Lezione di Trasfigurazione A.S.2022/2023

Ammessi solo studenti fino al 3° anno

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  1. Personaggio casuale
     
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    JAEMIN WAN – 16 ANNI – SERPEVERDE (III)

    Stranamente questa mattina è arrivato abbastanza in orario da riuscire a farsi inondare dall’atmosfera natalizia trasudante da quell’aula. La divisa inizialmente coperta dal mantello, è stata subito messa in mostra dopo i primi passi, che si sono liberati dalle zavorre – cioè il mantello e la borsa - sulla sedia dell’ultimo banco della colonna di destra, ovvero la postazione privilegiata da cui ha intenzione di (non) seguire la lezione odierna. Visto l’anticipo, si è anche azzardato ad avvicinarsi all’albero decorato, attratto dai regali disposti lì sotto, ma quando è giunto nei pressi dell’abete la sua attenzione si è immediatamente spostata sull’animale seduto alla cattedra, che gli ha fatto dimenticare all’istante il resto del mondo. Lui, naturalmente, è uno di quelli che se vede un animale caruccetto si illumina, comincia a usare vocine dementi e lo deve toccare per forza. Dunque è anche uno degli stupidi che si appropinqua con tutta l’intenzione di accarezzarlo, vedendo redarguito da quel ringhio che lo fa saltare, spaventato, di un abbondante metro indietro - che potrebbe travolgere chiunque gli si trovasse nei pressi - prima di sostituire l’espressione impanicata con una decisamente più stupita. Busto ancora ritratto, mani sulle guance, e bocca che simula una “o” muta per qualche secondo. [MA TU SEI LA FINE DEL MONDO!] accoglie con il più completo entusiasmo il gesto compiuto da quegli “unghioni su zampotta” in direzione dei banchi. [Voglio tenerti per sempre con me! New best’ frendo!] continua, tornando ad avanzare verso il tasso, come se il primo avviso non fosse stato sufficiente per lui. E’ tuttavia costretto a ritirare la mano che ancora una volta ha approssimato alla bestiola, sventolandola a peso morto probabilmente in risposta alla reazione non più solo ammonitiva del ratele. [Sei un tipetto difficile, ma in camera ho i biscottini. Nel caso cambiassi idea…] nonostante il broncetto che si mette addosso, non sembra poi così tanto offeso e sicuramente per lui la partita non è finita qui, per quanto ripercorra a ritroso una delle navate per andare a sedersi il proprio posto. Gli sta dando una specie di tregua, o qualcosa del genere, prima di passare al contrattacco. [CURRY, CURRY!!!]. Non ha fatto, però, neanche in tempo a raggiungere la postazione designata, che di nuovo cambia obiettivo, rivolgendosi verso l’ingresso a balzelli per accogliere l’amica Grifondoro in pompa magna. [CHIUDI GLI OCCHI!] le fa subito, senza darle nemmeno la possibilità di rendersi conto di esistere, ponendole davanti alla faccia la stessa mano che un attimo prima sembrava aver subito chissà quale offesa. La poveretta, quindi, rischia di trovarsi sorda per le urla, oltre che accecata dall’irruenza di un coreano con un tasso di caffeina nel sangue che si attesta presumibilmente sul novanta per cento. [한 두 세 평*!!! ABBIAMO LA MASCOTTE! E, tieniti forte che questa è una bomba: SA PURE IL BSL!!!] le libera la visuale indicando con un gesto scenico del braccio (e tanto di posa plastica) la cattedra che, proprio in quel momento, viene liberata dal balzo della creatura… e il suo ritorno in forma umana. [Ah] interdettissimo e tremendamente confuso, sbatte le palpebre a più riprese. [Allora non si offenda, però non la voglio più nella mia stanza, Prof.] ci tiene particolarmente a chiarire questo punto appena si riappropria del dono della parola, portando entrambi i palmi in avanti per mimare una presa di distanza. Peccato, gli sarebbe piaciuto avere un compagno pelosetto con cui condividere le scorribande e le merende, e invece gli tocca abbozzare e andarsene, finalmente, a posare le chiappe sulla sedia occupata in precedenza con le sue cose. Se CARRIE fosse interessata alla cosa, le pizzicherebbe anche la maglia per farle intendere di seguirlo e di stargli affianco, ma non insisterà oltre. Qui svuota l’intera tracolla sul banco, e si prende minuti infiniti per sistemare il materiale secondo una disposizione che di pratico non ha nulla, ma appare più una specie di gioco degli incastri, tipo tetris, a cui farebbe volentieri partecipare anche il collega che gli siede vicino. E’ quindi con aria stralunata che torna a volgere testa e iridi alla DOCENTE quando questa fa il suo nome, destandolo da pensieri che esulano completamente dagli argomenti della lezione. [Sì?] oh merda. Non si deve mai rispondere di “sì”. La mamma glielo diceva sempre che bisogna essere sempre evasivi, di modo da evitare di sottoscrivere contratti con aziende truffaldine. La scuola funziona pressappoco con lo stesso meccanismo: con quell’assenso si è appena firmato la condanna verso l’interrogazione a sorpresa. Sospira sconfitto, alzandosi. La flemma con cui si affianca ai compagni che hanno subito la stessa sorte è la medesima che si avrebbe se ci si stesse recando al patibolo, ma se non altro gli permette di far saettare lo sguardo su tutti i compagni comodamente sistemati ai banchi in cerca di supporto. A IVORY fa un piccolo cenno del capo con le sopracciglia ammiccanti e le labbra leggermente protese, a segnalarle di fornirgli tutti suggerimenti del caso. Lei è la secchiona, no?
    [Scambio…] ripete, come a voler fare mente locale, strofinandosi la nuca con la mancina. E invece ha bisogno di prendersi un minuto di raccoglimento per raggranellare le idee, e soprattutto farsi venire in mente qualcosa di più o meno inerente al tema. Un tema che chiaramente non gli è capitato di studiare, nemmeno per errore. Quindi che si fa, in questi casi? Ci si arrampica sugli specchi, scegliendo l’opzione: raccontare la “storia dell’orso”, mentre aspetta con impazienza l’aiuto del pubblico, visto come gli occhi insistono a puntarsi sulla SONG. [Lo scambio è qualcosa che funziona tipo che io do qualcosa a Lei e Lei da qualcosa a me, capisce… tipo come nello scambio di coppia, io mi prendo il Suo ragazzo e Lei si prende il mio così tutti siamo felici e facciamo un’esperienza nuova, e la morale è che non importa se alla fine il Suo è meglio del mio o viceversa, tanto comunque possiamo scambiarceli di nuovo. O magari Lei intende che potrei scambiare direttamente il mio…] No! Fortunatamente interrompe il proprio pensiero ad alta voce proprio sul più bello, stendendo un sorriso che fatica a stare chiuso fra le labbra e chinando la testa per nasconderlo, almeno in parte. Le sopracciglia che si innalzano di riflesso ne rovinano il tentativo. [Ma Prof,. ho una domanda] si ravvede però di lì a poco, colto da un’illuminazione divina, forse dovuta all’intervento dei colleghi più preparati di lui. [Se scambiassi il mio braccio… intendevo quello, no? Dicevo se lo scambiassi con il Suo, poi lo sentirei come se fosse sempre stato mio, oppure tipo ho una percezione alterata perché appunto è Suo? Oppure Lei mi muoverebbe il braccio perché appartiene comunque a Lei?] meglio non chiedere il perché di tanto interesse all’argomento, ma se non altro adesso sta partecipando attivamente.


    *Uno, due, tre… Tadan!!!

    Jaemin Wan – III anno – Serpeverde
    Ultima fila, colonna tutta a destra

    Arriva in classe in anticipo, vuole scipparsi un regalino ma poi viene attirato dal ratele. Cerca allora di accarezzarlo, due volte perché è scemox2, e poi chiama CARRIE a gran voce per illustrarle l’animale proprio mentre si trasforma. Se ne va quindi al proprio posto, fa un casino sul banco invitando chiunque sia vicino a lui ad aiutarlo a trovare la giusta collocazione a tetris dei propri oggetti, e quando viene chiamato per l’interrogazione chiede tacitamente il supporto di IVORY. Risponde a casaccio alla domanda e infine si interessa all’argomento facendo a sua volta domande alla PROFESSORESSA.

    Interagito con: KORE, CARRIE, IVORY
     
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