi a tutti i ragazzi presenti nella tenda tenendo una specie di discorso incoraggiatore su quello che avremmo visto una volta usciti di li: ragazze in costume. Mi tolsi la divisa scolastica e la deposi nel mio borsone, poi mi fiondai fuori dalla tenda gridando: chi esce per ultimo ce l’ha piccolo! poi mi posizionai accanto ad una ragazza, dopo aver fatto una piccola corretta per raggiungere gli altri studenti. Ciao. Le sorriso ammaliante nel mentre che aspettavo il ritorno di Mars che, una volta arrivato, si cimentò nel rispondere al quesito del professore. C’è stato un dibattito per decretare la durata degli effetti dell’algabranchia in acqua dolce rispetto all’acqua salata. Se non ricordo male nell’acqua dolce l’effetto della pianta dura più di un’ora. Come sapevo quelle cose? Stavo studiando l’algabranchia per via di una delle mie invenzioni magiche.SPOILER (clicca per visualizzare)Aaron Schneider, V anno, grifondoro.
- Ha interagito con Mars per tutto il tragitto conversando sulla gita che avrebbero fatto e rimproverandolo perché non lo lasciava fumare in pace. Citata Daphne (😒).
- Ha utilizzato la passaporta insieme agli altri e adesso è un po’ intontito.
- Dopo essere entrato nella tenda ha fatto un discorso incoraggiatore (?) a tutti i ragazzi.
- Uscito dalla tenda ha affiancato una ragazza (decidere voi chi)
- Ha risposto al quesito del professore.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Kaeris Duval - Corvonero- V anno.
Dopo la battuta del professore sulla passaporta si crea delle illusioni.
Ma si ritrova su un orribile spiaggia.
Si ritrova accanto Valentine Bonebird che si è seduto accanto a lei e gli porge una domanda.
Si limita ad ascoltare la lezione e sopravvivere.. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Skylee Métis. Corvonero. V Anno.
Citato Kaeris e interagito con Harry, si è seduta vicino a lui e poi ha risposto alla domanda del professore.. -
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Era in ritardo di qualche minuto, niente di così grave, ma non appena varcò la soglia della porta si accorse dell’imminente smateralizzazione. In pochi frettolosi passi, afferrò l’anello giallo e non appena giunsero a destinazione gli venne voglia di spogliarsi, faceva un cazzo di caldo. Si diresse in fretta e furia in una delle capanne indicate dal docente, si sfilò velocemente camicia e pantaloni e li buttò da qualche parte, indossando il costume nero che si era portato dietro. Non buttava un filo di vento in quel posto di merda, per fortuna era abituato a temperature estreme altrimenti gliene avrebbe dette quattro a quella faccia da culo, al diavolo le minacce di suo padre, tanto aveva già tentato di ucciderlo parecchie volte, una in più non faceva alcuna differenza. Dopo essersi tolto anche le scarpe, affondò i piedi nella sabbia bollente del Nord Africa con il sole che gli appannava la vista. Si spostò di lato, all’ombra, e quando individuò suo cugino tra le tante teste di cazzo presenti, si diresse verso di lui. In quell’ultimo periodo anche il Barnes era una bomba ad orologeria pronta ad esplodere dopo il bacio che si era scambiato con un tipo vestito da gigolò, passando per il frocio della situazione. Aveva fatto la figura del coglione davanti all’intera scuola, e qualcosa gli diceva che suo padre lo sarebbe venuto a sapere molto presto. Stava per sedersi accanto a lui ma il palo in culo della Métis lo precedette. Roteò gli occhi, cambiando decisamente direzione. Non gli andava di respirare la tessa aria di quella bionda ossigenata che sembrava aver stregato quel cretino di un Barnes. Cosa ci trovasse in quell'avvoltoio non lo capiva, c’erano altre ragazze molto più scopabili in quella scuola per il suo non così modesto parere. Decise di rimanere all' in piedi mentre Blackwood iniziò con le solite domande a cui i secchioni della classe non mancarono di rispondere.SPOILER (clicca per visualizzare)David Harris, V anno, serpeverde
Arriva con un leggero ritardo a lezione ma riesce ad afferrare il cerchio. Dopo aver indossato il costume vuole sedersi accanto ad Harry ma Sky la precede, così resta in piedi in attesa delle istruzioni. -
.SPOILER (clicca per visualizzare)Ruby Elise Duvall, V anno, Tassorosso.
Interegaito con Aaron e ascoltato gli interventi degli altri compagni.. -
.Hestia Jane Anderson16 Y.O. • RAVENCLAW • VI YEAR« I've been hearing symphonies Before, all I heard was silence »code by friedaSPOILER (click to view)Hestia Jane Anderson - Corvonero Sesto Anno
Abbiamo salutato il prof e le nostre Compagne di Corvonero poi Hestia ha deciso di raggiungere e salutare Ruby per sedersi vicino a lei per poi finire con l'interagire con Aaron
Edited by Hestia. - 10/3/2023, 00:34. -
.Elia Schneider"La voce del mare parla all’anima. Il tocco del mare è sensuale, avvolge il corpo nel suo morbido e stretto abbraccio."SPOILER (clicca per visualizzare)Elia Schneider | Grifondoro | Anno V
Elia non interagisce con nessuno nello specifico, le sue azioni consistono nel cambiarsi, fregarsi di iniziare un dialogo con i compagni, rimpiangere il mare delle Isole di Skye e sopratutto distrarsi invece che rispondere alla domanda posta. -
.Viole amava le piante: erano vive e prevedibili, qualcosa che le persone erano raramente ma che Viole trovava qualità irresistibili in qualsiasi essere vivente. Se trattate seguendo le regole le piante avrebbero reagito seguendo le regole – o quantomeno la stragrande maggioranza di loro – e la giovane francese amava quella prevedibilità. Non era forse ironico? Viole amava le piante per gli stessi motivi per cui odiava i suoi fratelli che pure portavano anch’essi nomi di fiori e piante. Ma se tra le piante si era sempre sentita magnificamente a suo agio, lo stesso non aveva mai potuto dire per la sua famiglia, loro che erano così imprevedibili e crudeli.
Nelle sue camere parigine, a casa di suo padre, aveva coltivato una piccola varietà di piante magiche, principalmente piante musicali e fiori adatti alla cosmesi e alla produzione di pigmenti incantati, un suo piccolo sciocco hobby che la sua matrigna aveva sempre ferocemente criticato. I fiori erano cose da signora indubbiamente, ma la parte pratica della produzione era roba da manovalanza, da elfi persino.
Viole non aveva mai ribattuto direttamente, suo padre riteneva che una certa distanza gerarchica dovesse esistere tra genitori e figli e Viole non si sarebbe ribellata scioccamente, ma più volte si era divertita a usare le piante o i loro prodotti per creare problemi alla sua matrigna e alle sue sorellastre, come la volta in cui aveva mescolato estratto di fiore di cespuglio farfallino ed Helleborus foetidus per rovinare il loro bucato e far puzzare i loro vestiti per tutti tranne che per le dirette interessate, che invece avrebbero sentito un profumo meraviglioso. L’effetto non era durato a lungo, era servita solo qualche ora prima perché realizzassero quanto stava succedendo, ma era stato tremendamente divertente vedere le persone reagire al loro “profumo incantevole di bucato”.
L’ora di Erbologia, quindi, non dispiaceva particolarmente a Viole, soprattutto ora che avendo saltato un anno si trovava finalmente davanti un programma più complesso e interessante. O quantomeno non le dispiaceva quasi mai.
Il volto della giovane era divenuto cinereo di fronte alla richiesta, imprescindibile, del docente di un costume da bagno.
Viole non indossava uno da anni e anni. Non perché non le piacesse il sole o il mare, beninteso, quanto perché un costume da bagno, anche il più modesto, non arrivava a coprirle l’avambraccio.
Per anni, quasi cinque ormai, Viole aveva indossato maniche lunghe e coprenti ogni giorno della sua vita, estate e inverno indifferentemente, cercando di ignorare le occhiate curiose o addirittura sospette attorno a lei.
Il suo primo istinto era stato quello di fingersi malata. Avrebbe potuto fingere un mal di testa fulminante e improvviso, un vero peccato davvero non poter partecipare alla lezione, ma alla fine si era fatta coraggio e si era costretta a partecipare alla lezione: soprattutto ora che era passata di anno non poteva permettersi di perdere lezioni. Avrebbe dovuto trovare una soluzione alternativa.
Quel giorno si era quindi presentata assieme ai suoi compagni ai confini del castello in abiti civili. L’aria in Scozia era ancora troppo fredda per i gusti di Viole, cosa che l’aveva costretta comunque a infilarsi sopra il maglioncino di cashmere una giacchetta a quadri Schiaparelli, prêt-à-porter ovviamente, non le andava di fare la figura della ricca snob. Il resto del materiale richiesto riposto nella borsa di pelle italiana.
Raggiunto il punto di incontro saluto gli insegnanti e si uni ai compagni per utilizzare la passa porta, un bizzarro cerchio di plastica babbana, una cosa che doveva ammettere – nonostante le piacesse spendere tempo nel mondo babbano – di non aver mai visto prima.
Una volta che i loro piedi ebbero toccato di nuovo il suolo Viole ebbe la conferma a tutti i suoi timori: erano su una spiaggia, sotto il sole caldo e dovevano indossare un costume.
Il professore, dopo aver dato loro il benvenuto in Nord Africa, li invitò ad andare a cambiarsi e indossare i loro costumi. Viole, come aveva fatto anche quando ancora giocava a Quidditch, attese che tutte o quasi le sue compagne si fossero cambiate e fossero uscite prima di procedere a farlo rapidamente anche lei.
Il suo costume non era ideale, ma era la cosa più vicina ad un costume normale che si fosse sentita a suo agio a indossare: il top era aveva le maniche lunghe e strette come desiderava, ma sfortunatamente compensava quella modestia con uno scollo piuttosto profondo sul petto, simile a quello di un bikini a triangolo, era una fortuna quindi che il seno di Viole fosse piuttosto modesto. Per il resto era un costume assolutamente normale, con un pezzo inferiore con i laccetti e di un azzurro pastello dai minuscoli motivi floreali bianchi, simili a piccoli fiori di campo stilizzati.
Viole non era vanesia, sapeva di non essere particolarmente bella, ma guardandosi allo specchio non si vide così male. Persino le ciabatte intonate, che pure le erano parse orride, non le sembravano ora così male.
Può andare, non si vede niente – si convinse da sola – sembri una normale strega normale, ora vai.
Con un piccolo sospiro uscì dalla cabina, con la consapevolezza di essere una delle ultime ad uscire, se non l’ultima addirittura.
Andrò quindi a prendere posto sui teli assieme ai suoi compagni, essendo tra le ultime la scelta era limitata ma Viole si sarebbe sentita a disagio più o meno con tutti quindi faceva poca differenza chi aveva di fianco, a meno che non fosse un totale piantagrane.
Una volta che il professore ebbe spiegato loro il motivo della loro visita di quel giorno, alzò la mano per prendere la parola.
“L’algabranchia ha la particolarità di essere endemica del solo Mediterraneo, il che significa che è possibile trovarla solo qui, tentativi di trapiantarla altrove sono stati infruttuosi. I motivi di questa unicità non sono chiari, personalmente credo sia probabile però che sia legato al suo stato di mare chiuso, ovvero di mare che comunica maggiormente con affluenti fluviali che con masse oceaniche visto la nota affinità di questa alga con le acque dolci, e alla sua moderata e costante salinità rispetto ad altri mari chiusi; una teoria che si allineerebbe l’algabranchia con i pattern di altre piante acquatiche endemiche come la Posidonia oceanica.” Detto questo si quietò, sarebbe stata più che disponibile a spiegare ancora la sua teoria, ma dubitava che a chiunque, professore compreso, fregasse qualcosa di quanto aveva da dire ancora.
«parlato» “Pensato”«Citazione parlato altro PG»SPOILER (clicca per visualizzare)Viole Saint-Clement, IV anno, Tassorosso
Arriva, si cambia e si siede di fianco a qualcuno, potrebbe essere chiunque e risponde alla domanda. -
.Non appena i marmocchi ebbero finito di cambiarsi feci loro cenno di sedersi e li scrutai uno ad uno per accertarmi che mi ubbidissero e beh, in realtà pure per poter venerare quelle tante giovani e sode gambette muoversi in ordine sparso sulla sabbia, solo quelle delle fanciulle, chiaramente, sia mai, ma pur di mantenere alta la mia immacolata immagine di professore modello, seppur un filo sopra le righe, non mancai di osserva pure ogni singolo maschietto e quando i miei occhi si posarono sull'unico che aveva ben deciso di ignorare le mie direttive non potei trattenermi dal richiamarlo. Odiavo quando le persone non mi ascoltavano. «Signor Harris è per lei forse troppo difficile ubbidire a un semplice ordine quale il: seduto? Persino i cani da borsetta delle signorotte babbane alto locate sono in grado di ubbidire a tale comando, vuole forse farmi credere che lei non ne è in grado?» Sibilai severo con in volto un ghigno sarcastico che nascondeva al suo interno, molto in profondità, una nota maligna e soddisfatta dall'aver avuto un ottima occasione per richiamare quel bamboccio che tanto aveva fatto soffrire la mia protetta, che così si poteva definire solo perché: vittima dei miei malefici piani per il futuro, sarebbe suonato un pelo troppo lungo. Non che avessi a cuore i suoi sciocchi sentimenti, non fraintendiamoci, ma per entrare definitivamente nelle sue grazie avrei dovuto cercare sempre nuovi modi per riscaldarle almeno un pochetto il cuore e pure se di sicuro non lo avrebbe ammesso, o almeno così mi era parso di intuire quando sole poche settimane prima avevo frugato tra i suoi ricordi, il solo fatto che qualcuno rimettesse al suo posto il Serpeverde non le avrebbe arrecato danno in alcun modo, tuttalpiù avrebbe potuto goderne silenziosamente fra sé e se.
Fu poi il momento di dare il via alla lezione, alla parte teorica con più precisione e se per molti studenti fui particolarmente colpito dalle loro risposte, per altri fui molto amareggiato dal loro mutismo selettivo, come se rispondere a una semplice quando elementare domanda non fosse il minimo da fare per ripagare il loro amorevole professore per averli portati al mare. Ingrati. «Signor Johnson, mi lasci indovinare... le fonti attendibili riguardanti il suo intervento sono forse quelle stampate sul retro delle cioccorane? Sa, sarebbe stato persino un intervento degno di nota se avesse deciso di ampliarlo rispetto a quanto scritto sul retro della figurina, parlando ad esempio di come un'altro mago per lungo tempo si sia conteso il titolo di "scopritore dell'algabrabchia" essendo di fatto il primo ad averla scoperta, salvo poi, come figurina racconta, essere stato battuto sul tempo dalla signora Ketteridge per quanto riguardava lo scoprire i suoi effetti, che dire, c'era quasi» Affermai allargando le braccia dinanzi a lui con aria leggermente delusa per la mancata voglia di approfondire le sue evidentemente basiche informazioni riguardanti la pianta, ma per lo meno lui ci aveva provato a differenza di molti altri. C'era chi poi, invece, pareva essersi mangiato le pagine di un manuale di informazioni riguardanti l'alga e le varie salinità dei mari conosciuti e di certo con la signorina Saint-Clement nessun pesce sarebbe mai morto nella sua piccola boccia ed anzi, avrebbe avuto dalla sua una perfetta riproduzione del suo habitat naturale. «Molto bene signorina Saint-Clement, per questo suo brillante intervento verranno assegnati tre punti a Tassorosso» Se ne rallegri... ma prima che pure io riuscissi a rallegrarmi per aver iniziato a vedere un po' di sano interesse da parte degli studenti, tra le file dei bronzo-blu giunse inaspettata una critica riguardante i miei metodi d'insegnamento. «Prego?» Mi voltai con l'indignazione nello sguardo alla volta del Corvonero dalla lingua troppo lunga, lingua che se non avesse iniziato a tenere al suo posto avrebbe rischiato venisse accidentalmente recisa da una forbice da potatura anch'essa accidentalmente caduta nella mia mano destra. «La vedo particolarmente lanciato quest'oggi signor Espinoza, perché non mi viene a dare una mano così finiamo prima, eh? Su su, si alzi la prego» Gli intimai lasciando trasparire l'impossibilità da parte sua di sottrarsi a un simile ordine, pena la perdita di una consistente mole di punti per i Corvetti. «Inizi a distribuite i sacchettini ai suoi compagni, da bravo» Dissi gettandogli senza troppa gentilezza un grande cesto di vimini fra le braccia. Al suo interno si trovavano tanti piccoli sacchettini trasparenti dal tessuto magico, che come una sorta di pellicola protettiva impediva alla sabbia svolazzante di incollarsi sull'appiccicosa superficie dell'algabranchia. «Quella che il vostro compagno/valletto vi sta consegnando è Algabranchia, come avrete intuito il resto della lezione si svolgerà in acqua e vi vedrà impegnati a cercare altri esemplari della medesima pianta nelle profondità del mare. Un confine magicamente eretto oltre il quale non vi potrete addentrare vi impedirà di allontanarvi troppo dalla riva e vi terrà al sicuro dal rischio che l'effetto della pianta svanisca prima del vostro ritorno, ma si sa, gli imprevisti possono sempre essere dietro l'angolo, quindi vi prego di portare con voi la bacchetta per potervi castare un testabolla in caso di necessità e/o lanciare un segnale di pericolo verso la superficie per farvi venire a recuperare in caso di estrema necessità!» Emergenze escluse sia io che la docente di Babbanologia ci saremmo tenuti lontani dall'acqua per far vivere ai ragazzi un esperienza di ricerca il più veritiera possibile, nonostante i nostri occhi li avrebbero pur sempre scrutati al di sotto della superficie grazie a utilissimi incantesimi che avremmo lanciato non appena i ragazzi si sarebbero diretti in acqua. «Una volta immersi totalmente in acqua, mi raccomando non prima di allora, dovrete masticare la pianta all'interno dei vostri sacchettini nella sua interezza e vedrete che ben presto la respirazione sott'acqua vi sarà molto più agevole e il vostro corpo comincerà a mutare, non temete è tutto normale, non avrete nulla di cui preoccuparvi se seguirete le mie direttive» Scoccai uno sguardo gelido prima all'Harris e poi al valletto del giorno essendo stati loro i due massimi esempi di disobbedienza alle mie gentili richieste. «Una volta immersi e mutati potrete partire in coppie alla ricerca di un esemplare di Algabranchia, la cui fattezza dovreste ben conoscere avendovi dato il capitolo inerente al tema del giorno da studiare per oggi...» In quanti lo avevano realmente fatto? Forse tre? Non mi sarei affatto stupito. «Non mettetevi a seguirvi a vicenda, mi raccomando, voglio che restiate vicini solo al compagno che vi assegnerò e visto che di esemplari ne è piena la zona confido nella vostra onestà nel non copiare le mosse degli avversari, perché sì, questa sarà una gara e ci sarà un premio in palio per le prime tre squadre che torneranno con almeno un fascio della pianta fra le loro mani!» Le spiegazioni erano ormai terminate, ma improvvisamente mi pervase la maligna volgia di far tardare ancora un po' il momento tanto atteso dal Corvonero, che di riflesso avrebbe obbligato pure i restanti studenti ad attenderlo sotto il cocente sole Africano. «Mi sembra inoltre il momento adatto per informarvi che al termine di questa lezione ne comincerete un'altra tenuta dalla professoressa Holm, che ha ben pensato che questa potesse essere loccasione perfetta per insegnarvi come si accampa un vero babbano in previsione della nottata che passeremo qui. Sorpresa!» Annunciai con tono fin troppo entusiasta all'idea di passare la notte lontano da quel polveroso castello per poter sgattaiolare dopo aver messo a nanna (e sottochiave) tutti i marmocchi, verso il paesello più vicino per far festa.SPOILER (clicca per visualizzare)Bla bla bla ricordatevi gli spoiler con le varie info necessarie bla bla bla, eventuali ritardatari saranno ancora accettati solo a questo giro con l'obbligo di recuperare quello precedente nel narrato, bla bla bla la scadenza sarà fissata per Giovedì 16 alle 23.59.
Le squadre gentilmente generate da un'intelligenza artificiale sono le seguenti:
Team 1: Rose Mia White, Mars Carter-Johnson
Team 2: Ruby Elise Duvall, Hestia Anderson, Skylee Metis
Team 3: Aaron Schneider, Valentine Espinoza
Team 4: Harry Barnes, Kaeris Duval
Team 5: David Harris, Loki Norman
Team 6: Viole Saint-Clement, Elia Schneider
In questo post potrete immergervi in acqua e ingerire l'algabranchia per poi cominciare ad esplorare il fondale marino (inutile dire che a sto giro non potrete trovare ancora esemplari della pianta) a vostro piacimento, e sul terminare del post dovrete decidere in accordo col player vostro compagno se andare A DESTRA, A SINISTRA O DRITTO(quindi almeno uno di voi dovrà segnare in spoiler la scelta lasciando in sospeso cosa accadrà dopo, eheh). Chiaro è che tutte le persone che andranno verso un ipotetica destra non si troveranno necessariamente nello stesso punto poi, magari si o magari no, si scoprirà, quindi non tenete conto delle scelte altrui! Baci baci!
Potete utilizzare tranquillamente la lezione seguente di Babbanologia o il soggiorno in tenda sulla spiaggia Africana come pretesto per role private e da ora in avanti i vostri pg sapranno, o almeno avranno visto, come ci si accampa in tenda per un perfetto campeggio in stile babbano.
+3 Punti a Tassorosso.